ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00552

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 250 del 19/11/2009
Firmatari
Primo firmatario: VELTRONI WALTER
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2009
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2009
NANNICINI ROLANDO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2009
ZACCARIA ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 19/11/2009
Stato iter:
14/01/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/01/2010
Resoconto MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 14/01/2010
Resoconto GIRO FRANCESCO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 14/01/2010
Resoconto MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/01/2010

SVOLTO IL 14/01/2010

CONCLUSO IL 14/01/2010

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00552
presentata da
WALTER VELTRONI
giovedì 19 novembre 2009, seduta n.250

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere - premesso che:

in data 27 ottobre 2009, è stata presentata un'interpellanza urgente riguardante la presunta vendita ad un privato straniero dell'Archivio Vasari di Arezzo, a prima firma On. Soro, ed a cui ha risposto il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro, nella seduta del 29 ottobre;

in tale interpellanza veniva precisato che la Soprintendenza archivistica per la Toscana ha notificato al comune di Arezzo, al presidente della provincia al presidente della regione Toscana, che, in data 23 settembre 2009, i signori Giovanni Festari (proprietario dell'Archivio Vasari) ed Enrico De Martino (procuratore speciale dei Sigg. Festari) hanno provveduto a perfezionare la denuncia di trasferimento a titolo oneroso, pari a 150 milioni di euro, della proprietà dell'Archivio Vasari;

con la medesima lettera si informavano gli enti interessati di avere tempo 90 giorni, a partire dal 23 settembre 2009, per formulare al Ministero per i beni e le attività culturali la proposta di prelazione corredata di delibera dell'Ente e la corrispondente postazione di bilancio che ne garantisca la copertura finanziaria della spesa;

nei giorni successivi è emerso con nitidezza che il Ministero e la Sovrintendenza archivistica per la Toscana, già da alcuni mesi, erano a conoscenza delle trattative in corso per la vendita dell'Archivio Vasari alla società immobiliare russa Ross Engineering, facente parte di un gruppo che si occupa principalmente della realizzazione di centri commerciali e che, secondo notizie di stampa, sarebbe legato agli interessi del colosso dell'energia Gazprom;
agli enti territoriali interessati all'Archivio tale notizia è stata fornita con gran ritardo, con un atteggiamento da parte del Governo e della Soprintendenza archivistica per la Toscana che agli interpellanti appare inadeguato, quasi si trattasse della vendita di un qualsiasi bene sottoposto a tutela;

l'Archivio Vasari è dichiarato di interesse storico particolarmente importante, con i provvedimenti della Sovrintendenza archivistica per la Toscana n. 610 del 23 marzo 1991 e n. 680 del 19 gennaio 1996, nonché oggetto di «vincolo pertinenziale jure publico» disposto con decreto del Ministero per i beni e le attività culturali ed ambientali dell'8 settembre 1994 e trascritto presso la Conservatoria dei registri immobiliari di Arezzo in data 18 ottobre 1994, in ragione del quale l'Archivio Vasari è vincolato alla Casa Vasari in Arezzo;

l'Archivio Vasari è composto di 31 filze, ognuna con un piccolo scrigno di lettere, conti di casa Vasari, documenti legali, ricordi di famiglia. Semplici appunti scritti a mano, a penna, a matita, in mezzo a documenti di inestimabile valore: decine e decine di lettere inviate a Vasari da Cosimo I scritti tra il 1542 ed il 1547, le lettere inviate da «diversi huomini a messer Giorgio Vasari» tra il 1546 e il 1572, tra cui il traduttore dell'Eneide di Virgilio e di Aristotele Annibal Caro, il carteggio tra Michelangelo ed il Vasari dal 1550 al 1557, le lettere di Pio V dal 1556 al 1573, sonetti scritti da Michelangelo all'amico Giorgio, e altro;

con la richiamata interpellanza si chiedeva al Ministro per i beni e le attività culturali se intendesse avvalersi del diritto di prelazione assicurando nel contempo la valorizzazione e la più ampia fruibilità dell'Archivio e quali atti intendesse intraprendere al fine di evitare la vendita a stranieri ed assicurare il pieno rispetto del vincolo pertinenziale;

nella risposta del rappresentante del Governo si affermava che «...seppur l'ordinamento giuridico italiano non permette ad alcuno di impedire la vendita di un bene di proprietà privata, nel caso dell'Archivio Vasari vi è comunque un obbligo giuridico di permanenza nel museo di Arezzo del predetto bene mobile culturale» e che «tale destinazione pertinenziale, a suo tempo impugnata dai proprietari, è stata confermata con sentenza definitiva dal TAR delta Toscana»;

nella suddetta risposta si informava altresì che da notizie di stampa il signor Vasilj Stepanov, presidente del consiglio di amministrazione della Ross Eugineering che ha formulato la proposta di acquisto dell'Archivio Vasari e che ha sottoscritta insieme con il dottor Festari, non avrebbe acquistato per sé, ma per conto di un magnate russo nel frattempo deceduto e che, se tale notizia fosse confermata all'esito degli accertamenti in corso da parte delle Autorità inquirenti, risulterebbero nulle sia la compravendita stipulata sia la relativa denuncia, in quanto il Ministero per i beni e le attività culturali, in difformità da quanto prevede l'articolo 59 del Codice, non è stato posto nella condizione di conoscere le effettive generalità del venditore e dell'acquirente;

dalla data di discussione della suindicata interpellanza urgente, si sono verificate molte novità, tra cui la principale è la dichiarazione di validità della compravendita;

da giornali locali, si apprende infatti che l'accordo di compravendita è stato presentato giovedì 12 novembre 2009 all'Hotel Metropole di Mosca e che la società Ross ha acquistato l'Archivio Vasariano nel proprio esclusivo interesse, con il finanziamento del prezzo di acquisto garantito in via definitiva da parte di una primaria banca russa;

nella stessa conferenza stampa il rappresentante di Ross Engineering dichiarava di prendere atto del vincolo che lega l'Archivio a Casa Vasari di Mezzo, ma che nonostante ciò è interesse della Ross Engineering attivare tutte le iniziative e le procedure finalizzate alla valorizzazione del compendio in modo che lo stesso possa essere fruito ed apprezzato come patrimonio artistico, storico e culturale dell'umanità, anche attraverso la sua esposizione nei più importanti musei del mondo -:

quali iniziative intenda assumere al fine di addivenire ad una puntuale e circostanziata valutazione del reale valore dell'Archivio vasariano, tenendo conto delle ipotesi assolutamente discordanti emerse nelle ultime settimane, elemento propedeutico ai fini della possibilità di esercitare il diritto di prelazione;

se non ritenga necessario rafforzare l'attuale vincolo pertinenziale, rendendo obbligatoria la permanenza nella Casa Vasari di Arezzo e prevedendo la valorizzazione nella sua sede naturale, anche al fine di fugare ogni ragionevole dubbio sul fatto che una volta portato all'estero, anche se per una importante mostra, l'Archivio possa non rientrare ad Arezzo;

quante risorse e quali iniziative intenda attivare in vista dell'anno 2011, anno in cui saranno celebrati i 500 anni dalla nascita dell'importante artista rinascimentale.

(2-00552)
«Veltroni, Quartiani, Mattesini, Nannicini, Zaccaria».
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

AREZZO, AREZZO - Prov, TOSCANA

EUROVOC :

diritto di prelazione

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