ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00279

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 111 del 05/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: BALDUZZI RENATO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 05/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELLAI LORENZO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 05/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/11/2013
Stato iter:
08/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/11/2013
Resoconto BALDUZZI RENATO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 08/11/2013
Resoconto FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 08/11/2013
Resoconto BALDUZZI RENATO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/11/2013

SVOLTO IL 08/11/2013

CONCLUSO IL 08/11/2013

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00279
presentato da
BALDUZZI Renato
testo presentato
Martedì 5 novembre 2013
modificato
Venerdì 8 novembre 2013, seduta n. 114

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, per sapere – premesso che:
   in data 20 settembre 2013 veniva svolta dagli interpellanti un'interpellanza urgente (la n. 2-00194) relativa al complesso monumentale della Cittadella di Alessandria. In tale sede, ricostruiti i termini della vicenda concernente la tutela e la valorizzazione del bene, nonché dell'attuale situazione critica in cui esso versa a causa di problemi urgenti di conservazione e dell'assenza di un progetto chiaro, condiviso e operativo per il futuro della struttura, si domandava se si fosse a conoscenza di tale situazione e se si intendesse farvi fronte adottando ogni utile iniziativa di competenza per salvaguardare e valorizzare il complesso monumentale, compresa l'attivazione di un programma unitario di valorizzazione territoriale (PUVaT), di cui all'articolo 27 del decreto-legge n. 201 del 2011;
   a tale interpellanza urgente con solerzia dava risposta il Governo, mostrando attenzione per la questione e consapevolezza rispetto alla situazione amministrativa del complesso monumentale, nonché aprendo ed anzi auspicando la «definizione di obiettivi di conservazione e di modalità di gestione», mediante un «esteso accordo istituzionale a sostegno di un complessivo progetto di recupero», tali anche da rafforzare la candidatura del bene all'inserimento nella lista del Patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco;
   vista la predetta risposta, gli interpellanti si dichiaravano soddisfatti per l'attenzione e la serietà mostrate dal Governo nell'affrontare la questione posta ed auspicavano che a tale positiva disposizione conseguisse l'effettiva attivazione dell’iter per la formazione di un programma unitario di valorizzazione territoriale (PUVaT) per la Cittadella, quale strumento idoneo al coinvolgimento da parte statale delle istituzioni regionali e locali, della associazioni culturali e della società civile nella definizione di un percorso responsabile, sostenibile e condiviso per il recupero e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio culturale e monumentale;
   in data 21 ottobre 2013, il Sottosegretario per i beni e le attività culturali e il turismo, onorevole Ilaria Borletti Buitoni, visitava il complesso monumentale, apprezzandone lo straordinario valore storico, culturale ed architettonico, nonché constatando l'assoluta urgenza di interventi di conservazione. In questa occasione, il Sottosegretario richiamava la posizione espressa dal Governo nella risposta all'interpellanza urgente del 20 settembre 2013, confermando la positiva disponibilità del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo a dare concretezza al percorso proposto dagli interpellanti e incentrato sulla formazione di un programma unitario di valorizzazione territoriale sulla Cittadella, nonché impegnandosi a rappresentare al Ministero dell'economia e delle finanze l'opportunità di sollecitare l'Agenzia del demanio, sezione regionale del Piemonte, ad autorizzare interventi urgenti di recupero per i quali l'associazionismo locale e nazionale (progetto «Luoghi del cuore» del Fai) aveva già reperito importanti risorse finanziarie, immediatamente disponibili e sufficienti ad affrontare in prima battuta l'emergenza;
   in data 22 ottobre 2013, l'Agenzia del demanio, sezione regionale del Piemonte, convocava una riunione, cui invitava gli enti locali interessati, avente ad oggetto proprio il futuro della Cittadella di Alessandria, annunciando in quella sede l'intenzione di procedere rapidamente all'emanazione di un bando per una concessione d'uso del complesso monumentale a soggetti privati. Dalle notizie di stampa, si apprendeva l'assoluta priorità che l'Agenzia del demanio avrebbe intenzione di assegnare al criterio economico nella valutazione delle domande di concessione, nonché dell'ipotizzata durata ultracinquantennale della concessione;
   l'ipotesi prospettata in termini netti e risoluti dall'Agenzia del demanio, sezione regionale del Piemonte, appare sorprendente se rapportata alla scarsa attenzione finora mostrata per le esigenze di conservazione urgenti del bene, verso le quali non ha certo mostrato pari attenzione. Essa sembra, inoltre, manifestamente incoerente con l'orientamento mostrato dal Governo nella suddetta risposta all'interpellanza urgente del 20 settembre 2013 e confermato ancora recentemente dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, tanto con riferimento al tipo di percorso individuato (il programma unitario di valorizzazione territoriale), quanto, specialmente, con riferimento al principio del più ampio coinvolgimento delle istituzioni locali e della società civile nella definizione del percorso medesimo e, perciò, degli obiettivi e degli strumenti di tutela e valorizzazione del bene nel contesto di una visione unitaria e territoriale;
   c’è il rischio che, ad avviso degli interpellanti, l'ipotesi dell'Agenzia del demanio:
    a) ponga su di un piano del tutto subordinato una pronta risposta ai problemi urgenti di conservazione (la cui soluzione è presupposto per ogni prospettiva di valorizzazione);
    b) escluda le istituzioni e la comunità locale dalle scelte fondamentali concernenti il futuro di un bene integrante l'identità della città di Alessandria e dallo straordinario valore storico, culturale ed architettonico per l'intero Paese, tale da averne giustificato la candidatura all'inserimento nella lista Unesco del Patrimonio mondiale dell'umanità;
    c) apra prospettive problematiche quanto alle garanzie di tutela dell'integrità del bene e, soprattutto, di una sua destinazione che, pur potendo essere anche differenziata e versatile, lo renda effettivamente fruibile da parte della collettività secondo soluzioni certamente sostenibili sotto il profilo economico, ma altrettanto rispettose della dignità culturale del complesso –:
   se siano a conoscenza dell'ipotesi presentata dall'Agenzia del demanio, sezione regionale del Piemonte, nella riunione del 22 ottobre 2013;
   se ritengano tale ipotesi coerente con l'orientamento assunto dal Governo poche settimane fa in occasione della risposta all'interpellanza urgente del 20 settembre 2013, in particolare, se tale ipotesi escluda, come sembra fare, l'impostazione di un percorso condiviso di valorizzazione incentrato sullo strumento dei programmi unitari di valorizzazione territoriale;
   se ritengano condivisibili i rilievi problematici sollevati in premessa, con riferimento ai rischi di tale ipotesi, specie con riferimento all'emarginazione dal percorso di valorizzazione delle istituzioni e della società civile locali;
   se intendano intervenire direttamente sulla questione sollecitando l'Agenzia del demanio, sezione regionale del Piemonte, ad occuparsi prioritariamente delle indifferibili esigenze di conservazione del bene, consentendo la messa in atto di operazioni di recupero già progettate in via esecutiva e per le quali sono già disponibili risorse finanziarie, umane e strumentali grazie all'impegno autonomo dell'associazionismo e della collettività locale;
   se intendano invitare l'Agenzia del demanio alla considerazione di altre proposte concorrenti all'ipotesi di affidamento in concessione a privati, le quali compongano le esigenze di sostenibilità economica del progetto di valorizzazione (e perciò contemplino eventualmente tra le altre responsabilità anche quella di operatori privati) con quelle di fruibilità collettiva e garanzia dell'integrità storica, culturale ed architettonica del bene.
(2-00279) «Balduzzi, Dellai».

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ALESSANDRIA,ALESSANDRIA - Prov,PIEMONTE

EUROVOC :

accordo istituzionale

esecuzione della sentenza

politica culturale

turismo

patrimonio culturale

protezione del patrimonio