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PDL 4779

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 4779



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato GENOVESE

Abrogazione della legge 17 dicembre 1971, n. 1158, concernente la realizzazione del collegamento viario e ferroviario fra la Sicilia ed il continente, e incorporazione della società Stretto di Messina Spa nella società ANAS Spa

Presentata 12 novembre 2011


      

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Onorevoli Colleghi! — La presente proposta di legge mira a porre fine a uno spreco di risorse che, oggi più di ieri, non può essere ignorato o tollerato.
      La legge n. 1158 del 1971, recante «Collegamento viario e ferroviario fra la Sicilia ed il continente», ha affidato alla società Stretto di Messina Spa il compito di progettare e di realizzare il ponte sullo Stretto di Messina. Gli azionisti della società, costituita nel 1981, sono attualmente la società ANAS Spa con l'81,48 per cento, la società Rete ferroviaria italiana Spa con il 13 per cento, la regione Calabria con il 2,57 per cento e la Regione siciliana con il 2,57 per cento.
      Questa situazione, com’è evidente, ha lasciato nelle mani di un unico azionista – la società ANAS Spa – la responsabilità delle iniziative da assumere e delle decisioni da adottare per il raggiungimento dello scopo sociale, trovandosi gli altri soggetti in posizione nettamente defilata: come già rilevato, la società Rete ferroviaria italiana Spa ha il 13 per cento delle azioni; le due regioni Calabria e Sicilia possiedono ciascuna una quota di appena il 2,57 per cento, così determinatasi nel 2005 a seguito del mancato incremento delle proprie partecipazioni, attuato, invece, dagli altri azionisti.
      In questo contesto, tra annunci, brusche frenate e nuovi flussi di finanziamento, opera da circa tre decenni la società Stretto di Messina Spa. Dopo un periodo in cui si ravvisano anche comportamenti
 

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virtuosi – come la decisione del previdente senatore Nino Calarco di non percepire alcuna indennità di carica – ne segue un altro caratterizzato da scelte gestionali assai discutibili. Infatti la società, nata nel 1981 con 25 dipendenti, nel 2006 paga già 102 stipendi: più il ponte sembra un miraggio e più la società Stretto di Messina Spa «spende e spande», cresce, interpella esperti, commissiona sondaggi, ingaggia professori italiani e stranieri, noti e meno noti.
      Gli anni «felicissimi» sono stati quelli che vanno dal 2001 al 2006. Le spese totali della società sono state di 88,9 milioni di euro. Da 1.924.000 euro nel 2001 si passa a 17.790.000 euro nel 2007.
      In sette anni – dal 2001 al 2007 – la società ha speso 21,3 milioni di euro per consulenze e 28,8 milioni di euro per il personale. E proprio quando il governo Prodi ha sospeso la realizzazione del ponte, la società ha allargato il suo organico con 17 nuove assunzioni.
      La Corte dei conti ha calcolato che sono stati spesi da 1986 al 2008 poco più di 200 milioni di euro, c’è chi dice, invece, che i milioni di euro sono quasi 300 e, se si aggiungono i costi delle trivellazioni degli ultimi mesi, la cifra totale dovrebbe superare i 400 milioni di euro.
      Dall'ultimo bilancio approvato dalla società Stretto di Messina Spa, quello del 2010, si evincono alcuni dati significativi del modo in cui la società sta utilizzando le risorse pubbliche: la perdita di esercizio risulta essere di un milione di euro; gran parte delle uscite riguarda i 54 dipendenti (9 dirigenti, 31 quadri e 14 impiegati); il personale, che nel 2009 costava 3,5 milioni di euro, nel 2010 costa 4,9 milioni di euro, in ragione del fatto che nel frattempo sono state fatte 19 assunzioni e che in luogo del contratto degli edili è stato applicato quello dei dipendenti della società ANAS Spa; per gli amministratori e per l'ordinaria amministrazione la società ha speso, solo nel 2010, 3 milioni e 150.000 euro; per le «prestazioni professionali di terzi» la società Stretto di Messina Spa ha speso 1 milione e 52.000 euro.
      Crediamo che questi dati siano più che sufficienti per sollevare più di un dubbio sull'effettiva utilità della società Stretto di Messina Spa che, sul piano pratico, svolge compiti e funzioni che possono essere affidati al suo principale azionista, ovvero alla società ANAS Spa, evitando duplicazioni di costi quantomeno per l'ordinaria amministrazione, per gli organi sociali e per il sempre crescente numero di dipendenti.
      A ciò si aggiungano le incertezze sull'effettiva realizzabilità dell'opera, dettate dal momento di gravissima crisi finanziaria, che certamente non incoraggia gli investimenti privati oggi indispensabili per coprire i costi del collegamento stabile tra la Sicilia e il continente immaginato nel lontano 1971.
      La presente proposta di legge prevede, all'articolo 1, l'abrogazione della legge n. 1158 del 1971 e, all'articolo 2, l'incorporazione della società Stretto di Messina Spa nella società ANAS Spa.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. La legge 17 dicembre 1971, n. 1158, concernente la realizzazione del collegamento viario e ferroviario fra la Sicilia ed il continente, è abrogata.

Art. 2.

      1. La Società Stretto di Messina Spa è fusa mediante incorporazione nella società ANAS Spa ai sensi e per gli effetti delle disposizioni del libro quinto, titolo V, capo X, sezione II, del codice civile.


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