REGUZZONI, BOSSI, LUSSANA, LUCIANO DUSSIN, FOGLIATO, MONTAGNOLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CAVALLOTTO, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, D'AMICO, DAL LAGO, DESIDERATI, DI VIZIA, DOZZO, GUIDO DUSSIN, FAVA, FEDRIGA, FOLLEGOT, FORCOLIN, FUGATTI, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, ISIDORI, LANZARIN, MAGGIONI, MARONI, MARTINI, MOLGORA, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, PIROVANO, POLLEDRI, RAINIERI, RIVOLTA, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
l'applicazione delle norme di cui all'articolo 64 del decreto legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, ha rideterminato e conseguentemente ridotto le dotazioni organiche della scuola;
i predetti tagli ammontano complessivamente a 456.159.347 euro;
l'organico della primaria è diminuito di 10 mila unità (anticipi), 10 mila posti in meno nella secondaria di primo grado (ma in questo caso vanno aggiunti i 5.616 posti per la seconda lingua comunitaria), 11.300 posti in meno nella secondaria di secondo grado; si tratta di 36.854 posti di insegnante in meno rispetto agli organici attuali, valore che corrisponde al 6,2 per cento medio nazionale;
la scuola maggiormente colpita è la secondaria di primo grado per la quale è previsto un taglio complessivo di 15.500 posti, pari al 10,6 per cento dei posti attualmente funzionanti in organico di fatto;
l'intesa raggiunta tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e la direzione generale dell'ufficio scolastico veneto, che avrebbe portato all'assegnazione di ulteriori 150 posti per l'organico di diritto anno scolastico 2011-2012, non avrebbe raggiunto l'obiettivo di contenimento dei posti;
in effetti, a seguito della chiusura dell'organico di diritto e delle relative riduzioni che saranno effettuate in organico, di fatto la regione Veneto non è in grado di soddisfare le situazioni critiche e/o impreviste che inesorabilmente si determineranno nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado delle singole province venete, ampiamente rappresentate dalle proteste di genitori, enti locali e organizzazioni sindacali;
da dati ufficiali diffusi dalla competente direzione regionale scolastica la suddetta razionalizzazione del contingente dell'organico di diritto, attuata nell'anno scolastico 2010-2011, ha portato alla seguente riduzione:
a) scuola primaria: 652 posti (17.443 in totale, rispetto ai 18.095 dell'anno scolastico 2009-2010);
b) scuola secondaria di primo grado: 121 posti (11.122 in totale, rispetto agli 11.243 dell'anno scolastico 2009-2010);
c) scuola secondaria di secondo grado: 902 (15.909 in totale, rispetto ai 16.811 dell'anno scolastico 2009-2011);
l'assegnazione del citato contingente di 150 unità non corrisponde, infatti, con l'indicatore di riparto che dovrebbe tener conto dell'entità prevista della popolazione scolastica e delle esigenze degli alunni portatori di handicap. Da dati ufficiali, diffusi dagli uffici periferici scolastici, gli incrementi della popolazione scolastica per l'anno scolastico 2011-2012 dovrebbero ulteriormente aumentare rispetto ai seguenti dati registrati nell'anno scolastico 2010-2011:
a) alunni iscritti: incremento di 6.800 circa (esclusa la scuola dell'infanzia);
b) scuola dell'infanzia: 46.103;
c) scuola primaria: 218.361;
d) scuola secondaria di primo grado: 136.384;
e) scuola secondaria di secondo grado: 190.235;
f) alunni disabili: 1900 iscritti all'anno scolastico 2011-2012;
il totale degli alunni iscritti alle scuole del Veneto nell'anno scolastico 2010-2011 si attesta sui 591.083 dell'anno scolastico 2009-2011;
il totale delle classi è di 27.923, ripartite nell'anno scolastico 2009-2011, nel modo seguente: 1.889 (scuola dell'infanzia); 11.441 (scuola primaria); 6.233 (scuola secondaria di primo grado); 8.360 (scuola secondaria di secondo grado);
la riduzione degli organici, di fatto, nelle scuole del Friuli Venezia Giulia ha creato una situazione di disagio nelle scuole di ogni ordine e grado;
in particolare, la situazione relativa all'anno scolastico 2011-2012 presenta le seguenti lacune:
a) la scuola dell'infanzia non riesce ad accogliere tutte le richieste di iscrizione e le sezioni sono, in buona parte, composte da 28-29 alunni ed anche laddove vi sia la presenza di 1 o più alunni disabili non sempre pare sia rispettato il numero massimo previsto dall'attuale normativa;
b) la scuola primaria non garantirebbe il tempo scuola richiesto dalle famiglie. Al modello orario corrispondente a 24/27 ore è stato preferito quello delle 30 ore, con una percentuale elevata di richiesta del tempo pieno (40 ore settimanali). Nonostante le richieste delle famiglie, le nuove classi prime a tempo normale sarebbero state, nella stragrande maggioranza, autorizzate a 27 ore; inoltre, il taglio degli organici rischia di produrre effetti negativi anche sulle classi già esistenti, costringendole a ridurre l'orario di lezione finora garantito;
c) nella scuola secondaria di primo grado gli effetti dei tagli avrebbero indotto la maggior parte delle scuole a concentrare le lezioni nelle ore premeridiane, con conseguente appesantimento per gli alunni;
d) la scuola secondaria superiore lamenterebbe aule affollate, anche in presenza di alunni disabili;
e) i posti per il sostegno risulterebbero insufficienti;
l'intesa raggiunta tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e la direzione generale dell'ufficio scolastico piemontese, che ha portato all'assegnazione di ulteriori 150 posti per l'organico di diritto - anno scolastico 2011-2012, non ha purtroppo raggiunto l'obiettivo di contenimento di n. 1.179 posti, tant'è che l'organico di fatto è pari a complessivi 43.683 posti (comprensivi degli spezzoni rapportati a posti interi);
l'intesa raggiunta tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e la direzione generale dell'ufficio scolastico piemontese, che ha portato all'assegnazione di ulteriori 150 posti per l'organico di diritto - anno scolastico 2011-2012 appare insufficiente se si considera che, da dati emersi da valutazioni effettuate dagli uffici periferici dell'amministrazione scolastica, gli incrementi della popolazione scolastica piemontese per l'anno scolastico 2011-2012 sarebbero i seguenti:
a) alunni iscritti: incremento di + 5.674 alunni (di cui 1.062 bambini della scuola dell'infanzia), corrispondente a + 0,90 per cento;
b) il rapporto alunni/classe è ulteriormente aumentato: nella scuola primaria la media regionale è di 19,37 (Torino ha raggiunto il 20,5); nella secondaria di primo grado la media regionale è pari al 22,05 (Asti raggiunge il 23,33); nella secondaria di secondo grado la media regionale si è attestata su 22,00 (Asti raggiunge il 24,00); il tempo pieno supera il 45 per cento rispetto al totale delle classi, con Torino che raggiunge il 65 per cento, assorbendo un elevato contingente di posti;
c) scuola secondaria di secondo grado: registra un aumento di 2.344 alunni, a fronte dei 1.800 stimati alla data del 5 maggio 2011;
d) alunni disabili: sono iscritti all'anno scolastico 2011/2012 complessivi 12.249 alunni, di cui 891 nella scuola dell'infanzia. Rispetto all'organico di diritto 2010/2011 si registra un aumento di 781 alunni (+ 6,32 per cento) -:
quali iniziative intenda intraprendere per assicurare a tutti gli studenti ed alle loro famiglie un diritto allo studio che si concretizzi attraverso l'assegnazione di ulteriore contingente di insegnanti da distribuire nell'organico provinciale di diritto delle sopra citate regioni, sulla base di criteri oggettivi, in modo da garantire la continuità didattica, l'autonomia, il sostegno ai disabili, continuando a realizzare un piano dell'offerta formativa di qualità.
(3-01976)