ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01981

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 446 del 27/12/2020
Trasformazioni
Trasformato il 29/11/2021 in 4/10828
Firmatari
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 27/12/2020
BERTI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 04/01/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/12/2020
Stato iter:
29/11/2021
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 04/01/2021

SOLLECITO IL 03/08/2021

TRASFORMA IL 29/11/2021

TRASFORMATO IL 29/11/2021

CONCLUSO IL 29/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01981
presentato da
ASCARI Stefania
testo presentato
Domenica 27 dicembre 2020
modificato
Lunedì 4 gennaio 2021, seduta n. 447

   ASCARI, SARLI, BERTI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il 7 dicembre 2020 i carabinieri hanno effettuato una vasta operazione, denominata «Accoglienza», nelle province di Massa-Carrara e Lucca nell'ambito di un'indagine anticorruzione, coordinata dalla procura di Massa;

   i reati contestati, a vario titolo, sono corruzione e traffico di influenze illecite e coinvolgono funzionari pubblici, di enti locali e gestori di una cooperativa;

   sono stati sottoposti agli arresti domiciliari: Filippo Abramo Bellesi, sindaco di Villafranca in Lunigiana; Paola Giusti, responsabile del Centro affidi dei servizi sociali per il comune di Massa; Rosanna Vallelonga, responsabile della commissione multidisciplinare Asl distretto della Lunigiana, nonché direttore della Società della salute della Lunigiana; Mauro Marcelli, all'epoca dei fatti responsabile dell'ufficio Suap unificato per i comuni della Lunigiana; Rosa Russo, all'epoca dei fatti giudice onorario presso il tribunale per i minori di Firenze; Marino Petracci, consigliere comunale di Montignoso; Alessio Zoppi, Enrico Benassi e Tamara Pucciarelli, gestori della cooperativa Serinper che gestisce strutture protette per l'accoglienza di minori e nuclei familiari disagiati;

   secondo gli inquirenti, i soggetti coinvolti avrebbero lucrato con la gestione di strutture protette per minori e case di accoglienza per famiglie disagiate, creando un «sistema corruttivo», posto in essere dai dirigenti della cooperativa Serinper, basato «sulla metodica assunzione di parenti e amici di funzionari pubblici, tra cui quelli addetti al controllo del settore, e di coloro che, per qualche ragione, erano reputati “utili alla causa”»;

   questo sistema corruttivo ha permesso ai dirigenti della Serinper di ottenere «innumerevoli vantaggi, quali l'accumulo di ingenti profitti economici massimizzati dall'inserimento di utenti all'interno delle strutture in numero notevolmente superiore a quello consentito per legge, e dalla sistematica elusione dell'osservanza degli obblighi contrattuali stipulati con i vari enti della pubblica amministrazione», in particolare, i ricavi della cooperativa sono aumentati di 13 volte, passando dai 200 mila euro del 2011 a 2,74 milioni di euro del 2017;

   sono emerse «gravissime violazioni degli standard minimi richiesti», quali la somministrazione di cibo di scarsa qualità e in quantità insufficienti, la mancanza di condizioni igienico-sanitarie adeguate e di personale qualificato;

   i minori venivano fatti dormire in giacigli di fortuna ed erano vessati con continue minacce e sottoposti a manovre di costrizione fisica;

   dalle denunce da parte di alcuni ex dipendenti, emerge un quadro agghiacciante: «Un bimbo era stato imbottito di calmanti perché non desse più problemi. A Natale? Poverini, si erano vestiti bene, pensavano di fare festa: nel piatto del cenone però hanno trovato soltanto insalata e un surgelato»; «I vicini delle strutture di Aulla non hanno mai visto i bimbi fuori a giocare. [...] il frigorifero era quasi sempre vuoto, facevano la spesa una volta la settimana e molte volte capitava che i bimbi dovessero dividersi i pasti. Mi ricordo un adolescente particolarmente agitato: lo hanno imbottito di tranquillanti perché si calmasse e non desse più problemi»;

   i fatti finora descritti, se confermati, dipingono un sistema vergognoso e inaccettabile di diffusa corruzione a danno di una categoria particolarmente fragile che, invece, avrebbe diritto a maggiori tutele da parte dello Stato –:

   quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati, per quanto di competenza, al fine di quanto esposto in premessa, inclusa la possibilità di attivare servizi ispettivi presso le strutture coinvolte, nonché un'istruttoria ai fini dell'eventuale adozione di iniziative di cui al comma 1, lettera a), dell'articolo 141 del testo unico enti locali, in relazione agli enti locali coinvolti.
(3-01981)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inchiesta giudiziaria

tutela

reato