Legislatura: 17Seduta di annuncio: 286 del 09/09/2014
Primo firmatario: BIANCHI STELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 CARROZZA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 GELLI FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 AGOSTINI ROBERTA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 VALENTE VALERIA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 CARLONI ANNA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 MARTELLI GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 GENTILONI SILVERI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 PREZIOSI ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 MANCIULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 SCANU GIAN PIERO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014 DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 12/09/2014 Resoconto BIANCHI STELLA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 12/09/2014 Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 12/09/2014 Resoconto BIANCHI STELLA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 12/09/2014
SVOLTO IL 12/09/2014
CONCLUSO IL 12/09/2014
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
il cambiamento climatico rappresenta una delle maggiori sfide che l'umanità dovrà affrontare nei prossimi anni. Una sfida sempre più pressante vista la concentrazione record di gas serra nell'atmosfera documentata dall'ultimo rapporto dell'Organizzazione meteorologica mondiale dell'Onu diffuso proprio oggi 9 settembre 2014, che ha mostrato anche una continua accelerazione delle emissioni di gas serra dovuti all'attività umana e, in particolare, all'uso di combustibili fossili (carbone, petrolio e gas). Secondo le evidenze scientifiche presentate sia nell'ultimo rapporto di valutazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc, Fifth assessment report), sia nel recente rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente (European Environment Agency, EEA) «Climate change, impacts and vulnerability in Europe 2012 – An indicator-based report» del 2012, nei prossimi decenni la regione europea ed in particolare la regione del Mediterraneo dovrà far fronte ad impatti dei cambiamenti climatici particolarmente negativi, i quali, combinandosi agli effetti dovuti alle pressioni antropiche sulle risorse naturali, fanno della regione del Mediterraneo una delle aree più vulnerabili d'Europa (EEA, 2012);
l'Italia, quindi, si colloca in un'area dell'Europa particolarmente vulnerabile ai presenti e attesi impatti dei cambiamenti climatici. Tali impatti negativi sono correlati principalmente ad un innalzamento eccezionale delle temperature medie e massime, all'aumento della frequenza di eventi meteorologici estremi (ondate di calore, siccità ed episodi di precipitazioni piovose intense) e alla riduzione delle precipitazioni annuali medie e dei flussi fluviali, con conseguente possibile calo della produttività agricola e perdita di ecosistemi naturali;
negli ultimi anni si è assistito al ripetersi di eventi atmosferici particolarmente intensi che, sommati alla fragilità e troppo spesso incuria del territorio, hanno manifestato in maniera catastrofica la loro pericolosità fino alla perdita di numerose vite umane e con danni milionari alle attività economiche; basti pensare agli ultimi drammatici eventi nel Gargano o a quanto accaduto a Refrontolo nella provincia di Treviso nel mese di agosto 2014, o ancora all'alluvione a Senigallia e in altri comuni delle Marche nel maggio 2014 o a quella che ha sconvolto la Sardegna nel novembre del 2013 e l'elenco potrebbe continuare. Ogni anno, con l'arrivo di piogge e temporali di eccezionale, ma sempre più consueta, intensità, si accentua la già grande vulnerabilità del territorio italiano: i fiumi esondano e le colate di fango invadono i centri abitati travolgendo e spazzando via tutto quello che incontrano sul loro percorso. Le alluvioni hanno causato in Italia dal 1998, anno dell'alluvione di Sarno, danni per un ammontare di circa 8 miliardi di euro;
negli ultimi anni sono state intraprese a livello europeo varie attività riguardanti il supporto alle politiche nazionali, regionali e locali di adattamento ai cambiamenti climatici che devono unirsi alle indispensabili azioni di mitigazione e, dunque, di riduzione drastica delle emissioni di gas serra. Nell'aprile 2013 la Commissione europea ha adottato e pubblicato la Strategia europea di adattamento (Sea) con l'obiettivo principale di rendere l'Europa più resiliente agli effetti dei mutamenti climatici mediante una migliore preparazione e capacità di prevenzione del rischio degli impatti dei cambiamenti climatici a livello locale, regionale, nazionale ed europeo. La Strategia europea di adattamento deve essere un punto di riferimento per le relative strategie nazionali in Europa già adottate e per quelle in via di preparazione. A oggi, secondo la piattaforma europea sull'adattamento (Climate-ADAPT), 17 Stati membri dell'Unione europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svezia e Gran Bretagna) hanno adottato una Strategia nazionale di adattamento (Sna), mentre altri ne hanno intrapreso il percorso di elaborazione;
l'Italia è tra i Paesi che stanno elaborando una Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. L'elaborazione è stata avviata nel luglio 2012 dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che ha affidato al Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), il coordinamento tecnico-scientifico per acquisire le informazioni di base necessarie per elaborare la Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Tale coordinamento è stato svolto attraverso l'istituzione di un tavolo tecnico composto da circa cento esperti nazionali provenienti da università, enti di ricerca e fondazioni. Questo tavolo ha raccolto ed elaborato tutte le informazioni tecniche su impatti, vulnerabilità e adattamento necessari per costruire una Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici;
in aggiunta al tavolo tecnico, è stato istituito dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare un tavolo istituzionale composto dai rappresentanti dei Ministeri e delle altre istituzioni, rilevanti ai fini dell'elaborazione della strategia, tra i quali la Protezione civile, l'Anci e altri soggetti istituzionali, che, sulla base del lavoro svolto dal tavolo tecnico, ha fornito ulteriori indicazioni al processo, contribuendo all'elaborazione dei rapporti. Altri soggetti interessati a vario titolo nell'elaborazione della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici sono stati coinvolti, fin dall'inizio, in questo processo, mediante un sondaggio con un questionario (effettuato in ottobre-novembre 2012), e, successivamente, con una consultazione on-line sul documento strategico elaborato che si è svolta tra il 30 ottobre e il 31 dicembre 2013; sono state, inoltre, svolte altre consultazioni con incontri ad hoc;
tale processo è terminato nel mese di luglio 2014 con l'elaborazione di un pacchetto di documenti che sono alla base della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. La documentazione, che è stata consegnata al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, include un rapporto tecnico-scientifico che analizza le vulnerabilità del territorio italiano agli impatti dei cambiamenti climatici, una sintesi del rapporto stesso e un rapporto tecnico-giuridico che studia la normativa comunitaria e nazionale rilevante per gli impatti, la vulnerabilità e l'adattamento ai cambiamenti climatici, in cui vengono analizzati più di 30 tra direttive e regolamenti europei. Infine, è stato consegnato anche un documento dal titolo «Elementi per una strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici», che, basandosi sui precedenti rapporti, fornisce proposte di azioni settoriali e intersettoriali di adattamento a corto termine (entro il 2020) e a lungo termine –:
se il Ministro interpellato sia in grado di fornire informazioni sullo stato attuale dell’iter di elaborazione ed adozione della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e quali misure intenda intraprendere affinché si arrivi in breve tempo alla sua completa definizione, adozione e attuazione.
(2-00669) «Mariastella Bianchi, Realacci, Bratti, Borghi, Cova, Coppola, Braga, Carrozza, Bonomo, Mariani, Gelli, Roberta Agostini, Patriarca, Piccoli Nardelli, Valeria Valente, Mongiello, Carloni, Martelli, Tino Iannuzzi, Gentiloni Silveri, Iacono, Preziosi, Lodolini, Marchi, Manciulli, Causi, Sereni, Marantelli, Manzi, Giovanna Sanna, Scanu, Carrescia, Garavini, De Menech».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):cambiamento climatico
inquinamento stratosferico
politica comunitaria dell'ambiente