Doc. XVI, n. 1

RELAZIONE DELLE COMMISSIONI
III (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
E IV (DIFESA)

(Relatore per la III Commissione: LOPERFIDO)
(Relatore per la IV Commissione: BAGNASCO)

sulla

deliberazione del consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'italia a ulteriori missioni internazionali, adottata il 1° maggio 2023 (anno 2023) (doc. xxv, n. 1)

e sulla

relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2022, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2023 (doc. xxvi, n. 1)

Approvata dalle Commissioni il 22 giugno 2023, a conclusione dell'esame di deliberazioni del Governo ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge 21 luglio 2016, n. 145

Presentata alla Presidenza il 22 giugno 2023

Pag. 2

RELAZIONE DELLE COMMISSIONI
III (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
E IV (DIFESA) ALL'ASSEMBLEA

SULLA

deliberazione del consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'italia a ulteriori missioni internazionali, adottata il 1° maggio 2023 (anno 2023) (doc. xxv, n. 1)

e sulla
relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2022, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2023 (doc. xxvi, n. 1)

  Le Commissioni III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa) della Camera dei deputati,

   esaminata e discussa la Relazione del Consiglio dei ministri in merito alla prosecuzione delle missioni in corso e delle iniziative di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2022, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2023 (Doc XXVI, n. 1), nonché la Deliberazione presentata dal Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia ad ulteriori missioni internazionali per l'anno 2023 (Doc XXV, n. 1), adottate il 1° maggio 2023 ai sensi, rispettivamente, degli articoli 3, comma 1, primo periodo, e 2, comma 2, secondo periodo, della legge 21 luglio 2016, n. 145;

   richiamate le comunicazioni del Governo sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, di cui alla citata Deliberazione, svolte il 18 maggio 2023, davanti alle Commissioni riunite affari esteri (III) e difesa (IV) della Camera dei deputati e affari esteri e difesa (3^) del Senato della Repubblica, nonché gli ulteriori approfondimenti istruttori svolti dalle medesime Commissioni;

   premesso che:

    si deve ancora una volta evidenziare il ritardo con il quale la Deliberazione è sottoposta all'esame ed all'autorizzazione parlamentare, situazione che impedisce al Parlamento di deliberare tempestivamente sulle missioni internazionali, nuove o da proseguire, vanificando compromettendo l'efficacia dell'indirizzo parlamentare e la correttezza del rapporto Parlamento-Governo nella definizione dei prioritari indirizzi di politica estera;

    occorre, quindi, che venga avviata quanto prima una revisione dei meccanismi delineati dalla legge 21 luglio 2016, n.145 e che il Governo assuma, anche a legislazione vigente, tutte le misure e gli aggiustamenti necessari per far sì che la presentazione della delibera e della Relazione analitica avvenga nei tempi stabiliti dalla legge e in modo da assicurare al Parlamento l'esercizio del proprio ruolo nel procedimento autorizzatorio delle missioni internazionali;

    con la Deliberazione in merito alla partecipazione dell'Italia ad ulteriori missioni internazionali per l'anno 2023 (Doc XXV, n. 1), il Governo intende avviare, per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, quattro nuove missioni internazionali;

    in particolare, la missione denominata EUMAM Ucraina (scheda 6-bis/2023) riguarda la partecipazione di un contingente italiano alla missione dell'Unione europea di assistenza militare a sostegno dell'Ucraina, con l'obiettivo di corrispondere Pag. 3alle attuali esigenze di formazione militare di base e collettiva, nonché di formazione militare specializzata del personale ucraino in materia di medicina, logistica, protezione da agenti chimici, biologici e radioattivi, supporto ingegneristico, cibersicurezza e ciberdifesa, nonché formazione di istruttori, mentre le missioni EUBAM Libia (scheda 16-bis/2023) e EUMPM Niger (scheda 21-bis/2023) promuovono il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, rispettivamente, in Libia e in Niger, e la missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Burkina Faso è finalizzata a sviluppare e rafforzare le capacità di difesa e sicurezza delle Forze armate burkinabé;

    con riguardo, invece, alla Relazione analitica (Doc XXVI, n. 1), il Documento del Governo riferisce che, nel complesso, l'andamento delle missioni internazionali in corso è stato coerente con il quadro programmatico delineato e che i principali elementi di novità occorsi hanno riguardato: la ridenominazione dell'operazione aeronavale Mare Sicuro in Mediterraneo Sicuro, ampliando l'area di operazioni e includendo il Mediterraneo Orientale al fine di sostenere uno sforzo politico e diplomatico volto a proteggere gli interessi nazionali nell'area in termini di sicurezza energetica, sicurezza marittima, stabilizzazione dei Paesi rivieraschi, contrasto al terrorismo e supporto al controllo dei flussi migratori; l'interruzione, in risposta al deterioramento delle condizioni di sicurezza, della contribuzione alle operazioni e missioni dell'Unione europea in Mali (EUTM Mali) e nella Repubblica Centro Africana (EUTM RCA); il termine delle operazioni di coalizione della Task Force Takuba, con il conseguente ripiegamento del contingente nazionale; infine, l'attivazione e l'impiego, per mitigare gli effetti destabilizzanti della crisi russo-ucraina, di forze di riserva poste in prontezza nei Balcani Occidentali, nell'ambito delle missioni EUFOR Althea ed EULEX Kosovo;

    rispetto alla precedente Deliberazione, la consistenza massima annuale complessiva dei contingenti delle Forze armate impiegati nei teatri operativi nel 2023 risulta pari a 11.342 unità, in aumento di quasi 1.300 unità, mentre il fabbisogno finanziario, per il Ministero della Difesa, anch'esso in aumento rispetto al 2022 di quasi 80 milioni di euro, raggiunge complessivamente la somma di euro 1.301.338.976;

   considerato che:

    il contesto internazionale in cui l'Italia si colloca continua ad essere caratterizzato da una congiuntura fluida e instabile, che determina effetti diretti sulla nostra sicurezza nazionale e che il conflitto in Ucraina ha minato le fondamenta stesse del sistema di relazioni internazionali costruito a partire dal secondo dopoguerra, con ripercussioni sistemiche di ampia portata;

    l'Italia mantiene come caposaldo della sua azione la sua appartenenza all'Unione Europea e all'Alleanza atlantica, oltre al multilateralismo imperniato sul sistema delle Nazioni Unite; in tale contesto, va accolta con favore la Terza Dichiarazione Congiunta NATO-UE sottoscritta il 10 gennaio 2023, che, in uno spirito di complementarità, promuove una cooperazione sempre più stretta tra Alleanza atlantica e Unione europea, in particolare in ambiti come il contrasto alle minacce ibride, la mobilità militare e le esercitazioni congiunte;

    l'azione del nostro Paese si dispiega, in tutti i teatri di crisi, con l'obiettivo di salvaguardare l'interesse nazionale e operare a tutela della pace e della sicurezza, promuovendo i valori fondamentali di democrazia, libertà e Stato di diritto, con un'attenzione strategica prioritaria rivolta alla regione del Mediterraneo «allargato» e ai Balcani Occidentali, i cui equilibri sono profondamente toccati dalla crisi in Europa orientale;

    con specifico riguardo al Mediterraneo e al Medio Oriente, il nostro Paese continua a sostenere con convinzione il processo di stabilizzazione in Libia sotto l'egida delle Nazioni Unite per promuovere il dialogo intra-libico, e prosegue nell'impegno contro Daesh ed il terrorismo di Pag. 4matrice fondamentalista, attivo in Iraq, Siria, Sahel, ma anche, con rischi di ulteriore propagazione, nell'Africa occidentale e centrale;

    in relazione ai Balcani Occidentali, il completamento della transizione democratica e la loro progressiva integrazione nell'UE rimangono fattori centrali per il consolidamento della pace, la democrazia e la stabilità europea; in questo contesto, risulta essenziale il contributo fornito dalla Missione NATO KFOR al processo di normalizzazione dei rapporti tra Serbia e Kosovo, che rappresenta la principale criticità nella regione;

    la presenza italiana, sia nel quadro di iniziative multilaterali sia sulla base di accordi bilaterali, mira a promuovere la democrazia e lo Stato di diritto attraverso una intensa attività di institution building in particolare nei contesti – dai Balcani al continente africano – più esposti all'influenza di attori terzi – in primis, Federazione russa e Cina – che non condividono il nostro patrimonio di valori, fondato sul rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali;

    nell'ottica di un'assunzione crescente di responsabilità geopolitiche, è opportuno procedere rapidamente alla elaborazione del documento nazionale attuativo della Strategia UE per l'Indo-pacifico, al fine di consolidare il posizionamento dell'Italia nell'area a tutela della libertà di navigazione e contrastare, in sinergia con le altre democrazie, le minacce alla sicurezza dei mari e alle catene di approvvigionamento globale;

    nell'ambito dello sforzo profuso negli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, si attesta che le risorse programmate per il 2023 ammontano ad un totale di 358.668.800 euro, in diminuzione rispetto al fabbisogno del 2022, fissato a 408.691.229 euro; tale diminuzione, tuttavia, sconta il fatto che nel 2022 sono stati erogati 40 milioni di euro a titolo di reintegro nella disponibilità dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo del contributo di 110 milioni di euro erogato alla Tesoreria dello Stato ucraino quale sostegno al bilancio generale dell'Ucraina; poiché nel 2021 il fabbisogno era stimato in 343.800.000 euro, per il 2023 si registra dunque un leggero aumento;

    considerato che gli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione (di cui alle schede da 48/2023 a 51/2023), anche per il 2023 e in continuità con il recente passato, sono incentrati soprattutto sull'area del Mediterraneo, del Medio Oriente e sull'Africa, con una ampia tipologia di azioni finalizzate a rafforzare la sicurezza e la stabilità regionali e a sostenere i Paesi maggiormente impegnati nella lotta al terrorismo e al contrasto dei traffici illegali e più esposti al fenomeno delle migrazioni irregolari, con un attenzione prioritaria al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali in particolare delle persone più vulnerabili;

    in particolare, in Africa centrale le problematiche di sviluppo si intrecciano con l'instabilità politica e istituzionale che caratterizza numerosi Paesi, specialmente in quelle aree colpite dalla presenza di gruppi terroristici e organizzazioni criminali, nonché dal susseguirsi di crisi umanitarie e scontri inter-etnici e ricorrenti tensioni fra Stati confinanti, come, da ultimo, fra Repubblica Democratica del Congo (RDC) e Ruanda, così come riportato nella relazione analitica del Governo; in questa situazione di perdurante emergenza, aggravata da eventi climatici estremi quali siccità e alluvioni, in aree cruciali anche in quanto contigue alle rotte dei flussi migratori verso l'Europa, si potrebbe configurare per il nostro Paese l'opportunità di valutare un contributo, già a partire dal 2024, su base multilaterale (ad esempio in ambito MONUSCO), a una missione internazionale finalizzata alla stabilizzazione di quelle aree (come il Nord Kivu) che più necessitano di attività di Force Protection a tutela dei civili e delle minoranze etniche e religiose a maggiore rischio di incolumità, attraverso attività di supporto, sostegno, addestramento e formazione a favore delle Forze di sicurezza e Forze Armate locali, promuovendoPag. 5 altresì opportune iniziative di cooperazione, anche decentrata, in quelle zone;

   propongono all'Assemblea di autorizzare, per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2023, la prosecuzione delle missioni internazionali in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno ai processi di pace e di stabilizzazione, di cui ai punti 4.1, 4.2 e 4.3 della Relazione analitica DOC XXVI n.1, di seguito riportate:

  Europa:

   NATO Joint Enterprise nei Balcani (scheda n. 1/2023);

   European Union Rule of Law Mission in Kosovo – EULEX Kosovo personale militare (scheda n. 2/2023);

   EUFOR ALTHEA in Bosnia Erzegovina (scheda n. 3/2023);

   United Nations Peacekeeping Force in Cyprus – UNFICYP (scheda n. 4/2023);

   NATO Sea Guardian nel Mar Mediterraneo (scheda n. 5/2023);

   EUNAVFOR MED operazione Irini (scheda n. 6/2023);

   European Union Rule of Law Mission in Kosovo – EULEX Kosovo personale della Polizia di Stato (scheda n. 42/2023);

   United Nations Mission in Kosovo UNMIK (scheda n. 43/2023);

   Missione di assistenza alla Polizia albanese (scheda n. 44/2023);

  Asia:

   United Nations Interim Force in Lebanon – UNIFIL (scheda n. 7/2023);

   Missione bilaterale di addestramento delle forze armate libanesi – MIBIL (scheda n. 8/2023);

   Missione bilaterale di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi (scheda n. 9/2023);

   Coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh (scheda n. 10/2023);

   NATO Mission in Iraq (scheda n. 11/2023);

   United Nations Military Observer Group in India and Pakistan – UNMOGIP (scheda n. 13/2023);

   personale militare impiegato negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrain, Qatar e a Tampa per le esigenze connesse con le missioni internazionali in Medio Oriente e Asia (scheda n. 14/2023);

   European Union Police – Coordination Office for Palestinian Police Support (scheda n. 45/2023);

  Africa:

   United Nations Support Mission in Libya – UNSMIL (scheda n. 15/2023);

   Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (scheda n. 16/2023);

   Missione bilaterale di cooperazione in Tunisia (scheda n. 17/2023);

   EUCAP Sahel Niger (scheda n. 20/2023);

   Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (scheda n. 21/2023);

   United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara – MINURSO (scheda n. 22/2023);

   Multinational Force and Observers in Egitto – MFO (scheda n. 23/2023);

   EUNAVFOR ATALANTA (scheda n. 24/2023);

   European Union Training Mission Somalia – EUTM Somalia (scheda n. 25/2023);

   EUCAP Somalia (scheda n. 26/2023);

   Missione bilaterale di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane, dei funzionari yemeniti e delle forze armate gibutiane (scheda n. 28/2023);

   Personale impiegato presso la base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti per le esigenze connesse con le missioni internazionali nell'area del Corno d'Africa e zone limitrofe (scheda n. 29/2023);

Pag. 6

   EUTM Mozambico (scheda 30/2023);

   Partecipazione di personale della Polizia di Stato e di un Ufficiale della Guardia di finanza alla missione UE denominata European Union Border Assistance in Lybia (EUBAM Libia) (scheda n. 46/2023);

   Partecipazione di personale del Corpo della Guardia di finanza alla missione bilaterale di assistenza nei confronti delle Istituzioni libiche preposte al controllo dei confine marittimi (scheda n. 47/2023);

   Potenziamento di dispositivi nazionali e della NATO:

    «Mediterraneo Sicuro»: dispositivo aeronavale nazionale nel Mar Mediterraneo, nel cui ambito è inserita la missione bilaterale in supporto alla Marina libica (scheda n. 31/2023);

    impiego di un dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nel Golfo di Guinea (scheda n. 32/2023);

    impiego di un dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nello Stretto di Hormuz, nell'ambito dell'iniziativa multinazionale europea EMASOH (scheda n. 33/2023);

   NATO Implementation of the Enhancement of the Frameworkfor the South (scheda n. 34/2023);

   NATO dispositivo per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (scheda n. 35/2023);

   NATO: dispositivo per la sorveglianza navale dell'area sud dell'Alleanza (scheda n. 36/2023);

   NATO Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (scheda n. 37/2023);

   NATO: dispositivo per la presenza nell'area sud-est dell'Alleanza (enhanced Vigilance Activities) (scheda n. 38/2023);

   NATO: dispositivo per la presenza in Lettonia (enhanced Forward Presence) (scheda n. 39/2023);

   Esigenze comuni a più teatri operativi delle Forze armate (scheda n. 40/2023);

   Supporto info-operativo a protezione delle Forze armate (scheda n. 41/2023);

   Interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione;

   Iniziative di cooperazione allo sviluppo e di sminamento umanitario (scheda n. 48/2023);

   Interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione rafforzamento della sicurezza (scheda n. 49/2023);

   Partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza (scheda n. 50/2022);

   Interventi operativi di emergenza e di sicurezza (scheda n. 51/2023);

   propongono, altresì, all'Assemblea di autorizzare, per il periodo 1° gennaio – 31 maggio 2023, la prosecuzione delle missioni internazionali in corso di cui al punto 4.1 della Relazione analitica DOC XXVI n.1, di seguito riportate:

  Asia:

   European Union Advisory Mission in support of Security Sector Reform in Iraq – EUAM Iraq (scheda n. 12/2023);

  Africa:

   MINUSMA in Mali (scheda n. 18/2023);

   EUCAP Sahel Mali (scheda n. 19/2022);

   United Nations Assistance Mission in Somalia – UNSOM (scheda n. 27/2023);

   propongono, infine, all'Assemblea di autorizzare per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2023 la partecipazione dell'Italia alle seguenti quattro nuove missioni, di cui alla Deliberazione del Consiglio dei ministri del 1° maggio 2023 (Doc. XXV, n. 1), di seguito riportate:

  Europa:

   Partecipazione di personale militare alla missione UE denominata European Pag. 7Union Military Assistance Mission in Ucraina (scheda n. 6-bis/2023);

  Africa:

   Partecipazione di personale militare alla missione UE denominata European Union Border Assistance in Lybia (EUBAM Libia) (scheda n. 16-bis/2023);

   Partecipazione di personale militare alla missione UE denominata European Union Military Partnershipe Mission in Niger (EUMPM Niger) (scheda n. 21-bis/2023);

   Partecipazione di personale militare alla missione bilaterale di supporto nella repubblica del Burkina Faso (scheda n. 30-bis/2023).