XIX Legislatura

III Commissione

COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI NEL MONDO

Resoconto stenografico



Seduta antimeridiana n. 13 di Giovedì 13 giugno 2024
Bozza non corretta

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Boldrini Laura , Presidente ... 2 

INDAGINE CONOSCITIVA SULL'IMPEGNO DELL'ITALIA NELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE PER LA PROMOZIONE E TUTELA DEI DIRITTI UMANI E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
Boldrini Laura , Presidente ... 2 
Skochilenko Nadezhda  ... 4 
Boldrini Laura , Presidente ... 9 
Quartapelle Procopio Lia (PD-IDP)  ... 9 
Onori Federica (AZ-PER-RE)  ... 10 
Cuperlo Gianni (PD-IDP)  ... 11 
Boldrini Laura , Presidente ... 13 
Skochilenko Nadezhda  ... 14 
Boldrini Laura , Presidente ... 16

Sigle dei gruppi parlamentari:
Fratelli d'Italia: FdI;
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista: PD-IDP;
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE: FI-PPE;
Azione - Popolari europeisti riformatori - Renew Europe: AZ-PER-RE;
Alleanza Verdi e Sinistra: AVS;
Italia Viva - il Centro - Renew Europe: IV-C-RE;
Noi Moderati (Noi con L'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro) - MAIE: NM(N-C-U-I)-M;
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-+Europa: Misto-+E.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
LAURA BOLDRINI

  La seduta comincia alle 13.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

Audizione di Nadezhda Skochilenko.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'impegno dell'Italia nella comunità internazionale per la promozione e la tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni, l'audizione di Nadezhda Skochilenko.
  Anche a nome dei componenti del Comitato saluto e ringrazio per la disponibilità a prendere parte ai nostri lavori la dottoressa Skochilenko, accompagnata dalla dottoressa Raffaella Chiodo, giornalista da tempo impegnata nella promozione della conoscenza della società civile che in Russia si esprime contro la guerra e contro l'oppressione delle libertà da parte del Governo.
  Ricordo che Aleksandra Skochilenko – parliamo di Aleksandra – è una cantautrice e un'artista di San Pietroburgo, diventata nota nel 2014 grazie a una graphic novel a puntate sulla depressione e la salute mentale, che poco dopo divenne un libro, intitolato A book about depression (Libro sulla depressione), pubblicato prima in russo e in ucraino e poi tradotto in diverse lingue. Il lancio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina il 24 febbraio 2022 l'ha colpita profondamente: sin dai primi giorni si è impegnata nella protesta non violenta andando alle Pag. 3manifestazioni, scrivendo sui social, distribuendo volantini in favore della pace e organizzando piccoli eventi musicali aperti, i Jams for Peace.
  Accusata di aver sostituito i cartellini dei prezzi nei supermercati locali con informazioni contro la guerra – compresi i nomi delle persone uccise durante i bombardamenti del Teatro d'arte drammatica di Mariupol, che tutti noi ricordiamo, l'11 aprile 2022 –, Aleksandra Skochilenko è stata arrestata con l'accusa – cito testualmente – di «diffondere consapevolmente false informazioni sull'utilizzo delle Forze armate russe e sull'esercizio dei loro poteri da parte degli organi di Stato della Federazione Russa».
  Occorre ricordare che il 4 marzo e il 25 marzo 2022 il Parlamento federale russo aveva approvato un pacchetto di riforme volte a limitare ulteriormente la libertà di informazione e di espressione di stampa. Tale normativa ha criminalizzato la diffusione di informazioni intenzionalmente false sulle Forze armate russe non solo a mezzo stampa, ma tramite qualsiasi mezzo, pubblico e privato. Tali disposizioni hanno una formulazione intenzionalmente vaga, che consente alle autorità russe di perseguire penalmente chiunque abbia espresso una posizione in merito all'operato dell'esercito.
  Come evidenziato in un report di Amnesty International, già nella fase della detenzione preventiva le condizioni di salute psicofisica di Aleksandra Skochilenko si sono aggravate. Durante i mesi di prigionia, infatti, ha subito molestie e pressioni continue da parte di compagne di cella e guardie carcerarie e non ha potuto contare sul sostegno medico per monitorare la sua patologia cardiaca né su un supporto psicologico necessario. A queste vessazioni si aggiungono l'impossibilità di incontrare la sua compagna Sonia, in un clima che sta diventando ogni giorno più repressivo nei confronti delle persone LGBTQ+.Pag. 4
  Il 16 novembre 2023 viene condannata a sette anni di carcere, ai sensi dell'articolo 207.3 del codice penale sul discredito delle Forze armate. Secondo la ONG russa OVD-Info, in totale sono quasi 20 mila le persone che sono state fermate o arrestate in Russia per essersi schierate contro l'invasione dell'Ucraina. A fronte di questa ennesima manifestazione dell'autoritarismo del regime putiniano, in una risoluzione, approvata il 25 aprile 2024, il Parlamento europeo è tornato a chiedere il rilascio immediato e senza condizioni e il risarcimento di tutti i prigionieri politici, tra cui Aleksandra Skochilenko, nonché il ripristino della libertà di espressione e di associazione in Russia e un maggior controllo e monitoraggio internazionale delle violazioni dei diritti umani nel Paese.
  Successivamente, il 27 maggio 2024, il Consiglio dell'Unione europea ha istituito un nuovo quadro sanzionatorio contro i responsabili di gravi violazioni o abusi dei diritti umani, di repressione della società civile e dell'opposizione democratica in Russia, e nell'ambito di tale quadro ha inserito tra i soggetti da sottoporre a sanzione anche la giudice Oksana Vasilyevna Demyasheva e il procuratore Alexander Yurievich Gladyshev, responsabili del procedimento contro Aleksandra Skochilenko.
  Forniti questi elementi di contesto, darei la parola alla nostra ospite affinché svolga il suo intervento.

  NADEZHDA SKOCHILENKO. Buongiorno. Voglio esprimere la mia gratitudine per aver organizzato questo incontro a tutte le persone interessate al tema delle persone in Russia, tema estremamente importante. Grazie per l'aiuto e per avermi messo a disposizione questo microfono. In modo particolare vorrei ringraziare gli onorevoli Gianni Cuperlo e Laura Boldrini, i quali attivamente seguono l'affare di mia figlia Sasha e di altri prigionieri politici. Di cuore ringrazio tutti coloro che sostengono i giornalisti perseguitati. Grazie a tutti quelli che sono Pag. 5sensibili, a chi è rimasto in Russia, agli attivisti, ai cittadini semplici, che sono vittime delle repressioni. Naturalmente ringrazio Raffaella Chiodo Karpinsky, che è stata la promotrice di questo incontro.
  Il 16 novembre 2023 mia figlia Sasha Skochilenko è stata condannata a sette anni di prigione per aver sostituito cinque segnaprezzo in un supermercato con i volantini anti-guerra. Contenevano informazioni sull'esercito russo a Mariupol. È stato avviato un procedimento penale in base all'articolo 207, che è durato diciannove mesi. Sono stati fatti sedici volumi del processo. Cinque esperti filologi e linguisti vi hanno partecipato, tre medici hanno presentato la perizia sullo stato di salute e quattro avvocati hanno portato le prove dell'assenza di corpo di reato. Per fortuna sono in libertà. Ora Sasha è ancora in prigione ed è in attesa che si prepari l'appello. Ma in Russia sono diventate sempre più dure le misure di punizione. Per esempio, per Boris Kagarlitsky le ammende sono state sostituite da misure di detenzione. Ci sono casi di aumento delle punizioni. Quindi, speriamo che la condanna sia migliorata. Mia figlia ha una salute cagionevole, ha un vizio cardiaco, quindi potrebbe anche avere bisogno di un intervento chirurgico. È anche celiaca. Se sarà condotta in riformatorio non potrà avere prodotti alimentari senza glutine. Ha anche bisogno dell'aiuto di uno psicoterapeuta, perché ha un disturbo mentale, ossia la ciclotimia, e nelle prigioni russe non vi è un aiuto medico di alto livello. Quindi, noi siamo molto preoccupati per la sua vita, come per tutti gli altri prigionieri politici.
  Da febbraio 2022 nella Federazione Russa sono state vietate tutte le espressioni contro la guerra e a sostegno della pace con l'Ucraina. Le autorità hanno vietato le manifestazioni ai dissenzienti. Viene applicato tutto un complesso di sanzioni amministrative per piegare la società civile al silenzio. Dopo Pag. 6l'aggressione della Russia ai danni dell'Ucraina sono diventate più dure anche le persecuzioni penali. I politici ma anche le persone normali che criticano la guerra sono accusate di diffondere fake news, di discreditare l'esercito. Le persone vengono equiparate ai terroristi. Invece, le persone che hanno commesso gravi reati diventano eroi.
  La libertà di espressione è garantita dalla Costituzione della Federazione Russa, ma negli ultimi anni il regime di Putin ha approvato norme ed emendamenti che permettono di interpretare le leggi molto liberamente a seconda della situazione, il che vìola i diritti dei cittadini. La Costituzione della Federazione Russa contiene norme sui diritti delle libertà delle persone e prevede un processo legislativo democratico. Anche il sistema giudiziario è indipendente. Ma gli organi giudiziari, anziché svolgere il loro compito di moderare il potere esecutivo, diventano uno strumento di pressione politica e cancellano l'importanza delle leggi e la fiducia dei cittadini nelle leggi e nello Stato. Il tribunale non è più un'istanza indipendente dove le persone possono trovare giustizia. Non vi è un dibattimento equo durante i processi. I giudici vanno a consultarsi e ricevono le disposizioni per telefono dai funzionari di alto livello per poter agire. Il giudice inquirente ha detto a me e a Sasha che lui semplicemente assolve i compiti che gli sono stati imposti. Quindi, dopo le condanne i fautori dell'accusa ricevono delle promozioni. Ad esempio, il giudice di Sasha è stato raccomandato per ricoprire l'incarico di vicepresidente di un tribunale distrettuale.
  Il 16 settembre 2022 la Federazione Russa è uscita dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e questa violazione dei diritti delle persone in Russia non porta nessuna conseguenza, né per lo Stato né per coloro che violano queste norme. I giuristi, gli analisti e i giornalisti cercano di documentare le Pag. 7violazioni dei diritti dell'uomo, di far vedere la repressione russa, ma queste persone sono represse, vengono cacciate via dalla Russia, vengono perseguitate con cause pre-fabbricate. Noi sappiamo che in prigione ci sono anche gli avvocati di Navalny, come anche coloro che hanno cercato di opporsi al sistema. Coloro che sono già fuggiti dal Paese sono stati condannati in contumacia. Così non possono lavorare liberamente neanche i giornalisti.
  Nei primi giorni dell'aggressione nei confronti dell'Ucraina il Servizio federale ha obbligato tutti i mezzi di informazione ad usare solo le fonti ufficiali. La pubblicità delle azioni militari in Ucraina è impossibile. Dopo l'approvazione della legge contro la diffusione di informazioni intenzionalmente false contro le Forze armate la situazione è diventata molto più dura. Dopo è iniziata l'attività per bloccare i mezzi di informazione di massa; sono stati bloccati più di trecento media. Io credo che siano le edizioni indipendenti che cercavano di scrivere la verità.
  Alcuni mass media sono stati dichiarati non graditi. Una persona semplice per aver collaborato può essere anche perseguitata penalmente. Ci sono già alcuni casi: oggi in Russia sono stati condannati e imprigionati ventisei giornalisti, forse anche di più. Un giornalista per il suo lavoro può essere condannato di alto tradimento. Ivan Safronov è stato condannato a ventidue anni. Le cause sull'alto tradimento avvengono a porte chiuse e noi non sappiamo niente di quello che avviene nei processi a porte chiuse. Noi conosciamo anche cause di giornalisti che sono cittadini di altri Paesi, Evan Gershkovich o Alsu Kurmasheva, che ha doppia cittadinanza – che sono in stato di fermo. In base all'articolo sull'alto tradimento sono perseguitati anche studiosi e scienziati, persone spesso di età avanzata, che hanno sempre svolto la scienza per il bene del Paese. Anche loro vengono giudicati a porte chiuse.Pag. 8
  Io parlo di mia figlia Sasha non perché è mia figlia, ma perché conosco il suo processo e posso parlare della violazione dei diritti costituzionali in Russia e nel sistema giudiziario. Vedo come si fabbricano le cause per indurire le repressioni contro le persone che pensano liberamente in Russia, anche con la tortura. Alle persone si impone di riconoscere quello che non hanno fatto. Vi sono anche casi di persone che sono morte a causa delle torture. Le torture sono usate nei riformatori e nelle prigioni per piegare la loro volontà. Le condizioni in stato di fermo sono terribili. Nei Paesi civili sono equiparate alle torture. Durante la permanenza in carcere queste persone devono convivere con dei criminali, in totale assenza di cure psichiatriche. Molti prigionieri politici sono stati imputati sulla base di accuse non fondate. Dopo l'assassinio di Aleksei Navalny, noi sappiamo che tutti quelli sono ostaggi del regime del Presidente Putin. Dal 24 febbraio 2022 sappiamo di 935 persone che sono state accusate per aver assunto una posizione contro la guerra e di 20.040 persone che sono state fermate. Inoltre, secondo i dati del Ministero dell'interno ogni settimana si tengono 730 giudizi proprio per i prigionieri politici.
  Naturalmente anche le persone civili sono sotto pressione: vengono licenziati gli studenti e i professori, sono vietate le manifestazioni o i picchetti. Io sono in contatto con le persone che restano in Russia e so che sono sotto il controllo della polizia, con minacce di arresto. Sono persone oneste, sono coloro che lottano per la verità e la legge. Ci sono anche i parenti dei condannati, che fissano tutti i reati dello Stato e sono testimoni di tutto quello che succede nei giudizi nei tribunali e nelle prigioni. Ci raccontano della violazione dei diritti dei detenuti, aiutano i gruppi delle persone che sono sotto minaccia, si prendono cura dei prigionieri politici, raccolgono e trasmettono le informazioni, passano tutto quello che è necessario.Pag. 9 Lo dicono grazie alla volontà di persone civili. Sono i volontari che seguono la cosa.
  Ci sono anche organizzazioni che sono vietate nel territorio russo. Non posso nominarle, ma grazie ad esse noi riceviamo i verbali delle udienze dei tribunali, le interviste con gli avvocati e molte testimonianze delle violazioni dei diritti. Il mio cuore batte con loro e a volte io piango con loro. Sono come mia figlia Sasha, vorrei andare lì e abbracciare ognuno di loro. Purtroppo non ho questa possibilità.
  Vi ringrazio tutti per avermi dato la possibilità di intervenire quest'oggi e ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo incontro.

  PRESIDENTE. La ringrazio di averci rappresentato questo quadro, che definirei devastante.
  Do la parola ai colleghi che intendono intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  LIA QUARTAPELLE PROCOPIO. Ringrazio Nadezhda Skochilenko per la testimonianza sulla situazione di Aleksandra. Questa Commissione ha più volte audito esponenti della dissidenza russa, ma quella di oggi è una testimonianza che colpisce, perché le personalità che abbiamo audito – da Evgenia Kara-Murza a Mikhail Khodorkovsky – sono state testimonianze che hanno riguardato più in generale la situazione della Federazione Russa, il posizionamento della Federazione Russa in questa fase, ma non abbiamo mai avuto, fino ad oggi, una testimonianza relativa alle condizioni carcerarie e del processo così specifica e così utile. Peraltro, sappiamo che sono tantissime – centinaia, se non migliaia – le persone, magari meno note ai media occidentali, spesso molto giovani, spesso veri esponenti di una società civile di base, che hanno espresso opinioni che nascevano magari dal cuore o da un sentimento Pag. 10profondo di desiderio di libertà, di desiderio di dire la propria, che era diversa da quella del regime. Quindi, davvero è prezioso ascoltare la voce, che Nadezhda ci porta, di Aleksandra, perché attraverso di lei arriviamo a tutti quei dissidenti russi che in Italia non sono noti, ma che sono il segno di una speranza che la Russia è una cosa diversa dal regime di Putin.
  Ringrazio davvero molto, anche per il coraggio di essere qui. Immagino che questa audizione sia parte di un lavoro più generale che si sta facendo per sensibilizzare l'opinione pubblica europea, che però ha un rischio, un costo personale, quindi ringrazio davvero per il coraggio.
  Per parte nostra, in questi mesi, in questi anni, dal 24 febbraio del 2022 abbiamo cercato di lavorare il più possibile proprio con quella che per noi è la Russia di domani, la Russia libera e democratica che sogniamo e che vorremmo riammettere nel consesso delle nazioni civili e in un rapporto diverso con l'Unione europea. Su questo – per quanto la domanda possa sembrare difficile – la domanda che io Le vorrei rivolgere riguarda la speranza. Noi dobbiamo oggi guardare con speranza al futuro della Russia.
  Per noi italiani la sua testimonianza è una fonte di grande speranza: se ci sono ragazzi e ragazze coraggiose, integre, pulite, determinate come Aleksandra sono un segno di enorme speranza, enorme; però mi viene da chiederle che cosa è per Lei oggi la speranza rispetto al futuro della Russia e che cosa possiamo fare noi da qui per tenere accesa quella speranza, per continuare ad alimentarla, perché noi non possiamo rassegnarci al fatto che la Russia diventi il Paese totalitario che ha in mente Vladimir Putin.

  FEDERICA ONORI. Signora presidente, ringrazio Lei e l'audita Nadezhda Skochilenko. Posso semplicemente associarmi a quello che è stato già detto molto bene dalla collega Pag. 11Quartapelle. Innanzitutto La ringrazio per la sua presenza qui, che per noi è molto importante. È molto importante ospitare, dare voce e dare visibilità a tutto quello che di lontano c'è da Putin dentro la Russia ed è vero che questo in Italia è molto poco conosciuto.
  Il nostro Paese non è l'unico, ma credo sia un esempio particolarmente eclatante di quanto narrazioni che riguardano le condizioni della Russia possano riuscire ad essere trasformate e diffuse. Questi elementi di verità per noi sono importanti per dare il nostro contributo come rappresentanti dei cittadini, perché la verità è il punto di partenza di qualsiasi azione politica, ed è imprescindibile.
  Io conoscevo la storia di sua figlia e ricordo che quando la lessi, mesi fa – quando era stata pubblicata su una rivista italiana che traduce articoli internazionali –, pensai che fosse sì una situazione drammatica, eppure fa quasi venire un sorriso, perché l'idea di inserire dei bigliettini al posto dei prezzi in un supermercato dà proprio la cifra, secondo me – e non è un caso che sua figlia sia un artista in questo senso – di che valore ha la fantasia, la creatività dentro una situazione di repressione, quanto questo contrasto sia toccante, quanta speranza si può avere anche in questo tipo di gesti: e quanto questo chiaramente possa far paura, perché la pena sproporzionata che è stata indicata dal regime di Putin dà proprio l'idea della paura che un gesto così simbolico, così fantasioso e così toccante può avere in una società che, evidentemente, non ha le libertà che vorrebbe far pensare di avere.
  Non ho una particolare domanda per Lei, se non un ringraziamento e la voglia di condividere questa riflessione. Grazie ancora.

  GIANNI CUPERLO. Signora presidente, le parole della collega Quartapelle e della collega Onori sono del tutto condivisibiliPag. 12 anche da parte mia. Anch'io voglio ringraziare la nostra ospite e ringraziarla anche per quello che immagino debba essere un impegno e anche una fatica dal punto di vista emotivo e psicologico, per le condizioni nelle quali si trova Aleksandra, la figlia.
  Peraltro, la descrizione che ci ha fatto, come la presidente Boldrini ha sottolineato, è molto esplicita delle situazioni nelle quali versano i detenuti e le detenute di quel regime. Noi spesso in Italia, i colleghi lo sanno, ci lamentiamo della natura e della lentezza delle procedure della giustizia italiana, ma qualche mese fa Raffaella Chiodo Karpinski ha scritto un articolo sull'Avvenire – ringrazio molto Raffaella Chiodo Karpinski per il lavoro prezioso che sta facendo in tutti questi anni – dove descriveva il procedimento giudiziario che ha riguardato Aleksandra, parlando di diciannove mesi di durata e trenta volumi di descrizione del contenuto del procedimento per cinque cartellini sostituiti, che significa sei volumi per ogni cartellino; nemmeno noi arriviamo a questo questa soglia di proporzioni.
  Detto ciò, anche da parte mia, oltre ad esprimere la vicinanza umana e la solidarietà, la riflessione che già anticipava la collega Quartapelle riguarda la prospettiva della speranza di un rapporto diverso tra la Russia e l'Europa. Dal 24 febbraio del 2022 è subentrato anche in parte dell'opinione pubblica europea un atteggiamento di pregiudizio, ovviamente condizionato molto della vicenda attuale del conflitto in Ucraina. La realtà storica è che esiste da sempre un'Europa geografica, esiste un'Europa politica e poi esiste anche un'Europa culturale, che ha dei confini diversi e non coincidenti con l'Europa politica.
  Sua figlia è una artista: a proposito di letteratura, diciamo che c'è più Europa nelle prime cento pagine di Guerra e pace che non in decine di risoluzioni del Parlamento europeo di Bruxelles e di Strasburgo. La domanda è se nell'ambito di quella rete così faticosaPag. 13 e complessa di opposizione al regime, alla dittatura putiniana, cresce e comunque sopravvive nel Paese una dimensione che è l'impegno a cercare di ricongiungere queste dimensioni, queste famiglie, che poi sono parte di una stessa matrice culturale, letteraria, artistica e musicale, che potrebbe essere un elemento non tanto di condizionamento della cronaca politica – che passa attraverso altri equilibri e rapporti di forza e di potenza –, ma per maturare una consapevolezza, una coscienza nell'opinione pubblica, sia quella europea, sia quella russa, o parte di quella russa per noi molto preziosa per – in una prospettiva futura – ricostruire un legame positivo tra queste due dimensioni.
  Grazie ancora.

  PRESIDENTE. Chiaramente condivido anche io quanto detto. Se non ci sono altri colleghi o colleghe che vogliono intervenire, dico anch'io qualcosa. Intanto Le esprimo tutta la nostra solidarietà, come Comitato diritti umani, una solidarietà umana e politica, a Lei e a sua figlia Sasha. Io nutro molta ammirazione per il suo coraggio. Lei oggi viene qui a fare una denuncia fortissima contro il regime putiniano. Ci ha detto che i pacifisti in Russia sono equiparati ai terroristi. Ci ha parlato di un sistema giudiziario che è soggiogato dal regime. Ci ha parlato di giornalisti e avvocati che vivono sotto pressione e contro cui si fabbricano delle prove inesistenti. Lei oggi si è esposta per sua figlia Aleksandra – Sasha –, che rappresenta un simbolo per una generazione.
  L'onorevole Onori diceva «ho letto di lei e ho trovato così interessante quello che lei aveva fatto». Sono sicura che tante giovani donne nel vedere questa ragazza, questa giovane senza paura sfidare il regime per dire che c'è un'alternativa alla guerra, per essere quello che è lei, nella sua identità di donna, che vuole amare un'altra donna e ne afferma il diritto, perché nell'amore Pag. 14non c'è mai qualcosa di sbagliato, in tutto questo c'è molto coraggio.
  Sasha, quindi, come fonte di ispirazione, donna che non vuole nascondersi e che non ha paura, ma io chiedo a Lei, adesso, Nadezhda: la sua sicurezza? Lei va in giro per l'Europa a fare una denuncia forte. Non crede che questa sua attività possa, in qualche modo, esporla? Lei ritornerà in Russia? Lei vuole rientrare nel suo Paese oppure ha rinunciato a farlo, in nome del sostegno che vuole dare a sua figlia all'esterno della Russia? Vorrei capire come Lei riesce a declinare questo ruolo che oggi ha assunto, di madre e attivista, di donna che non si rassegna a vedere il proprio Paese ridotto in questa condizione. Le chiederei, quindi, di avere qualche informazione proprio rispetto a come Lei porta avanti questa battaglia. Grazie.

  NADEZHDA SKOCHILENKO. Oggi non posso tornare in Russia, per una semplice ragione: parlo molto. Ho pensato di tornare, ma le persone che vivono in Russia mi hanno detto di non farlo, perché sarei arrestata. Se in Russia mi metteranno in prigione non potrò fare del bene a nessuno, non potrò essere utile per nessuno, e mia figlia soffrirà ancora di più. Anche lei è in prigione, come sapete. Il fatto di poter essere qui e di poter parlare è molto importante, perché posso raccontare non solo quello che succede a mia figlia.
  Il cuore mi duole per il mio Paese, ho vissuto lì per sessant'anni, non posso dire di non amare più la Russia, come è stato detto per Sasha, che lei odia il suo Paese. No, lei ama la Russia, il proprio Paese. Anch'io amo la Russia. Noi cerchiamo di fare qualcosa per mantenere quello che di buono è rimasto ancora in Russia. Ci sono molte persone perbene, dignitose. La situazione di oggi è che se queste persone dignitose hanno parenti e persone a loro vicine in prigione, in carcere, devono preoccuparsi di loro, prendersi cura di loro.Pag. 15
  La situazione del Paese è tale per cui questa opposizione al regime è possibile farla solo attraverso forme scritte, si possono presentare proteste scritte, perché le leggi non vengono più rispettate. Alcuni si mettono ancora a rischio manifestando apertamente, ma in modo molto prudente, per avere soltanto sanzioni amministrative.
  Per esempio, stando in prigione Kara-Murza e Ilya Yashin, che sono stati dichiarati «agenti stranieri», devono rispondere per la seconda volta in una causa penale, quindi cercano di evitare di aggravare la propria situazione. Uno di questi accusati è già da due anni in carcere, in una cella in isolamento, non può vedere nessuno, da due anni non vede nessuno, e dovrà subire un altro processo penale. La situazione è molto grave.
  Naturalmente, io sogno di poter tornare in Russia, ma purtroppo non ho l'esperienza di una combattente politica, non sono una combattente; posso soltanto parlare. Purtroppo, non ho una ricetta di quello che si deve fare oggi in Russia e per la Russia. Voglio dire soltanto che la situazione lì è estremamente grave, però parlare del fatto che non tutte le persone sono con Putin credo sia il mio compito oggi.
  Inoltre, voglio dire che soprattutto le persone del mondo dell'arte, gli esponenti del teatro, del mondo creativo – cantanti, attori e attrici – cercano una loro via creativa: chi scrive poesie, chi compone canzoni. Adesso ci sono altri due artisti sotto processo, che hanno allestito delle mostre a porte chiuse. Anche loro hanno esposto i volantini in lingua ucraina in un supermercato e, per la lingua ucraina, saranno giudicati in base all'articolo sull'estremismo e sul coinvolgimento nell'attività estremistica.
  Ci sono poeti che hanno semplicemente recitato le proprie poesie, dicendo che non si deve partire in guerra, che sono in carcere. Per esempio, la regista Evgenija Berkovič è stata giudicata per uno spettacolo, ma in realtà lei ha scritto delle poesie Pag. 16anti-militariste, anti-guerra. Queste persone del mondo dell'arte, gli artisti si uniscono in tutto il mondo, parlano dei loro colleghi. C'è una comunità di medici che sostengono i propri pazienti che sono in carcere. Non possiamo mettere una croce sulla Russia, c'è ancora molto bene in Russia. È un puzzle molto complicato, molto complesso in tutta la comunità internazionale.
  Chiedo a tutti di raccontare alle persone semplici che non tutti i russi sono così. La propaganda in Russia è estremamente forte e riesce a convincere le persone semplici dicendo che nel mondo le odiano, che nel mondo ci sono sanzioni contro di loro. Vengono bloccate dappertutto le fonti libere di informazione. Non ci sono i mass media che dicono la verità, c'è solo la propaganda. È molto triste, perché molte persone credono in questa propaganda. È terribile.

  PRESIDENTE. Grazie. Siamo assolutamente consapevoli che la Russia è un grande Paese e che, all'interno di questo Paese, c'è anche chi si oppone al regime e lo fa con coraggio, ad ogni livello della società. Queste persone meritano la nostra altissima considerazione, il nostro rispetto. Se riescono a uscire dal Paese, dovrebbero avere ovunque una protezione internazionale che consenta loro di vivere regolarmente all'estero, con un permesso di soggiorno per motivi di asilo.
  La ringrazio e auguro tutto il meglio a Lei e a Sasha. Mi auguro che le cose, prima o poi, cambino e che lei possa tornare in Russia e riabbracciare sua figlia, che sarà libera presto, e di riceverle tutte e due, magari, un giorno, in questo Comitato. Grazie.
  Dichiaro conclusa questa audizione.

  La seduta termina alle 14.15.