XIX Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere

Resoconto stenografico



Seduta n. 38 di Giovedì 14 marzo 2024

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Colosimo Chiara , Presidente ... 2 

Esame della proposta di pubblicazione di atti e documenti in occasione del trentesimo anniversario dell'omicidio di don Giuseppe Diana:
Colosimo Chiara , Presidente ... 2  ... 2 

Esame della proposta di pubblicazione della relazione sulla missione svolta a Foggia l'8 settembre 2023:
Colosimo Chiara , Presidente ... 2  ... 2 

Comunicazioni del presidente:
Colosimo Chiara , Presidente ... 2 
Pittalis Pietro (FI-PPE)  ... 4 
Colosimo Chiara , Presidente ... 4

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
CHIARA COLOSIMO

  La seduta comincia alle 14.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che se non vi sono obiezioni la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Esame della proposta di pubblicazione di atti e documenti in occasione del trentesimo anniversario dell'omicidio di Don Giuseppe Diana.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame della proposta di pubblicazione di atti e documenti in occasione del trentesimo anniversario dell'omicidio di Don Giuseppe Diana, come da ultimo convenuto unanimemente nell'Ufficio di presidenza del 12 marzo scorso. In occasione di tale ricorrenza, si è inteso rendere omaggio alla memoria di don Peppe Diana con la pubblicazione, a cura della Commissione, di atti giudiziari e di alcuni documenti particolarmente rappresentativi dell'opera del sacerdote. La premessa e l'indice della pubblicazione sono già stati trasmessi a tutti i componenti della Commissione e sono in distribuzione.
  Se non ci sono interventi, pongo in votazione la proposta di pubblicazione di atti e documenti in occasione del trentesimo anniversario dell'omicidio di don Giuseppe Diana.

  (È approvata all'unanimità).

  PRESIDENTE. La pubblicazione sarà inserita nei Documenti parlamentari: «Relazioni e documenti di Commissioni parlamentari (bicamerali) di inchiesta» come DOC XXIII, n. 2.

Esame della proposta di pubblicazione della relazione sulla missione svolta a Foggia l'8 settembre 2023.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame della proposta di pubblicazione della relazione sulla missione svolta a Foggia l'8 settembre 2023, come convenuto unanimemente nell'Ufficio di presidenza del 12 marzo scorso. La bozza della relazione è stata trasmessa a tutti i componenti della Commissione ed è in distribuzione.
  Se non ci sono interventi, pongo in votazione la proposta di pubblicazione della relazione sulla missione svolta a Foggia l'8 settembre 2023.

  (È approvata all'unanimità).

  PRESIDENTE. La pubblicazione sarà inserita nei Documenti parlamentari: «Relazioni e documenti di Commissioni parlamentari (bicamerali) di inchiesta» come DOC XXIII, n. 3.

Comunicazioni del presidente.

  PRESIDENTE. Comunico che il senatore Maurizio Gasparri è stato designato dal Presidente del Senato quale componente della Commissione in sostituzione della senatrice Daniela Ternullo, dimissionaria.
  Comunico che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella seduta del 12 marzo ha convenuto che la Pag. 3Commissione si avvalga, ai sensi dell'articolo 7 della legge istitutiva e dell'articolo 23, comma 3, del regolamento interno, di un ufficiale di collegamento con il Corpo di Polizia penitenziaria, che mancava. L'Ufficio di presidenza ha convenuto inoltre di avvalersi della collaborazione a tempo pieno della dottoressa Federica Stea, esperta in comunicazione istituzionale, e della collaborazione a tempo parziale, per un periodo di tre mesi, del maresciallo ordinario della Guardia di finanza Antonio Vita, in forza presso la DIA. Comunico al riguardo che la presidenza ha avviato, laddove necessario, le procedure previste per l'autorizzazione da parte dell'amministrazione di appartenenza, ai sensi dell'articolo 7 della legge istitutiva.
  Comunico inoltre che la consulente a tempo parziale Giulia Romanazzi, magistrato, ha ottenuto l'autorizzazione alla collaborazione dal Consiglio superiore della magistratura, con comunicazione pervenuta in data 8 marzo 2024. Comunico altresì che il consulente a tempo parziale Stefano Bernardini, maresciallo capo dell'Arma dei carabinieri, ha ottenuto l'autorizzazione alla collaborazione dal Comandante generale dell'Arma.
  Comunico infine che è pervenuta in data 29 febbraio 2024 una lettera a me indirizzata dal senatore Graziano Delrio che ha chiesto che ne venga data lettura. Procedo alla lettura. «Gentile presidente, la ringrazio della cortesia che mi usa ospitando la presente rendendola disponibile a verbale. Mi trovo costretto per l'ennesima volta a precisare alcuni fatti e avvenimenti sollevati da membri della Commissione che ritengo gravemente lesivi della mia onorabilità e della correttezza del mio operato. Mi riferisco in particolare alle affermazioni – che, se riferite alla mia persona, ritengo diffamatorie e false – rilasciate dall'onorevole Pietro Pittalis, il quale ha sostenuto sia nell'audizione del dottor Amato che in quella successiva del dottor Paci “di aver visto e tutti hanno visto immagini fotografiche che riprendono un ex sindaco di Reggio Emilia, collaboratori dell'ex sindaco stringere la mano al boss Nicolino Grande Aracri e che gli inquirenti hanno girato la testa dall'altra parte, hanno fatto finta di niente e, per molto meno, attacca Pittalis, c'è gente che è finita in carcere. Se questa non è la prova di una magistratura che indaga a senso unico”, come risulta dai resoconti stenografici delle sedute. Sul fatto che la magistratura abbia omesso di indagare hanno già risposto i procuratori Amato e Pace e ovviamente non intendo intervenire, ma ritengo invece degno di approfondimento che l'onorevole Pittalis, insieme, a suo dire, con molti altri, abbia preso visione di documenti fotografici attestanti la mia stretta di mano al boss, avvenuta durante la mia visita a Cutro nel 2009. La stessa affermazione fu rilevata nel gennaio 2015, il giorno dopo gli arresti dell'operazione Aemilia, dalla procura di Potenza che intercettava una conversazione tra Gianluca Gemelli, compagno del Ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, e Valter Pastena, consulente del Ministero. Pastena, riferendosi all'operazione Aemilia, dice a Gemelli: “Hai visto il caso di Reggio Emilia? Finito sto casino usciranno le foto di Delrio a Cutro con i mafiosi. Chi ha fatto le indagini è il mio migliore amico, tieni conto che i Carabinieri sono venuti a portarmi il regalo in ufficio”. Un anno dopo, il 7 aprile 2016, l'intercettazione finì su tutti i giornali, come si può rilevare dalle comunicazioni alla stampa e dai documenti della procura della Repubblica di Roma, che allego. Il sottoscritto, che in quei frangenti ricopre il ruolo di Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, presentò un esposto alla procura di Roma. Da quel momento il Procuratore capo Giuseppe Pignatone acquisisce informazioni dalla DDA di Bologna e compie accertamenti attraverso il Comando provinciale dei Carabinieri di Roma e il Servizio centrale operativo della Polizia di stato, ma le foto con Grande Aracri non ci sono. Il 26 maggio 2016 il dottor Pignatone convoca Valter Pastena in Procura e Pastena non porta con sé le foto di Delrio con i mafiosi che gli hanno dato i Carabinieri, ma, in realtà, mette a verbale: “Ho solo fatto lo sbruffone per accreditarmi come persona importante agli occhi del Ministro Federica Guidi. Nessun appartenente all'Arma dei carabinieri mi ha mai parlato di Pag. 4Delrio a Cutro”. Il 22 giugno 2016 la Procura di Roma archivia tutto e le uniche foto di Delrio a Cutro, come attestato dal decreto allegato, ritraggono il sindaco di Reggio in fascia tricolore insieme agli amministratori locali che lo avevano invitato. Ora, a parte le conclusioni della Procura, va sottolineato il fatto che se nell'aprile 2009 avessi voluto stringere la mano a Nicolino Grande Aracri, avrei dovuto varcare l'ingresso del carcere di Catanzaro dove il boss era detenuto. Mi permetto quindi di sollevare una questione di onestà e trasparenza, chiedendo all'onorevole Pittalis di esibire le foto. Se esistono, come ho già ribadito nel 2017, sono il primo a voler sapere. Se non esistono, chiedo all'onorevole Pittalis di dire perché e chi ha ispirato le sue affermazioni. Chiederei inoltre all'onorevole Pittalis di avere il coraggio di rinunziare alla sua immunità perché sarebbe opportuno e dignitoso avere un confronto in un'aula del tribunale come avviene fra cittadini onesti. Credo sia importante, anche per l'autorevolezza della Commissione, fare chiarezza di fronte ad affermazioni così gravi che, se dimostrate false, dovrebbero essere pubblicamente stigmatizzate. Per tutte le altre falsità di cui sono stato oggetto e sarò oggetto nel futuro, fra cui processioni a cui non ho partecipato, campagne elettorali a Cutro che non ho fatto e molto altro, rimando alla mia audizione presso la sua Commissione del 2019. La ringrazio della sua ospitalità. Senatore Graziano Delrio».
  Ovviamente se l'onorevole Pittalis vuole mettere agli atti una risposta, eviterei di aprire il dibattito. La parola all'onorevole Pittalis.

  PIETRO PITTALIS. Grazie presidente. Non è mia intenzione aprire un dibattito su questo aspetto, salvo riservarmi di far pervenire alla sua attenzione e quindi a tutti i componenti della Commissione antimafia, una nota di precisazione perché mi pare che siano stati alterati i termini della questione. Lo dico a scanso di equivoco. Nessuno ha mai pensato di accostare la figura del senatore Delrio ad ambienti malavitosi e ci mancherebbe! Il senatore Delrio lo riporta bene nella nota. Ho semplicemente, sulla base delle rilevazioni e degli articoli di giornale che sarà mia cura anche produrre, e di scritti che fanno e facevano riferimento – quindi le fonti sono già pubbliche ed erano pubbliche – a questo aspetto, al perché la magistratura – non quindi questioni che attengono al senatore Delrio – non abbia aperto un fascicolo. Tutto qui. Mi pare una domanda legittima che non significa assolutamente ipotizzare il coinvolgimento di chicchessia, ma, all'opposto, semplicemente come oggetto di metodo che attiene ai compiti e alle prerogative della magistratura. Quindi lungi da me accostare, questo sia chiaro, la figura del senatore Delrio a chissà quale organizzazione di natura criminale e, ribadisco ancora, il tutto tra l'altro sulla base di articoli di stampa che sono documentabili e dai quali ho tratto appunto questa mia valutazione in termini non di affermazioni né assolutamente di conoscenza diretta – e ci mancherebbe altro – ma di ipotesi che ho sottoposto come tali nell'esercizio delle mie prerogative ai magistrati che abbiamo audito.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Pittalis, soprattutto per aver subito voluto sgombrare il campo con questa precisazione. Laddove ovviamente ritenesse di mandare una nota, ne darò lettura come ho fatto per il senatore Delrio.

  La seduta termina alle 14.30.