ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00530

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 223 del 06/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: CENSORE BRUNO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAUSIN ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 06/05/2014
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
BRUNO FRANCO MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO - ALLEANZA PER L'ITALIA (API) 06/05/2014
BATTAGLIA DEMETRIO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/05/2014
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
PIEPOLI GAETANO PER L'ITALIA 06/05/2014
PARRINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
VALENTE VALERIA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
FAMIGLIETTI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
LAURICELLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
PAGANI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
STUMPO NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
RAGOSTA MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/05/2014
CASTRICONE ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
BORGHESE MARIO MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO - ALLEANZA PER L'ITALIA (API) 06/05/2014
BUENO RENATA MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO - ALLEANZA PER L'ITALIA (API) 06/05/2014
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
GUERINI LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
AGOSTINI ROBERTA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
FOLINO VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/05/2014
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/05/2014
MAGORNO ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
CAPODICASA ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
D'ATTORRE ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/05/2014
Stato iter:
08/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/05/2014
Resoconto CENSORE BRUNO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 08/05/2014
Resoconto BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 08/05/2014
Resoconto CENSORE BRUNO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/05/2014

SVOLTO IL 08/05/2014

CONCLUSO IL 08/05/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00530
presentato da
CENSORE Bruno
testo presentato
Martedì 6 maggio 2014
modificato
Giovedì 8 maggio 2014, seduta n. 225

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   con la presente interpellanza urgente si vuole evidenziare una situazione alquanto allarmante sul piano economico ed occupazionale, con risvolti drammatici sulla coesione sociale e sulla civile convivenza che, in un purtroppo noto quadro di crisi nazionale, assume contorni particolari in un contesto territoriale come quello vibonese che, se non adeguatamente supportato dalle istituzioni democratiche, rischierebbe, tra l'altro, di soffocare quei segnali incoraggianti di impegno civile e di voglia di legalità che, comunque, si notano;
   la situazione che si rileva sul mercato del lavoro in provincia di Vibo Valentia, dai dati pubblicati dal centro per l'impiego provinciale, evidenzia il forte ritardo in cui versa rispetto alle aree più sviluppate e dinamiche del Paese e l'enorme distanza rispetto agli obiettivi occupazionali fissati in sede europea. Infatti, dai dati sui movimenti occupazionali provinciali, si può ipotizzare un altro anno «nero» per il lavoro. Il tasso di disoccupazione sale vertiginosamente e, relativamente ai giovani fino a 25 anni, supera abbondantemente il 55 per cento. Inoltre, il settore viene colpito dalla crisi e sempre maggiore è il numero di imprese che sono costrette a chiudere e, conseguentemente, cresce il numero di lavoratori che vengono posti in cassa integrazione guadagni e in mobilità o licenziati;
   la fase congiunturale negativa ha interessato anche i servizi, settore principale dell'economia locale e, generalmente, meno sensibile alle fluttuazioni cicliche, per effetto del generale calo dei consumi. A ciò si aggiunge, purtroppo, un altro fattore molto negativo che è quello della criminalità organizzata che, in base alla relazione semestrale presentata dal Ministro interpellato al Parlamento, sull'attività svolta e sui risultati conseguiti dalla direzione investigativa antimafia, nella provincia di Vibo Valentia «il condizionamento mafioso raggiunge livelli di maggiore pervasività» anche rispetto ad altre aree della stessa regione;
   a questa pervasività non è immune neanche la pubblica amministrazione, tanto è che in diversi comuni le amministrazioni sono state sciolte per infiltrazioni mafiose. Di fronte a questo quadro drammatico è doveroso intervenire con forza e determinazione per far sentire la vicinanza dello Stato che deve porre in essere tutte le iniziative possibili per lenire questo «grido di dolore» dei tanti cittadini che, anche in numerose pubbliche manifestazioni, anelano il rispetto delle regole per una civile convivenza. Ciò posto, corre l'obbligo di significare che, sul piano normativo, in data 7 aprile 2014, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica la legge n. 56 del 2014 recante «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni»;
   l'articolo 1, comma 92, della medesima legge garantisce i rapporti di lavoro a tempo indeterminato in essere presso le amministrazioni provinciali, nelle more di provvedimenti governativi e regionali che dovranno essere adottati ai sensi dell'articolo 1, commi 89 e seguenti, per la definizione dei criteri generali per l'individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative connesse all'esercizio delle funzioni che devono essere trasferite dalle province agli enti subentranti. In questo contesto di forte cambiamento istituzionale, preme evidenziare che, nel panorama degli enti provinciali c’è un caso particolare, forse unico a livello nazionale, che riguarda la provincia di Vibo Valentia che, con deliberazione commissariale 30 ottobre 2013, n. 68, ha dichiarato il dissesto finanziario;
   purtroppo, la manovra di bilancio messa in atto dall'amministrazione, incentrata sul corretto e completo accertamento delle entrate e la drastica riduzione delle spese correnti, mediante l'eliminazione di spese discrezionali e la compressione anche di quelle obbligatorie, non risulta assolutamente sufficiente a portare in equilibrio i conti dell'ente. L'incidenza delle entrate proprie risulta essere poco rilevante in un bilancio, come quello provinciale che, come è noto, risulta storicamente dipendente da contributi statali e regionali. La pesante riduzione che negli ultimi anni si è registrata nei trasferimenti ha causato gravi squilibri strutturali, in considerazione di un'elevata incidenza della spesa non comprimibile, per mutui e personale, che rappresenta quasi l'80 per cento della spesa corrente;
   la provincia di Vibo Valentia, in ossequio al disposto dell'articolo 259 del Testo unico sugli enti locali, viste le condizioni di dissesto finanziario, deve predisporre un'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, rispettando l'obbligo del riequilibrio già nell'anno in corso, da presentare entro tre mesi dalla nomina della commissione straordinaria di liquidazione, avvenuta con decreto del Presidente della Repubblica del 10 febbraio 2014 e, quindi, entro il prossimo 10 maggio 2014;
   il decreto-legge n. 16 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 68 del 2014, modificando il comma 1-ter dell'articolo 259 del Testo unico sugli enti locali, ha escluso le province (limitando la previsione ai soli comuni sopra i 20.000 abitanti) dalla possibilità di raggiungere a determinate condizioni l'equilibrio di bilancio entro tre anni, compreso quello in cui è stato dichiarato il dissesto;
   per le ragioni sopraindicate è evidente l'impossibilità per l'ente di predisporre un bilancio riequilibrato già dall'anno in corso;
   un'ulteriore dichiarazione di eccedenza di personale, in aggiunta a quella approvata con deliberazione commissariale 30 dicembre 2014, n. 301, con la quale viene assicurato il rapporto dipendenti/popolazione di cui all'articolo 263, comma 2, del Testo unico sugli enti locali, oltre alle prevedibili e drammatiche ripercussioni che comporterebbe in un contesto sociale notoriamente problematico, non è neppure idonea a determinare risparmi immediati sul bilancio, a causa dei tempi previsti per l'approvazione ministeriale e per l'espletamento delle procedure stabilite in caso di eccedenze di personale dall'articolo 33 del decreto legislativo n. 165 del 2001;
   va messa in dubbio anche la coerenza di una dichiarazione di ulteriore soprannumero di personale con il nuovo quadro normativo determinato dall'entrata in vigore della legge n. 56 del 2014. Infatti, una misura di questo tipo sembra essere in assoluto contrasto con le indicazioni della stessa legge e con le linee del Governo che mirano a salvaguardare i livelli occupazionali. E potrebbe interferire indebitamente con le decisioni che il Governo e la regione devono assumere nei prossimi mesi in merito al riordino delle funzioni diverse da quelle fondamentali (articolo 1, comma 85) che riguardano, ai sensi dell'articolo 1, comma 92, anche i criteri per l'individuazione delle risorse umane connesse all'esercizio delle funzioni che devono essere trasferite dalle province agli enti subentranti;
   per questi motivi è di palmare evidenza che, per la realtà provinciale di Vibo Valentia, occorre intervenire mediante specifiche fonti di finanziamento a carattere straordinario (come già fatto, nel recente passato, per il comune di Reggio Calabria) o con la modifica dei criteri di riparto del Fondo nazionale di riequilibrio, per sostenere le iniziative già poste in essere dall'amministrazione, perché, in effetti, si può parlare, viste le condizioni date, di un vero «caso Vibo» –:
   quali iniziative di competenza intenda adottare il Governo per fronteggiare la grave situazione della provincia di Vibo Valentia.
(2-00530) «Censore, Causin, Burtone, Bruno, Battaglia, Chaouki, Garavini, Costantino, Miotto, Carra, Piepoli, Parrini, Valeria Valente, Famiglietti, Lauricella, Pagani, Antezza, Pelillo, Mura, Stumpo, Oliverio, Ragosta, Castricone, Borghese, Bueno, Pollastrini, Lorenzo Guerini, Roberta Agostini, Folino, Fabbri, Aiello, Marchi, Franco Bordo, Magorno, Bargero, Capodicasa, D'Attorre, Palma, Argentin».

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

VIBO VALENTIA,VIBO VALENTIA - Prov,CALABRIA

EUROVOC :

criminalita' organizzata

aiuto regionale

bilancio

comune

cassa integrazione