Doc. LVII, n. 2-A

DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2024

(Articoli 7, comma 2, lettera a), e 10 della legge 31 dicembre 2009, n. 196)

Presentato dal Presidente del Consiglio dei ministri
(MELONI)

Trasmesso alla Presidenza il 9 aprile 2024

(Relatore: CANNATA)


NOTA: Il presente stampato contiene i pareri espressi dalle Commissioni permanenti I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni), II (Giustizia), III (Affari esteri e comunitari), IV (Difesa), VI (Finanze), VII (Cultura, scienza e istruzione), VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici), IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni), X (Attività produttive, commercio e turismo), XI (Lavoro pubblico e privato), XII (Affari sociali), XIII (Agricoltura) e XIV (Politiche dell'Unione europea) e dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali.
La V Commissione permanente (Bilancio, tesoro e programmazione), il 23 aprile 2024, ha deliberato di riferire favorevolmente sul Documento di economia e finanza 2024. In pari data, la Commissione ha chiesto di essere autorizzata a riferire oralmente.
Per il testo del Documento di economia e finanza 2024 si rinvia allo stampato Doc. LVII, n. 2.

Pag. 3

INDICE

_______

PARERI AI SENSI DELL'ARTICOLO 118-BIS DEL REGOLAMENTO ... Pag. 5

  I COMMISSIONE PERMANENTE ... » 7
  (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

  II COMMISSIONE PERMANENTE ... » 9
  (Giustizia)

  III COMMISSIONE PERMANENTE ... » 11
  (Affari esteri e comunitari)

  IV COMMISSIONE PERMANENTE ... » 13
  (Difesa)

  VI COMMISSIONE PERMANENTE ... » 14
  (Finanze)

  VII COMMISSIONE PERMANENTE ... » 15
  (Cultura, scienza e istruzione)

  VIII COMMISSIONE PERMANENTE ... » 17
  (Ambiente, territorio e lavori pubblici)

  IX COMMISSIONE PERMANENTE ... » 18
  (Trasporti, poste e telecomunicazioni)

  X COMMISSIONE PERMANENTE ... » 19
  (Attività produttive, commercio e turismo)

  XI COMMISSIONE PERMANENTE ... » 21
  (Lavoro pubblico e privato)

  XII COMMISSIONE PERMANENTE ... » 24
  (Affari sociali)

  XIII COMMISSIONE PERMANENTE ... » 25
  (Agricoltura)

  XIV COMMISSIONE PERMANENTE ... » 26
  (Politiche dell'Unione europea)

  COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI ... » 28

Pag. 4 Pag. 5

PARERI AI SENSI DELL'ARTICOLO 118-BIS
DEL REGOLAMENTO

Pag. 6 Pag. 7

I COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

(Relatore: Paolo Emilio RUSSO)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La I Commissione,

   esaminato, per i profili di competenza, il Documento di economia e finanza 2024 (Doc. LVII, n. 2 e Allegati);

   evidenziato, per quanto concerne i profili di stretta competenza della I Commissione, che tra gli obiettivi indicati nel Programma nazionale di riforma 2024 figura un'azione di modernizzazione e di efficientamento della pubblica amministrazione, rispetto alla quale sono evidenziati i risultati raggiunti e i traguardi futuri;

   rilevato che:

    tra i risultati è annoverata l'entrata in vigore degli atti giuridici per la riforma del pubblico impiego, prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), e della normativa riguardante la gestione strategica delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni;

    in particolare, nell'ambito della riforma del pubblico impiego – che prevede una riduzione a sei mesi dei tempi massimi per lo svolgimento delle procedure concorsuali – il Governo ricorda che il reclutamento dei dipendenti pubblici prevede attualmente un Portale del reclutamento quale interfaccia unica per tutti i concorsi pubblici e gli incarichi professionali della pubblica amministrazione;

    per quanto concerne gli obiettivi futuri, il Governo prevede che, come contemplato nel PNRR, entro il 2024 si darà attuazione alla richiamata gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione;

    entro giugno 2026, come stabilito nel PNRR, sarà completata la semplificazione e reingegnerizzazione di 600 procedure al fine di creare un catalogo completo dei procedimenti e dei relativi regimi amministrativi, con due traguardi intermedi previsti entro il 2024 ed il 2025;

    il documento conferma la strategia in atto volta a rafforzare la transizione digitale dei servizi pubblici, della pubblica amministrazione e delle imprese, avendo destinato a questo obiettivo specifici investimenti pubblici a livello nazionale e fondi dell'Unione europea, incluse le sovvenzioni del PNRR;

    nell'ambito di tale strategia il Governo, in particolare, evidenzia alcuni punti che rappresentano altrettanti traguardi del PNRR, in fase di avanzamento, vale a dire: l'obiettivo di interoperabilità tra le banche dati pubbliche attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), anche nell'integrazione delle funzioni e dei servizi erogati da diverse amministrazioni; il potenziamento del Servizio Notifiche digitali (SEND) rispetto al quale si sta procedendo all'integrazione di circa 2.000 enti italiani; iniziative per la digitalizzazione dei servizi Pag. 8ai cittadini e alle imprese e la riqualificazione del personale mediante nuove modalità di gestione digitale; specifici avanzamenti degli investimenti relativi all'offerta di un Servizio Civile Digitale;

    a tale ultimo proposito, il documento richiama la revisione normativa della disciplina, che dovrà concludersi entro il 2024, tesa a favorire la partecipazione al servizio civile universale, la semplificazione delle procedure e il miglioramento della qualità dei progetti;

   considerato che:

    con riguardo all'accoglienza dei migranti, il documento richiama il rifinanziamento del Fondo per l'accoglienza dei migranti operato dalla legge di bilancio per il 2024 e il potenziamento della tutela per i minori non accompagnati, esentati dal pagamento delle spese per i procedimenti per l'apertura delle tutele dei minori;

    il Piano Nazionale d'integrazione dei titolari di protezione internazionale 2022 – 2024 continua a rappresentare lo strumento programmatico di indirizzo per favorire la loro integrazione nel sistema economico e sociale mentre attraverso il Fondo Asilo e Migrazione (FAMI 2021-2027) trovano sostegno specifici interventi volti a sostenere la migrazione legale verso gli Stati membri e promuovere l'effettiva integrazione e inclusione sociale dei cittadini dei Paesi terzi;

    all'inizio dell'anno in corso, è stata approvata dal Parlamento la legge n. 14 con cui è stato ratificato il Protocollo tra il Governo della Repubblica italiana e la Repubblica di Albania che contiene misure finalizzate al rafforzamento della collaborazione in materia migratoria;

   ritenuto che:

    in materia di riforme istituzionali, nel DEF si ricorda che, al fine di ridurre le disparità regionali presenti in Italia e promuovere l'allineamento degli standard qualitativi dei servizi pubblici sul territorio nazionale, l'Italia sta rafforzando i propri sforzi nell'attuazione delle riforme relative al federalismo fiscale e all'autonomia regionale differenziata che mirano a superare i modelli di finanziamento ancorati alla spesa storica, per passare a criteri riferiti alla determinazione di costi standard e livelli essenziali delle prestazioni,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 9

II COMMISSIONE PERMANENTE
(Giustizia)

(Relatore: PULCIANI)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La II Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2024 (Doc. LVII, n. 2, e Allegati);

   considerato che:

    nel DEF 2024 il Governo stima che le riforme avviate nel settore della giustizia potranno generare un incremento del PIL pari allo 0,4 per cento nel 2026, allo 0,6 per cento nel 2030, contribuendo ad una crescita pari allo 0,7 per cento nel lungo periodo rispetto allo scenario di base;

    attraverso il PNRR, sono stati stanziati 2,85 miliardi di euro per ridurre i tempi dei processi, diminuire l'arretrato civile, e investire nel capitale umano e nell'efficienza energetica degli edifici giudiziari;

    secondo il documento in esame, i risultati finora ottenuti mostrano due note positive: una significativa riduzione degli arretrati dei procedimenti civili (tra il 2019 e il primo semestre 2023 gli arretrati presso i Tribunali e le Corti d'Appello sono diminuiti rispettivamente dell'81,3 per cento e del 94,4 per cento) e una diminuzione dei tempi di trattazione sia civili che penali (rispettivamente del 19,2 per cento e del 29 per cento rispetto al 2019);

    secondo quanto riportato nel Programma nazionale di riforma – allegato al DEF –, nel 2023 l'azione governativa si è concentrata sull'emanazione di sedici atti attuativi per il processo civile e penale, essenziali per l'efficientamento dei procedimenti e la semplificazione delle procedure e l'incremento della produttività degli uffici giudiziari;

    si evidenzia l'azione di monitoraggio della riforma, con il decreto legislativo n. 31 del 2024 che ha introdotto misure volte, da un lato, a rafforzare il potere di controllo da parte del giudice penale per le indagini preliminari e, dall'altro, a semplificare la procedura per la determinazione delle pene sostitutive; Inoltre, sono in corso di adozione ulteriori interventi normativi correttivi riguardanti il decreto legislativo n. 149 del 2022 al fine di potenziare i procedimenti di risoluzione stragiudiziale delle controversie e la gestione della crisi d'impresa;

    la digitalizzazione del sistema giudiziario, secondo quanto riportato nel Programma nazionale di riforma, nel corso del 2023, ha raggiunto oltre 3,5 milioni di fascicoli giudiziari e sono stati inoltre avviati i lavori per lo sviluppo di un data lake per la giustizia, oltre a numerosi provvedimenti per lo sviluppo del processo telematico e l'introduzione di nuovi applicativi per il funzionamento del medesimo processo civile telematico, per la gestione elettronica Pag. 10obbligatoria dei documenti, la digitalizzazione delle indagini preliminari;

    sono quindi richiamati i significativi investimenti realizzati nel rafforzamento della capacità amministrativa e tecnica del sistema giudiziario, con riguardo al personale dell'Ufficio per il processo, all'assunzione di nuovi dipendenti (3.978 nuovi dipendenti con profili giuridico-amministrativi e tecnici in aggiunta agli 8.330 funzionari addetti all'Ufficio per il Processo stesso), all'adozione di misure specifiche per affrontare le criticità dei tribunali meno efficienti e premiare gli Uffici giudiziari più virtuosi nonché agli interventi in materia di edilizia giudiziaria;

    nel documento in esame, il Governo dichiara di reputare fondamentale il percorso avviato in tema di giustizia tributaria, quale volano di crescita del Paese; in particolare, il Governo ricorda le azioni che mirano a velocizzare la risoluzione dei litigi fiscali e a rendere il sistema più efficiente e tecnologicamente avanzato;

    infine, a completamento della manovra di bilancio 2025-2027, il Governo ha confermato quali collegati alla decisione di bilancio i disegni di legge già indicati nel precedente Documento programmatico. Tra questi, per i profili di competenza, vengono in rilievo i disegni di legge in materia di: revisione delle circoscrizioni giudiziarie, anche con riferimento al Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie; rimodulazione delle piante organiche del personale amministrativo degli uffici giudiziari e ridefinizione dei profili professionali, anche con riferimento al Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie; interventi di rifunzionalizzazione degli istituti di prevenzione e pena,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 11

III COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari esteri e comunitari)

(Relatrice: Deborah BERGAMINI)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La III Commissione,

   esaminato per le parti di competenza il Documento di economia e finanza 2024 (Doc. LVII, n. 2) e i sette allegati contenenti, rispettivamente: la relazione sugli interventi nelle aree sottoutilizzate (Allegato I); il documento «Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica» (Allegato II); la relazione sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (Allegato III); il documento sulle spese dello Stato nelle regioni e nelle province autonome (Allegato IV); la relazione sull'attuazione della razionalizzazione del sistema degli acquisti di beni e servizi (Allegato V); il documento sugli indicatori di benessere equo e sostenibile (Allegato VI); le relazioni dei Ministeri sul grado di raggiungimento degli obiettivi di spesa 2023-2025 (Allegato VII);

   segnalato preliminarmente che:

    il Documento di economia e finanza è stato predisposto tenendo conto della nuova disciplina del Patto di stabilità e crescita, più marcatamente orientata alla sostenibilità del debito pubblico e alla valorizzazione di una programmazione di medio-lungo termine della finanza pubblica, in particolare della spesa primaria;

    la previsione del PIL si attesta, per il 2024, all'1,0 per cento, mentre si prospetta pari all'1,2 per cento nel 2025, e all'1,1 e allo 0,9 per cento, rispettivamente, nel 2026 e nel 2027;

    a fronte di un quadro complessivamente incoraggiante, il Documento evidenzia che alcune dinamiche potrebbero indebolire l'attività economica, tra cui un'evoluzione meno vivace del commercio mondiale, il possibile indebolimento della domanda interna cinese e l'incremento dei prezzi delle materie prime energetiche, nonché i rischi connessi alle condizioni dei mercati finanziari, che potrebbero incidere sul finanziamento del debito pubblico;

    per quanto riguarda la finanza pubblica, la previsione a legislazione vigente per il quadriennio 2024-2027 conferma il progressivo rientro dell'indebitamento netto sul PIL lungo tutto l'orizzonte di previsione: l'indebitamento netto tendenziale della PA è previsto attestarsi al 4,3 per cento del PIL nel 2024, per poi scendere al 3,7 per cento nel 2025, al 3,0 per cento nel 2026 e quindi al 2,2 per cento l'anno successivo;

    per quanto attiene ai contenuti del Programma nazionale di riforma (PNR), si sottolinea il ruolo centrale del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), non solo per il volume di investimenti previsti e l'impatto macroeconomico che ne deriverà, ma anche per la sua capacità di incanalare le risorse nazionali ed europee verso un unico programma di riforma, ambizioso e coerente;

Pag. 12

    nell'ambito del PNR, le riforme avviate nel settore giudiziario civile e dell'insolvenza, finalizzate al recupero di efficienza e competitività, dovrebbero contribuire a favorire nuovi investimenti in Italia, creando un contesto maggiormente attrattivo per gli investitori esteri;

    con riferimento al settore fiscale, il decreto legislativo n. 209 del 2023 ha già provveduto ad allineare il sistema italiano alla recente evoluzione normativa internazionale ed europea in tema di contrasto all'evasione e all'elusione, nonché alle raccomandazioni OCSE nell'ambito del progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting);

    riguardo alla sezione concernente l'Aiuto pubblico allo sviluppo (APS), il Governo conferma l'intenzione proseguire il percorso di avvicinamento graduale all'obiettivo dello 0,7 per cento del RNL fissato dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in linea con quanto previsto dall'art. 30 della legge n. 125 del 2014, valorizzando gli strumenti previsti dalla citata legge anche nel quadro del «Piano Mattei» per l'Africa,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 13

IV COMMISSIONE PERMANENTE
(Difesa)

(Relatore: BICCHIELLI)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La IV Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2024 (Doc. LVII, n. 2, e allegati);

   premesso che:

    il DEF 2024, in considerazione della necessità di attendere la conclusione dell'iter di approvazione delle nuove regole di programmazione economica dell'Unione europea che introducono il Piano fiscale-strutturale di medio termine quale strumento per l'indicazione degli obiettivi di legislatura, contiene la I sezione relativa al Programma di stabilità nonché il valore delle politiche invariate, mentre non riporta il profilo programmatico;

    esso è stato comunque predisposto nel rispetto delle regole del Patto di Stabilità e Crescita (PSC) e le principali grandezze di finanza sono in linea con quelle previste lo scorso settembre nella Nota di aggiornamento del DEF (NADEF);

    con riferimento alle nuove regole di programmazione economica dell'Unione europea che introducono il Piano fiscale-strutturale di medio termine, la procedura basata sul debito viene legata alle deviazioni dal percorso di spesa previsto dal Piano e porteranno alla predisposizione di un Rapporto per l'eventuale apertura di una procedura EDP in caso di deviazioni annuali superiori allo 0,3 per cento del PIL o cumulate superiori allo 0,6 per cento;

   apprezzato che:

    tra i fattori rilevanti mitigatori da considerare rispetto all'apertura di una procedura EDP viene aggiunto l'incremento degli investimenti per la difesa,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 14

VI COMMISSIONE PERMANENTE
(Finanze)

(Relatore: OSNATO)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La VI Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finan-

za 2024 (Doc. LVII, n. 2 e Allegati),

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 15

VII COMMISSIONE PERMANENTE
(Cultura, scienza e istruzione)

(Relatrice: MATTEONI)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La VII Commissione,

   esaminati, per le parti di propria competenza, il Documento di economia e finanza 2024 (Doc. LVII, n. 2) e i relativi Allegati;

   premesso che:

    il DEF 2024 presenta una struttura più sintetica rispetto ai precedenti documenti di economia e finanza, in considerazione dell'attuale fase di transizione verso le nuove regole delle governance economica europea e quindi della predisposizione di un quadro programmatico coerente con le nuove regole europee;

    in vista dell'entrata in vigore delle nuove regole europee, il Governo si è limitato a illustrare nel DEF 2024 i contenuti e le informazioni di carattere essenziale sull'andamento tendenziale dei principali dati della finanza pubblica con una stima delle politiche invariate per il prossimo triennio;

    il DEF sottolinea come l'economia italiana nel corso del 2023 abbia dimostrato una resilienza superiore alle attese, nonostante un quadro macroeconomico connotato da instabilità politica, elevata inflazione e da un ciclo restrittivo di politica monetaria, registrando un incremento del PIL dello 0,9 per cento, in decelerazione rispetto al 2022, ma superiore a quello della media dell'area euro ( 0,4 per cento). In tale contesto, la previsione tendenziale del tasso di crescita del PIL si attesta, per il 2024, all'1,0 per cento, mentre si prospetta pari all'1,2 per cento nel 2025, e all'1,1 e allo 0,9 per cento, rispettivamente, nei due anni successivi;

    per quanto riguarda il debito pubblico, per il 2023, i primi dati ufficiali indicano che il rapporto debito/PIL è sceso al 137,3 per cento, in calo di 3,2 punti percentuali rispetto all'anno precedente e a partire dal 2024 il rapporto debito/PIL tenderà a risalire lievemente a causa della recente revisione al rialzo del deficit (che nel 2023 si è attestato su un valore pari al 7,2 per cento del PIL) dovuta alle maggiori spese legate al Superbonus;

   rilevato che:

    nell'ambito delle risposte di policy alle principali sfide economiche, occupazionali e sociali contenute nel Programma nazionale di riforma del DEF 2024, un posto di rilievo è occupato da quelle in materia di istruzione, università e ricerca. Si tratta di alcuni tra i settori sui quali maggiormente insistono le riforme e gli investimenti del PNRR;

    il Governo, nel DEF 2024, stima che dalle riforme contenute nel PNRR su tali versanti possa derivare un effetto sul PIL reale pari a 0,4 per cento al 2026, a 0,8 per cento al 2030, e a 2,8 per cento al 2050. Tali risultati deriveranno in particolarePag. 16 dagli effetti benefici che le riforme in oggetto produrranno in termini di riduzione dell'abbandono scolastico, di miglioramento del capitale umano (aumento dei laureati e dei ricercatori) e della qualità dell'offerta scolastica e universitaria (formazione e reclutamento dei docenti);

    con riferimento al tema del miglioramento del sistema d'istruzione il DEF 2024 rileva che il sistema di istruzione e formazione è stato interessato in questi anni da sei riforme inserite nel PNRR (reclutamento dei docenti, orientamento scolastico, riorganizzazione del sistema scolastico, riforma degli istituti tecnici e professionali, riforma degli Istituti tecnologici superiori, Scuola di alta formazione e formazione del personale scolastico), che hanno determinato un complesso ridisegno normativo della legislazione primaria, e dall'adozione di tutti i connessi atti di legislazione secondaria, che sono stati emanati entro il 2023;

   apprezzato, in particolare, che:

    nell'ambito delle riforme e degli interventi contenuti nel PNRR in materia di digitalizzazione dei servizi pubblici, si segna l'istituzione dell'Anagrafe Nazionale dell'Istruzione Superiore (ANIS), un sistema informativo unitario in grado di facilitare l'accesso ai dati distribuiti in oltre cinquecento sistemi informativi locali;

    al fine di favorire la mobilità tra atenei sono state allocate determinate risorse nazionali e previste iniziative specifiche nel PNRR: in particolare, con la legge di bilancio è stato incrementato il fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio ed è stato approvato il Fondo per l'Erasmus italiano, che permetterà di finanziare borse di studio in favore degli studenti iscritti ai corsi di laurea o di laurea magistrale che partecipano a programmi di mobilità tra atenei;

    sono state disposte nuove risorse nazionali per sostenere gli studenti nella formazione e, al tempo stesso, incrementare la disponibilità di alloggi e posti letto per gli studenti fuori sede. A tale scopo, è stato introdotto un Fondo aggiuntivo (articolo 11 del decreto-legge n. 145 del 2023). Con la legge di bilancio 2024 sono stati stanziati ulteriori 150 milioni di euro a tali scopi (dei quali, 10 milioni di euro nel 2024, 20 milioni nel 2025 e 50 milioni nel 2026 – allocati nel capitolo 7273 dello stato di previsione del MUR – e 70 milioni di euro nel 2027, attualmente allocati nel capitolo 7266 del medesimo stato di previsione). A queste risorse, si aggiungono gli stanziamenti a valere sulle risorse del PNRR che, a seguito della revisione, sono state incrementate per sostenere la realizzazione di ulteriori 60.000 posti letto per studenti universitari entro il 30 giugno 2026. Le risorse complessive disponibili per tale riforma (1.7 della Missione 4, Componente 1 del PNRR) ammontano a circa 1,2 miliardi di euro;

    sono stati introdotti dottorati innovativi che rispondono ai bisogni di innovazione delle imprese. Nella prima fase di attuazione, 1.708 borse di dottorato (di cui 491 destinate al Mezzogiorno) sono state assegnate per ciascuno degli anni accademici 2022/2023 e 2023/2024;

    si è provveduto a potenziare l'offerta di dottorati di ricerca e dottorati innovativi per la Pubblica amministrazione e il patrimonio culturale, finanziando 2.400 borse di studio per percorsi di dottorato di ricerca per l'anno accademico 2022/2023 e 5.068 percorsi di dottorato per l'anno accademico 2023/2024. Tali azioni – rileva il DEF 2024 – hanno permesso di raggiungere e superare l'obiettivo previsto per la fine del 2024,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 17

VIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

(Relatore: BENVENUTI GOSTOLI)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La VIII Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2024 (Doc. LVII, n. 2) e i relativi allegati;

   considerato che nel Programma nazionale di riforma (PNR) viene sottolineato che, nell'ultimo anno, sono state adottate misure volte a rafforzare una strategia che poggia su quattro assi principali: la transizione energetica; il potenziamento delle infrastrutture di energia; la trasformazione del sistema di produzione, trasporto e consumo; l'acquisizione di nuove competenze per i lavoratori che dovranno contribuire a realizzare tale transizione;

   rilevato che, sul fronte della transizione energetica, rivestirà grande importanza la revisione in corso dei documenti programmatici in materia di energia e clima, quali il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) e la Strategia di lungo termine sulla riduzione dei gas ad effetto serra;

   apprezzati gli obiettivi enunciati nell'allegato «Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica», con riguardo alle priorità programmatiche concernenti le infrastrutture strategiche, gli interventi nel settore idrico, la revisione delle concessioni autostradali, nonché le misure in materia di edilizia pubblica e urbanistica;

   evidenziato che con l'allegato infrastrutture al DEF 2024 si riavvia il processo di ricognizione e programmazione degli investimenti di interesse nazionale, anche tenuto conto della definizione della metodologia di individuazione delle infrastrutture strategiche, la cui realizzazione riveste carattere di urgenza ai fini della modernizzazione dello sviluppo del Paese, secondo quanto previsto dal Codice dei contratti pubblici,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 18

IX COMMISSIONE PERMANENTE
(Trasporti, poste e telecomunicazioni)

(Relatore: RAIMONDO)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La IX Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finan-

za 2024 (Doc. LVII, n. 2 e Allegati),

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 19

X COMMISSIONE PERMANENTE
(Attività produttive, commercio e turismo)

(Relatore: GIOVINE)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2024 (Doc. LVII, n. 2, e Allegati);

   preso atto che, riguardo al quadro programmatico, il Governo ha annunciato che gli obiettivi di politica economica dei prossimi anni saranno definiti nel Piano strutturale di bilancio di medio periodo, in conformità di quanto previsto dalle nuove regole europee, attualmente oggetto delle proposte di riforma della governance economica europea;

   considerato che il DEF ascrive grande importanza al processo in corso di revisione dei documenti programmatici in materia di energia e clima, quali il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) e la Strategia di Lungo Termine sulla riduzione dei gas ad effetto serra;

   rilevato che il DEF mette in rilievo il rafforzamento, nell'ultimo anno, dell'impegno nell'avanzamento della transizione ecologica e nella diversificazione degli approvvigionamenti energetici, l'attuazione delle cui misure rafforzano la strategia che poggia sulla transizione energetica, sul potenziamento delle infrastrutture di energia sulla trasformazione del sistema di produzione, trasporto e consumo e sull'acquisizione di nuove competenze per i lavoratori che dovranno contribuire a realizzare tale transizione;

   valutato con favore che per quel che riguarda la strategia di trasformazione del sistema di produzione, trasporto e consumo, nel contesto degli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti, il DEF dichiara necessario adottare una strategia di supporto alle imprese, che preveda misure sia trasversali sia specifiche, in grado di sostenere gli investimenti delle imprese nell'efficientamento energetico e nell'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili; finanziare la ricerca nelle tecnologie sostenibili e la creazione di nuove start-up attive nella transizione ecologica; favorire investimenti per lo sviluppo di tecnologie pulite e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche;

   preso atto degli strumenti rifinanziati dalla legge di bilancio 2024 al di fuori del perimetro del PNRR richiamati dal DEF quali la cosiddetta Nuova Sabatini, la cui dotazione è stata implementata di 100 milioni di euro, il Fondo per la crescita sostenibile, il cosiddetto Fondo Green New Deal, a sostegno delle imprese per progetti di investimento verso un'economia pulita e circolare e i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni, attraverso la concessione di garanzie gestite dalla SACE s.p.a.;

   evidenziato che il DEF segnala – quanto all'incentivazione alla produzione di energia da fonti rinnovabili – la recente adozione del decreto attuativo della disciplina sulle comunità energetiche rinnovabiliPag. 20 e l'autoconsumo diffuso e annuncia che sono in corso di adozione i decreti cosiddetti FER 2 e FER X;

   apprezzata la messa in evidenza dello sviluppo della capacità di accumulo, con l'avvio, primo in Europa, di un mercato a termine degli stoccaggi centralizzati, che permetterà di promuovere nuovi investimenti in stoccaggi elettrochimici e pompaggi idroelettrici;

   condivisa e sottolineata l'importanza di un quadro regolatorio chiaro e uniforme in tema di incremento della produttività, esigenza a cui viene ricondotta l'adozione della legge delega n. 160 del 2023 per la revisione complessiva del sistema degli incentivi alle imprese, e per la quale il DEF 2024 segnala, oltre alla predisposizione degli atti che daranno attuazione alla suddetta riforma organica degli incentivi, l'avvio dei lavori per la stesura della prima legge annuale per le micro, piccole e medie imprese;

   apprezzata l'intenzione dichiarata nel DEF riguardante l'adozione di misure di sostegno all'export e all'internazionalizzazione delle imprese;

   preso atto, per quanto di interesse per la Commissione, che il Governo conferma quali collegati alla decisione di bilancio, a completamento della manovra 2025-2027, i disegni di legge già indicati nel precedente Documento programmatico aggiungendovi un disegno di legge recante norme di principio in materia di intelligenza artificiale,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 21

XI COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro pubblico e privato)

(Relatrice: TENERINI)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La XI Commissione,

   esaminato, per quanto di competenza, il Documento di economia e finanza 2024 (Doc. LVII, n. 2) e i relativi Allegati;

   considerato che, in vista dell'entrata in vigore delle nuove regole europee e in considerazione dell'attuale fase di transizione verso le nuove regole delle governance economica europea e quindi della predisposizione di un quadro programmatico coerente con tali nuove regole, il DEF 2024 illustra i contenuti e le informazioni di carattere essenziale sull'andamento tendenziale dei principali dati della finanza pubblica;

   osservato che in un simile contesto, il DEF 2024 sottolinea come l'economia italiana nel corso del 2023 abbia dimostrato una resilienza superiore alle attese, nonostante un quadro macroeconomico connotato da instabilità politica, elevata inflazione e da un ciclo restrittivo di politica monetaria, registrando un incremento del PIL dello 0,9 per cento, in decelerazione rispetto al 2022, ma superiore a quello della media dell'area euro ( 0,4 per cento) e che, in tale contesto, la previsione tendenziale del tasso di crescita del PIL si attesta, per il 2024, all'1,0 per cento, mentre si prospetta pari all'1,2 per cento nel 2025, e all'1,1 e allo 0,9 per cento, rispettivamente, nei due anni successivi;

   rilevato che, secondo le previsioni del DEF, la crescita del PIL sarà sostenuta, in particolare, dagli investimenti connessi al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e da un graduale recupero del reddito reale delle famiglie;

   osservato che l'aggiornamento del quadro di finanza pubblica a legislazione vigente fissa l'indebitamento netto della PA per il 2024 al 4,3 per cento del PIL, in linea con le previsioni contenute nella NADEF 2023 e in netta diminuzione rispetto al consuntivo dello scorso anno (7,2 per cento) e che la previsione per il quadriennio 2024-2027 indica un progressivo rientro dell'indebitamento netto sul PIL lungo tutto l'orizzonte di previsione;

   rilevato che la nuova proiezione macroeconomica tendenziale per il 2024 si caratterizza altresì per un tasso di inflazione significativamente inferiore a quanto previsto nella NADEF 2023;

   segnalato, in particolare, che, con riferimento agli aspetti di competenza della Commissione lavoro, e con riferimento, in particolare, alle tendenze recenti dell'occupazione e delle retribuzioni, il Documento sottolinea i risultati positivi registrati nel 2023 con riferimento all'andamento del mercato del lavoro, pur evidenziando che ancora non sono stati recuperati i livelli precedenti alla pandemia e che la produttività del lavoro, misurata come rapporto tra PIL Pag. 22e ore lavorate, ha continuato a diminuire, contraendosi complessivamente dell'1,6 per cento rispetto al 2022;

   rilevato che, per quanto concerne il tasso di occupazione, questo nel 2023 ha subito un ulteriore incremento, attestandosi al 61,5 per cento ( 1,3 per cento rispetto al 2022), con un aumento del numero di occupati pari al 2,1 per cento ( 481 mila unità, in lieve rallentamento rispetto al 2022) che ha riguardato maggiormente i lavoratori dipendenti rispetto a quelli autonomi;

   preso atto che risultati positivi hanno riguardato anche il tasso di disoccupazione che, anche a causa della riduzione delle persone in cerca di occupazione (-4 per cento), a gennaio 2024 ha raggiunto il valore minimo degli ultimi 15 anni, pari al 7,2 per cento;

   rilevato che il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) risulta in diminuzione rispetto al 2022, attestandosi nel 2023 al 22,7 per cento e che si registra una riduzione pari a circa 0,8 milioni degli inattivi nella fascia d'età 15-64 anni da fine 2019 a febbraio 2024, di cui 0,5 milioni di genere femminile;

   osservato che, per quanto riguarda le tendenze dei salari, il Governo sottolinea la ripresa, sia pur moderata, della dinamica salariale registrata nel 2023, registrando una crescita delle retribuzioni di fatto per dipendente del 3 per cento, rispetto allo 0,3 per cento del 2022, un incremento determinato sia dalla corresponsione di importi una tantum che dall'innalzamento dei minimi tabellari previsti dalla contrattazione collettiva nazionale;

   segnalato poi che, per quanto riguarda i valori tendenziali del mercato del lavoro, il Documento sottolinea come, nonostante una leggera revisione verso il basso della previsione di crescita rispetto alle ultime stime ufficiali, l'occupazione e la disoccupazione siano attese, rispettivamente, in aumento e in diminuzione nell'intero periodo analizzato, prevedendo altresì un moderato aumento della produttività nel periodo 2024-2027, con riferimento sia a quella misurata sugli occupati ( 0,4 per cento nel 2027) sia a quella misurata sulle ore lavorate ( 0,3 per cento nel 2027);

   rilevato che il Documento analizza altresì gli effetti sull'occupazione del Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori), previsto dal PNRR, stimando che circa 1,5 milioni di persone inattive vengano coinvolte dal programma;

   osservato che, sempre riguardo al mercato del lavoro, il Documento riporta gli interventi adottati in materia di lavoro nel corso del 2023 e nei primi mesi del 2024 volti – in linea con quanto raccomandato all'Italia nel corso degli ultimi anni dal Consiglio dell'UE – ad una maggiore inclusione di donne e giovani nel mercato del lavoro, nonché ad una protezione sociale adeguata, in particolare per i lavoratori atipici, obiettivi perseguiti attraverso il rafforzamento delle politiche attive, con l'attuazione del già citato programma «Garanzia per l'occupabilità dei lavoratori» (GOL), del Piano nazionale giovani, donne e lavoro, nonché l'istituzione dell'Assegno di inclusione ed il supporto per la formazione e il lavoro;

   ricordata poi, al riguardo, l'implementazione del Sistema della certificazione della parità di genere, come previsto dal PNRR, il potenziamento delle misure volte a favorire la conciliazione vita-lavoro, la previsione di nuovi sgravi contributivi, o la conferma di alcuni già esistenti, al fine di incentivare nuove assunzioni, e la proroga di talune indennità volte a favorire la protezione sociale di talune categorie di lavoratori, anche atipici;

   segnalato che l'analisi delle tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico italiano è operata dal Documento in esame in base alla legislazione vigente, e quindi tenendo conto degli istituti transitori solo per l'orizzonte di applicazione vigente, rilevando che il rapporto tra spesa per pensioni e PIL, previsto in crescita fino ad un valore del 15,6 per cento alla fine dell'anno in corso, si mantiene stabile nel quadriennio successivo e riprende a crescere nel 2029, fino a raggiungere un picco Pag. 23nel 2040, con un valore pari al 17,0 per cento, per poi decrescere dal 2044 prima gradualmente e poi rapidamente, in ragione della scomparsa delle generazioni del baby boom;

   preso atto degli obiettivi di policy raggiunti negli ultimi mesi dal Governo, evidenziati nel Programma nazionale di riforma 2024, in tema di riforme volte a proseguire l'azione di modernizzazione ed efficientamento della pubblica amministrazione, nonché dei risultati raggiunti in tema di semplificazione;

   rilevato che il Documento ricorda che, nella modifica del PNRR, è stato previsto che i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) includano lo sviluppo di azioni a favore del lavoro autonomo, l'auto-impresa e l'imprenditorialità;

   osservato che il Documento provvede poi a confermare l'elenco di disegni di legge da qualificare come collegati alla manovra di bilancio, con riferimento ai quali giova ricordare, per le materie di interesse della Commissione, la previsione di un disegno di legge recante misure a sostegno delle politiche per il lavoro, un disegno di legge recante interventi a favore delle politiche di contrasto alla povertà, un disegno di legge recante interventi in materia di disciplina pensionistica, un disegno di legge recante disposizioni in materia di sviluppo della carriera dirigenziale e della valutazione della performance del personale dirigenziale e non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 24

XII COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari sociali)

(Relatore: CIANCITTO)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La XII Commissione,

   esaminato, per quanto di competenza, il Documento di economia e finanza 2024 (Doc. LVII, n. 2 e Allegati);

   tenuto conto che il Documento prevede, per l'anno in corso, una spesa sanitaria corrente pari a 138.776 milioni di euro, con un tasso di crescita del 5,8 per cento rispetto all'anno precedente, nonché una previsione di crescita, al tasso medio annuo del 2 per cento, della spesa sanitaria per il triennio dal 2025 al 2027;

   rilevato, nell'ambito dell'attuazione del PNRR, l'impegno per la riforma dell'assistenza territoriale, che passa attraverso l'istituzione e il potenziamento di un nuovo assetto istituzionale e organizzativo dell'assistenza sanitaria primaria;

   ritenuti condivisibili gli ulteriori obiettivi indicati, consistenti nell'implementazione del sistema dei Percorsi diagnostico terapeutico assistenziali, nell'avvio dell'adozione di un sistema oggettivo e scientificamente riconosciuto di riduzione dell'inappropriatezza prescrittiva, nell'implementazione del Nuovo sistema di garanzia (NSG), al fine di verificare che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza (LEA), nello sviluppo di attività nuove o già in essere quali ad esempio nuovi modelli erogativi (telemedicina), nuovi attori nella rete di erogazione, canali di prenotazione innovativi, ridefinizione dei percorsi di tutela (assistenza domiciliare integrata), trasparenza e funzionalità dei siti web;

   tenuto conto altresì dei dati concernenti gli obiettivi riferiti ai temi dell'innovazione, della ricerca e della digitalizzazione per un migliore Servizio sanitario nazionale;

   rilevato che il Documento evidenzia la continuità delle politiche a sostegno della natalità e delle famiglie, indicato come tema che si colloca al centro dell'agenda politica, e le misure di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, tra cui s'inseriscono le risorse per potenziare i servizi per l'infanzia, in accordo con gli investimenti previsti nell'ambito del PNRR per una migliore offerta educativa;

   considerato che sui temi della disabilità e della non autosufficienza si prevede l'attuazione delle riforme previste nel quadro degli interventi del PNRR, al fine di potenziare la tutela e il supporto a persone con disabilità e anziani,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 25

XIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Agricoltura)

(Relatore: CERRETO)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La XIII Commissione,

   esaminato, per i profili di competenza, il Documento di economia e finanza 2024 (Doc. LVII, n. 2), composto da tre sezioni, la prima relativa al programma di stabilità dell'Italia, la seconda dedicata alle analisi e alle tendenze della finanza pubblica e la terza all'attuazione del Programma nazionale di riforma, e da sette allegati;

   premesso che:

    per quanto di competenza dell'agricoltura, il DEF 2024 indica – nel paragrafo III della III Sezione dedicato alle risposte di policy alle principali sfide economiche occupazioni e sociali del nostro Paese – gli obiettivi che l'Italia si sta impegnando a perseguire: incremento della sostenibilità, autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, innovazione della catena logistica, ammodernamento della strumentazione e del parco macchine delle imprese agricole e una più attenta gestione condivisa della risorsa idrica;

    per il perseguimento di tali obiettivi sono impegnate risorse nazionali ed europee nell'ambito della Politica agricola comune (PAC) e della Politica per lo sviluppo rurale (PSR), per l'agricoltura, le cui politiche sono rispettivamente declinate in ambito nazionale con il Piano strategico nazionale (PSP) e con i Piani per lo sviluppo rurale, e nel Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura (FEAMPA), per la pesca, oltre ai finanziamenti previsti nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR);

   considerato che:

    il Governo attribuisce all'implementazione di tali politiche un ruolo cruciale per la crescita, la modernizzazione e lo sviluppo del comparto primario, investendo su di esse una quantità ingente di risorse economiche,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 26

XIV COMMISSIONE PERMANENTE
(Politiche dell'Unione europea)

(Relatore: GIORDANO)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La XIV Commissione,

   esaminato il Documento di economia e finanza 2024 (Doc. LVII, n. 2 e Allegati);

   ricordato che il 10 febbraio scorso si è raggiunto un accordo politico tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul nuovo Patto di stabilità e crescita, che entrerà in vigore nel 2025 e che prevede, tra le altre novità, il Piano strutturale di bilancio di medio termine, in sostituzione del Programma di stabilità e del Programma nazionale di riforma, e lo scomputo dei cofinanziamenti nazionali dei programmi europei dalla spesa pubblica di riferimento per la sorveglianza di bilancio;

   rilevato che, in considerazione della disattivazione della clausola di salvaguardia generale e la conseguente applicazione del vigente Patto di stabilità, la Commissione europea ha indicato ai Governi di presentare, per il 2024, programmi di stabilità sintetici, limitandosi a fornire contenuti e informazioni a carattere essenziale, in vista della redazione del piano strutturale di bilancio di medio termine che, per quest'anno, dovrà essere presentato all'Unione entro il 20 settembre;

   considerato che, in linea con le indicazioni della Commissione europea, il DEF 2024 evidenzia unicamente le grandezze di finanza pubblica che emergono dal profilo tendenziale a legislazione vigente, le quali sono largamente in linea con lo scenario programmatico delineato nella NADEF del settembre scorso, pur tenendo conto del quadro macroeconomico aggiornato, degli effetti della manovra di bilancio in corso, dei provvedimenti approvati nei primi mesi dell'anno in corso, dell'andamento di entrate e uscite della PA e della rimodulazione delle spese finanziate dal PNRR alla luce delle modifiche approvate dal Consiglio UE l'8 dicembre 2023;

   rilevato positivamente che il Documento sottolinea come l'economia italiana nel corso del 2023 abbia dimostrato una resilienza superiore alle attese, registrando un incremento del PIL dello 0,9 per cento, in decelerazione rispetto al 2022, ma superiore a quello della media dell'area euro ( 0,4 per cento);

   rilevato altresì che, sulla base dei più recenti andamenti congiunturali, la crescita tendenziale del PIL per il 2024 è attesa all'1,0 per cento, con una marginale revisione al ribasso di 0,2 punti percentuali rispetto allo scenario programmatico esposto nella NADEF del settembre scorso ( 1,2 per cento);

   valutato che il deficit strutturale, valore di riferimento per il Patto di stabilità vigente, si conferma in netto miglioramento nel 2024, con un aggiustamento di 3,2 punti percentuali, seguito, nel triennio 2025-2027, da una correzione più contenuta, ma Pag. 27comunque in linea con il miglioramento dello 0,7 per cento richiesto dal Patto di stabilità e dalle Raccomandazioni specifiche per Paese relative al 2024;

   condivisi gli obiettivi indicati nel Programma Nazionale di Riforma 2024, che puntano a convogliare risorse, strumenti e interventi, al fine di accrescere il potenziale economico del Paese, favorire la transizione digitale ed ecologica, ridurre i divari di genere, di età e territorio, migliorare la qualità delle istituzioni, accrescere la competitività del sistema economico e la sua attrattività per gli investitori;

   espresso apprezzamento per le misure specifiche indicate nel DEF volte a favorire la partecipazione femminile al lavoro, la natalità, il potenziamento dei servizi per la prima infanzia e dei congedi parentali, accanto ad una riforma fiscale intesa ad introdurre una tassazione più equa e semplificare il sistema fiscale;

   condiviso l'impianto generale del Documento che delinea un programma ambizioso finalizzato ad invertire la tendenza demografica e a favorire una maggiore partecipazione delle donne nell'economia e nella società, a partire dal mondo dell'istruzione, dell'università e del lavoro,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 28

COMMISSIONE PARLAMENTARE
PER LE QUESTIONI REGIONALI

(Relatrice: FRASSINI)

parere sul

Documento di economia e finanza 2024
(Doc. LVII, n. 2)

  La Commissione parlamentare per le questioni regionali,

   rilevato che il Documento di economia e finanza 2024 reca i valori tendenziali di finanza pubblica rilevabili a legislazione vigente, valori che, osserva il Documento, sono, per l'anno in corso e per gli anni successivi, largamente in linea con lo scenario programmatico tracciato dalla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023;

   considerato che il nuovo Documento non reca un ulteriore quadro programmatico, in considerazione della riforma in itinere della governance economica europea, secondo la quale l'Italia dovrà presentare un piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine entro il 20 settembre dell'anno in corso, sulla base della traiettoria finanziaria di riferimento che sarà definita dalla Commissione europea entro il 21 giugno;

   considerato che, per quanto riguarda gli altri valori tendenziali macroeconomici, il Documento prevede un incremento del PIL (in termini reali e non nominali) pari all'1,0 per cento nell'anno in corso, all'1,2 per cento nel 2025, all'1,1 per cento nel 2026 e allo 0,9 per cento nel 2027;

   valutata positivamente la circostanza, evidenziata nell'atto in esame, del progressivo rientro dell'indebitamento netto sul PIL per il quadriennio 2024-2027, con tutti i risvolti positivi derivanti da tale trend;

   rilevato che il Documento conferma l'elenco di disegni di legge da qualificare come collegati alle leggi di bilancio definito dalla precedente Nota di aggiornamento, che include il disegno di legge recante disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, il disegno di legge per la revisione del testo unico degli Enti locali e il disegno di legge in materia di riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale e dell'assistenza ospedaliera;

   preso atto, relativamente alla spesa sanitaria – la quale riveste un ruolo importante per quel che concerne i profili di competenza regionale – che per il 2024 viene previsto un ammontare pari a 138.776 milioni di euro (equivalente al 6,4 per cento del PIL), con un tasso di crescita del 5,8 per cento rispetto al 2023 e considerato altresì che, a seguito dei rinnovi contrattuali, è prevista una crescita del 9,7 per cento rispetto al 2023 degli emolumenti dei lavoratori del settore, con tutti i risvolti positivi in termini di valorizzazione del personale di tale comparto fondamentale;

   preso atto della tabella I.1-1, allegata al DEF, relativa alle spese dello Stato nelle regioni e nelle province autonome, nella quale sono esposte, con riferimento agli Pag. 29ultimi dati di consuntivo disponibili, le risorse destinate ai predetti enti territoriali;

   considerato, con riferimento alla sopracitata tabella I.1-1, che il raffronto tra la spesa sostenuta nel 2021 e la spesa sostenuta nel 2022 evidenzia una diminuzione della spesa corrente (che passa da euro 623.373.865 a euro 606.532.564) e un aumento della spesa in conto capitale (che passa da euro 148.986.867 a euro 742.429.309), con un trend qualitativo della spesa valutabile positivamente, atteso che in tutte le organizzazioni pubbliche la diminuzione percentuale delle spese correnti rispetto alle spese per investimenti costituisce un risultato utile,

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PARERE FAVOREVOLE