Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento istituzioni
Titolo: Concessione di un immobile in Roma come sede per la Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo - A.C. 4027 - Elementi per la valutazione degli aspetti di legittimità costituzionale
Riferimenti:
AC N. 4027/XVI     
Serie: Note per la I Commissione affari costituzionali    Numero: 265
Data: 23/02/2011
Descrittori:
COMMISSIONE GENERALE PER LA PESCA NEL MEDITERRANEO   CONCESSIONI
IMMOBILI DI ENTI ED UFFICI PUBBLICI   MARE MEDITERRANEO
PESCA     
Organi della Camera: I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

 

23 febbraio 2011

 

n. 265

Concessione di un immobile in Roma come sede per la Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo

A.C. 4027

Elementi per la valutazione degli aspetti di legittimità costituzionale

 

Numero del progetto di legge

A.C. 4027

Titolo

Ratifica ed esecuzione dello Scambio di lettere tra il Governo della Repubblica italiana e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) per la concessione di un immobile in Roma come sede per la Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), fatto a Roma il 19 gennaio e il 24 marzo 2006

Iniziativa

Governo

Iter al Senato

--

Numero di articoli

4

Date:

 

adozione quale testo base

--

richiesta di parere

16 febbraio 2011

Commissione competente

III Commissione (Affari esteri)

Sede e stato dell’iter

In corso d’esame in Commissione

Iscrizione nel programma dell’Assemblea

No

 


Contenuto

Lo Scambio di lettere tra il Governo della Repubblica italiana e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) per la concessione di un immobile in Roma come sede per la Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), fatto a Roma il 19 gennaio e il 24 marzo 2006 è finalizzato a consentire il trasferimento degli uffici del Segretariato della CGPM presso la sede definitiva, individuata a Roma, nei locali demaniali di Palazzo Blumensthil. Attualmente,  la CGPM ha la sua sede provvisoria presso gli uffici della FAO, a sua volta ubicata a Roma.

Lo Scambio di lettere oggetto del provvedimento in esame deriva da un’iniziativa del Governo italiano che nel 2004 presentò l’offerta di ospitare a Roma, presso il locali demaniali di Palazzo Blumensthil, la sede del Segretariato della CGPM. La relazione illustrativa precisa che tale decisione venne assunta in considerazione dell’interesse nazionale ad ospitare e promuovere lo sviluppo delle organizzazioni delle Nazioni Unite aventi sede a Roma, concretizzandosi nel febbraio 2005; in occasione, infatti, della 29a sessione della CGPM gli Stati membri, che si espressero con  voto segreto, preferirono l’offerta italiana a quelle formulate da Malta e dalla Spagna, in considerazione anche delle possibili sinergie ed economie di scala derivanti dalla prossimità della prescelta alla sede FAO.

Nel 2006 si giunse alla predisposizione dello Scambio di lettere oggetto del presente provvedimento tra il Governo italiano e la FAO. Con esso si dispone la cessione dei locali di Palazzo Blumensthil destinati a ospitare il Segretariato della CGPM alla FAO, attraverso l’aggiornamento della lista degli immobili messi a disposizione di quest'ultima, predisposta nel 1990 e già ampliata nel 1992.

Più in dettaglio, con lettera datata Roma, 19 gennaio 2006, il direttore generale della FAO, Jacques Diouf, ha proposto un ulteriore aggiornamento di tale lista, inclusivo dell’allegato che fa riferimento al terzo piano di Palazzo Blumensthil (circa 690 mq) sito a Roma, via Vittoria Colonna n. 1, di proprietà del demanio italiano e posto a disposizione della FAO quale sede della CGPM, senza oneri e ai sensi della candidatura presentata dall’Italia ed accettata dalla Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo in occasione della sua 29a sessione tenutasi a Roma il 21-25 febbraio 2005. Con lettera datata Roma, 24 marzo 2006 l’ambasciatore italiano presso la FAO, Romualdo Bettini, ha confermato l’accettabilità della proposta per il Governo italiano, confermando con ciò che le due lettere e l’allegato alla prima, in entrambi i testi, italiano ed inglese, costituiscono una revisione della lista degli edifici redatta il 19 ottobre 1990.

Il disegno di legge A.C. 4027, che ha l'obiettivo di recepire nell'ordinamento interno lo Scambio di lettere richiamato, si compone di 4 articoli. Gli articoli 1 e 2recano, rispettivamente, l’autorizzazione alla ratifica e l’ordine di esecuzione dello Scambio di lettere tra il Governo della Repubblica italiana e la FAO del 19 gennaio e 24 marzo 2006.

L’articolo 3 quantifica gli oneri derivanti dallo Scambio di lettere in 200.000 euro annui a decorrere dal 2011. La copertura di tale onere è reperita nello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2010-2012, nell’ambito del programma “Fondi di riserva e speciali” della missione “Fondi da ripartire” dello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’anno 2010, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri. Si segnala, a tale proposito, l’esigenza di aggiornare, all’articolo 3, il riferimento temporale all’annualità di decorrenza degli oneri nonché quello riguardante il bilancio triennale, all’interno del quale viene reperita la copertura di detto onere.

Il Ministro degli affari esteri è tenuto al monitoraggio degli oneri derivanti dall’attuazione del provvedimento, ai sensi dell’articolo 17, comma 12 della legge 196 del 31 dicembre 2009, nonché a riferirne al Ministro dell’economia e delle finanze il quale, a fronte di scostamenti, sentito il Ministro degli affari esteri provvede, con proprio decreto, alla copertura finanziaria del maggior onere tramite la riduzione delle dotazioni finanziarie di parte corrente iscritte nell'ambito delle spese rimodulabili nel programma «Cooperazione economica, finanziaria e tecnologica» della missione «L'Italia in Europa e nel mondo» dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri. Il Ministro dell'economia e delle finanze è tenuto a riferire senza ritardo alle Camere con apposita relazione, sulle cause degli scostamenti e sull'adozione delle relative contromisure.

L’articolo 4, infine, dispone l’entrata in vigore del provvedimento per il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

La relazione tecnica che correda il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica sottolinea che la CGPM dispone di un bilancio autonomo finanziato dagli Stati membri ed espresso in dollari, destinato alla copertura delle spese amministrative, inclusa una somma destinata ai costi relativi all'attività di supporto da parte della FAO, le spese per l'attività della Commissione e quelle eventuali. Le contribuzioni degli Stati sono suddivise in una quota fissa, individuata sulla base di indicatori economici quali il PIL e il reddito pro capite di ciascun Paese (riportati nell’Annesso denominato “Schema per il calcolo dei contributi”), ed una quota variabile, connessa alla produzione ittica nazionale che per i paesi membri dell’Unione europea è totalmente a carico del bilancio comunitario. Il contributo italiano alla sola quota dovuta, quella fissa, nel 2009 è stato pari al 6,17% del bilancio CGPM.

Con riguardo, nello specifico, agli oneri derivanti dal provvedimento, nella relazione tecnica si legge che tali oneri comprendono sia una quota delle spese di manutenzione di Palazzo Blumensthil (individuata dalla scheda allegata e denominata “Stima costi di gestione annuali nuova sede GFCM”) e “quantificata secondo accordi tra FAO, CGPM e Governo italiano in euro 100.000 annui, sia il contributo italiano al bilancio della CGPM, quantificato secondo i criteri sopra esposti in 107.700 dollari annui (circa 79.652 euro). L’onere complessivo viene quantificato in 200.000 euro annui.

 

Relazioni allegate

Oltre che dalla relazione introduttiva e dalla relazione tecnica, il provvedimento è altresì corredato di Analisi tecnico-normativa (ATN) e di Analisi dell’impatto della regolamentazione (AIR).

 

Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite

Il provvedimento rientra tra le materie di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera a) della Costituzione, e in particolare nella materia “politica estera e rapporti internazionali dello Stato”, affidataalla competenza legislativa esclusiva dello Stato.

 

 

 

 


 

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File: cost265-AC4027.doc