ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01391

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 597 del 05/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 05/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 05/03/2012
Stato iter:
29/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/05/2012
Resoconto CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 29/05/2012
Resoconto CECCHI ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 29/05/2012
Resoconto CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/05/2012

SVOLTO IL 29/05/2012

CONCLUSO IL 29/05/2012

Atto Camera

Interpellanza 2-01391
presentata da
FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO CATANOSO GENOESE
lunedì 5 marzo 2012, seduta n.597

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:

il decreto del Presidente della Repubblica n. 233 del 1998 ed il decreto-legge n. 98 del 06 luglio 2011 regolano l'adozione dei piani di dimensionamento della rete scolastica stabilendone i criteri;

la circolare della regione siciliana n. 28 del 05 ottobre 2011 ha previsto parametri diversi rispetto alla normativa nazionale e ribadisce che l'assessorato regionale, in merito alle operazioni di dimensionamento delle istituzioni scolastiche per il riconoscimento dell'autonomia nonché della personalità giuridica, avrebbe fatto riferimento agli articoli 2 e 3 della legge regionale n. 6 del 2000 individuando la soglia minima in 500 alunni, quando la normativa nazionale prevede la soglia di 100 alunni;

nel territorio del comune di Acireale, nell'anno scolastico 2011/2012 sono funzionanti 9 istituzioni scolastiche e l'amministrazione comunale, d'accordo con le rappresentanze sindacali ed in base alla popolazione scolastica acese, ha proposto all'assessorato regionale otto istituzioni scolastiche rispettose dei criteri previsti dalla circolare regionale n. 28 di cui sopra, quindi con la soglia dei 500 alunni per ogni istituzione scolastica;

la legge di stabilità 2012 n. 12 novembre del 2011 n. 183, ha modificato ulteriormente detti criteri innalzando la soglia a 600 alunni ed il comune di Acireale, adeguandosi, ha ridotto le istituzioni proposte a sette ed, ottenuto il parere favorevole da parte dell'ufficio scolastico provinciale di Catania, inoltrava la proposta all'assessorato regionale siciliano all'istruzione;

il tavolo tecnico regionale, tenutosi in data 30 gennaio 2012, alla presenza dell'Amministrazione regionale, delle organizzazioni sindacali, dei rappresentanti degli enti locali, dell'ufficio scolastico provinciale e dell'ufficio scolastico regionale approvata all'unanimità la proposta di 7 istituzioni scolastiche formulata dal comune di Acireale;

nel corso della riunione del tavolo tecnico del 30 gennaio 2012, è accaduto un fatto singolare e solo per la proposta del comune di Acireale, nel senso che i rappresentanti regionali disconoscono la proposta dell'Amministrazione comunale e ne avanzano una che prevede solo 6 istituzioni scolastiche. La proposta della Ragione siciliana viene respinta ed approvata all'unanimità quella del comune di Acireale;

a dispetto della deliberazione del tavolo tecnico regionale, l'assessorato all'istruzione trasmette, l'8 febbraio, al Ministero la proposta bocciata di 6 istituzioni scolastiche;

tralasciando la questione di merito relativa all'inopportunità del comportamento della principale istituzione regionale del settore, la proposta dell'assessorato regionale all'istruzione trasmessa al Ministero interrogato è viziata, a giudizio dell'interpellante, sotto diversi profili;

la competenza sul dimensionamento scolastico, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 223 del 1998, è di competenza esclusivamente comunale ed i criteri sono stabiliti da norme nazionali, a cui quelle regionali si debbono adeguare non potendo certo «derogare» alle stesse in peius;

l'assessorato regionale ha proposto al Ministero una serie di dimensionamenti che appaiono in contrasto con i parametri imposti con la legge di stabilità, con moltissime istituzioni con meno di 600 alunni, disponibili alle deroghe con tutte le amministrazioni comunali tranne che con quella di Acireale;

la proposta del comune di Acireale, invece, garantiva tutti istituti comprensivi, popolazione scolastica al di sopra dei 600 alunni, rispetto della territorialità, mantenimento dell'autonomia dell'istituto comprensivo «Fuccio-La Spina» che ricade in un quartiere con alto disagio sociale, mantenimento delle autonomie scolastiche ritenute essenziali nel singolo territorio, così da assicurare un servizio scolastico pienamente efficace, in modo particolare in quelle realtà territoriali periferiche e/o con presenza di evidenti forme di disagio sociale;

l'assessorato regionale siciliano ha trasmesso una proposta diversa da quella uscita dal tavolo tecnico a seguito di osservazioni e proposte pervenute da soggetti istituzionali, culturali, produttivi, formativi ed occupazionali, espressioni di criticità territoriali, delle loro affinità culturali e delle tradizioni locali, così come pervenute ufficialmente all'assessorato in data successiva alla concertazione del predetto tavolo tecnico, come se tutti i soggetti presenti al tavolo tecnico non possano rappresentare, nel pieno rispetto della legge, le esigenze del territorio;

la notizia della modifica, da parte regionale, del piano di dimensionamento scolastico ha destato grande sorpresa e stupore nella cittadinanza, innanzitutto, e nell'amministrazione comunale subito dopo e un'affollata assemblea pubblica ha chiesto alla regione siciliana l'immediato ritiro del piano inviato al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e l'adozione della proposta di dimensionamento di cui alla delibera di giunta municipale n. 07/2012 -:

se alla luce di quanto rappresentato in premessa, e tenuto conto del fatto che per l'approvazione del piano di dimensionamento richiede un'intesa con il Ministro interrogato, non si ritenga di valutare l'opportunità di subordinare la citata intesa al riconoscimento di sette istituzioni scolastiche nel territorio di Acireale come del resto sostenuto nei pareri espressi dagli organi periferici del Ministero.

(2-01391) «Catanoso».