Primo firmatario: Gruppo: FEDERAZIONE DEI VERDI Data firma: 24/09/1992
Destinatari
Ministero destinatario:
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
MINISTERO PER LE RISORSE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE RISORSE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 25/09/1992
Stato iter:
25/09/1992
Partecipanti allo svolgimento/discussione
REPLICA
24/09/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI
RISPOSTA GOVERNO
25/09/1992
MINISTRO - (MINISTERO PER LE RISORSE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI)
REPLICA
25/09/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI
Fasi iter:
PRESENTATO IL 24/09/1992
INTERLOCUTORIO IL 25/09/1992
ABBINAMENTO (ATTO NON CAPOSTIPITE) IL 25/09/1992
RISPOSTA DEL GOVERNO IL 25/09/1992
ITER CONCLUSO IL 25/09/1992
Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'agricoltura e foreste e del lavoro e previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: il 17 maggio 1991 si è avuto il commissariamento della Federconsorzi, a seguito del crac finanziario che ha travolto l'intera holding agricola; dopo un anno l'unico progetto di risanamento è stato proposto dal presidente della Banca di Roma, Pellegrino Capaldo. Tale progetto riprende per grosse linee la proposta formulata dal presidente della CARIPLO e prevede l'avvio di una manovra dai contenuti ancora non del tutto chiari ma finalizzata, sembra, a chiudersi con la procedura del concordato preventivo, onde evitare le conseguenze della liquidazione coatta e le relative responsabilità che hanno causato il dissesto finanziario della Federconsorzi; per diverso tempo il cosiddetto "Piano Capaldo" è stato tenuto nascosto ma della sua definizione risulta fossero a conoscenza l'ex Ministro dell'agricoltura onorevole Goria, l'ex Presidente del Consiglio, onorevole Andreotti, i vertici della DC e della Coltivatori Diretti, gli ex amministratori e sindaci della Federconsorzi; il Ministero del lavoro, in data 1^ giugno 1992, ha ritenuto che potesse essere applicato al caso della Federconsorzi l'articolo 4, comma 5, del decreto-legge 20 maggio 1992, n. 293, prevedendo quindi il passaggio di lavoratori dalla Federconsorzi all'AIMA, ovviamente in misura compatibile con i ristretti tetti stabiliti dal decreto-legge e le effettive disponibilità dell'AIMA; il 15 giugno 1992 si è quindi svolta una riunione, presso il Ministero del lavoro, tra Federconsorzi, AIMA, organizzazioni sindacali e l'Agenzia per l'impiego del Lazio (organo tecnico incaricato della gestione del processo di mobilità) volta ad avviare le procedure per il passaggio di lavoratori dalla Federconsorzi all'AIMA, stabilendo che indicativamente il numero dei lavoratori da collocare presso l'AIMA dovrebbe essere di 140 unità; nella pianta organica dell'AIMA invece risulta una disponibilità di gran lunga inferiore al numero indicato e cioé solo di circa 45 unità, né allo stato attuale emergono strategie e proposte credibili tali da assicurare un futuro occupazionale, in grado di valorizzare le tante professionalità disponibili tra i lavoratori della rete federconsortile e delle aziende collegate; il Governo finora non è riuscito a formulare alcuna proposta di utilizzazione produttiva di tali forze lasciando, di fatto, la gestione della crisi della Federconsorzi senza risposta concreta -: se non intendano attivarsi per istituire una commissione d'inchiesta che accerti le precise responsabilità nel fallimento del sistema federconsortile; se siano a conoscenza, e quale sia in proposito l'opinione del Governo, della gravissima situazione d'incertezza in cui si trovano i dipendenti della Federconsorzi sia della sede centrale di Roma che delle sedi provinciali, sui quali pesa concretamente la minaccia della perdita del loro posto di lavoro; se sia opportuno predisporre un progetto governativo in alternativa al "Piano Capaldo" che, superando le vecchie logiche di schieramento politico, sia in grado di garantire quel sistema di servizi necessari all'intero comparto agricolo, garantendo i livelli di occupazione; se ritengano ancora valide le ragioni per la riconferma del sistema Federconsorzi come supporto al sistema dell'agricoltura o se invece non intenda creare una struttura di supporto a tutte le forze sindacali; se non intendano attivarsi affinché l'AIMA dia avvio agli accordi presi in data 15 giugno 1992; se non intendano attivarsi per porre fine al perdurare del ricorso agli straordinari in Federconsorzi in contemporanea con la cassa integrazione guadagni straordinaria per 600 dipendenti. (3-00311)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
BILANCI DI ENTI E SOCIETA', CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI, COMMISSARIO STRAORDINARIO, CONSERVAZIONE DEL POSTO DI LAVORO, CONSORZI AGRARI, LAVORO STRAORDINARIO, RUOLI E PIANTE ORGANICHE, TRASFERIMENTO DI PERSONALE
SIGLA O DENOMINAZIONE:
GEO-POLITICO:
AZIENDA DI STATO PER GLI INTERVENTI NEL MERCATO AGRICOLO ( AIMA ), FEDERAZIONE ITALIANA DEI CONSORZI AGRARI ( FEDERCONSORZI ), BANCA DI ROMA