ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01388

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 415 del 11/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: BORGHESI ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 11/01/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 11/01/2011
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 11/01/2011
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 11/01/2011
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 11/01/2011
PORCINO GAETANO ITALIA DEI VALORI 11/01/2011
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 11/01/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/01/2011
Stato iter:
12/01/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/01/2011
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 12/01/2011
Resoconto SACCONI MAURIZIO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 12/01/2011
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/01/2011

SVOLTO IL 12/01/2011

CONCLUSO IL 12/01/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01388
presentata da
ANTONIO BORGHESI
martedì 11 gennaio 2011, seduta n.415

BORGHESI, DI PIETRO, DONADI, EVANGELISTI, ZAZZERA, PORCINO e PALADINI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

il 7 gennaio 2011, l'Istat ha diffuso le stime relative al mese di novembre 2010 dei principali indicatori del mercato del lavoro derivanti dalla rilevazione sulle forze di lavoro, contestualmente alla pubblicazione dei dati a livello europeo da parte di Eurostat;

l'istituto ha precisato che si tratta di stime provvisorie, ma comunque basate su un numero consistente, oltre cinquantamila individui, del campione coinvolto nella rilevazione;

il dato generale sul tasso di disoccupazione, pari all'8,7 per cento, appare in leggerissima diminuzione, pari allo 0,1 per cento, rispetto al mese di ottobre 2010, ma registra un aumento di ben 0,4 per cento rispetto al mese di novembre 2009. Secondo Eurostat il dato sulla disoccupazione all'interno dei 27 Paesi dell'Unione europea è passato dal 9,4 per cento del novembre 2009 al 9,6 del novembre 2010, mentre all'interno dei Paesi dell'area euro è passata dal 9,9 per cento al 10,1;

molto preoccupante è il dato relativo alla disoccupazione giovanile, che è pari al 28,9 per cento e che risulta in deciso aumento sia rispetto al mese di ottobre 2010, dello 0,9 per cento, sia rispetto a novembre 2009, del 2,4 per cento. All'interno dell'area euro, invece, secondo i dati di Eurostat, la disoccupazione giovanile è passata dal 20,1 per cento del novembre 2009 al 20,7 di novembre 2010, mentre all'interno dei 27 Paesi dell'Unione europea è passata dal 20,5 per cento al 21, nello stesso periodo considerato;

la comparazione dei dati italiani con quelli europei evidenziano che in un anno la crescita della disoccupazione giovanile in Italia è stata di molto maggiore in termini assoluti rispetto al dato aggregato dell'area euro e dell'area dell'Unione europea: più 2,4 per cento, rispetto a un più contenuto 0,6 per cento dell'area euro e 0,5 per cento dell'area dell'Unione europea;

commentando i dati che precedono, il Ministro interrogato ha parlato di una cabina di regia sull'occupazione giovanile, che dovrebbe esaminare «le nuove iniziative di spesa deliberate a fine anno dal Ministero del lavoro per circa 200 milioni di euro e dal Ministero della gioventù per circa 50 milioni, rivolte alla promozione dell'apprendistato nei lavori tradizionali e manuali dell'artigianato, contro la dispersione scolastica giovanile, al sostegno della occupazione dei lavoratori svantaggiati, come i giovani disoccupati di lungo periodo, attraverso le agenzie per il lavoro e l'assunzione a tempo indeterminato degli under 35 con figli a carico. Più in generale - conclude il Ministro interrogato - la riunione della cabina di regia sarà dedicata, anche alla luce dell'accordo unanime Stato, regioni e parti sociali, alla promozione del contratto di apprendistato quale strumento ottimale per la transizione dalla scuola al lavoro, alla riqualificazione delle attività di istruzione e formazione e all'irrobustimento dei servizi offerti dal motore di ricerca istituzionale cliclavoro, con l'agevole possibilità di inserimento, tra i curricula, di quelli dei neolaureati, che le università sono tenute a inviare, in base alle recenti norme del collegato lavoro»;

a fronte della drammatica situazione della disoccupazione giovanile, le dichiarazioni del Ministro interrogato appaiono, ad avviso degli interroganti, un mero proclama, come tanti altri in precedenza, e dissimulano il fallimento dell'intera politica del Governo Berlusconi in materia di lavoro;

nessuna attenzione viene posta, per esempio, alla disoccupazione tra i neo-laureati, in continua e sensibile crescita indipendentemente dalle sedi e dalla tipologia della laurea conseguita, come si è potuto evincere, per esempio, dai dati diffusi nel 2010 dal consorzio universitario Alma laurea;

a fronte di ciò, il 27 dicembre 2010, il Ministro interrogato, parlando su Radio Rai 1, ha detto che i giovani «sono certamente particolarmente esposti alla disoccupazione soprattutto perché pagano il conto di cattivi maestri e qualche volta di cattivi genitori, perché distratti e cattivi maestri che li hanno condotti a competenze che non sono richieste dal mercato del lavoro»;

il Ministro interrogato ha aggiunto che è necessario rivalutare il «lavoro manuale, l'istruzione tecnica e professionale, evitando che una scelta liceale sia fatta per sola convenzione sociale e magari non vedendo che un giovane ha l'intelligenza nelle mani»;

il Ministro interrogato ha ancora aggiunto che la risposta «fondamentale» non può che essere «quella dell'investimento nelle conoscenze, nelle competenze, dalla scuola all'università, alla formazione, che si deve realizzare, in particolare, dalla scuola al lavoro. L'orientamento delle scelte educative è un momento importantissimo»;


ad avviso degli interroganti, pur prescindendo da qualsiasi negativa valutazione sulle non condivisibili parole del Ministro interrogato sui cattivi maestri e cattivi genitori, colpisce il fatto che egli dichiari essere «fondamentale» l'investimento nelle conoscenze, nella scuola e nell'università, ma sembra ignorare quel che la sua collega di Governo, Ministro Gelmini, ha operato;

è incredibile il taglio lineare all'università di oltre 1,355 miliardi di euro rispetto al 2009, su un fondo di circa 7 miliardi (taglio che arriverà ai 1,433 miliardi nel 2012). In cinque anni verrà operato un taglio pari a circa il 30 per cento dell'intero fondo assegnato all'università. Si è passati dalla riduzione nell'ordine dell'1 per cento del 2009 ad una del 7,8 per cento fra il 2012 e il 2013;

il Governo era intervenuto anche per ridurre drasticamente il fondo per le borse di studio, solo in extremis riportato alla sua consistenza precedente, grazie agli emendamenti delle opposizioni, senza che si sia tuttavia provveduto ad aumentare le risorse disponibili, come invece risulta necessario;

ad avviso degli interroganti, ciò evidenzia la contraddittorietà delle dichiarazioni propagandistiche del Ministro interrogato e l'irresponsabilità e il disinteresse del Governo per un settore fondamentale per la crescita del Paese, quale quello dell'istruzione universitaria, che, purtroppo, non potrà non continuare a risentire di una politica di tagli, i quali, anno dopo anno, producono dissesto ed una situazione economica insostenibile -:

quali azioni intenda intraprendere il Governo per la riduzione della disoccupazione giovanile, in particolare con riferimento ai neo-laureati e ai giovani in possesso di qualifiche professionali.
(3-01388)