ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00920

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 416 del 12/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: BARBIERI EMERENZIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 12/01/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUNARDI PIETRO POPOLO DELLA LIBERTA' 12/01/2011
CARLUCCI GABRIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 25/01/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 12/01/2011
Stato iter:
12/04/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 12/04/2011
Resoconto BARBIERI EMERENZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 12/04/2011
Resoconto GIRO FRANCESCO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 12/04/2011
Resoconto BARBIERI EMERENZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 25/01/2011

DISCUSSIONE IL 12/04/2011

SVOLTO IL 12/04/2011

CONCLUSO IL 12/04/2011

Atto Camera

Interpellanza 2-00920
presentata da
EMERENZIO BARBIERI
mercoledì 12 gennaio 2011, seduta n.416

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere - premesso che:
si apprende che i curatori della mostra «La bella Italia. Arte e identità delle città capitali», uno degli eventi più importanti nell'ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, che si svolgerà dal 17 marzo 2010 presso la reggia di Venaria (TO), non avrebbero incluso tra le capitali inserite nella mostra, il Ducato di Modena e Reggio Emilia e quello di Parma e Piacenza;
il Ducato di Modena e Reggio Emilia nacque nel 1452 per concessione del Papa Nicolò V e assegnato agli Estensi e nel 700 inglobò anche quelli di Mirandola e di Massa e Carrara. Fu ricostituito dal Congresso di Vienna, dopo la parentesi delle repubbliche napoleoniche e del regno d'Italia, e assegnato agli Asburgo-Este e nel 1859 vi fu costituito un governo provvisorio assorbito in seguito dal regno di Sardegna prima e da quello d'Italia dopo;
il Ducato di Parma e Piacenza nacque nel 1545 per concessione del Papa Paolo III e assegnato ai Farnese. Nel 1731 passò ai Borbone, in seguito, dopo essere stato annesso da Napoleone al Regno d'Italia nel 1808, fu assegnato dal Congresso di Vienna agli Asburgo ed entrò nel regno d'Italia nel 1861;
l'omissione delle città di Modena e Parma risulta pertanto un grave errore commesso dai curatori della mostra, tanto maggiore se consideriamo che tra le capitali sono state inserite due città che non c'entrano nulla come Bologna, che non è stata mai capitale e Genova, che lo era della omonima Repubblica;
secondo il professor Marco Cattini, docente di storia economica all'università Bocconi di Milano, che ha stigmatizzato l'esclusione inaccettabile delle due città emiliane, nel progetto della mostra mancano anche riferimenti a Ferrara e Mantova, le cui corti rappresentarono per secoli dei modelli europei nel campo dell'elaborazione culturale -:
chi abbia deciso l'esclusione delle città di Parma e Modena dalla citata mostra con ciò cagionando, ad avviso degli interpellanti, un vulnus inaccettabile dal punto di vista storico per le due città emiliane;
quali iniziative urgenti intenda adottare a riguardo.
(2-00920) «Barbieri, Lunardi, Carlucci».