Doc. XVIII, n. 10

COMMISSIONI RIUNITE
V (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
E XIV (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)

DOCUMENTO FINALE, A NORMA DELL'ARTICOLO 127 DEL REGOLAMENTO, SU:

comunicazione della commissione al parlamento europeo, al consiglio, al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni – un pacchetto adeguato per la prossima generazione di risorse proprie (com(2023)330 final)

proposta modificata di decisione del consiglio recante modifica della decisione (ue, euratom) 2020/2053 relativa al sistema delle risorse proprie dell'unione europea (com(2023)331 final)

proposta modificata di regolamento del consiglio che modifica il regolamento (ue, euratom) 2021/768 del consiglio, del 30 aprile 2021, per quanto riguarda le misure di esecuzione relative a nuove risorse proprie dell'unione europea (com(2023)332 final)

proposta modificata di regolamento del consiglio concernente le modalità e la procedura di messa a disposizione delle risorse proprie basate sul sistema per lo scambio di quote di emissioni, sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere e sugli utili riassegnati e sulla risorsa propria basata su dati statistici relativi agli utili delle imprese, nonché le misure per far fronte al fabbisogno di tesoreria (com(2023)333 final)

comunicazione della commissione al parlamento europeo, al consiglio europeo, al consiglio, al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni – revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 (com(2023)336 final)

proposta di regolamento del consiglio recante modifica del regolamento (ue, euratom) 2020/2093 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 (com(2023)337 final e allegato)

Approvato il 6 dicembre 2023

stabilimenti tipografici carlo colombo

Pag. 2

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Un pacchetto adeguato per la prossima generazione di risorse proprie (COM(2023)330 final)

Proposta modificata di decisione del Consiglio recante modifica della decisione (UE, Euratom) 2020/2053 relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea (COM(2023)331 final)

Proposta modificata di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (UE, Euratom) 2021/768 del Consiglio, del 30 aprile 2021, per quanto riguarda le misure di esecuzione relative a nuove risorse proprie dell'Unione europea (COM(2023)332 final)

Proposta modificata di regolamento del Consiglio concernente le modalità e la procedura di messa a disposizione delle risorse proprie basate sul sistema per lo scambio di quote di emissioni, sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere e sugli utili riassegnati e sulla risorsa propria basata su dati statistici relativi agli utili delle imprese, nonché le misure per far fronte al fabbisogno di tesoreria (COM(2023)333 final)

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 (COM(2023)336 final)

Proposta di Regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 (COM(2023)337 final e Allegato)

DOCUMENTO FINALE APPROVATO DALLE COMMISSIONI RIUNITE

  Le Commissioni riunite V (Bilancio, tesoro e programmazione) e XIV (Politiche dell'Unione europea),

   esaminate, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento della Camera dei deputati, le seguenti proposte della Commissione europea concernenti la revisione intermedia del Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 e l'introduzione di nuove risorse proprie dell'Unione europea:

    comunicazione recante la revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 (COM(2023)336);

    proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 (COM(2023)337);

    comunicazione recante un pacchetto adeguato per la prossima generazione di risorse proprie (COM(2023)330);

Pag. 3

    proposta modificata di decisione del Consiglio recante modifica della decisione (UE, Euratom) 2020/2053 relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea (COM(2023)331);

    proposta modificata di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (UE, Euratom) 2021/768 del Consiglio per quanto riguarda le misure di esecuzione relative a nuove risorse proprie dell'Unione europea (COM(2023)332);
    proposta modificata di regolamento concernente modalità e procedura di messa a disposizione delle risorse proprie basate sul sistema per lo scambio di quote di emissioni, sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere e sulla risorsa propria basata su dati statistici relativi agli utili delle imprese, nonché le misure per far fronte al fabbisogno di tesoreria (COM(2023)333);

   premesso che:

    la presentazione delle proposte in esame fa seguito a un preciso impegno contenuto nell'accordo interistituzionale siglato a dicembre 2020 tra Parlamento europeo, Consiglio dell'Unione europea e Commissione europea in sede di approvazione del QFP dell'Unione europea 2021-2027;

    alla base della proposta di revisione intermedia del QFP dell'Unione europea, che riguarderà il periodo 2024-2027, si pone opportunamente l'esigenza di tenere conto degli importanti sviluppi che si sono verificati dopo la sua adozione, con particolare riferimento alle conseguenze economiche e sociali della crisi pandemica, ai flussi migratori, all'invasione russa dell'Ucraina e alla conseguente crisi umanitaria ed energetica, alla rapida accelerazione dell'inflazione e dei tassi di interesse, alle ripetute perturbazioni delle catene di approvvigionamento globale e all'accresciuta competizione tecnologica globale;

    per rispondere a queste sfide, l'Unione europea ha sfruttato al massimo le disponibilità del bilancio comune, ricorrendo ampiamente alle redistribuzioni e sfruttandone i ristretti meccanismi di flessibilità, con il risultato che il bilancio stesso non dispone più, per i prossimi quattro anni, di margini e stanziamenti adeguati per affrontare le priorità dell'attuale contesto geopolitico ed economico, che si presenta estremamente volatile e incerto;

    è, pertanto, condivisibile nelle sue linee generali la proposta della Commissione di rafforzare il QFP dell'Unione europea in tre settori prioritari, identificati nel sostegno all'Ucraina, nelle migrazioni e nelle sfide esterne e nella competitività tecnologica europea, in modo da affrontare sfide di carattere globale, che non possono essere fronteggiate efficacemente dai singoli Stati membri;

    la revisione intermedia risponde dunque all'obiettivo di dotare l'Unione di nuovi strumenti e maggiori risorse per perseguire più adeguatamente le proprie priorità politiche;

    un intervento di dimensioni insufficienti non rappresenterebbe un segnale confortante in vista del confronto che si aprirà in futuro in merito al QFP dell'Unione europea per la prossima programmazione di bilancio;

Pag. 4

    in questa prospettiva, le proposte legislative in esame devono essere necessariamente negoziate contemporaneamente, secondo una logica di pacchetto, e finanziate senza intaccare i fondi a disposizione della politica di coesione e della politica agricola comune, in quanto anch'essi rivestono carattere prioritario in considerazione delle finalità che perseguono;

    è condivisibile l'esigenza di raggiungere un accordo entro la fine dell'anno 2023, in modo da assicurare il finanziamento dell'assistenza all'Ucraina e delle altre priorità a partire dall'anno prossimo;

    risultano altresì apprezzabili, in linea di principio, le modifiche prospettate dalla Commissione europea alle proposte, già presentate a dicembre 2021, di nuove risorse proprie collegate al sistema per lo scambio di quote di emissioni (ETS) e al meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM), allo scopo di adeguarle alla legislazione adottata a livello unionale, nonché di introdurre una nuova risorsa propria transitoria basata sui dati statistici comunicati dagli enti nazionali ad Eurostat riguardo ai profitti delle società, che sarebbe successivamente sostituita da un eventuale contributo nell'ambito della proposta «Imprese in Europa: quadro per l'imposizione dei redditi (BEFIT)», proposto dalla Commissione europea;

   tenuto conto che:

    sebbene strettamente collegate, anche in termini di impatto complessivo sul saldo netto degli Stati membri, le proposte per la revisione intermedia del QFP e quelle per l'istituzione di nuove risorse proprie stanno seguendo percorsi negoziali distinti, tenuto conto anche del fatto che per la loro approvazione sono necessarie procedure e maggioranze diverse, per permettere di raggiungere più rapidamente un accordo sulla revisione intermedia del QFP;

    con riferimento alla revisione del QFP, a livello di Consiglio dell'Unione europea sono emerse importanti divergenze tra gli Stati membri che hanno riguardato, tra l'altro, l'entità dell'incremento del bilancio prospettato dalla Commissione europea e l'opportunità di limitare l'intervento alle sole voci di spesa che riguardano l'Ucraina, per cui il confronto non sembra prossimo ad un'intesa del tutto condivisa;

    le proposte di compromesso più recenti, avanzate dalla Presidenza spagnola del Consiglio dell'Unione europea, sembrano prefigurare, rispetto alla proposta della Commissione europea, una riduzione dei nuovi stanziamenti e un maggiore utilizzo delle ridistribuzioni interne del bilancio;

    il Parlamento europeo ha chiesto invece di innalzare il volume complessivo del QFP riveduto di 10 miliardi di euro rispetto alla proposta della Commissione europea;

    preso atto degli elementi di valutazione acquisiti nel corso dell'audizione del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR;

    ribaditi gli indirizzi espressi con riferimento al negoziato sul QFP nelle risoluzioni approvate il 25 ottobre 2023 dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica in occasione delle comunicazioniPag. 5 del Presidente del Consiglio dei Ministri in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 ottobre 2023,

   rilevata la necessità che il presente documento sia trasmesso al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico,

   impegnano il Governo a perseguire nel corso dei negoziati i seguenti obiettivi:

    a) con riferimento alla revisione del Quadro finanziario pluriennale dell'Unione europea 2021-2027, è necessario ribadire una logica di pacchetto che garantisca il raggiungimento di un'intesa parallela e complessiva sulle proposte presentate;

    b) l'intesa sulla revisione dovrebbe essere sufficientemente ambiziosa, in termini di nuove risorse da assegnare al bilancio europeo, e dovrebbe essere raggiunta entro la fine dell'anno corrente, anche allo scopo di garantire la continuità dell'assistenza finanziaria all'Ucraina; le nuove risorse da assegnare al bilancio dell'Unione europea devono essere, infatti, tali da consentire all'Unione di perseguire effettivamente le priorità individuate, senza compromettere l'efficacia delle politiche tradizionali; in questo senso, non possono in alcun modo accettarsi eventuali proposte di redistribuzione finanziate in tutto o in parte mediante tagli ai fondi destinati alla politica di coesione e alla politica agricola comune;

    c) allo stesso tempo, è necessario garantire appropriati margini di flessibilità nel bilancio per utilizzare le risorse esistenti, assicurando in particolare la possibilità di adeguare l'allocazione dei finanziamenti in caso di shock economici inaspettati o per reagire adeguatamente e tempestivamente a eventuali emergenze naturali e climatiche;

    d) occorre in ogni caso assicurare che la revisione non determini un peggioramento del saldo netto dell'Italia;

    e) deve essere promossa l'individuazione di una soluzione appropriata al problema dell'aumento dei tassi di interesse, che rende più oneroso il rimborso del debito; in questo contesto occorre considerare che il costo degli interessi non costituisce una spesa discrezionale e non può, pertanto, essere soggetto a un tetto di spesa nell'ambito di un massimale del QFP senza determinare un rischio diretto per i programmi di investimento e i loro beneficiari e per la capacità del bilancio di rispondere alle esigenze emergenti;

    f) con riferimento specificamente all'Ucraina, è necessario adoperarsi per l'istituzione – in tempo utile affinché sia operativo fin dall'inizio del 2024 – del nuovo strumento per il sostegno finanziario a un Paese in guerra, capace di adattarsi all'evolversi della situazione; occorre, inoltre, assicurare che la BEI svolga un ruolo centrale nella ricostruzione con risorse adeguate; va in ogni caso garantito un level playing field per le aziende, soprattutto le piccole e medie imprese, nell'ambito delle misure secondo Pilastro del nuovo strumento per l'Ucraina, volte ad attrarre e mobilitare investimenti pubblici e privati per la ripresa e la ricostruzione del Paese;

Pag. 6

    g) con riguardo alle politiche in materia di immigrazione, è necessario assicurare risorse adeguate per finanziare le politiche di contrasto ai flussi irregolari e i partenariati strategici con i Paesi del Vicinato Sud e dell'Africa, in particolare con quelli di origine e transito, nonché per sostenere l'attuazione del nuovo Patto sulla migrazione e l'asilo;

    h) occorre mantenere alta l'ambizione, anche in termini di risorse, della nuova piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa «STEP», che permetterà di investire sulle tecnologie più avanzate; a questo scopo, dovrebbero essere garantiti stanziamenti aggiuntivi per specifici programmi dell'Unione europea, anche in combinazione con una maggiore flessibilità nell'uso dei fondi europei, con particolare riguardo a quelli relativi ai Piani nazionali di ripresa e resilienza e alle politiche di coesione; anche grazie a tali misure, va garantito un maggiore parità di condizioni nel mercato unico tra Paesi che hanno diversi spazi di bilancio, tenuto conto che la decisione di allentare le norme sugli aiuti di Stato ha avvantaggiato gli Stati membri che dispongono di maggiori capacità fiscali per sostenere i propri settori produttivi;

    i) allo stesso tempo, nell'ottica di promuovere l'autonomia strategica aperta e la competitività a lungo termine dell'Unione europea, assicurando nel contempo parità di condizioni, si pone l'esigenza di ribadire la richiesta italiana di creare rapidamente un vero e proprio Fondo di sovranità europeo, con risorse comuni adeguate, di cui la piattaforma «STEP» costituirebbe un primo sviluppo, che possa colmare il deficit di finanziamento degli investimenti strategici, anche infrastrutturali, ed evitare nel contempo la frammentazione del mercato unico;

    l) nella prospettiva della richiamata autonomia strategica aperta, occorre sottolineare la necessità che l'Unione europea abbia a disposizione nuovi finanziamenti per sostenere gli investimenti strategici, come quelli per le transizioni verde e digitale, per sostenere la filiera dei semiconduttori e delle materie prime critiche e l'aumento delle capacità di difesa dell'Unione, nonché per diminuire la dipendenza dai Paesi terzi, in particolar modo dalla Cina e dai Paesi asiatici;

    m) per quanto riguarda le modifiche al sistema delle risorse proprie, che incide in modo decisivo sul modo di intendere il processo di integrazione europea e sui suoi sviluppi futuri, si ribadisca il sostegno all'introduzione di nuove entrate effettivamente proprie dell'Unione europea, che riducano la dipendenza dai contributi degli Stati membri a titolo di risorsa basata sul Reddito nazionale lordo e contribuiscano a coprire il rimborso del debito di Next Generation EU, senza innalzare la pressione fiscale complessiva.