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PDL 5314

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 5314



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

FLUVI, DE PASQUALE

Disposizioni per la celebrazione del settimo centenario della nascita di Giovanni Boccaccio

Presentata il 26 giugno 2012


      

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Onorevoli Colleghi! — La figura e l'opera di Giovanni Boccaccio godono di una così ampia fama internazionale che può apparire superfluo sottolinearne alcuni aspetti: autore di una raccolta di novelle di amplissima circolazione europea, il Decameron, egli è il forgiatore della prosa italiana (non è forse inutile ricordare che la lingua letteraria toscana unificò l'Italia cinque secoli prima dell'unità politica), ma è anche poeta in latino e in volgare, autore di opere enciclopediche fondamentali per il primo Umanesimo italiano, raffinato cultore di studi classici, primo commentatore ufficiale di Dante. Il settimo centenario della nascita di Giovanni Boccaccio si propone come l'occasione per mettere a punto e per riorganizzare le ricerche su uno dei più decisivi e grandi autori della letteratura italiana, oggetto di un interesse ininterrotto nei secoli, e particolarmente nella seconda metà del secolo XX. Un fondamentale punto di riferimento sono i risultati delle celebrazioni del sesto centenario della sua morte nel 1975.
      Nel corso degli ultimi quaranta anni, e proprio lungo le direttive segnate da quell'evento, vi è stata una straordinaria fioritura di studi riguardanti la biografia, la cultura e la biblioteca del Boccaccio. In particolare si è recentemente avviata un'attenta ricerca sul Boccaccio copista, postillatore e decoratore di classici latini e volgari, oltre che delle sue stesse opere.
      Notevolissimo è stato l'impegno nell'edizione delle opere volgari e latine, che ha trovato una prima ed esemplare (pur se
 

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non definitiva) sistemazione nella raccolta di «Tutte le opere» a cura di Vittore Branca.
      Molteplici sono stati gli interventi critici, che hanno significativamente rinnovato l'interpretazione dell'opera del Boccaccio narratore e che hanno dato grande rilievo all'importanza del suo contributo alla formazione della nuova cultura umanistica. Sono studi che si segnalano per l'ampiezza delle prospettive storiografiche e per la molteplicità delle competenze, condizioni che sembrano necessarie per uno studio approfondito del Boccaccio.
      La dimensione sovranazionale dell'opera boccacciana è documentata da una straordinaria storia di traduzioni in tutte le lingue europee dal secolo XV (e nei tempi moderni anche in molte lingue extra europee): argomento al quale sono stati dedicati molti convegni e studi. Si aggiunga l'indagine a tutto campo sugli aspetti figurativi e sull'interpretazione iconologica della narrativa del Boccaccio.
      Proprio la ricchezza e la complessità delle ricerche lungo le direttive indicate e il sempre più rigoroso metodo di studio paleografico, linguistico e filologico della letteratura trecentesca impongono una definizione attenta dei lavori che sono ormai necessari per presentare e per tramandare alle nuove generazioni l'opera del Boccaccio, perché ne siano adeguatamente apprezzate la grandezza e l'attualità. L'occasione del settimo centenario della nascita può permettere di sviluppare le direttive di ricerca accennate facendo appello a nuove leve di ricercatori.
      Delle opere del Boccaccio, in volgare e in latino, come si è accennato, esiste nei «Classici Mondadori» un'edizione scientificamente fondata, a cura di specialisti. Se non sembra opportuno, in questa sede, ripercorrere i problemi che le singole edizioni presentano (ad esempio il recente dibattito sulla prima redazione del «Decameron»), bisogna comunque sottolineare la necessità di uno studio esaustivo e sistematico della lingua di Giovanni Boccaccio, nella sua complessa evoluzione e nella varietà della sperimentazione stilistica, e insieme lo studio della tradizione manoscritta secondo i più aggiornati criteri della codicologia e della paleografia.
      Circa la cultura del Boccaccio, i suoi modelli letterari, la sua attività di copista e di postillatore dei classici oltre che delle proprie opere, la bibliografia è sempre più ricca e raffinata. Basti accennare agli studi sugli Zibaldoni, ma vivace e ricca di nuove interpretazioni è anche la discussione critica sul «Decameron», sui rapporti tra la narrativa del Boccaccio e il racconto breve medievale (dall’exemplum al fabliaux all'agiografia), sulla fortuna europea della «novella» boccacciana. Una forma non trascurabile di interpretazione critica è anche la versione cinematografica delle novelle decameroniane: forme, queste, di grande interesse per la capacità di avvicinare un pubblico vasto. Si pensi al film «Decameron» di Pasolini, che può essere interpretato come un vero e proprio saggio sul capolavoro del Boccaccio.
      In occasione del settimo centenario della nascita di Giovanni Boccaccio è importante sostenere attività come convegni e seminari sulla sua cultura e sulla sua lingua, sulla tradizione e sull'edizione delle sue opere, nonché sulla loro interpretazione critica.
      Gli studi degli ultimi decenni, grazie agli approcci disciplinari più diversi, hanno gettato nuova luce sulla complessità della figura e dell'opera di Boccaccio: autore di capolavori fondanti per la cultura occidentale come il «Decameron», perimentatore e codificatore dei più vari generi letterari in volgare come in latino, ma anche erudito cultore degli studi umanistici e della tradizione filosofica a lui accessibile, produttore di enciclopedie e di repertori destinati a diventare riferimenti obbligati per la tradizione successiva, editore indefesso e innovativo sperimentatore delle pratiche di scrittura, oltre che abile disegnatore e curioso cultore delle arti figurative. Si tratta però di acquisizioni non ancora ridotte a sistema e non sempre appoggiate a edizioni critiche.
      La ricorrenza centenaria impone di fare il punto sulla tradizione di questi studi, cui hanno collaborato intellettuali di tutto il mondo.
 

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      In tale prospettiva si intende organizzare, per il 2013, un Convegno internazionale nelle città simbolo di Firenze e di Certaldo, della durata di almeno tre giorni, dal titolo (provvisorio) «Boccaccio autore e copista» per consegnare al futuro un punto certo di riferimento per gli studi, sintesi non solo ideale dell'esperienza critica esercitata dalle ultime generazioni di studiosi e dalle sinergie delle discipline implicate. Un secondo convegno, di analoga ampiezza, dal titolo (provvisorio) «Boccaccio angioino», è in programma a Napoli, la città profondamente amata da Boccaccio, ove egli ricevette la sua prima formazione letteraria, e avrà lo scopo di collocare e di valorizzare la figura di Boccaccio all'interno della vivace cultura angioina dell'Italia meridionale.
      Altri convegni o seminari, focalizzati su temi più specifici, sono in programma a Udine, Venezia, Bologna e Messina a partire dal prossimo ottobre 2012.
      Per l'esaltazione dell'operato dell'autore è di grande importanza anche il progetto di una mostra al fine di presentare tutti i manoscritti autografi di Giovanni Boccaccio e tutti i codici che fecero sicuramente parte della sua biblioteca, con un'ampia illustrazione degli interventi di Boccaccio sul testo dei suoi libri (questa può diventare una prima via per affrontare con strumenti rinnovati il problema di Boccaccio lettore e filologo di testi classici e medievali). La mostra, il cui titolo provvisorio è «Lo scrittoio di Giovanni Boccaccio», presenterà non oltre 70-80 manoscritti e permetterà un ampio accesso virtuale ai codici esposti. Il catalogo della mostra renderà conto di tutti i manoscritti in cui compare la mano di Boccaccio (autografi anche parziali e libri annotati) e potrà annoverare un centinaio di schede. Sarà accompagnata da un CD o da un DVD che permetterà un più ampio accesso a un ricco apparato iconografico a colori.
      La mostra avrà un articolato corredo multimediale e sarà visitabile a distanza nel sito internet della Biblioteca medicea laurenziana. Sono da concordare possibili integrazioni con il sito internet del Ministero per i beni e le attività culturali.
      Un'altra importante iniziativa è rappresentata dall'intenzione di riprodurre in facsimile in formato elettronico (DVD), accompagnata da un testo introduttivo dei tre zibaldoni di Boccaccio, lo «Zibaldone Magliabechiano» (Firenze, Biblioteca nazionale centrale, ms. Banco Rari 50), lo «Zibaldone Laurenziano» (Firenze, Biblioteca medicea laurenziana, pluteo 29. 8) e la «Miscellanea Latina» (Firenze, Biblioteca medicea laurenziana, pluteo 33. 31). In particolare, per i due manoscritti laurenziani, la riproduzione in facsimile prevede anche la ricostruzione stratigrafica dei due manoscritti, che in origine costituivano un solo libro, in modo da enucleare le varie forme che questi fogli assunsero tra la fine degli anni venti e gli anni cinquanta del trecento. Questa ricostruzione stratigrafica sarà in forma multimediale, edita su DVD e consultabile direttamente nel sito internet della Biblioteca medicea laurenziana e del il Ministero per i beni e le attività culturali.
      Inoltre, Vittore Branca, nei suoi due contributi sulla tradizione delle opere di Giovanni Boccaccio, ha individuato oltre 500 manoscritti latori di testi di Boccaccio. Si intende procurare una descrizione complessiva di tutti i manoscritti di opere di Boccaccio fino all'anno 1500, che sarà realizzata interamente nel web e sarà consultabile in forma di libero accesso nel sito dell'ente nazionale «Giovanni Boccaccio» e nel sito internet del Ministero per i beni e le attività culturali. La scheda codicologica sarà opportunamente sintetica, ma si propone, rispetto alle utilissime indicazioni fornite da Branca, di offrire una breve descrizione codicologica normalizzata, un'attenta datazione del singolo testimonio, una riproduzione (una pagina) per ogni manoscritto. Lo scopo ultimo è procurare una smossi completa e illustrata della tradizione codicologica delle opere di Boccaccio fino all'anno 1500.
      L'istituendo Comitato nazionale per le celebrazioni del settimo centenario della nascita di Giovanni Boccaccio provvederà alla pubblicazione sul web, a libera consultazione,
 

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di una bibliografia degli studi su Boccaccio dal 1975, in continuazione della bibliografia di E. Esposito del 1975. Saranno utilizzati e integrati il «Bollettino bibliografico» della rivista «Studi sul Boccaccio» e la bibliografia già in rete (dal 2000) nel sito dell'ente nazionale «Giovanni Boccaccio».
      Saranno inoltre pubblicati gli indici della rivista «Studi sul Boccaccio» (39 volumi dal 1963).
      Si segnalano anche possibili manifestazioni di carattere artistico e performativo, finora solo prospettate in assenza di finanziamenti.
      Nell'ambito delle manifestazioni che avranno la loro sede a Certaldo e a Firenze si prevede l'organizzazione di concerti e di seminari a cura del Centro studi sull’Ars nova italiana del trecento.
      Nell'ambito delle manifestazioni che avranno la loro sede a Certaldo sono previste l'organizzazione di pubbliche letture del «Decameron» e la messa in scena di pièce teatrali ispirate alle opere di Boccaccio.
      Fin dalle sue origini il cinema, come già rilevato, ha intrattenuto un rapporto fecondo con Boccaccio e le sue novelle. Già all'epoca del cinema muto furono realizzate, sia in Italia che all'estero, diverse pellicole (1910, 1912, 1919, 1920). E con l'avvento del cinema sonoro l'interesse non diminuì: tra il 1936 e il 1949 furono girati altri tre film; nel 1953 la Hollywood delle major produsse, a colori e in stile kolossal, un suo «Decameron Nights». Largamente conosciuto nel mondo è poi il film di Pier Paolo Pasolini del 1971, la cui componente comico-licenziosa, com’è noto, all'epoca dette origine a un particolare fenomeno di proliferazione che, nel giro di pochi anni, fece proiettare sugli schermi italiani più di cinquanta pellicole riconducibili, a vario titolo, alla novellistica medievale, di cui almeno venti facenti riferimento esplicito, nel titolo o nella sceneggiatura, al capolavoro boccacciano.
      Il recupero, e in qualche caso la riscoperta e il restauro, di queste pellicole può rivelarsi particolarmente proficuo sia in funzione della loro proiezione pubblica, da organizzare secondo un preciso programma, sia in vista di una riflessione degli studiosi sulle modalità di riscrittura e sulle occasioni di fruizione dell'opera boccacciana nel novecento.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Finalità).

      1. Lo Stato, nell'ambito delle finalità di salvaguardia del patrimonio letterario, storico e artistico nonché di promozione dello sviluppo culturale del Paese, celebra la figura di Giovanni Boccaccio nella ricorrenza del settimo centenario della sua nascita.

Art. 2.
(Istituzione del Comitato nazionale per le celebrazioni del settimo centenario della nascita di Giovanni Boccaccio).

      1. È istituto il Comitato nazionale per le celebrazioni del settimo centenario della nascita di Giovanni Boccaccio, di seguito denominato «Comitato», con il compito di coordinare le iniziative di celebrazione e di commemorazione di Giovanni Boccaccio nel territorio nazionale, negli anni 2013 e 2014, predisponendo un programma di manifestazioni culturali che valorizzi e diffonda la figura e l'opera di Boccaccio.
      2. Il Comitato è composto dal Ministro per i beni e le attività culturali, che lo presiede, da un membro nominato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e da membri nominati dai seguenti enti:

          a) ente nazionale «Giovanni Boccaccio», Certaldo;

          b) comune di Certaldo;

          c) regione Toscana;

          d) provincia di Firenze;

          e) comune di Firenze;

          f) comune di Napoli;

          g) università degli studi di Bologna;

 

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          h) università degli studi di Firenze;

          i) università degli studi di Padova;

          l) università degli studi di Pisa;

          m) università degli studi di Siena;

          n) università degli studi «Federico II» di Napoli;

          o) seconda università degli studi di
Napoli;

          p) università degli studi «L'orientale» di Napoli;

          q) Scuola normale superiore di Pisa;

          r) Accademia della crusca di Firenze;

          s) Accademia nazionale dei lincei di Roma;

          t) Biblioteca medicea laurenziana di Firenze;

          u) Biblioteca nazionale centrale di Firenze;

          v) Biblioteca riccardiana di Firenze;

          z) Centro studi sull’Ars Nova italiana del trecento di Certaldo.

      3. I membri del Comitato prestano la loro attività a titolo gratuito o comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Art. 3.
(Programma del Comitato).

      1. Il programma di manifestazioni culturali predisposto dal Comitato ai sensi del comma 1 dell'articolo 2 è finalizzata a:

          a) realizzare interventi integrati da tenere nell'anno di ricorrenza del settimo centenario della nascita di Giovanni Boccaccio;

          b) favorire la conoscenza delle opere di Giovanni Boccaccio attraverso attività di ricerca, documentazione, didattica e informazione culturale sulla figura di Boccaccio e sul contesto storico, sociale e

 

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culturale in cui è maturata la sua esperienza artistica;

          c) promuovere itinerari turistico-culturali ed enogastronomici nei luoghi che hanno ispirato l'opera di Giovanni Boccaccio, anche attraverso la produzione di materiale cinematografico e multimediale;

          d) predisporre progetti mirati allo sviluppo delle strutture ricettive e al miglioramento di quelle esistenti nelle zone interessate dal programma di cui all'alinea.

Art. 4.
(Copertura finanziaria).

      1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, pari a 100.000 euro per ciascuno degli anni 2012, 2013 e 2014, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto nell'ambito del fondo speciale di conto capitale dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2012, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero per i beni e le attività culturali.
      2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

Art. 5.
(Entrata in vigore).

      1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.


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