ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00747

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 328 del 21/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: LEGNAIOLI DONATELLA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 21/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELOTTI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 21/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/04/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/04/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00747
presentato da
LEGNAIOLI Donatella
testo di
Martedì 21 aprile 2020, seduta n. 328

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:

   l'epidemia da coronavirus in corso, oltre ad avere cagionato danni alla salute dei cittadini, ha recato grandi e spesso irreversibili danni al tessuto economico-produttivo del nostro Paese;

   sono molti i settori che hanno acquisito la consapevolezza di una chiusura d'attività che non sarà solo temporanea ma definitiva, in assenza di interventi consistenti da parte del Governo. Particolare apprensione suscita il destino riservato al futuro dell'attività venatoria che non può essere circoscritta a un'attività ludico-sportiva per tradizione, cultura e rapporti sociali che le sono propri;

   di grande rilievo è conseguentemente il tema economico della sorte dell'indotto del settore della caccia che in Italia ha il suo radicamento principale, a livello produttivo e commerciale, proprio nelle provincie di Bergamo e di Brescia, notoriamente devastate dal dilagare epidemiologico;

   il settore armiero che coinvolge tutta la filiera, dai produttori (quasi tutti italiani) alle armerie che ne sono i rivenditori finali, attraversava uno stato di crisi già prima del dilagare dell'epidemia. L'industria armiera italiana è la prima al mondo, basti vedere l'eccellenza degli atleti italiani nelle discipline olimpioniche del tiro al volo e del tiro a segno, sempre con dotazione di armi italiane. Una vera e propria eccellenza mondiale radicata in prevalenza nel bergamasco e nel bresciano ma anche in Toscana;

   purtroppo, da alcuni anni, a causa delle politiche sbagliate e disincentivanti portate avanti a livello europeo, nazionale e spesso regionale, si sta assistendo a una crisi del settore. Indotto venatorio non significa solo armi e munizioni ma anche vestiario, strumenti tecnici per i richiami, accessori per la cinofilia e altro;

   negli ultimi anni, nelle provincie italiane si è assistito a una chiusura di più del 50 per cento delle armerie attive (spesso da decenni) sul territorio;

   dell'indotto del settore venatorio fa parte anche l'artigianato armiero che ha il suo core business nella riparazione e manutenzione delle armi da caccia e, come tutte le forme di artigianato, è stato fortemente disincentivato negli anni, al punto che sta andando a scomparire. Ne fa parte anche la sempre più radicata figura dell'agriturismo venatorio;

   sempre attività connesse a quella venatoria o anche autonome sono quelle di tiro al volo, di tiro a segno e di tiro dinamico sportivo, tutte cessate in seguito alle disposizioni di prevenzione del contagio da Covid-19;

   si consideri che la caccia con il suo indotto, al netto degli agriturismi venatori, rappresenta un fatturato di sette miliardi di euro annui;

   proprio nel periodo in cui la caccia è chiusa, i cacciatori fanno acquisti per prepararsi alla nuova stagione. Le armerie oggi sono chiuse per il dilagare dell'epidemia e, anche se fossero aperte, in questa situazione d'incertezza nessuno farebbe acquisti;

   prevenire con congruo anticipo gli effetti economici negativi dell'epidemia dilagante è un atto lungimirante e dovuto, mentre sarebbe un grave errore limitarsi al contrasto sanitario e lasciare alle leggi economiche e naturali del mercato una impietosa selezione naturale;

   l'unico intervento di sostegno immediato all'industria, al commercio e all'artigianato del settore armiero e di tutto l'indotto funzionale all'attività venatoria potrebbe essere rappresentato da incentivi all'attività venatoria stessa, in prima battuta sospendendo perlomeno per due anni il pagamento delle imposte dell'annata venatoria di competenza statale –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare il Governo per sostenere e incentivare l'attività venatoria, anche sospendendo la riscossione della parte di competenza statale della tassazione sull'annata venatoria, al fine di preservare la naturale vocazione sociale che da sempre le è propria;

   quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare il Governo per il sostegno di tutta la produzione industriale e del commercio del materiale di indotto dell'attività venatoria, dall'industria produttrice agli esercizi commerciali di vendita di armi da fuoco e materiale funzionale all'attività venatoria stessa meglio descritto in premessa;

   quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare il Governo per il sostegno delle attività, in parte riconducibili a quella venatoria o anche autonome, di agriturismo venatorio, di tiro al volo, di tiro a segno e tiro dinamico sportivo.
(2-00747) «Legnaioli, Belotti».