ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01428

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 652 del 12/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 12/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PISICCHIO PINO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 12/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/07/2016
Stato iter:
15/07/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/07/2016
Resoconto PILI MAURO MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 15/07/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 15/07/2016
Resoconto PILI MAURO MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/07/2016

SVOLTO IL 15/07/2016

CONCLUSO IL 15/07/2016

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01428
presentato da
PILI Mauro
testo presentato
Martedì 12 luglio 2016
modificato
Venerdì 15 luglio 2016, seduta n. 655

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   i voli low cost da e per la Sardegna possono e devono essere salvati senza perdere un solo giorno;
   la Sardegna rischia nel 2016 un danno da un miliardo di euro e migliaia di operatori turistici nel lastrico;
   non ha alcun fondamento, come è stato fatto da più parti, affermare che il contributo co-marketing che dal 1999 viene utilizzato per promuovere e attrarre turisti in Sardegna è stato condannato e vietato dall'Unione europea;
   è in atto, ad avviso degli interpellanti, un persistente tentativo politico e mediatico per «cacciare» Ryanair e le altre compagnie low cost dalla Sardegna e non solo per ripristinare in toto il monopolio di Alitalia;
   il vero obiettivo appare quello di rendere impossibile la vita alle compagnie low cost e tentare in tutti i modi di ripristinare il primato monopolista delle compagnie tradizionali;
   il sistema avviato nel 1999 ad Alghero, quando il primo firmatario del presente atto in qualità di presidente della regione autorizzava il primo contributo co-marketing per i voli low cost di Ryanair, non solo è stato dichiarato legittimo dalla Commissione europea, ma con la sentenza pubblicata a settembre 2015 l'Unione europea ha detto a chiare lettere che quella procedura è valida anche con gli orientamenti comunitari adottati nel 2014;
   per questa ragione serve immediatamente un'azione seria e concreta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con le regioni, affinché si ripristini il modello intrapreso ad Alghero e lo si esporti anche negli altri aeroporti di Cagliari e Olbia;
   la decisione comunitaria pubblicata sulla Gazzetta europea del 25 settembre 2015, a proposito dei contributi alle compagnie aeree ad Alghero, riporta esplicitamente: «(374) Tanto rilevato, la Commissione conclude che le condizioni di compatibilità stabilite negli orientamenti del 2014 per il settore dell'aviazione sono state rispettate e che quindi le misure sono compatibili con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato»;
   i contributi co-marketing dati alle compagnie aeree, a partire da Ryanair, sono, dunque, compatibili con il mercato interno europeo;
   questa decisione è ancora più rilevante perché non viene assunta con le precedenti norme ma con quelle attuali;
   il problema, dunque, non si pone per quanto riguarda Alghero, considerata la decisione europea di avallare totalmente il valore e la legalità del comportamento seguito sin dall'inizio sia dalla presidenza della regione che erogava i fondi della pubblicità istituzionale, sia quello della società di gestione dello scalo algherese;
   il Ministero, per quanto di competenza, anche coinvolgendo Enac deve porre in essere tutte le azioni per garantire il rispetto di quella decisione e la prosecuzione di quella strategia di marketing territoriale indispensabile a ripristinare immediatamente i voli della compagnia Ryanair e alle altre compagnie proseguendo con il sistema collaudato e avallato dalla Commissione europea;
   in tal senso, il Ministero deve favorire ed intraprendere le necessarie azioni per l'aeroporto di Cagliari-Elmas, in quanto le quote sono detenute dalla camera di commercio;
   è indispensabile che la Commissione europea riconosca l'aeroporto come strumento operativo della stessa regione e quindi concluda l'analogo trattamento applicato ad Alghero dove l'aeroporto è, invece, della regione;
   Ministero e regione devono esperire un primo immediato tentativo per far riconoscere all'aeroporto di Cagliari le medesime condizioni di quello di Alghero;
   per questo motivo il primo firmatario del presente atto, sin dal 2010, attraverso la proposta di legge denominata piano attuativo per il riequilibrio insulare della Sardegna (PARIS) aveva avanzato la proposta della creazione di un'unica società di gestione aeroportuale della Sardegna che preveda, oltre allo scalo di Alghero, anche l'acquisizione innanzitutto del capitale azionario dell'aeroporto di Cagliari;
   tale processo consentirebbe una gestione uniforme e razionale del sistema del marketing regionale e gestionale, garantendo un approccio unitario delle politiche di sviluppo;
   in tal senso, l'orientamento europeo è chiaro, visto che al punto 32 degli orientamenti comunitari sulla gestione dei servizi aeroportuali e aerei si prevedeva: «32. Il quadro giuridico e normativo relativo alla proprietà e alla gestione dei singoli aeroporti varia da un aeroporto all'altro all'interno dell'Unione. In particolare, gli aeroporti regionali locali sono spesso gestiti in stretta cooperazione con le autorità pubbliche. A tale riguardo, la Corte ha stabilito che è plausibile che diversi soggetti svolgano assieme un'attività economica, costituendo in tal modo un'unità economica, in presenza di determinate condizioni»;
   appare ancora più esplicito il richiamo, sempre degli orientamenti comunitari, che a proposito di proprietà aeroportuale indica come irrilevante la natura pubblica o privata dell'aeroporto: «46. L'articolo 345 del trattato stabilisce che il trattato stesso lascia del tutto impregiudicato il regime di proprietà esistente negli Stati membri. Ne deriva che gli Stati membri possono possedere e dirigere imprese, e possono acquistare azioni o altre partecipazioni in imprese pubbliche o private. 47. Di conseguenza, i presenti orientamenti non operano alcuna distinzione fra i vari tipi di beneficiari sotto il profilo del loro assetto giuridico o in base alla loro appartenenza al settore pubblico o a quello privato e tutti i riferimenti a compagnie aeree e aeroporti o alle imprese che ne assicurano la gestione riguardano ogni tipo di soggetto giuridico»;
   la Commissione europea ha legittimato il «modello Alghero» per due ordini di motivi: il contributo co-marketing era di natura pubblica dato ad una società pubblica gestita con principi commerciali ed economici da libero mercato;
   in questo senso la Commissione non ha preso in considerazione le ricadute economiche territoriali, ma ha valutato se la regione avesse sostanzialmente agito come un privato proprietario dell'aeroporto;
   la Commissione, rispondendo allo Stato italiano, ha concluso, applicando il metodo MEO, operatore economia di mercato, fatto di algoritmi economico-finanziari, che la regione Sardegna ha agito nell'ambito della gestione aeroportuale come un operatore privato e che i contributi economici co-marketing hanno consentito all'aeroporto di avere degli utili o comunque di non perdere;
   diventa fondamentale che in questo quadro il Governo, con il coinvolgimento di Enac, promuova e favorisca l'acquisizione da parte della regione del capitale azionario maggioritario degli aeroporti sardi, o del loro insieme, ipotizzando un processo che punti ad un'unica società di gestione che, con il principio MEO sperimentato positivamente ad Alghero, possa non solo mantenere ma rafforzare la presenza delle compagnie low cost in Sardegna;
   dopo aver devastato con politiche nefaste i voli low cost il Governo e la regione Sardegna hanno sbandierato quello che gli interpellanti giudicano un futile e destituito di ogni interesse rapporto convenzionale con la compagnia Alitalia;
   in questo «pseudo accordo» erano previsti settimanali collegamenti da Alghero per Parigi e Barcellona;
   tali collegamenti risultano a tutt'oggi un vero e proprio fallimento;
   i voli pianificati in base ad un accordo sconosciuto tra l'aeroporto Riviera del Corallo e Alitalia continuano a tenere lontani i viaggiatori in entrata e in uscita;
   al fallimento dei viaggi inaugurali di inizio mese si è aggiunto quello dei voli programmati in questi ultimi giorni;
   il 1o giugno 2016 l'Airbus della compagnia di bandiera, è partito per l'aeroporto «El Prat» di Barcellona con 25 passeggeri a bordo;
   è stato devastante il ritorno da Alghero con appena otto viaggiatori;
   il collegamento con l'aeroporto «Charles De Gaulle» di Parigi ha registrato 16 passeggeri da Alghero;
   il rientro in Sardegna dell'aeromobile è avvenuto senza neanche un passeggero;
   il 5 giugno su 165 posti disponibili da Barcellona, i passeggeri atterrati ad Alghero erano appena sette;
   sono stati otto quelli partiti per la Spagna, con un solo bagaglio da stiva;
   si tratta come è ovvio di un duplice fallimento;
   non solo non si è riusciti a trattenere Ryanair, ma la sua sostituzione è risultata nefasta;
   nella giornata del 6 giugno 2016 su Alghero-Parigi erano previsti sei passeggeri;
   tale situazione sta ulteriormente danneggiando l'aeroporto di Alghero, che è sottoposto ad una gravissima procedura di privatizzazione;
   nella giornata del 6 giugno 2016 è intervenuto un nuovo rinvio della vendita dell'aeroporto di Alghero, a conferma del fatto che ci sarebbero trattative sottobanco per la svendita dell'aeroporto;
   una governance seria e credibile avrebbe annullato il bando, anziché continuare a insistere su proroghe a giudizio degli interpellanti funzionali solo ad un piano ben preciso: deprezzare e svendere lo scalo algherese;
   se fosse, infatti, vero che F2i, la società immobiliare e di infrastrutture, avrebbe intenzione di presentare l'offerta per l'acquisto dell'aeroporto di Alghero, ad avviso degli interpellanti non resterà che trasmettere tutti gli atti alla Corte dei Conti e alla procura della Repubblica;
   si tratterebbe di un'offerta d'acquisto secondo gli interpellanti viziata da una procedura anomala e destituita di ogni logica e soprattutto si compirebbe una vera e propria svendita pianificata a tavolino da alcuni personaggi ben noti;
   in questo ultimo anno l'aeroporto è stato totalmente deprezzato, ridotto ai minimi termini, con una perdita secca di passeggeri stranieri mese di oltre il 60 per cento;
   si tratta di un'operazione messa in campo in ogni singolo dettaglio da un assessore regionale che a giudizio degli interroganti ha di fatto perseguito, con la complicità politica del Governo sin dal primo giorno, il tracollo dell'aeroporto e del suo traffico voli;
   un piano culminato con la dipartita di Ryanair per evitare la quale il Governo e l'assessore non solo non hanno fatto niente, ma ad avviso degli interpellanti hanno messo in atto tutte le azioni per favorirla;
   ad avviso degli interpellanti, tale piano è stato messo a punto per consentire a F2i di formulare un'offerta la più bassa possibile e consentire di «mettere le mani» sull'aeroporto senza alcun tipo di problema;
   tutto questo, ad avviso degli interpellanti, finisce per cancellare per sempre i voli low cost che disturbano non poco Alitalia, sponsorizzata a livello nazionale dal Governo e a livello regionale dalla giunta in carica, e favorire un pacchetto aeroportuale immobiliare con Cagliari che metta in campo operazioni speculative nell'area sud Sardegna;
   un investimento minimo quello per l'acquisto d Alghero funzionale solo al suo sottoutilizzo, ad avviso degli interpellanti per non disturbare altri competitor, a partire dal Qatar per arrivare a Montezemolo;
   non si rivela niente di nuovo se si afferma che l'assessore regionale dei trasporti è direttamente legato politicamente al presidente della fondazione del Banco di Sardegna Antonello Cabras di cui appare diretta espressione;
   non è un caso che lo stesso Cabras recentemente sia entrato a far parte a pieno titolo nel consiglio di amministrazione proprio di F2i, in sostituzione del suo compagno di partito e di corrente Mannoni;
   dunque venditore e acquirente sono di fatto espressione della stessa corrente e per giunta sono da sempre personalmente legati;
   tutto questo non può essere sottaciuto insieme alle azioni messe in campo in questo ultimo anno soprattutto per deprezzare l'aeroporto di Alghero;
   è necessario che la procura faccia chiarezza su quanto sta avvenendo e su quanto avvenuto;
   agli atti della procura di Sassari del resto ci sono le relazioni dello stesso Deiana che, nella duplice veste di consulente della regione e della Sogeaal, suggeriva alla società di gestione di rivolgersi alla procura qualora la regione non avesse pagato i contributi co-marketing;
   ora che lo scenario si sta definendo e che F2i starebbe per presentare un'offerta il disegno emerge ad avviso degli interpellanti con una chiarezza esplicita, anche perché in troppi sanno di questo interesse per l'aeroporto di Alghero; interesse che appare tutto teso alla mortificazione dello scalo a favore di altri interessi;
   del resto svendere un aeroporto senza traffico passeggeri è davvero cosa facile soprattutto se si hanno altri obiettivi;
   a quel punto la regione non potrà più dare nessun contributo co-marketing e si potrà trincerare dietro il divieto europeo, mettendo la parola fine alle compagnie low cost;
   la direttiva comunitaria e la sentenza che salvava Alghero prevedevano, infatti, la legittimità del contributo solo se l'aeroporto fosse stato pubblico. Con la privatizzazione tutto sarebbe destinato a morire per sempre;
   si tratta di un piano che ha lasciato l'aeroporto ad un passo dal fallimento per fare poi l'operazione più spregiudicata per venderlo ai compagni di corrente e di cordata;
   il presidente della regione ha reiteratamente dichiarato che il Governo avrebbe azzerato le addizionali comunali sul trasporto aereo entro il 15 giugno;
   ad oggi nessuna risposta concreta è stata fornita e la stagione Summer è ormai avviata senza alcuna risposta;
   tutto questo è inaccettabile; il Governo, la magistratura penale e quella contabile hanno il dovere di andare sino in fondo –:
   se non ritenga di intervenire, per quanto di competenza, con iniziative immediate per invertire questa vergognosa situazione dei voli low cost in Sardegna e in particolar modo dello scalo di Alghero, abbattendo gli oneri fiscali e le addizionali e favorendo gli accordi co-marketing con le compagnie low cost;
   se non ritenga di dover assumere le iniziative di competenza per il blocco delle procedure di privatizzazione, considerate le prescrizioni comunitarie e l'inadeguatezza del bando di concessione;
   se intenda assumere iniziative per agevolare, promuovere, e rafforzare il «modello Alghero» nelle politiche di sviluppo delle compagnie low cost, considerato l'apporto decisivo dato allo sviluppo turistico del Paese e della Sardegna in particolar modo;
   se non ritenga di confermare in modo netto che la Commissione europea ha avallato il «modello Alghero» e che lo stesso è reiterabile nelle analoghe condizioni in altri contesti;
   se non ritenga di dover assumere le iniziative necessarie al fine di confermare e rafforzare la presenza delle compagnie low cost;
   se non ritenga di dover assumere le iniziative di competenza per cancellare le addizionali comunali sul trasporto aereo quantomeno per i collegamenti da e per le regioni insulari;
   se e come intenda gestire lo stanziamento di 30 milioni di euro contenuti nel decreto-legge recante misure urgenti per interventi sul territorio (n.  185 del 2015) e se lo stesso sia è stato pianificato con ulteriori stanziamenti pluriennali;
   se intenda assumere iniziative per impedire ulteriori discriminazioni per il popolo sardo, bloccando ipotesi avanzate per una continuità territoriale caratterizzata da costi variabili a seconda delle fasce orarie, negando così il diritto fondamentale alla mobilità da e per la Sardegna.
(2-01428) «Pili, Pisicchio».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto aereo

aeroporto

impresa di trasporto