ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00111

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 14
Seduta di annuncio: 51 del 23/10/2001
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: MARGHERITA, DL-L'ULIVO
Data firma: 23/10/2001
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARGHERITA, DL-L'ULIVO 10/23/2001
CCD-CDU BIANCOFIORE 10/23/2001
DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO 10/23/2001
FORZA ITALIA 10/23/2001


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 23/10/2001
Stato iter:
IN CORSO
Interpellanza
Atto Camera

Interpellanza

2-00111
presentata da EMILIO DELBONO martedì 23 ottobre 2001 nella seduta n.051


I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro delle attività produttive, per sapere - premesso che:

Bipop-Carire, ex Banca Popolare di Brescia, ha assunto dimensioni ragguardevoli negli ultimi anni aggregando alla banca tradizionale, quella innovativa centrata sul trading on line (prima in Europa), gestione del risparmio, prestiti (mutui) personali, leasing;

Bipop Carire ha una struttura articolata e particolarmente interessante a livello europeo, essendo operativa in Italia, Germania, Francia e Spagna, sia con propri dipendenti, circa 3.500, che con reti di promotori finanziari, oltre 3.200;

il titolo azionario Bipop-Carire ha toccato il suo massimo nel marzo 2000 con quotazione 12,5 euro per poi scendere in modo vertiginoso;

dopo l'improvvisa sospensione dalla quotazione alla Borsa Valori di Milano di venerdì 12 ottobre 2001 è precipitata a 1,87 euro pari al 14,8 per cento in meno;

sugli organi di informazioni sono apparse notizie circa presunte irregolarità nei contratti delle gestioni patrimoniali;

Bipop Carire è partecipata da Mauro Ardesi, per tramite Garfin per circa l'11 per cento dalla Fondazione Manodori di Reggio Emilia, per circa il 10 per cento e da altri bresciani e reggiani per circa il 7-8 per cento;

i vertici dell'Istituto di credito hanno comunicato di avere deciso nuovi accantonamenti per un massimo di 125 milioni di Euro, facendo intendere che con questa azione si è compiuta un definitivo riordino dei conti;

ad oggi si attendono ancora tra gli investitori-risparmiatori conferme sul reale stato dei conti;

un momento decisivo sarà rappresentato dalla cessione del fondo Comune Azimut, operazione di cui i quotidiani riferiscono da molti mesi ma che sembrerebbe concretizzarsi solo ora con una plusvalenza tale da chiudere in utile il conto economico della Banca, dopo avere effettuato gli opportuni accantonamenti e stanziamenti per perdite;

il crollo del titolo ha fatto registrare un intenso e concentrato volume di scambi, pari a quasi il 3 per cento del capitale della Banca nella sola giornata di venerdì 12 ottobre, un fenomeno che si era già registrato nelle giornate dal 24 al 27 settembre 2001;

è apparso sulla stampa che alcuni grandi clienti, circa 250, della Bipop-Carire avrebbero usufruito di un trattamento privilegiato;

si tratterebbe di clienti eccellenti ai quali l'istituto di credito avrebbe garantito un rendimento sicuro dei loro investimenti che ovviamente avrebbero danneggiato i clienti più deboli, quelli che avrebbero meno conoscenze del mercato e del risparmio;

si è parlato, con numerose indiscrezioni sulla stampa, di un insistente interessamento di società finanziarie e gruppi bancari tali da far ipotizzare che si tratti di operazioni finanziarie e non di un investimento stabile che possa determinare adeguate strategie industriali e di governo per la Bipop-Carire;

la degenerazione di questa situazione, considerata la visibilità che ha assunto anche all'estero Bipop-Carire, può determinare riflessi altamente negativi di reputazione del sistema bancario italiano che non possono non interessare il Governo, considerate tutte quelle decine di migliaia di investitori e risparmiatori che hanno comprato azioni Bipop-Carire -:

quali iniziative, al fine di evitare che vicende analoghe si ripetano in futuro, il Governo intenda adottare per tutelare i piccoli azionisti;

quali iniziative, eventualmente anche normative, intenda promuovere anche in sede comunitaria, per garantire una corretta informazione e la tutela dell'azionariato diffuso.

(2-00111)
«Delbono, Castagnetti, Riccardo Conti, Tolotti, Paroli».

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
AZIONI, BANCHE ISTITUTI E AZIENDE DI CREDITO, CONTABILITA' AZIENDALE, GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DI IMPRESE, INVESTIMENTI PRIVATI