ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00905

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 251 del 24/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: COLLETTI ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014
BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014
TURCO TANCREDI MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 24/06/2014
Stato iter:
25/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/06/2014
Resoconto BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 25/06/2014
Resoconto BOSCHI MARIA ELENA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RIFORME COSTITUZIONALI E RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 25/06/2014
Resoconto COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/06/2014

SVOLTO IL 25/06/2014

CONCLUSO IL 25/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00905
presentato da
COLLETTI Andrea
testo presentato
Martedì 24 giugno 2014
modificato
Mercoledì 25 giugno 2014, seduta n. 252

   COLLETTI, SARTI, BUSINAROLO, FERRARESI, AGOSTINELLI, BONAFEDE e TURCO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il livello di sovraffollamento della popolazione detenuta nel nostro Paese ha raggiunto livelli insostenibili, sia per le persone private della libertà personale, sia per coloro che lavorano presso gli istituti penitenziari;
   alla data dell'ultimo rilievo delle presenze, la popolazione detenuta attualmente negli istituti di pena, secondo il Ministro interrogato, si attesta a circa 58.500 unità, a fronte di una capienza regolamentare di 47.045 persone;
   con riferimento alla situazione carceraria e alla gestione della relativa situazione emergenziale dal 2010 è stato preposto un commissario straordinario, che, mediante una propria struttura, si avvale di poteri derogatori alla normativa vigente in materia di appalti per la realizzazione delle opere e per l'affidamento dei relativi lavori. La pubblicità e la trasparenza delle procedure, l'affidamento di incarichi e consulenze, la gestione della contabilità, i ritardi nella cantierizzazione e nella consegna di nuovi padiglioni nell'ambito degli obiettivi indicati dal piano carceri dimostrano i limiti e la pericolosità del modello straordinario seguito, sulla scia di ordinanze emergenziali di protezione civile che rimandano ad altri eventi. Nell'ambito del cosiddetto piano carceri, risultano ancora in corso di realizzazione i promessi 12.324 posti detentivi, comprensivi di quelli relativi all'apertura di quattro nuovi istituti penitenziari;
   nel 2010, per il suddetto piano, sono stati stanziati ben 675 milioni di euro, ridotti a 468 milioni di euro nel 2012; ciò nonostante, a distanza di anni dalla nomina del commissario, l'ultimazione dei lavori dei nuovi istituti, padiglioni o di ristrutturazione, dai quali si attende l'aumento dei posti detentivi per attenuare, evitare o arginare il sovraffollamento, appare ancora lontana;
   gli interroganti contestano, quindi, in modo radicale le scelte di una politica che, per risolvere un problema annoso come quello delle carceri, lucra sugli appalti, attribuendo una delega in bianco ad un commissario straordinario per le infrastrutture carcerarie che può agire liberamente e senza adeguata trasparenza, anche tramite la secretazione delle procedure di affidamento;
   già il 5 agosto 2013 il Movimento 5 Stelle ha presentato un piano carceri alternativo che prevedeva il ritorno alla competenza gestionale del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, oltre ad una maggiorazione dei posti detentivi a costi di circa la metà rispetto al piano carceri attuale, ma tale proposta non è mai stata presa in considerazione;
   gli interroganti contestano, inoltre, della gestione commissariale che, ancora oggi, si ricorra alla secretazione di appalti relativi alle carceri;
   in merito alla secretazione di alcuni appalti, il Movimento 5 Stelle aveva cercato di avere risposte, già il 22 ottobre 2013; infatti durante un'audizione al prefetto Sinesio, commissario straordinario, fu già chiesto se il commissario avesse utilizzato delle procedure secretate, ricevendo risposta negativa;
   tanto che proprio il gabinetto del Ministro della giustizia pro tempore ha trasmesso, in seguito a richiesta di accesso presentata dal primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo, il decreto di secretazione di appalto di opere pubbliche in relazione al carcere di Arghillà, sito in Reggio Calabria;
   il 7 gennaio 2014, durante un'audizione presso la Commissione giustizia della Camera dei deputati, l'allora Ministro Cancellieri, su specifica domanda, ha sostanzialmente negato che vi sia stata qualsivoglia procedura di secretazione degli appalti, dichiarando, altresì, di non aver concesso alcun nulla osta;
   sia l'attuale inchiesta portata avanti dalla procura di Roma, sia la documentazione inviata dal gabinetto del Ministro della giustizia pro tempore dimostrano come quanto sopra esposto risulti falso;
   altri profili di illegittimità riguardano il frazionamento degli appalti per portarli ad una cifra minore di 5 milioni di euro, così come emerso dalla stessa inchiesta;
   il Movimento 5 Stelle già alcuni mesi fa, ovvero sin da ottobre 2013, ha messo in evidenza, rimanendo inascoltato, tutto ciò, parlando anche dei conflitti di interesse all'interno della struttura commissariale e delle modalità di assunzione all'interno della stessa –:
   se il Ministro interrogato non ritenga, allo stato dei fatti e delle inchieste penali in corso, di attivarsi perché intervenga la revoca dell'attuale commissario straordinario, nonché al fine di cancellare la previsione commissariale, facendo tornare l'edilizia carceraria nelle mani del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, istituzionalmente competente in materia, ma ancora carente di un direttore di nomina ministeriale. (3-00905)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

appalto pubblico

detenuto

inchiesta giudiziaria

stabilimento penitenziario