Legislatura: 18Seduta di annuncio: 63 del 15/10/2018
Primo firmatario: SCHULLIAN MANFRED
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 15/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma TOCCAFONDI GABRIELE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA 15/10/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 15/10/2018
RITIRATO IL 17/10/2018
CONCLUSO IL 17/10/2018
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere – premesso che:
il corridoio Vasariano a Firenze fu realizzato in cinque mesi per volere del granduca Cosimo I de’ Medici nel 1565 dall'architetto Giorgio Vasari che già aveva realizzato l'attuale Galleria degli Uffizi;
il Corridoio Vasariano è un percorso di circa 1 chilometro che collega la Galleria degli Uffizi con Palazzo Pitti. Ad oggi il Corridoio ha perso la sua funzione originaria di passaggio interno tra i due edifici ed è un piccolo museo a parte rispetto alla celebre Galleria;
una delle cose che colpiscono di più del Corridoio Vasariano, oltre alla piacevolezza delle opere che vi sono esposte, è la sua posizione sopraelevata e assolutamente privilegiata, che consente di attraversare alcuni dei punti più belli del centro storico di Firenze;
originariamente, infatti, uno dei fini del Corridoio era quello, per la famiglia de Medici, di potersi spostare liberamente dalla loro residenza a Palazzo Vecchio in assoluta discrezione e sicurezza, potendo guardare all'esterno senza esser notati;
preme sottolineare come il Corriere Fiorentino, in data 5 ottobre 2018, abbia definito il Corridoio Vasariano come il «Corridoio degli sfregi». Il quotidiano riporta: «Il loggiato del Corridoio Vasariano, quello che dà su lungarno Archibusieri, è forse l'esempio più impressionante di una sconfitta del vivere civile. Le colonne, oramai, sono completamente ricoperte da migliaia di frasi in diverse lingue (inglese, russo, cinese, tedesco, francese, spagnolo ma soprattutto in italiano), da parolacce, da nomi e cuori, da date (che vanno dal 2016 al 2018) e da disegni talvolta incomprensibili»;
in merito alle scritte sui muri, riporta sempre il Corriere: «Frasi che in questi anni nessuno ha cancellato perché il loggiato è sotto tutela da parte della soprintendenza e né il Comune né gli Angeli del Bello possono intervenirci, ma solo gli Uffizi che ne sono proprietari»;
Antonio Godoli, curatore del patrimonio architettonico degli Uffizi e del Vasariano, intervistato sulla questione dal Corriere, rassicura, affermando che: «L'amministrazione degli Uffizi avverte questo problema, per questo finanzierà i progetti per la ripulitura del loggiato che partiranno subito dopo l'intervento al Corridoio, i cui lavori inizieranno a breve»;
esistono realtà associative a Firenze, come per esempio Angeli del Bello che raccoglie oltre 3000 volontari, che hanno proprio come mission la cura della città, la valorizzazione della bellezza e il recupero del decoro, ma che non possono intervenire nel caso specifico senza particolare autorizzazione da parte della Soprintendenza e della Galleria degli Uffizi;
nella speranza che tali atti vandalici possano essere evitati per il futuro anche semplicemente con la sistemazione di telecamere di sorveglianza, tra l'altro già presenti ma a giudizio degli interpellanti mal posizionate, ci si chiede se il Ministero sia al corrente della grave situazione suesposta, in una delle città d'arte più conosciute al mondo, e come e in che tempistica intenda ovviare a tale incresciosa situazione –:
se vi sia la volontà di trovare una soluzione, anche dando la possibilità ad associazioni come gli «Angeli del Bello» di intervenire.
(2-00142) «Schullian, Toccafondi».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):patrimonio architettonico
belle arti