ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00452

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 118 del 14/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2013
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2013
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2013
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2013
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2013
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2013
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2013
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 14/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00452
presentato da
VACCA Gianluca
testo di
Giovedì 14 novembre 2013, seduta n. 118

   VACCA, SIMONE VALENTE, BRESCIA, LUIGI GALLO, MARZANA, D'UVA, DI BENEDETTO, BATTELLI e CHIMIENTI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   alla fine del mese di ottobre 2013 si è appreso dagli organi di stampa che alcuni studenti dell'università «La Sapienza» erano in sciopero della fame per protestare contro i provvedimenti sanzionatori a loro carico nell'ambito delle modalità di riduzione dell'importo della tassa di iscrizione all'università;
   secondo quanto dichiarato dagli studenti le sanzioni a loro carico sono ingiuste e troppo elevate;
   la vicenda riguarda la riduzione del pagamento della tassa di iscrizione o immatricolazione all'università: la tassa annuale di iscrizione nell'anno 2010-2011 si aggira intorno ai 2.000,00 euro; La Sapienza ha strutturato una tassazione a carico degli studenti tale da permettere di ottenere una sensibile riduzione della contribuzione studentesca in proporzione al proprio livello reddituale e patrimoniale;
   gli importi della contribuzione studentesca de La Sapienza dell'anno accademico 2010-2011 sono stati determinai in base all'ISEE e si dividono in 34 fasce;
   le dichiarazioni ISEE sono rilasciate dagli studenti contestualmente all'iscrizione;
   il Manifesto agli studi de La Sapienza prevede controlli a campione sulle dichiarazione ISEE: nel caso di dichiarazioni non veritiere o mendace è prevista una sanzione consistente nell'aumento del 50 per cento della tassa nella quantificazione ordinaria e il pagamento intero importo della tassa prevista;
   nell'ambito dei controlli effettuati da La Sapienza per l'anno accademico 2010-2011 su un campione di 14.197 studenti sono risultati 1.025 ISEE irregolari, 1.261 ISEE non veritieri, 4.902 dichiarazioni non valide;
   da ciò che si apprende dai verbali del consiglio di amministrazione dell'università La Sapienza i controlli sono stati effettuati principalmente sugli studenti della prima, seconda e terza fascia contributiva, come indicato dal Manifesto agli studi 2010-2011, ovvero quelle categorie di studenti con ISEE molto bassi;
   in seguito ai controlli effettuati dall'università, gli studenti con ISEE irregolari sono stati sanzionati; tra questi risulta, per la maggior parte degli studenti sanzionati, che lo scarto di fascia, tra quanto dichiarato e quanto emerso dal controllo, sia pari a uno per cui il vantaggio personale conseguito con la dichiarazione mendace è inferiore ai 50,00 euro;
   la sanzione applicata dall'università a carico degli studenti è superiore ai 2.000,00 euro e spesso riguarda famiglie con situazioni reddituali equivalenti inferiore ai 12.000,00 euro annui e benefici sul pagamento delle tasse, ottenuti con una eventuale volontaria dichiarazione mendace, inferiori ai 50,00 euro;
   è evidente che le dichiarazioni ISEE mendaci o non veritiere non sono state fatte in cattiva fede, visto l'irrisorio risparmio di cui ogni studente avrebbe beneficiato, ma riguarda un difetto del sistema o una oggettiva facilità nell'incorrere in errore;
   è molto facile incorrere in un errore nella dichiarazione ISEE e risultare in una fascia contributiva rispetto all'altra: basti pensare che per una famiglia composta da quattro persone con un reddito imponibile di 22.500,00 euro con a carico le spese per la casa in affitto può essere calcolato un ISEE intorno agli 8.800,00 euro, mentre per una famiglia composta dallo stesso numero di persone che non dichiara le spese di affitto l'ISEE può superare i 9.100,00 euro; si può capire che l'errore rispetto alle fasce può essere abbastanza probabile;
   allo stesso modo per una famiglia con un reddito imponibile di circa 19.000,00 euro con un nucleo familiare composto da 4 persone l'ISEE non dovrebbe superare gli 8.000,00 euro mentre se nel corso dell'anno il nucleo familiare si riduce a 3 unità, per qualsiasi motivo, la stessa famiglia potrebbe avere un ISEE che supera i 9.000,00 euro. In entrambi i casi lo studente potrebbe passare da una fascia contributiva ad un'altra a causa della variazione di un parametro; si può intuire, quindi, quanto sia probabile incorrere a dichiarazioni non corrispondenti alla realtà;
   l'introito totale che l'università avrebbe dalla riscossione di queste sanzioni supera i 6 milioni di euro;
   secondo il decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 1997, n. 306 le università graduano l'importo dei contributi universitari per i corsi di laurea secondo criteri di equità e solidarietà, in relazione alle condizioni economiche dell'iscritto, utilizzando metodologie adeguate a garantire un'effettiva progressività, anche allo scopo di tutelare gli studenti di più disagiata condizione economica;
   la sanzione prevista nel Manifesto agli studi non tutela affatto gli studenti di più disagiata condizione economica ma risulta a giudizio degli interroganti vessatoria nei confronti di essi;
   le modalità di controlli e di decadenza dai benefici previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, consentirebbero una sanzione eccessivamente onerosa a carico degli studenti in quanto si stabilisce che qualora dal controllo emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera;
   l'applicazione delle norme in vigore consente alle università di stabilire un importo massimo della contribuzione studentesca molto alto che conseguentemente provoca una sanzione molto onerosa;
   in alternativa ogni università potrebbe stabilire una tassa standard di importi non eccessivi che può diminuire o aumentare gradualmente in base al valore dell'ISEE –:
   se il Ministro intenda promuovere un'iniziativa normativa volta a limitare l'importo massimo della contribuzione studentesca e conseguentemente ad evitare sanzioni sproporzionate rispetto alla situazione degli iscritti, con particolare riguardo agli studenti di più disagiata condizione economica. (3-00452)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

condizione economica

studente

reddito imponibile

universita'