Legislatura: 17Seduta di annuncio: 187 del 11/03/2014
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 BIANCHI STELLA PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 DECARO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 MARRONI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 MAZZOLI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014 DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 12/03/2014 Resoconto MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 12/03/2014 Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 12/03/2014 Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 12/03/2014
SVOLTO IL 12/03/2014
CONCLUSO IL 12/03/2014
BRAGA, BORGHI, ARLOTTI, MARIASTELLA BIANCHI, BRATTI, CARRESCIA, COMINELLI, DALLAI, DECARO, GADDA, GINOBLE, TINO IANNUZZI, MANFREDI, MARIANI, MARRONI, MAZZOLI, MORASSUT, MORETTO, GIOVANNA SANNA, ZARDINI, FREGOLENT, MARTELLA, ROSATO e DE MARIA. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere – premesso che:
i violenti eventi meteorologici che nelle ultime settimane hanno investito buona parte delle regioni italiane, causando frane, smottamenti e allagamenti, con conseguenti gravi danni alle aree residenziali, alle infrastrutture e agli insediamenti produttivi, forti disagi per migliaia di cittadini e purtroppo anche alcune vittime, hanno ancora una volta confermato l'estrema fragilità e il pessimo stato di manutenzione del territorio nazionale;
i dati del dissesto idrogeologico del territorio italiano sono noti da tempo: l'82 per cento dei comuni è esposto a rischio idrogeologico: sono oltre 5 milioni e 700 mila i cittadini che vivono in aree di potenziale pericolo e 1,2 milioni gli edifici che insistono su queste aree. Secondo dati ufficiali, in poco più di cento anni ci sono stati 12.600 tra morti, dispersi o feriti e più di 700 mila sfollati. Tra il 2002 e il 2014 si contano 293 morti, 24 nell'ultimo anno; dal 2002 ad oggi si sono verificati quasi 2.000 episodi di dissesto e ancora più sconcertante è che dal gennaio 2014, in soli 23 giorni (data dell'ultima rilevazione), si sono registrati 110 episodi in tutto il territorio italiano;
inoltre, circa una scuola su dieci, 6.400 edifici scolastici sui 64.800 totali presenti in Italia, è localizzata in area di potenziale pericolo perché soggetta a rischio frana o alluvione; medesima situazione vale per le strutture ospedaliere, con 550 edifici che si trovano in zone a rischio, mentre per gli stabilimenti industriali sono 46 mila nei territori colpiti dal dissesto, che salgono a 460 mila considerando anche gli uffici e i negozi;
secondo dati ufficiali i decreti ministeriali di riconoscimento dei danni derivanti da piogge alluvionali persistenti a strutture ed infrastrutture, nel periodo dal 2002 al 2012, hanno erogato risorse pari a 2.298,28 milioni di euro, di cui 1.233,37 milioni di euro per danni causati alle strutture e 1.064,91 milioni di euro per danni causati alle infrastrutture;
gli stanziamenti statali ordinari di competenza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sono fortemente diminuiti negli ultimi anni, passando da 551 milioni di euro nel 2008 a 159 milioni di euro nel 2014;
inoltre, l'intervento straordinario per la prevenzione del dissesto idrogeologico, da attuare mediante accordi di programma sottoscritti tra le regioni e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per un importo pari a 2,1 miliardi di euro, non ha prodotto risultati apprezzabili poiché il 78 per cento degli interventi non ha ancora visto l'apertura dei cantieri; si tratta di oltre 1.100 cantieri da avviare per oltre 1,6 miliardi di euro;
i ritardi nell'utilizzo dei fondi sarebbero imputabili all'incertezza della disponibilità delle risorse e ad un'inefficacia delle gestioni commissariali;
con l'obiettivo di garantire un flusso di risorse costanti e certe per gli interventi di prevenzione del rischio idrogeologico e di messa in sicurezza del territorio, la legge di stabilità per il 2014 (articolo 1, comma 7, della legge 27 dicembre 2013, n. 147) prevede che il Ministro delegato alle politiche per la coesione territoriale, d'intesa con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, destini quota parte delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, ai sensi del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, al finanziamento degli interventi di messa in sicurezza del territorio, di bonifica di siti di interesse nazionale e di altri interventi in materia di politiche ambientali;
entro il 1o marzo 2014, il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) avrebbe dovuto effettuare la ripartizione programmatica tra le amministrazioni interessate dell'80 per cento della dotazione aggiuntiva del Fondo per lo sviluppo e la coesione, come definita dalla legge di stabilità per il 2014 –:
quali iniziative intenda porre in essere il Ministro interrogato – anche in considerazione dei relativi impegni da assumere nel Documento di economia e finanza – per ottenere la destinazione di una quota significativa delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, come previsto dall'articolo 1, comma 7, della legge di stabilità per il 2014, ad interventi di messa in sicurezza del territorio, di ripristino delle condizioni di sicurezza e di salvaguardia dei siti interessati da gravi fenomeni di inquinamento ambientale, in particolare per quanto riguarda le risorse idriche superficiali e profonde, nonché ad interventi di prevenzione del rischio idrogeologico finalizzati alla manutenzione ordinaria ed equilibrata del territorio. (3-00689)
EUROVOC :protezione dell'ambiente
prevenzione dell'inquinamento
utilizzazione degli aiuti
lotta contro l'inquinamento
zona inquinata