Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per
sapere - premesso che:
negli ultimi tempi autorevoli esponenti del Governo hanno
espresso pubblicamente posizioni e proposte diverse fra loro
sulla situazione del sistema pensionistico italiano generando
nella pubblica opinione incertezze, disagi, dubbi sul rispetto da
parte dello Stato dei diritti acquisiti dai cittadini e sulle
prospettive future in ordine alla previdenza sociale;
il Presidente del Consiglio, nella presentazione del
programma del Governo al momento della fiducia, ha delineato un
impegno politico ad "escludere le pratiche assistenzialistiche
del passato... perché la loro progressiva degenerazione... ha
portato ad un impoverimento del complesso della società e ad un
simulacro, inefficiente ed ingannevole, di solidarietà sociale",
ha invocato la necessità di recuperare rigore e severità, ha
assunto l'impegno esplicito che "la fine dell'assistenzialismo
deve coincidere con un nuovo inizio delle politiche di vera
solidarietà, puntando su un efficiente e deciso sostegno ai ceti
più deboli, ai nuclei sociali meno tutelati, a chi vive in una
condizione di reale emarginazione e prova, in una società
moderna, l'affronto quotidiano del dolore e della povertà" -:
quale sia l'esatto disegno riformatore del Governo in tema
di previdenza e di assistenza sociale;
quale sia l'esatta situazione finanziaria dell'INPS e con
quali provvedimenti si intenda separare effettivamente, dopo
tante proclamazioni di impegni rimasti sulla carta, le pratiche
di previdenza dalle pratiche di assistenza;
quali economie di gestione e di bilancio si intendano
effettivamente recuperare all'INPS e con quali provvedimenti;
quali interventi il Governo intenda assumere nei confronti
dei cittadini che hanno comportamenti disonesti e fraudolenti nei
confronti dello Stato in tema di previdenza e di assistenza e a
quali centri pubblici decisionali devono essere imputati errori,
omissioni, comportamenti altrettanto fraudolenti e disonesti che
tanto danno finanziario stanno causando all'Erario;
quali iniziative il Governo intenda assumere per il
riordino ed il coordinamento di tutti gli enti che operano nel
settore previdenziale, al fine anche di evitare inutili e
controproducenti duplicazioni;
quale posizione il Governo intenda assumere in via
definitiva nei confronti della sentenza della Corte
costituzionale in tema di rimborso agli aventi diritto degli
arretrati illecitamente trattenuti a suo tempo;
se il Governo ritenga opportuno avviare provvedimenti
urgenti che possano ridurre, in attesa della tanto auspicata
riforma delle pensioni, le gravissime sperequazioni che esistono
al riguardo tra i cittadini italiani, intervenendo inoltre anche
al fine di promuovere per ciascun cittadino la unicità della
pensione.
(3-00223)