ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01474

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 328 del 21/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: FUSACCHIA ALESSANDRO
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI-+EUROPA
Data firma: 21/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 21/04/2020
Stato iter:
22/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/04/2020
Resoconto FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI-+EUROPA
 
RISPOSTA GOVERNO 22/04/2020
Resoconto FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 22/04/2020
Resoconto FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI-+EUROPA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/04/2020

SVOLTO IL 22/04/2020

CONCLUSO IL 22/04/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01474
presentato da
FUSACCHIA Alessandro
testo presentato
Martedì 21 aprile 2020
modificato
Mercoledì 22 aprile 2020, seduta n. 329

   FUSACCHIA. – Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo . – Per sapere – premesso che:
   teatri, musei, cinema, festival, fiere e altri luoghi della cultura sono stati i primi a essere chiusi per fronteggiare l'emergenza sanitaria e rischiano adesso di essere gli ultimi a venire riaperti;
   la cultura è un bene essenziale e primario e l'accesso alla cultura va considerato, nei rapporti tra Stato e cittadini, alla stregua della sicurezza fisica o della disponibilità di cure mediche, cibo e acqua potabile; inoltre, è nell'ambito culturale che si elaborano le risposte necessarie ai cittadini e alle organizzazioni per far fronte alla ricostruzione;
   la cultura contribuisce in maniera significativa alla ricchezza dell'Italia, attraverso realtà del terzo settore, imprese culturali e tantissimi lavoratori autonomi di elevata competenza e questi sono mediamente più fragili e vulnerabili rispetto ad altri comparti più strutturati e risentono più facilmente e più gravemente di cambiamenti di contesto, chiusure prolungate, incertezza professionale;
   in Italia esiste un'infrastruttura culturale di prossimità fatta di centri culturali, hub creativi e spazi di aggregazione capillarmente sparsi in tutto il Paese e che rischiano di non riaprire;
   l'indagine «La cultura dove ci porterà ?», condotta da professionisti del settore su un campione di 2088 persone, ha rivelato che solo il 50 per cento degli interpellati è disponibile a ritornare subito a frequentare luoghi della cultura, una volta terminate le misure di restrizione alla libertà personale, e che la piena ripartenza delle attività culturali in presenza richiederà molto tempo, oltre alla necessità di ripensare gli spazi pubblici di fruizione della cultura;
   le fondazioni bancarie e non, normalmente attive nel sostegno a iniziative e attività culturali, a causa della grave crisi economica che la pandemia sta generando, saranno portate a ridurre significativamente le proprie erogazioni e a rivedere le loro politiche di sostegno al mondo della cultura;
   gli 1,5 milioni di lavoratori della cultura sono un patrimonio inestimabile: non possono essere lasciati indietro perché il lavoro contribuisce alla più generale tenuta sociale dell'Italia;
   il comparto culturale non ha ancora ricevuto adeguata regolamentazione (impresa culturale) e riconoscimento (codici Ateco) e, di conseguenza, sussistono problemi di rappresentanza e consapevolezza del reale peso economico del comparto –:
   quali iniziative il Governo intenda adottare per sostenere le realtà del terzo settore e le imprese culturali e creative per far in modo che contribuiscano alla tenuta sociale e alla ripresa economica del Paese.
(3-01474)