Legislatura: 17Seduta di annuncio: 291 del 16/09/2014
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 16/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014 SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/09/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 17/09/2014 Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE RISPOSTA GOVERNO 17/09/2014 Resoconto LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE) REPLICA 17/09/2014 Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE
DISCUSSIONE IL 17/09/2014
SVOLTO IL 17/09/2014
CONCLUSO IL 17/09/2014
GUIDESI, MARCO RONDINI, FEDRIGA, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, MATTEO BRAGANTINI, BUSIN, CAON, CAPARINI, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, INVERNIZZI, MARCOLIN, MOLTENI, GIANLUCA PINI, PRATAVIERA e SIMONETTI. —
Al Ministro della salute
. — Per sapere – premesso che:
secondo indiscrezioni di stampa la manovra di finanza pubblica per il 2014 dovrebbe prevedere un taglio delle risorse per ciascun ministero dell'ordine del 3 per cento. Nel caso del Ministero della salute non è ancora chiaro se si tratti di un taglio ai costi di funzionamento del Ministero stesso o se la percentuale annunciata sia da riferirsi anche all'intero fondo sanitario nazionale;
questa seconda ipotesi ha creato il prevedibile allarme, soprattutto perché nulla di concreto è stato fatto dal Governo per chiarire quale sarà il metodo di revisione della spesa applicato per raggiungere l'obbiettivo di taglio, salvo generici e ormai abusati e vaghi riferimenti al taglio degli sprechi;
sul riparto del fondo sanitario nazionale il percorso di applicazione dei costi standard avrebbe dovuto essere completato a partire dal 2014; di fatto, circa il 10 per cento del fondo dovrebbe essere ripartito sulla base di meccanismi premiali e di virtuosità tra gli enti regionali;
da quest'anno per tutta la ripartizione della restante parte del fondo saranno prese in considerazione le tre regioni che la conferenza Stato-regioni ha deciso di assumere a modello: Umbria, Emilia-Romagna e Veneto. In particolare, è stato calcolato il costo medio pro capite sanitario delle tre regioni di riferimento; questo numero è stato poi moltiplicato per la popolazione pesata delle singole regioni, suddividendo poi i risultati per singoli livelli essenziali di assistenza;
quello che viene, dunque, proposto come applicazione dei costi standard è in realtà un concetto utilizzato ingannevolmente: nulla a che vedere con il costo del prodotto o del servizio sanitario. Nella sostanza l'espressione costi standard utilizzata dal Governo si riferisce a quanto le regioni pagano, di fatto, oggi per erogare servizi sanitari ai loro cittadini. L'assunzione delle regioni benchmark, benché quelle con i bilanci più sani, sono un punto di riferimento di spesa attuale e non standard, fatta all'unico scopo di decidere come suddividere il fondo sanitario nazionale (stabilito come ammontare disponibile e non come cifra necessaria) tra le varie regioni, senza alcuna garanzia che la spesa venga usata in modo efficiente, né alcuna garanzia di omogeneità nella spesa, a parità di servizio;
senza una definizione reale del costo standard per beni, servizi e funzioni della sanità il taglio lineare paventato rischia di mettere in discussione il sistema di assistenza sanitaria dell'intero Paese, indistintamente per regioni virtuose o meno, per realtà efficienti e meno efficienti –:
se il taglio di risorse previsto per il Ministero della salute riguarderà anche il fondo sanitario nazionale e come si intenda agire per ottenere un riparto del taglio basato su costi standard calcolati in termini di efficienza, in modo da superare definitivamente il criterio della spesa storica. (3-01023)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):servizio sanitario
beni e servizi
economia pubblica