Atto Camera
Mozione 1-00103
presentata da
MARIO VALDUCCI
testo di
lunedì 2 febbraio 2009, seduta n.124
La Camera,
premesso che:
lo Stato, per la realizzazione della rete ferroviaria nazionale nel suo complesso e, in particolare, per la realizzazione della nuova rete alta velocità/alta capacità, ha investito ed investe risorse finanziarie di enorme entità, con l'obiettivo di migliorare significativamente i servizi di trasporto ferroviario per tutti i cittadini;
il 14 dicembre 2008 è stato attivato l'esercizio passeggeri sulla nuova rete ferroviaria alta velocità/alta capacità sull'asse Milano-Bologna, con l'utilizzo di 64 convogli, che quotidianamente viaggiano sui binari;
l'attivazione di questo servizio di trasporto veloce, peraltro di rilievo cruciale ai fini della modernizzazione del sistema di trasporto del Paese, interferirà inevitabilmente, nei nodi, con i treni di interesse regionale e, in particolare, con quelli destinati al traffico dei pendolari;
da tale interferenza possono derivare effetti indesiderati che vanno attentamente presi in considerazione, dal momento che l'orario ferroviario 2008-2009 prevede, al fine di favorire al massimo la circolazione dei treni ad alta velocità, variazioni di orari per gli altri treni, con conseguenti disagi e allungamenti dei tempi per l'utenza;
questa situazione sta producendo peggioramenti soprattutto per i traffici che gravitano sui nodi di Bologna e Milano, nonché sulla tratta Roma-Firenze;
in particolare, da dicembre 2008 sul nodo di Bologna, con le infrastrutture dell'alta velocità/alta capacità ancora da completare, transitano senza fermarsi diciotto nuovi treni eurostar, che dovranno «convivere» con gli altri treni, prevalentemente regionali;
Trenitalia, per compensare gli effetti indesiderati derivanti dalla riorganizzazione del sistema dei trasporti a seguito dell'avvio dell'esercizio dei treni ad alta velocità/alta capacità sulla tratta Milano-Bologna, ha previsto l'introduzione di alcuni treni aggiuntivi, i cui costi dovrebbero ricadere sulle regioni interessate e sui viaggiatori;
non appare, peraltro, corretto chiedere ai cittadini ed alle regioni di sopportare i costi derivanti dalla riorganizzazione dei servizi ferroviari posta in essere da Trenitalia;
più in generale, il gruppo Ferrovie dello Stato, nonostante il processo di riequilibrio in atto, si trova ancora in una situazione economica e finanziaria difficile; sotto questo profilo, una delle cause di maggiore problematicità è rappresentata dai ritardi e dalle incertezze relative all'erogazione dei corrispettivi previsti dai contratti di servizio;
in questo contesto, anche l'esigenza di una riduzione dei costi operativi, ha portato ad una programmazione per la fine del 2008 e per il 2009 dei servizi del trasporto ferroviario sulle tratte regionali e interregionali, basata su criteri che oggettivamente hanno creato difficoltà rilevanti in diverse aree del Paese, in particolare per l'utenza costituita dai pendolari negli orari di più intenso affollamento;
i servizi ferroviari regionali risultano, altresì, penalizzati dall'impiego di treni di vecchia data, con carrozze che non di rado sono in cattive condizioni; l'esiguità delle risorse disponibili rappresenta anche in questo caso l'ostacolo principale per un ricambio del materiale rotabile;
con un recente intervento nell'ambito del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, sono state finalmente destinate risorse finanziarie di notevole importo, per un periodo pluriennale, a sostegno del trasporto ferroviario; in particolare, è stata prevista l'istituzione di un fondo per gli investimenti del gruppo Ferrovie dello Stato, con una dotazione di 960 milioni di euro per l'anno 2009, ed è stata autorizzata la spesa di 480 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011 per la stipula dei nuovi contratti di servizio dello Stato e delle regioni con Trenitalia, relativi ai servizi ferroviari di trasporto pubblico;
nel frattempo la IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni) della Camera dei deputati ha avviato, a partire dalla discussione di due risoluzioni presentate da deputati dei gruppi di opposizione (la risoluzione Meta n. 7-00061 e Lovelli 7-00070), un approfondito esame delle questioni connesse alla riorganizzazione del trasporto ferroviario e alla qualità del servizio sui collegamenti regionali;
la discussione delle citate risoluzioni si è accompagnata ad un'ampia attività conoscitiva, nell'ambito della quale è stata effettuata l'audizione del presidente e dell'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e dell'amministratore delegato di Trenitalia, ed è stata programmata per mercoledì 4 febbraio 2009 l'audizione di alcune delle regioni di maggiori dimensioni;
è stata, altresì, prospettata la volontà della Commissione, sulla base degli elementi raccolti attraverso l'attività conoscitiva richiamata, di impegnarsi nella definizione di un intervento normativo, che garantisca, da un lato, la possibilità per il gruppo Ferrovie dello Stato di definire una programmazione finanziaria pluriennale fondata su risorse certe ed adeguate e, dall'altro, assicuri il mantenimento di livelli di servizio adeguati per quanto concerne, in particolare, il trasporto ferroviario regionale;
le competenti Commissioni parlamentari rappresentano la sede appropriata nella quale possono essere definiti interventi, anche di carattere normativo, volti a garantire che la completa attivazione dei collegamenti nella rete alta velocità/alta capacità e la complessiva razionalizzazione dell'organizzazione del trasporto ferroviario non pregiudichino la qualità del servizio pubblico nelle tratte regionali e interregionali e il diritto alla mobilità per tutti i cittadini, in particolare per i pendolari,
impegna il Governo:
ad adottare le opportune iniziative nei confronti delle società del gruppo Ferrovie dello Stato affinché siano rapidamente completati gli investimenti in corso di realizzazione, con particolare riguardo ai nodi urbani ed alle rimanenti tratte ferroviarie ad alta velocità/alta capacità e, insieme a tali investimenti, siano poste in essere le azioni organizzative necessarie per garantire lo svolgimento dei servizi ferroviari ad un livello qualitativamente adeguato;
ad adottare le opportune iniziative nei confronti delle società del gruppo Ferrovie dello Stato, anche con un attento monitoraggio, per assicurare l'attuazione degli interventi necessari a garantire la piena compatibilità degli orari tra le diverse tipologie di servizio, in particolare il servizio destinato ai pendolari e quello dell'alta velocità/alta capacità, ponendo a tal fine in essere azioni che garantiscano, in continuità con gli assetti preesistenti, il recupero, il mantenimento della dovuta attenzione per il traffico pendolare e la destinazione di specifiche fasce orarie ai servizi intercity o regionali veloci;
a verificare tutte le possibilità di reperimento di ulteriori risorse da destinare ai servizi ferroviari regionali, in modo da assicurare non soltanto il mantenimento, anche nel 2009, del livello dei servizi in essere nel corso del 2008, ma anche da individuare specifiche forme di finanziamento per il miglioramento ed il rinnovo del materiale rotabile destinato ai servizi regionali.
(1-00103)
«Valducci, Moffa, Baldelli, Montagnoli, Buonanno, Bergamini, Crosio, Salvini, Biasotti, Cesaro, Colucci, Antonino Foti, Garofalo, Iapicca, Landolfi, Nizzi, Piso, Proietti Cosimi, Simeoni, Taglialatela, Tommaso Foti».