Legislatura: 17Seduta di annuncio: 537 del 16/12/2015
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 15/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/12/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 16/12/2015 Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' RISPOSTA GOVERNO 16/12/2015 Resoconto PADOAN PIETRO CARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 16/12/2015 Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/12/2015
DISCUSSIONE IL 16/12/2015
SVOLTO IL 16/12/2015
CONCLUSO IL 16/12/2015
PAGLIA e SCOTTO. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
è oramai noto che la crisi bancaria che ha coinvolto negli ultimi anni i quattro istituti di credito, Banca Marche, Cassa di risparmio di Ferrara, Popolare Etruria e CariChieti e per i quali il Governo, dopo una lunga fase di amministrazione controllata e con l'ausilio dell'intero sistema bancario italiano, è intervenuto, discende da alcune concause che fanno da denominatore comune: incessanti perdite da capogiro, operazioni discutibili e crediti in forte sofferenza, concessi spesso con inoculata facilità;
è ancora lungo l'elenco delle altre banche attualmente commissariate da Banca d'Italia: Bcc di Terra d'Otranto, Istituto per il credito sportivo, Cassa di risparmio di Loreto, Popolare dell'Etna, Popolare delle province calabre, Banca Romagna cooperativa, Bcc irpina, Banca padovana, Cassa rurale di Folgaria, Credito trevigiano, Banca di Cascina, Banca brutia;
il Commissario europeo ai servizi finanziari Jonathan Hill ha dichiarato attraverso la stampa che i quattro istituti di credito, avviati alla procedura di risoluzione della crisi con il meccanismo recentemente varato, «vendevano alla gente prodotti inadatti ai clienti che probabilmente non sapevano cosa stessero comprando» e questo ha avuto «conseguenze personali per alcune persone in Italia», aggiungendo che «questo apre una questione più ampia di tutela dei consumatori»;
si registra la presenza nel sistema di quasi 200 miliardi di euro di sofferenze che stanno in «pancia» alle banche italiane, il cui nodo è infatti nel valore. Le banche hanno già svalutato in media del 50 per cento i prezzi delle loro sofferenze. Per evitare nuove perdite le banche dovrebbero vendere appunto a 50 le loro sofferenze, ma i compratori non vanno oltre 20. I tempi di recupero sono talmente lunghi e aleatori che il possibile compratore per garantirsi un margine di profitto offre prezzi molti bassi. «La bad bank serve proprio a questo in realtà – dice Lea Zicchino di Prometeia –. A costituire un floor per i prezzi che consenta di creare un mercato che non c’è»;
in tale scenario il 3 dicembre 2015 il neo presidente delle nuove banche nate dal suddetto salvataggio, Roberto Nicastro, ha dichiarato di voler diramare un sondaggio al fine di valutare il gradimento di una soluzione che contemplerebbe la loro cessione allo scopo di accorparle ad altre, essendo nel frattempo arrivate diverse manifestazioni di interesse in tal senso da altri istituti di credito ed operatori di private ed equity;
l'istituto del «salvataggio interno», bail in, prevede che gli oneri del salvataggio di una banca in crisi gravino sui creditori interni in misura direttamente proporzionale al grado di rischiosità degli strumenti sottoscritti. Si parte dagli azionisti e dai titolari di altri strumenti assimilabili al capitale (come le azioni risparmio e le obbligazioni convertibili), per proseguire con gli obbligazionisti sempre secondo il grado di rischiosità (pagano prima i titolari di bond subordinati e poi quelli senior). Solo in ultima istanza, poi, potranno essere chiamati a rispondere anche i titolari di depositi per la parte eccedente la somma coperta dal fondo interbancario di garanzia: 100 mila euro. Ufficialmente la data di partenza è il 1o gennaio 2016;
sussiste la necessità inderogabile di dare stabilità al sistema bancario e restituire immediatamente la massima fiducia a risparmiatori e investitori –:
quali iniziative il Governo intenda adottare ai fini di evitare il possibile verificarsi di nuove crisi bancarie e, soprattutto, il loro pesante ripercuotersi sui piccoli investitori. (3-01901)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):banca
credito
ribasso dei prezzi