ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01182

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 338 del 25/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: VIGNALI RAFFAELLO
Gruppo: NUOVO CENTRODESTRA
Data firma: 25/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 25/11/2014
Stato iter:
26/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/11/2014
Resoconto VIGNALI RAFFAELLO NUOVO CENTRODESTRA
 
RISPOSTA GOVERNO 26/11/2014
Resoconto POLETTI GIULIANO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 26/11/2014
Resoconto VIGNALI RAFFAELLO NUOVO CENTRODESTRA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/11/2014

SVOLTO IL 26/11/2014

CONCLUSO IL 26/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01182
presentato da
VIGNALI Raffaello
testo presentato
Martedì 25 novembre 2014
modificato
Mercoledì 26 novembre 2014, seduta n. 339

   VIGNALI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 4, comma 24, lettera b), della legge n. 92 del 2012 ha previsto, per il triennio 2013-2015, la possibilità per le madri lavoratrici dipendenti di richiedere, al termine del congedo di maternità e in alternativa al congedo parentale, un contributo di 300 euro mensili per l'acquisto di voucher e per i servizi di baby-sitting e asili nido pubblici o privati;
   la misura risulta ad oggi scarsamente utilizzata, come testimoniano le poche richieste pervenute: a fronte di potenziali 11.111 beneficiari, solo 3.762 lavoratrici, secondo dati Inps, sono state ammesse al beneficio;
   il 29 ottobre 2014 il Ministro interrogato, rispondendo in Aula alla Camera dei deputati ad un'interrogazione a risposta immediata, ha annunciato che sui voucher babysitting è stato predisposto un decreto ministeriale con i nuovi criteri, che prevede, tra l'altro, sia l'aumento dell'importo dei voucher da 300 a 600 euro mensili, sia l'estensione del voucher anche alle lavoratrici del pubblico impiego;
   dalla misura risultano, quindi, escluse le lavoratrici autonome a fronte di esigenze di tutela e sostegno in materia di conciliazione dei tempi di vita, di cura e di lavoro, analoghe a quelle delle lavoratrici dipendenti;
   tale situazione crea una situazione di discriminazione censurabile anche sul piano della legittimità costituzionale, alla quale è necessario porre rimedio estendendo il voucher baby-sitting anche alle lavoratrici autonome, in modo da offrire pari dignità ed opportunità a tutte le lavoratrici, comprese le donne imprenditrici nella loro duplice veste di imprenditrici e di madri –:
   quali iniziative, anche di carattere normativo, intenda adottare per porre rimedio a tale ingiustificata discriminazione, consentendo che anche le lavoratrici autonome possano usufruire del voucher baby-sitting. (3-01182)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro autonomo

salariato