Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso
che:
da oltre due settimane gli agenti di polizia carceraria
della casa circondariale di Bolzano sono in stato di agitazione
per denunciare i gravi disagi nei quali sono costretti a svolgere
il proprio lavoro;
la popolazione carceraria è in eccesso rispetto alla
normale capacità di accoglimento della casa circondariale. Gli
attuali detenuti sono infatti 145, contro gli 81 consentiti e il
numero degli agenti in servizio risulta essere di sole 60 unità;
gli stessi agenti devono assicurare quindi, oltre agli
specifici compiti loro assegnati, anche funzioni non pertinenti
il loro ufficio, quali ad esempio mansioni di carattere
amministrativo;
la situazione sanitaria del carcere, inoltre, versa in
condizioni sempre meno controllabili: sono stati denunciati casi
di tubercolosi, epatite virale e scabbia. Il 70 per cento della
popolazione carceraria fa uso di droghe. Una trentina sono i
sieropositivi;
molti detenuti, per la maggior parte extracomunitari,
rifiutano di sottoporsi alle visite mediche;
in questa già grave situazione, si aggiunge ora la
decisione dell'ospedale di Bolzano di chiudere la sezione
riservata ai detenuti creando così ulteriori problemi di
carattere logistico all'interno del carcere -:
quali provvedimenti si intendano adottare per risolvere la
grave situazione del carcere, con particolare riguardo alla
carenza di organico, che assumerà dimensioni ancora più
preoccupanti con l'entrata in vigore della nuova normativa che
regola il corpo di polizia penitenziaria. Tale normativa
stabilisce, infatti, che dal prossimo luglio il servizio di
traduzione da e per luoghi di cura dovrà essere svolto dagli
agenti di custodia e non più da carabinieri e polizia;
quali interventi urgenti intenda assumere per affrontare la
gravissima situazione sanitaria all'interno del carcere,
ulteriormente penalizzata dalle recenti decisioni adottate
dall'ospedale di Bolzano.
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