CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 giugno 2024
326.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
Pag. 3

GIUNTA PLENARIA

  Giovedì 20 giugno 2024. — Presidenza del presidente Enrico COSTA.

  La seduta comincia alle 8.35.

Comunicazioni del presidente su un'istanza inviata dal legale dell'On. Vittorio Sgarbi.

  Enrico COSTA, presidente, ricorda che, come convenuto nella riunione dell'Ufficio di Presidenza del 28 maggio scorso, l'ordine del giorno prevede l'inizio dell'esame di una istanza con la quale il legale dell'on. Sgarbi, in nome e per conto del suo assistito – nel denunciare alcune asserite irregolarità, che sarebbero state commesse dalla magistratura inquirente nell'ambito di un procedimento penale a carico dell'on. Sgarbi stesso – chiede che la Camera adotti talune iniziative a tutela delle prerogative parlamentari previste dall'articolo 68, terzo comma, della Costituzione e, in particolare, valuti la sussistenza dei presupposti per sollevare conflitto di attribuzione nei confronti dell'Autorità giudiziaria procedente.
  Ricorda che l'istanza in questione è stata trasmessa dal Presidente della Camera affinché la Giunta per le autorizzazioni esprima le proprie valutazioni di competenza. All'istanza è allegata una ponderosa documentazione – in pratica tutto il fascicolo del pubblico ministero – che è ovviamente a disposizione dei colleghi per la consultazione riservata in sede.
  Sotto il profilo procedurale, segnala preliminarmente che la Giunta per le autorizzazioni – oltre che nelle materie specificamente previste dall'articolo 68 della Costituzione e dalla legge n. 140 del 2003 – esprime in via di prassi il proprio orientamento, su richiesta del Presidente della Camera, anche in merito ad altre questioni, come ad esempio: 1) sull'opportunità che la Camera si costituisca nei giudizi per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato già promossi dalla Autorità giudiziaria nei confronti di questo ramo del Parlamento; 2) sull'opportunità – ed è questo il caso che occupa la Giunta – che la Camera stessa, eventualmente su sollecitazione del deputato interessato, sollevi conflitto di attribuzione nei confronti di altri poteri dello Stato.
  Tutto ciò premesso, come ha anticipato nella riunione dell'Ufficio di Presidenza del 28 maggio scorso, informa la Giunta di aver nominato l'on. Cavandoli relatrice sul caso in questione.
  Segnala, infine, che in casi come quello in discorso la Giunta non è soggetta a termini per la conclusione dell'esame.
  Prega quindi la relatrice, on. Cavandoli, di illustrare la questione alla Giunta.

  Laura CAVANDOLI, relatrice, rappresenta che il 15 maggio scorso l'avvocato dell'on. Sgarbi ha inviato al Presidente della Pag. 4Camera – che a sua volta ha poi trasmesso alla Giunta per le valutazioni di competenza – una istanza formulata in nome e per conto del proprio assistito.
  Segnala che, dalla lettura della predetta istanza, e in particolare dall'analisi della cospicua documentazione allegata ad essa, emergono le seguenti circostanze:

   1) L'on. Sgarbi è indagato dalla Procura presso il Tribunale di Imperia per il reato di cui all'articolo 174 del decreto legislativo n. 42 del 2004 (reato che, a partire dal 2022, è stato trasfuso nell'articolo 518-undecies del codice penale) perché – in concorso con altri – «trasferiva all'estero il dipinto di interesse artistico 'Concerto con bevitore' di Valentin de Boulogne, senza attestato di libera circolazione o licenza di esportazione». Al riguardo, segnala peraltro che il predetto quadro – che, secondo la tesi accusatoria, avrebbe un valore pari a circa 5.500.000 euro e sarebbe stato trasferito dall'Italia a Montecarlo per essere venduto sul mercato estero – è stato spontaneamente consegnato da uno dei co-indagati ed è attualmente posto sotto sequestro su disposizione dell'Autorità giudiziaria.

   2) La predetta indagine trae origine da un altro procedimento penale promosso dalla Procura di Siracusa nei confronti di soggetti diversi dall'on. Sgarbi per il perseguimento di differenti reati (contraffazione di opere d'arte esposte in occasione di una mostra di quadri organizzata a Noto nel 2019). Nell'ambito di tale procedimento sono stati sequestrati i telefoni cellulari e i personal computer degli indagati, dai quali sono stati estratti anche e-mail e messaggi di testo WhatsApp inviati e ricevuti, tra il mese di febbraio e quello di maggio del 2020, da soggetti vicini all'on. Sgarbi (in particolare, dalla compagna, dall'assistente e dal segretario), in cui si fa specifico, anche se occasionale, riferimento all'on. Sgarbi stesso (per essere precisi, a «Vittorio»).

  Dalla lettura di tali messaggi ed e-mail (grazie ai quali è stato possibile ricostruire anche le modalità di organizzazione del trasferimento del dipinto di Valentin de Boulogne da Ro Ferrarese a Montecarlo) è scaturita una nuova indagine penale per esportazione illecita di beni culturali. Anche nell'ambito di tale nuova indagine – trasferita da Siracusa a Imperia per ragioni di competenza territoriale – sono stati sequestrati (o comunque messi spontaneamente a disposizione dell'autorità giudiziaria) i cellulari di taluni indagati.

   3) Le indagini preliminari relative al procedimento che riguarda l'on. Sgarbi sono state concluse recentemente; il 6 maggio scorso, infatti, l'on. Sgarbi ha ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini di cui all'articolo 415-bis del codice di procedura penale.

   4) Dall'analisi dei dati estratti dai cellulari e dai computer sequestrati agli indagati di entrambi i procedimenti penali – e come d'altra parte confermato anche dal legale dell'ex deputato in parola – non emergono né e-mail né messaggi di testo inviati o ricevuti da indirizzi di posta elettronica o da utenze WhatsApp direttamente riconducibili all'on. Sgarbi. Come sopra anticipato, infatti, detta corrispondenza è riferibile esclusivamente a persone facenti parte dell'entourage dell'on. Sgarbi, che talvolta nominano direttamente l'ex deputato.

  Segnala solo che una delle e-mail in questione risulta inviata dalla «Segreteria On. Sgarbi» (peraltro dal dominio gmail.com e non da quello istituzionale della Camera) e che ad essa è allegata una relazione/nota descrittiva (expertise) del quadro di Valentin de Boulogne. Evidenzia altresì che tale perizia non è firmata e che, in sede di interrogatorio (che è allegato agli atti trasmessi), l'on. Sgarbi – che sostiene che il quadro trasferito a Montecarlo non sia di sua proprietà – ha negato che sia stata da lui redatta.

  Ciò premesso, il legale dell'on. Sgarbi:

   a) nel richiamare i principi espressi dalla Corte costituzionale nella nota sentenza n. 170 del 2023 (resa con riferimento Pag. 5al sequestro di corrispondenza del sen. Renzi), contesta la legittimità del sequestro, o comunque dell'acquisizione, dei messaggi di testo e delle e-mail in cui si fa riferimento al predetto ex deputato, in quanto disposti senza la preventiva autorizzazione della Camera (che a suo avviso sarebbe stata necessaria ai sensi dell'articolo 68, terzo comma, della Costituzione e dell'articolo 4 della legge n. 140 del 2003);

   b) chiede (cita letteralmente): 1) «che la Camera voglia espungere tutta la documentazione illegittimamente acquisita dal GIP di Siracusa e dai Pubblici Ministeri delle Procure di Siracusa e di Imperia in quanto riguardante la corrispondenza del parlamentare Sgarbi, acquisizione già avvenuta durante le indagini preliminari, in violazione di quanto stabilito dall'articolo 4 della legge n. 140 del 2003, con conseguente nullità del sequestro preventivo del 25.2.2021...»; 2) «di dichiarare che non spettava né al GIP del Tribunale di Siracusa né alle Procure di Siracusa e di Imperia acquisire agli atti dei citati procedimenti penali, corrispondenza riguardante il deputato Vittorio Sgarbi (...) con conseguente annullamento del citato sequestro preventivo (...) dei messaggi di testo scambiati tra la convivente e i segretari personali del deputato e gli altri co-indagati».

  Fa infine presente che, in una successiva comunicazione del 16 maggio 2024, il legale dell'on. Sgarbi ha integrato la precedente istanza chiedendo che la Camera sollevi conflitto di attribuzione innanzi alla Corte costituzionale nei confronti dell'Autorità giudiziaria procedente per asserita violazione dell'articolo 68, terzo comma, della Costituzione.
  Senza voler condizionare il dibattito della Giunta (che ovviamente può esprimersi liberamente su ogni aspetto relativo alla questione all'esame), ritiene di poter dire fin d'ora che – a prescindere dalla fondatezza o meno delle ipotizzate irregolarità compiute dall'Autorità giudiziaria in relazione all'acquisizione dei messaggi estratti dai dispositivi degli indagati – la Camera non dispone di certo del potere «di espungere» alcuna documentazione dal fascicolo dei pubblici ministeri che stanno conducendo le indagini. Allo stesso modo, la Camera stessa non può ovviamente dichiarare, con efficacia vincolante nei confronti dell'altro potere dello Stato, che non spettava all'Autorità giudiziaria acquisire agli atti in questione.
  Per tali ragioni, crede sia opportuno circoscrivere l'oggetto dell'esame della Giunta alla questione se, nel caso di specie, sia stata lesa la prerogativa di cui all'articolo 68, terzo comma, della Costituzione (che impone all'autorità giudiziaria di chiedere la preventiva autorizzazione della Camera di appartenenza ad eseguire il sequestro di corrispondenza di parlamentari) e quindi se sussistano i presupposti perché questo ramo del Parlamento sollevi conflitto di attribuzione dei confronti dell'Autorità giudiziaria per non aver chiesto tale autorizzazione prima di estrarre i messaggi di testo e le e-mail dai dispositivi degli indagati.
  Si riserva di formulare una proposta alla Giunta all'esito del dibattito che ne seguirà.

  Enrico COSTA, presidente, non essendovi interventi, rinvia il seguito dell'esame ad un'altra seduta che si riserva di convocare compatibilmente con i lavori dell'Assemblea.

  La seduta termina alle 8.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi si è riunito dalle 8.45 alle 8.50.