ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00096

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 13
Seduta di annuncio: 27 del 09/07/1996
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI
Data firma: 09/07/1996
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 07/09/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 07/09/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 07/09/1996


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 18/07/1996
Stato iter:
15/10/1996
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/10/1996
SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 15/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI
Fasi iter:

PRESENTATO IL 09/07/1996

INTERLOCUTORIO IL 18/07/1996

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 15/10/1996

ITER CONCLUSO IL 15/10/1996

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli
affari esteri. - Per sapere - premesso che:
il 16 marzo 1993 veniva assassinato a Roma Naghdi Mohammad
Hussein, rappresentante in Italia del Consiglio nazionale della
resistenza iraniana;
dopo tre anni d'indagine, il dottor Franco Ionta, sostituto
procuratore presso il tribunale di Roma, il 19 aprile 1996
chiedeva il rinvio a giudizio per il reato di omicidio e di
violazione delle leggi sulle armi, nei confronti di due cittadini
algerini e di un iraniano;
il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale
di Roma, ha fissato l'udienza preliminare per il 15 luglio 1996;
secondo la ricostruzione operata dagli investigatori,
risulta che il signor Naghdi era giunto in Italia nel 1981 nella
qualità di incaricato d'affari presso l'ambasciata dell'Iran a
Roma. Nel marzo del 1982 a causa dello snaturamento della
rivoluzione iraniana e della sua profonda involuzione in senso
oscurantista, Naghdi rompeva con il governo di Teheran
riconsegnando il suo passaporto diplomatico alle autorità
italiane;
la successiva attività di Naghdi sarà tutta improntata
nella denunzia del regime iraniano diventando prestigioso e
stimato esponente dell'opposizione in esilio oltre che componente
il Consiglio nazionale della resistenza iraniana. L'indagine
della magistratura ha individuato in questa sua attività il
movente dell'omicidio e ciò anche in considerazione di altri
attentati compiuti in Europa da persone legate al regime iraniano
nei confronti di altri esponenti dell'opposizione;
uno degli imputati, il giorno successivo la sepoltura del
Naghdi, lasciava sulla tomba un volantino a favore del regime di
Teheran a firma dell'Associazione islamica studenti iraniani in
Italia. Tre giorni prima dell'attentato, erano state notate sotto
l'abitazione di Naghdi due persone munite di macchina
fotografica. Uno di questi veniva individuato in uno degli
imputati, il secondo in un diplomatico iraniano presso
l'ambasciata di Roma. L'identikit dell'assassino effettuato dalla
polizia dopo l'attentato portava all'individuazione del
diplomatico in questione, ma il pubblico ministero si trovava
costretto a richiedere l'archiviazione del caso perché il
diplomatico non è perseguibile in Italia ai sensi delle
Convenzioni di Vienna del 18 aprile 1961 e 23 aprile 1963, che
garantiscono l'immunità diplomatica;
l'ambasciata dell'Iran in Italia si è sempre formalmente
dichiarata disponibile a collaborare con la magistratura italiana
all'accertamento della verità -:
se il Governo non ritenga opportuno verificare tale
supposta disponibilità dell'ambasciata dell'Iran in Italia,
chiedendo alle autorità di quel Paese di mettere a disposizione
della magistratura italiana il diplomatico individuato come uno
dei killer dall'identikit della polizia, sollevandolo da ogni
immunità diplomatica;
se tale personaggio sia ancora in forza al corpo
diplomatico iraniano in Italia e se non si sia ravvisata la
necessità, una volta verificato l'eventuale diniego
dell'ambasciata iraniana a collaborare con la giustizia italiana,
di espellerlo dall'Italia come persona non gradita.
(3-00096)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
INDAGINI GIUDIZIARIE, OMICIDIO, PERSEGUITATI POLITICI E RAZZIALI, RAPPRESENTANZE DIPLOMATICHE E CONSOLARI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

IRAN, ITALIA