XIX Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie

Resoconto stenografico



Seduta n. 11 di Mercoledì 29 novembre 2023
Bozza non corretta

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Battilocchio Alessandro , Presidente ... 2 

Audizione del Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo:
Battilocchio Alessandro , Presidente ... 2 
Zangrillo Paolo , Ministro per la pubblica amministrazione ... 3 
Battilocchio Alessandro , Presidente ... 19 
De Maria Andrea (PD-IDP)  ... 21 
Schiano Di Visconti Michele (FDI)  ... 22 
Penza Pasqualino (M5S)  ... 23 
Battilocchio Alessandro , Presidente ... 25 
Schiano Di Visconti Michele (FDI)  ... 25 
Penza Pasqualino (M5S)  ... 25 
Schiano Di Visconti Michele (FDI)  ... 26 
Penza Pasqualino (M5S)  ... 26 
Battilocchio Alessandro , Presidente ... 26 
Zangrillo Paolo , Ministro per la pubblica amministrazione ... 26 
Iaria Antonino (M5S)  ... 28 
Zangrillo Paolo , Ministro per la pubblica amministrazione ... 28 
Iaria Antonino (M5S)  ... 29 
Zangrillo Paolo , Ministro per la pubblica amministrazione ... 29 
Iaria Antonino (M5S)  ... 29 
Battilocchio Alessandro , Presidente ... 29 
Zangrillo Paolo , Ministro per la pubblica amministrazione ... 30 
Battilocchio Alessandro , Presidente ... 30

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ALESSANDRO BATTILOCCHIO

  La seduta comincia alle 8.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Comunico che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche tramite l'impianto audiovisivo a circuito chiuso e la trasmissione in diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Lo ringrazio per la sua disponibilità a stare qui con noi, a dare il suo contributo. Ovviamente il tema della pubblica amministrazione e della presenza delle nostre istituzioni nei territori è un tema nodale. Una serie di criticità, che abbiamo anche riscontrato nel corso delle nostre visite esterne, e che magari oggi potremo approfondire. Con particolare riferimento alla situazione di Caivano, dove noi siamo stati qualche settimana fa in missione esterna, anche perché lì c'è stata un'azione precisa ed incisiva. Noi osserviamo con grande attenzione il decreto Caivano, perché stiamo vedendo gli effetti e l'efficacia dei provvedimenti adottati, che possono potenzialmente essere una sorta di modello per altre realtà che condividono questo tipo di problematiche, e questo tipo di criticità. Quindi l'audizione di stamattina è particolarmente importante perché ci fornirà elementi ulteriori rispetto a questo approfondimento che stiamo portando avanti. Quindi Ministro le do la parola.

Pag. 3

  PAOLO ZANGRILLO, Ministro per la pubblica amministrazione. Grazie, buongiorno a tutti. Intanto ringrazio il Presidente Alessandro Battilocchio per questa opportunità importante, perché mi consente di fornire, in una sede istituzionale, una serie di elementi circa l'intervento che il nostro Governo sta adottando per la comunità di Caivano.
  Come voi sapete su questa città, alla luce soprattutto dei drammatici episodi di violenza che si sono verificati prima dell'estate, il Governo ha preso un impegno molto chiaro. Ci stiamo adoperando per trovare delle soluzioni che devono essere soluzioni tempestive, concrete, di contrasto all'illegalità. Un sistema di illegalità che ha dilaniato questo territorio, e che ha portato il nostro Governo a prendere atto che lo Stato in quel territorio era assente.
  Ora noi stiamo lavorando, devo dire con grande intensità, con senso di urgenza per cercare di garantire il ritorno dello Stato in quel territorio. Io oggi evidentemente mi concentrerò su quello che mi compete, e quindi sul tema amministrativo. Perché, vedete, il recupero della legalità sul territorio passa necessariamente attraverso un sistema amministrativo efficiente, che deve tradursi in un presidio autentico di legalità e di trasparenza. E questo è un motivo per il quale abbiamo lavorato in queste settimane, e nelle settimane precedenti, per descrivere, per definire un progetto di rafforzamento della capacità amministrativa del comune di Caivano.
  Si tratta di un piano che io adesso in questa occasione cercherò di illustrarvi nel dettaglio. Un piano che è stato pensato, ed è stato reso operativo in tempi rapidissimi, perché la prima notizia che vi voglio dare è che questo piano che vi sto raccontando è già operativo, quindi siamo già in campo, siamo già a fianco all'amministrazione comunale. Ed è un piano operativo che non ha precedenti nella storia. Vedrete che le Pag. 4caratteristiche di questo piano ci consentono di dire che per la prima volta interveniamo con delle modalità nuove, con delle modalità che sono state pensate proprio per garantire un'immediata operatività, un'immediata messa a terra di provvedimenti che servono appunto per recuperare la presenza, una presenza reale ed efficace dello Stato in quei territori.
  Come voi sapete tutte le volte che un'amministrazione comunale viene commissariata succede che c'è una paralisi della macchina amministrativa. Ed è proprio questo il motivo per il quale abbiamo pensato ad un piano che possa, invece, innanzitutto riportare continuità amministrativa al comune.
  I provvedimenti che noi stiamo adottando sono provvedimenti che, insieme a quelli anche degli altri Ministeri, hanno una finalità molto precisa. Si tratta di misure di contrasto alla criminalità, che però si affiancano al contempo a interventi di natura amministrativa, di natura sociale, di natura culturale, che mirano, hanno l'obiettivo di incentivare la crescita e lo sviluppo di quel territorio. È una sfida enorme perché la situazione che abbiamo trovato è una situazione veramente drammatica, e quindi ci troviamo ad affrontare un piano di risanamento di un territorio che è stato abbandonato per lungo tempo. Ma questo è proprio il motivo per il quale abbiamo la necessità di pensare ad un intervento che non ha eguali nel passato. E devo dire che l'obiettivo è anche quello di sperimentare su Caivano un modello che possa essere replicato in altre realtà.
  Dobbiamo dircelo con franchezza, non esiste solo Caivano in Italia come area degradata, e quindi stiamo cercando di sperimentare un modo di operare che, se darà i frutti che noi speriamo, è un modello che può essere replicato anche in altre realtà. E vi racconterò anche come ci stiamo attrezzando per Pag. 5fare in modo che se questo modello funziona effettivamente possa essere un modello replicabile.
  Permettetemi, prima di entrare nel dettaglio del piano, di raccontarvi brevemente alcuni profili che descrivono il contesto di riferimento. Caivano è un comune di 37.000 abitanti in provincia di Napoli, e il Parco Verde fu costruito negli anni ottanta e fu costruito con l'obiettivo di ospitare, di dare rifugio agli sfollati del terremoto dell'Irpinia. Con gli anni quei palazzi verdi, voi siete andati a visitare quella realtà, palazzi che erano stati quindi costruiti con lo spirito di far crescere un simbolo di speranza, sono invece diventati l'emblema di aree degradate. Al confine tra la zona casertana e quella napoletana, complice evidentemente un'assenza sempre più sentita dello Stato, il Parco Verde è diventato l'habitat naturale per azioni criminali. Tanto dei gruppi che sono attivi nel traffico di rifiuti, nella terra dei fuochi, tanto con i clan camorristici che guadagnano con lo spaccio della droga. E va detto che la piazza di spaccio di Caivano – questo lo dicono anche gli inquirenti – in certi momenti ha rappresentato uno dei punti simbolo, cruciali dello spaccio in Europa. Diciamo che Caivano, quell'area si è trasformata sostanzialmente in una zona franca in scacco alla criminalità. Tant'è che nel 2022 le forze dell'ordine hanno scoperto dei bunker sotterranei, dei sistemi di videosorveglianza che dovevano garantire appunto questo sistema strutturato criminale.
  Questa situazione che vi ho brevemente descritto è una situazione che è andata avanti fino ad agosto di quest'anno. Ricordiamo tutti come ad agosto è successo un fatto che ha sconvolto l'opinione pubblica. Due cuginette di dieci e dodici anni hanno denunciato violenza di gruppo ai loro danni consumata proprio nei luoghi del parco. Contestualmente a questi fatti drammatici, con un decreto del Presidente della RepubblicaPag. 6 del settembre del 2023, è stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Caivano, la nomina di un commissario straordinario. E successivamente, il 16 di ottobre, è stata deliberata la gestione del comune di Caivano con affidamento ad una Commissione straordinaria.
  È in questa fase, a valle di questi eventi drammatici che abbiamo avvertito, sempre più forte, il dovere di intervenire, di dare delle risposte, di costruire un nuovo modello di intervento che, come dicevo nel suo spirito ha la volontà non soltanto di aggredire la criticità di Caivano, ma costruire un'ipotesi di modello da replicare poi in altre realtà. È un'azione, quella che vi descriverò, di grande innovazione amministrativa. È sostanzialmente la rottura di uno schema precedente che non aveva dato i suoi frutti. Lasciatemi dire, lasciatemi fare una sorta di parallelo di confronto. Quello che stiamo facendo a Caivano si ispira un po' a quanto è successo con la ricostruzione del ponte Morandi e con il progetto case, che è il progetto che è seguito al post terremoto nella città dell'Aquila. Sono esempi in cui l'Italia ha dimostrato di saper far convergere competenze, velocità, capacità di dialogo tra le amministrazioni centrali e le amministrazioni territoriali, la capacità di dare delle risposte concrete a delle emergenze drammatiche. A Genova e all'Aquila sono state restituite delle strutture reali. Non dei bypass, ma un ponte. Non dei containers, ma delle case.
  La stessa cosa vogliamo fare con Caivano. A Caivano, per quel che mi riguarda in particolare, io non intendo evidentemente restituire delle infrastrutture di cemento o di ferro, ma la mia azione è un'azione che è finalizzata a restituire a Caivano delle competenze, dei servizi. Quindi l'infrastruttura di cui vi parlerò è una infrastruttura amministrativa, è una infrastruttura la cui finalità è quella di restituire ai cittadini, alle imprese, Pag. 7alle famiglie di quel territorio una pluralità di servizi, che sono esattamente quello che serve per rilanciare quel territorio.
  Dobbiamo creare un nuovo sentimento nei cittadini, e in particolare lo dobbiamo fare verso le giovani generazioni. Dobbiamo fare in modo che i giovani che nascono e crescono in quei territori abbiano un'idea dello Stato che non è quella della criminalità, ma di uno Stato che è presente. Abbiano l'idea di uno Stato che è capace di accompagnare le persone di quel territorio in un percorso di crescita, e quindi capace di dare fiducia alle persone.
  Abbiamo costituito in tempo record una task-force costituita da risorse, da persone del Dipartimento della funzione pubblica e di Formez PA che, come sapete, è la società in house della Presidenza del Consiglio dei Ministeri. A regime questa task-force è costituita da trenta persone. Sono trenta professionisti, dirigenti, funzionari che staranno sul territorio di Caivano per almeno ventiquattro mesi. Sono persone che abbiamo selezionato accuratamente.
  E sapete perché mi soffermo sull'aspetto di averle selezionate accuratamente? Perché queste persone sono persone che operavano prevalentemente qui a Roma, qualcuno a Napoli di Formez. Persone alle quali abbiamo dovuto raccontare la sfida, l'importante sfida, la complessa sfida da affrontare. E quindi abbiamo dovuto individuare persone che sono dotate, non soltanto di un profilo di competenza adeguato, perché, come vi racconterò le cose da fare sul comune di Caivano sono tante e richiedono una capacità amministrativa consolidata. Ma abbiamo dovuto anche verificare la disponibilità di queste persone dal punto di vista del sentirsi pronti ad un impegno del genere, in un contesto molto complicato. E quindi la necessità di verificare la loro motivazione.Pag. 8
  Abbiamo fatto un lavoro molto intenso nelle settimane successive alla pausa estiva. La prima cosa che mi piace raccontarvi è che questo gruppo è già operativo da un mese. Io sono stato una sola volta a Caivano, circa un mese fa, e sono andato a Caivano non per fare delle passerelle, ma sono andato a Caivano per portare trenta persone, che dal giorno dopo erano operative e oggi sono sul territorio operative.
  Venendo alla descrizione del piano operativo di Caivano direi che sostanzialmente questo piano persegue tre obiettivi principali. Il primo è rafforzare la capacità amministrativa del comune, la cui struttura è composta da una novantina di persone delle quali full-time ce ne sono circa la metà, e le altre sono a tempo parziale. E quindi diciamo che la prima criticità da affrontare è quella di comprendere il potenziale, le competenze disponibili, e quindi intervenire per migliorare la capacità amministrativa della macchina comunale.
  Secondo obiettivo, che è conseguente a quello che vi ho appena raccontato, è avviare un percorso che consenta, in tempi stretti, di incominciare ad erogare servizi a cittadini, famiglie, imprese, adeguati alle loro aspettative. E quindi, terzo obiettivo, cercare e favorire la costruzione di collaborazioni di partnership pubblico-privato, sempre nella logica di garantire un percorso di sviluppo del territorio.
  Andando quindi nel dettaglio, diciamo che questo piano che si delinea in sei linee. Adesso io ve le vorrei descrivere una per una proprio per darvi il senso delle cose che stiamo facendo. La prima linea, credo la più importante e significativa, è quella che si chiama «sviluppo del capitale umano». Io sono convinto che qualsiasi tipo di sfida passa attraverso il capitale umano, le persone. E quindi se noi vogliamo recuperare la presenza dello Stato a Caivano, se noi vogliamo recuperare l'efficienza amministrativa, e quindi la capacità della macchina comunale di Pag. 9esprimere dei servizi che sono adeguati alle aspettative degli abitanti di quel territorio, noi dobbiamo passare innanzitutto attraverso la cura del capitale umano, la cura delle persone, dell'amministrazione comunale. E quindi questa prima linea «sviluppo del capitale umano» si sostanzia in tre azioni.
  La prima azione è l'individuazione dei fabbisogni e la costruzione di un piano sulla base di un sistema professionale per competenze, e tutto questo passa attraverso un assessment del sistema esistente. Che cosa stiamo facendo quindi? Appena arrivati a Caivano abbiamo incominciato a dialogare con le persone che operano nella macchina comunale per conoscerle, per comprenderne il profilo di competenza, per comprenderne l'esperienza, e quindi per fare un match tra le competenze disponibili e quelle che servono per garantire un funzionamento adeguato della macchina amministrativa. Quindi sostanzialmente la prima azione della linea uno del piano Caivano si sostanzia nell'assessment e nella definizione dei fabbisogni di competenze.
  La seconda azione della linea «sviluppo del capitale umano» attiene, invece, al reclutamento delle figure chiave per l'amministrazione. Quindi diciamo che abbiamo da subito compreso la necessità di implementare la struttura amministrativa del comune di Caivano, e quindi la necessità di inserire delle nuove risorse. Abbiamo avviato un processo di reclutamento, attraverso il coinvolgimento della commissione interministeriale Ripam, e il 16 novembre del 2023, quindi qualche giorno fa, sul portale inPA – che è il nostro portale digitale che gestisce le procedure concorsuali – abbiamo pubblicato due bandi di concorso per l'assunzione di trentuno nuovi dipendenti. Chi sono questi 31 nuovi dipendenti? Sono quindici vigili urbani, sedici funzionari, e di questi funzionari ci sono sei assistenti sociali, sei educatori scolastici, due istruttori direttivi tecnici, un Pag. 10istruttore direttive tecnico-ambientale, un istruttore direttivo informatico.
  Quindi, come vedete siamo operativi. Siamo passati già dalle proposte ai fatti.
  A proposito del percorso di reclutamento vi voglio dare qualche dato ulteriore. Naturalmente si tratta di dati provvisori perché la procedura di selezione si chiuderà il prossimo 16 dicembre. Quindi l'abbiamo avviata al 16 di novembre, e quindi la chiuderemo un mese dopo al 16 di dicembre. Però su queste 31 posizioni disponibili vi dico che ad oggi sono già arrivare 650 domande. E devo dire che questo è un numero che ci fa ben sperare.
  Voglio darvi un ulteriore elemento che per me è un elemento di soddisfazione e di incoraggiamento con riferimento a queste seicento domande. Più di duecento candidature, per la precisione sono 237, sono state inoltrate da persone con meno di trent'anni. Quindi stiamo parlando di quasi il 40 per cento delle domande che riferiscono a giovani, a persone che hanno un'età inferiore ai trent'anni. Altre 264 candidature da persone che sono comprese nella fascia tra i trenta e i trentanove anni.
  Vi racconto questo per dirvi che siccome in questi mesi ho letto diverse volte sui quotidiani che la pubblica amministrazione ha perso la sua capacità attrattiva e le persone non partecipano più ai concorsi, io voglio dirvi che sulla gran parte dei concorsi che stiamo realizzando c'è stato un interesse veramente significativo.
  Adesso, al di là di questo, quello che mi preme sottolineare è che non è vero che la pubblica amministrazione non è più attrattiva. Ci sono tante persone che hanno voglia di mettersi in gioco. E vedete, il fatto che ci siano già, dopo una decina di giorni dall'aver bandito questi due concorsi, 650 domande, per una realtà che tutti sanno essere una realtà estremamente Pag. 11complessa, estremamente critica, ci fa ritenere che effettivamente ci sono tantissimi giovani che hanno voglia di spendersi. Ci sono tantissime persone che hanno voglia di mettersi in gioco anche in realtà complesse.
  L'organizzazione di questi concorsi è affidata a Formez. Consentitemi di fare un breve accenno, che è un po' anche l'occasione questa per raccontarvi come stiamo gestendo queste procedure concorsuali. Come sapete noi avevamo un problema, che era quello della efficacia delle procedure concorsuali, soprattutto dal punto di vista dei tempi. Abbiamo avviato questo portale inPA a gennaio di quest'anno, è un portale che gestisce tutte le procedure concorsuali della pubblica amministrazione, quindi tutte le pubbliche amministrazioni oggi per organizzare i loro concorsi passano attraverso questo portale digitale. È un portale che sarà accessibile, entro il mese di dicembre, anche attraverso un'App che abbiamo sviluppato con l'Università Federico II di Napoli. Ed è un portale che ci consente di accorciare significativamente la durata delle procedure concorsuali. E voi capite che per una realtà come Caivano, dove dobbiamo intervenire veramente con grande rapidità, la disponibilità di una strumentazione adeguata digitale è fondamentale.
  Ritornando proprio a queste due procedure, le modalità di selezione per le figure che vi ho citato poc'anzi prevedono un'unica prova scritta per tutti i profili, e per i quindici vigili urbani anche una prova di efficienza fisica. La buona notizia è che queste nuove assunzioni si concluderanno entro il mese di febbraio. E quindi diciamo che rappresenteranno una prima significativa importante boccata d'ossigeno per rafforzare la capacità amministrativa del comune di Caivano.
  La terza azione della prima linea del piano di intervento su Caivano è quella della formazione. La formazione sta diventandoPag. 12 un elemento strategico in ogni organizzazione. Viviamo un'epoca in cui le competenze vanno in obsolescenza ad una rapidità straordinaria, e quindi noi dobbiamo poter garantire un percorso formativo alle nostre persone che consenta loro di essere sempre aggiornate sul contesto di riferimento, che è un contesto che si muta con grande rapidità. Questo vale per tutte le organizzazioni. Vale evidentemente anche per la pubblica amministrazione.
  Devo dirvi che io ho trovato, arrivando ad ottobre dell'anno scorso al dicastero della pubblica amministrazione, una situazione piuttosto critica sul tema formativo perché il tempo medio dedicato alla formazione dei dipendenti pubblici non andava oltre le sei ore annue, che è un tempo assolutamente inadeguato rispetto alle sfide che la pubblica amministrazione deve affrontare, quindi rispetto alle necessità di avere 3,2 milioni di dipendenti pubblici che sono adeguatamente aggiornati dal punto di vista del loro profilo di competenze.
  Ma venendo alla realtà di Caivano il tema della formazione è un tema fondamentale. Come vi ho detto la prima azione della linea uno del piano di intervento è stata quella dell'assessment, della definizione dei fabbisogni. Quindi abbiamo lavorato proprio per cercare di descrivere la disponibilità di competenze adeguate, e quindi adesso stiamo intervenendo con un piano di formazione delle persone che già oggi lavorano all'interno del comune di Caivano. Ma ci stiamo preoccupando anche di accompagnare le 31 di cui vi ho parlato prima, che entreranno entro febbraio a far parte del comune di Caivano, con un piano formativo. Quindi abbiamo già definito un piano formativo per queste persone, che sarà dedicato specificatamente ad alcuni temi: l'anticorruzione, la trasparenza, il nuovo codice degli appalti, la digitalizzazione e la progettazione.Pag. 13
  Abbiamo definito una serie di temi che riteniamo essere quelli che per primi devono sollecitare le persone che lavorano nell'amministrazione di Caivano a curare il loro profilo di competenza rispetto a dei temi che sono quelli funzionali al recupero della legalità in quel territorio.
  Anche sul tema della formazione, come vi ho raccontato su quello delle procedure concorsuali, in questo anno sono successe delle cose importanti nella pubblica amministrazione perché abbiamo riavviato il nostro portale digitale Syllabus. Syllabus è un portale che noi sviluppiamo grazie alla collaborazione di altre istituzioni, con Sogei per esempio. Ed è un portale che è disponibile a tutte le amministrazioni italiane. Quindi tutte le amministrazioni possono iscriversi gratuitamente a questo portale.
  Vi do la situazione aggiornata al mese di settembre. Al mese di settembre 6.780 amministrazioni si erano iscritte a questo portale. È un portale che contiene contenuti formativi. Quindi è organizzato per aree tematiche e consente, ai dipendenti delle amministrazioni che si sono iscritti a questo portale, di potere accedere al portale e di poter costruire il loro percorso di formazione avendo la disponibilità di un test di ingresso che misura il livello di competenze rispetto ai temi sui quali si vogliono aggiornare le nostre persone. È un portale quindi che, di nuovo con modalità digitale, quindi con diciamo una strumentazione nuova aggiornata, gestisce la formazione.
  Io tra l'altro vi voglio ricordare che ho emanato, nel mese di marzo di quest'anno, una direttiva che richiede a tutti i dirigenti della pubblica amministrazione di garantire ai dipendenti almeno tre giorni anno di formazione. Tra l'altro, visto che siamo alla fine del mese di novembre, l'altro giorno abbiamo dedicato la giornata del 25 novembre alla violenza contro le donne, quindi una giornata dedicata a combattere la violenza Pag. 14contro le donne. Proprio nella giornata del 25 novembre abbiamo inserito nel portale Syllabus un corso, della durata di un'ora e mezza, che si chiama «RIForma Mentis», che è volto a fornire a tutti i dipendenti nozioni fondamentali per combattere il fenomeno della violenza contro le donne.
  Quindi diciamo che con queste tre azioni vi ho descritto la prima linea di intervento sul piano di azione per Caivano. Andrò un po' più rapidamente sulle altre. Ho voluto soffermarmi in particolare su quella relativa al capitale umano perché, come vi dicevo in premessa, se noi vogliamo recuperare efficienza al sistema amministrativo di quel comune dobbiamo partire dalle persone. Dobbiamo partire dalle persone, da un lato aiutando chi già c'è, ma dall'altro implementandolo con delle competenze che oggi sono assenti.
  La seconda linea di intervento del piano di azione è quella relativa al miglioramento delle performance organizzative. Che cosa stiamo facendo con le trenta persone che già sono operative da un mese su Caivano? Stiamo predisponendo il PIAO, che sapete è il Piano Integrato di Attività Organizzazione. Il PIAO, voglio solo ricordarlo, è uno strumento previsto da un decreto-legge del giugno del 2021, e sostanzialmente è il documento unico di programmazione e governance che dal giugno del 2022, dal giugno dell'anno sorso, raccoglie, e quindi sintetizza i diversi piani che le amministrazioni pubbliche, fino a quella data, erano obbligate, erano tenute a predisporre annualmente. Mi riferisco al piano della performance, quello del fabbisogno del personale, quello della parità di genere, quello del lavoro agile, quello dell'anticorruzione.
  Le nostre trenta persone, insieme agli altri dipendenti presenti a Caivano, stanno lavorando in queste settimane proprio per definire il piano integrato di attività e organizzazione di Caivano. Un piano che non era mai stato predisposto in quel Pag. 15comune. Una seconda azione della linea due, miglioramento della performance organizzativa, si riferisce, invece, alla revisione del modello organizzativo. Stiamo valutando come ripensare all'organizzazione del comune di Caivano naturalmente con l'obiettivo di descrivere una struttura organizzativa efficiente e funzionale al raggiungimento degli obiettivi di valore pubblico.
  La terza linea del piano è il supporto alla digitalizzazione e alla crescita del sistema delle imprese che insistono su quel territorio. Diciamo che questa linea si compone sostanzialmente di tre azioni. La prima è un'azione finalizzata a individuare le potenzialità del sistema imprenditoriale di Caivano, e al tempo stesso di verificare quali sono i nodi che frenano lo sviluppo di quel tessuto imprenditoriale. E per questo motivo abbiamo costituito un tavolo per il rilancio economico. Quindi la prima azione della linea di digitalizzazione e crescita delle imprese è la costituzione di un tavolo per il rilancio economico, che ci consentirà, in maniera strutturata, di favorire un incontro tra le istituzioni e le imprese del territorio. La seconda azione di questa linea fa riferimento, invece, alla velocizzazione di tutto l'arretrato dei diversi settori dell'amministrazione. Stiamo digitalizzando tutto l'arretrato che il comune di Caivano non ha sviluppato negli anni. E la terza linea riferisce al supporto ai processi di digitalizzazione degli sportelli unici. Sportello unico delle attività produttive, sportello unico dell'edilizia. Questi costituiscono un altro punto fondamentale per lo sviluppo del territorio, e soprattutto per garantire un rapporto fluido, efficace con il sistema imprese.
  Per altro va detto che lo sforzo per un approccio digitalizzato all'utilizzo di SUAP e SUE oggi la pubblica amministrazione lo sta facendo su tutto il territorio nazionale. Stiamo lavorando per digitalizzare questi sportelli e per renderli interoperabili.Pag. 16 E quindi anche sul comune di Caivano, che rappresenta evidentemente una criticità assoluta da questo punto di vista, stiamo lavorando per recuperare la disponibilità di una strumentazione che ci consenta di gestire il rapporto con il sistema imprese in modo adeguato.
  Abbiamo una quarta linea di intervento nel piano di azione, che è quella che fa riferimento alla possibilità di accedere a dei fondi comunitari per poter progettare interventi nella logica di sviluppo del territorio, e quindi stiamo lavorando per individuare delle possibili aree di utilizzo di fondi comunitari a sostegno delle attività progettuali per il rilancio del territorio.
  Poi abbiamo una quinta linea che è il supporto alla realizzazione dei progetti di innovazione sociali, rivolti soprattutto alle giovani generazioni e alle fasce più deboli della popolazione. Questo intervento ha l'obiettivo di costruire un percorso di innovazione sociale, per potere innanzitutto trasferire all'amministrazione comunale tutte le conoscenze che sono necessarie per avviare e strutturare delle iniziative di inclusione sociale, di animazione culturale, di lotta alla dispersione scolastica. Questa quinta linea di intervento è una linea che evidentemente prevede la partecipazione e la collaborazione di altri Ministeri. Il Ministero della cultura, il Ministero dell'istruzione, il Ministero dello sport, con i quali stiamo lavorando appunto per cercare di costruire dei progetti che consentano di recuperare l'iniziativa sociale, di recuperare delle opportunità di innovazione sociale.
  L'idea sostanzialmente è quella di creare un hub che punta al rafforzamento del capitale sociale del territorio attraverso la capacità di coinvolgere gli attori locali. Naturalmente cercando di supportarli con le migliori esperienze di cui disponiamo.
  L'ultima linea di intervento fa riferimento alla possibilità di coinvolgere diverse fasce della popolazione per attivare dei Pag. 17tavoli per la rigenerazione sociale del territorio. Su questa linea vorrei indicarvi un'idea che stiamo sviluppando, che è quella di cercare di costituire un consiglio dei bambini e delle bambine sulle questioni relative alla vita dei minori sul territorio di Caivano. E cioè vorremmo cercare di costruire un meccanismo che consenta, in maniera strutturata, di coinvolgere i più piccoli nei processi decisionali del comune, che riferiscono alla vita di quelle persone, di quella categoria di popolazione.
  Andando verso le conclusioni, come vedete il piano è particolarmente articolato, è un piano già operativo, è un piano che prevede la necessità di lavorare in sintonia con le altre amministrazioni che sono coinvolte. E qui voglio richiamarlo proprio per darvi contezza di come stiamo operando, di come ci stiamo muovendo. Noi stiamo lavorando naturalmente in sintonia con il Ministero dell'interno, e quindi con Matteo Piantedosi; con il commissario straordinario del Governo, che è Fabio Ciciliano; con la Commissione straordinaria. È stata nominata una commissione straordinaria che è composta di tre persone, il dottor Filippo Dispenza che è un prefetto a riposo, la dottoressa Calcaterra che è un vice prefetto e il dottor Maurizio Alicandro. Io sono in contatto quasi quotidiano sia con il commissario governativo che con la Commissione straordinaria, perché tutto quello che pensiamo all'interno del Dipartimento di funzione pubblica lo condividiamo con le persone che stanno sul territorio. Quindi naturalmente con la task-force di trenta persone che abbiamo operative da un mese su Caivano, ma anche con il commissario governativo e con la Commissione straordinaria. Questo di nuovo con l'idea di lavorare in una dinamica di squadra dove tutti si sentono coinvolti e dove tutti sanno e hanno consapevolezza del fatto che devono mettere la propria parte.Pag. 18
  Stiamo lavorando con le forze dell'ordine e di Polizia, che devo dire ci hanno accolto con grande dedizione, con grande passione, e ci stanno accompagnando in questo lavoro. Non vi nascondo che le persone che abbiamo portato su Caivano sono persone che le prime domande che ci hanno fatto erano relative alla possibilità di lavorare in un ambiente che consentisse loro di operare. E quindi diciamo che la cooperazione con le forze di Polizia, con le forze dell'ordine è stata individuata come necessaria fin da subito ed è operativa. Stiamo lavorando con Don Patricello, che è una figura di riferimento su quel territorio, e anche con tutte le associazioni del terzo settore che sono presenti, e che già stanno operando per supportare le famiglie e i giovani che vivono a Caivano.
  Io concluderei facendo questa considerazione. Il piano che vi ho rappresentato è un piano molto complesso, è un piano a medio termine perché non è una toccata e fuga. Noi abbiamo previsto e ci siamo impegnati a mantenere quanto meno per ventiquattro mesi questa task-force su Caivano. Però noi dobbiamo cercare di ragionare su quella realtà, su quel territorio con l'obiettivo non di avere una situazione dove c'è sempre qualcuno che è lì a supportarli, ma con l'obiettivo di farli camminare con le proprie gambe. Quindi lo spirito con il quale stiamo affrontando questo progetto è quello di garantire un percorso di affiancamento che consenta, a chi poi in maniera strutturata opererà su quel territorio, di poter operare avendo a disposizione tutte le competenze necessarie per poter essere efficace ed efficiente nell'azione amministrativa.
  Quindi abbiamo pensato che un periodo di ventiquattro mesi sia un periodo di tempo minimo e indispensabile per renderci conto della situazione cui siamo arrivati, del contesto che abbiamo trovato e della possibilità di avviare un percorso di miglioramento. Strada facendo cercheremo di comprendere Pag. 19come stanno funzionando le cose, e se i ventiquattro mesi saranno sufficienti o sarà necessario, invece, un presidio più lungo. Io la settimana prossima sarò per la seconda volta a Caivano, mi incontrerò con le trenta persone che abbiamo mandato su quel territorio, mi incontrerò con i commissari straordinari, con il commissario governativo per fare un primo update su come stanno andando le cose a un mese di avvio del progetto. Quindi di nuovo la presenza mia e del mio team, delle persone che lavorano con me a Palazzo Vidoni su Caivano è una presenza che sarà costante durante questi ventiquattro mesi, e la finalità sarà essenzialmente ed esclusivamente quella di verificare insieme alle persone che operano sul territorio lo stato di avanzamento dell'attività per poter garantire gli eventuali correttivi a fronte delle situazioni che emergeranno in questi ventiquattro mesi.
  Concludo dicendo e riportando quello che vi ho detto all'inizio. Stiamo sperimentando un modello assolutamente nuovo, che non è mai stato fatto nel nostro Paese, e lo stiamo sperimentando con l'idea di poter replicare poi questo modello sulle altre realtà disagiate del nostro territorio. E a questo proposito vi dico che, proprio per questo motivo, al Dipartimento di funzione pubblica qui a Roma stiamo costituendo una Unità di missione che sarà dedicata, nei prossimi anni, proprio a intervenire su queste situazioni. E quindi un'unità di missione che avrà il compito di strutturare degli interventi in tutte le realtà che richiederanno un approccio tipo quello che stiamo realizzando su Caivano. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie Ministro. Ci ha fornito tutta una serie di dati molto molto interessanti per noi. Nel corso della nostra visita a Caivano, in effetti, una delle cose che avevamo riscontrato è una emergenza da un punto di vista della struttura amministrativa. Abbiamo incontrato la Commissione locale che Pag. 20è stata nominata appunto ad hoc, e ci hanno fatto presente – come pure ha fatto il Prefetto nel corso dell'incontro che abbiamo avuto in Prefettura – una serie di ritardi sui quali è necessaria una terapia d'urto. Lei ci ha parlato di questo piano in maniera approfondita, illustrando le sei linee guida. Sarà un discorso da approfondire ulteriormente. Quindi io poi ci terrei magari nei ventiquattro mesi, visto che noi saremo qui, a fare degli update, degli aggiornamenti insieme. Lascio ora la parola ai colleghi.
  ANTONINO IARIA. Grazie Ministro. Molto interessante. Il mio movimento ha sempre trattato questo decreto con l'idea appunto che sia un progetto pilota. Lei ha dato tutta una serie di indicazioni che sono tutte molto interessanti, anche chiare come modalità di operatività. La domanda che però io voglio fare è brutale: quanto costa? Perché giustamente se una cosa funziona bisogna vedere se poi è replicabile. Chiaramente tutti i casi avranno delle peculiarità, ma se io penso a tutti i comuni commissariati per casi simili a quelli di Caivano, in Calabria, in Sicilia, in Puglia, e anche nel nord, hanno tutti chiaramente dei problemi che toccano almeno uno di questi punti. Se noi vogliamo veramente dire che questo modello parte da una proposta di una proposta pilota, e poi deve essere replicato, bisogna dire anche quanto costa. Lei ha parlato di assunzioni, concorsi, innovazione, e quindi tutte queste cose hanno un costo che deve essere quantificato.
  L'altra domanda che faccio è che non sia, appunto, poi un progetto con cui spariamo veramente con un cannone su una mosca per risolvere un problema di Caivano, che va risolto, e poi lasciamo tutto il resto perché non abbiamo più risorse. Quindi l'impegno del Governo deve essere quello di quantificare questo costo e fare un piano nei prossimi anni, prendendo fondi o trovando i fondi, per riuscire veramente a creare questo Pag. 21pacchetto o questa modalità operativa che possa essere usata dappertutto. Mentre lei parlava di assunzioni, io guardavo al mio comune di Torino e paradossalmente sembra che a Caivano verranno assunte più persone che al comune di Torino, che va benissimo. Il comune di Torino ha sicuramente dei problemi di dipendenti pubblici, però ha anche chiaramente delle esigenze più importanti rispetto a un comune come quello di Caivano, e sappiamo quanto è difficile sostituire i dipendenti che vanno in pensione, e quanto è difficile fare nuove assunzioni. Quindi da questo punto di vista non vorrei che questo rimanga un progetto spot, molto bello, molto anche televisivo, di propaganda, ma poi rimane un progetto che funzionerà solo lì, come un'isola in un deserto. Il costo è importantissimo perché l'altra domanda è: il Governo vuole mettere un miliardo di euro, 2 miliardi, 100 milioni per fare questo progetto ripetibile in tutti i comuni commissariati? Grazie.

  ANDREA DE MARIA. Io sono arrivate due minuti dopo, quindi magari dico una cosa che forse il Presidente ha già detto. Io oltre a fare due domande al Ministro, che ringrazio per la relazione molto importante e interessante, mi chiedevo se avremo un momento anche di confronto più generale sulle iniziative del Ministero rispetto alle periferie, perché forse sarebbe interessante avere un momento sull'attività generale del Ministero. Io sono interessato a capire, ma lo dico per una prossima volta, come il signor Ministro giudica l'impatto della sfida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sulla pubblica amministrazione del Paese. Ho fatto molti anni l'amministratore locale, rispetto alla nostra struttura pubblica amministrazione quella, per esempio, è una sfida di dimensioni molto rilevanti. Quindi magari pensiamo a un momento con un po' di tempo per fare un confronto più generale sull'attività del Ministero. Questo mi farebbe piacere.Pag. 22
  Invece, rispetto alla relazione di oggi, una domanda che in parte è già stata fatta dal collega, cioè se state già iniziando a ragionare su come questa esperienza si possa replicare nei comuni commissariati per mafia, che credo siano trentasei, però posso sbagliare. Comunque nei comuni che hanno una condizione di commissariamento per infiltrazione della criminalità organizzata.
  Invece, rispetto a Caivano, volevo fare questa domanda per quello che si può dire in questa sede. In queste situazioni si commissaria prima di tutto il consiglio comunale, quindi diciamo si sostituisce la parte politica. Le infiltrazioni normalmente non riguardano solo la parte politica, riguardano anche la struttura tecnica, ero interessato a capire un po' questo elemento. Ovviamente poi ci sono aspetti che competono ad altre autorità, la magistratura eccetera, però per quanto lei ha potuto registrare quanto questa presenza della criminalità organizzata si sente anche nella struttura tecnica, e come caso mai questo elemento lo state gestendo, perché in questi casi credo che sia uno dei punti normalmente più delicati.

  MICHELE SCHIANO DI VISCONTI. Grazie Ministro. Noi siamo stati con la Commissione, come ricordava il presidente, in quel di Caivano, che è una zona che conosco bene essendo la zona del mio collegio elettorale. Avendo io esperienza anche amministrativa, e avendo fatto il sindaco per tredici anni del mio comune, io credo che le iniziative, come diceva bene il Ministro in un modo puntuale, sono quelle giuste, perché quando si parla di unità di missione significa che al momento dello scioglimento di un comune viene subito a supporto anche una struttura definiamola tecnica, nel senso di un apporto importante che può essere anche quello del personale. Ciò sta a significare che è stato verificato, infatti noi ne parlavamo anche con il commissario e la struttura commissariale, che Pag. 23appunto quello che mancava, e quello che manca, a Caivano era appunto la parte amministrativa, la parte burocratica e amministrativa. Addirittura ci diceva Filippo Dispenza, il commissario nominato, che appunto erano mancanti nella struttura, negli uffici tecnici, ma addirittura si percepiva e si è percepito da subito che proprio appunto la struttura era quella collusa. Tanto che un dirigente è stato anche incriminato. Quindi io dico che se l'unità di missione, e penso che ho capito bene che il Ministro sta mettendo in campo, è quella di accompagnare, perché poi quando avviene un commissariamento di fatto è veramente un modello. Quindi complimenti per questo. E poi io penso che quando noi parliamo di Caivano come modello per poi esportare, non possiamo minimamente mai considerare Caivano come una mosca. Caivano è un comune densamente abitato, ma addirittura che vive una situazione circondata da altri comuni che sono alla pari in queste situazioni, forse non con quella criticità, ma con quelle caratteristiche di criticità. Quindi ben venga l'azione che il Governo sta ponendo in essere, e sicuramente noi chiederemo di incentivare queste situazioni, e fare in modo che veramente questa azione che il Governo sta portando avanti lo possa dimostrare, e io sono convinto che in questo modo diventerà un modello per l'Italia intera. Grazie.

  PASQUALINO PENZA. Innanzitutto volevo ringraziare il Ministro di essere qui in Commissione oggi, e ringrazio il presidente Battilocchio. La domanda che volevo porre al Ministro è se questi provvedimenti in termini assunzionali, e quindi di risorse umane per il comune di Caivano li ritiene sufficienti. Cioè in un comune come quello di Caivano, dove effettivi in forza ci sono circa dodici vigili urbani, e faccio l'esempio di dodici vigili urbani perché è l'esempio più pratico, che rappresentano la sicurezza, rappresentano comunque un punto di riferimento dei cittadini. Abbiamo dodici vigili urbani, Pag. 24dove più della metà è prossimo alla pensione, o comunque sarà pensionabile tra qualche anno. Aggiungere solo quindici vigili in un organico di previsione del comune di circa cinquanta, cinquantadue unità, sono sufficienti per un totale di ventisette vigili ad assunzioni complete che, come ha detto il Ministro, dovrebbero avvenire verso febbraio, per far fronte alle esigenze di Caivano? Il comune di Caivano nel 2022 aveva anche messo a disposizione una struttura comunale nuova, quindi mai utilizzata, al Ministero dell'interno per chiedere un posto di Polizia, appunto perché i comuni oggi sappiamo hanno delle problematiche assunzionali, ma questa è la stessa legge che dà alcune restrizioni molto severe, e chi è stato amministratore comunale lo sa. E quindi per i comuni che hanno avuto problemi di bilancio, quindi di dissesto, hanno grandi restrizioni. Ma il Ministero dell'interno non ha mai dato una risposta per un supporto ai vigili urbani, che non sono stati mai assunti, almeno da dieci anni, se non di più, ad oggi. Non sono stati mai assunti, e quindi abbiamo un deficit per quanto riguarda la struttura.
  Quindi la prima domanda è se queste assunzioni le ritiene sufficienti. E se in qualche altro modo hanno intenzione anche in futuro di poter prevedere un piano di reintegro totale del personale. Questo in linea generale vale un po' per tutti i comuni, perché un po' tutti i comuni hanno queste problematiche, specie comuni come quelli sciolti per infiltrazioni, in cui ci troviamo a vedere un comune di Caivano che viene sciolto per la seconda volta consecutiva per infiltrazione camorristica. Abbiamo notato che l'infiltrazione camorristica purtroppo spazia da amministrazioni di destra a quelle di sinistra, perché l'amministrazione precedente a questa era di destra ed è stata sciolta, e quella di sinistra anche. Il dato oggettivo che si vede è che abbiamo la malavita che riesce a spaziare da destra a Pag. 25sinistra. Quindi è indifferente il punto di vista politico. Vediamo che gli amministratori locali giustamente vengono sostituiti, vengono in qualche modo anche sanzionati, poi però ci troviamo una pianta organica di personale, che vediamo spesso negli uffici tecnici, a venire in queste infiltrazioni. Infatti a Caivano è stato anche arrestato il dirigente tecnico, il facente funzioni del dirigente tecnico. Ma questo abbiamo potuto riscontrare che avviene un po' in tutti i comuni con queste problematiche di infiltrazione, si passa quasi sempre dall'ufficio tecnico.
  La seconda domanda che volevo fare è quali sono i piani di questo Governo per rivedere il sistema di scioglimento per infiltrazione in modo da potenziare e da accompagnare anche le future amministrazioni che poi si susseguiranno per riprendere un corretto e retto modo di amministrare un Paese. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie. Se siete d'accordo darei brevemente la parola al Ministro. Però siccome ci sono alcune domande che necessitano una risposta articolata, se magari il Ministro è d'accordo ci può fornire delle risposte scritte, oppure possiamo organizzare un'ulteriore audizione. Una precisazione da parte del collega Schiano, a cui lascio la parola.

  MICHELE SCHIANO DI VISCONTI. Da quello che mi risulta, poi non voglio sbagliare, perché il collega Penza è caivanese, e nel comune di Caivano ha fatto anche l'amministratore, ma non chi risulta che le amministrazioni precedenti siano state sciolte come questa qui. Mi risulta che i consigli comunali hanno mandato a casa il sindaco.

  PASQUALINO PENZA. No, assolutamente, è un dato errato. La precedente amministrazione è stata sciolta.

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  MICHELE SCHIANO DI VISCONTI. Va bene, non lo sapevo. Per questo ho detto che non mi risulta.

  PASQUALINO PENZA. Non le risulta, e le sto dando la precisazione. È stata sciolta per infiltrazione camorristica poco prima di andare alle elezioni nell'anno 2018 mi sembra.

  PRESIDENTE. La parola al Ministro.

  PAOLO ZANGRILLO, Ministro per la pubblica amministrazione. Abbiamo pochi minuti a disposizione, e io francamente devo dire che sono un po' in difficoltà a poter dare delle risposte strutturate.
  Vi incomincio a dire alcune cose. C'è un tema che qualcuno ha sollevato, e che fa riferimento all'opportunità di verificare che il sistema di infiltrazioni mafiose riguardi anche la struttura tecnica del comune. Ognuno deve fare il suo mestiere, io faccio il mestiere di intervenire per cercare di garantire il ritorno a efficienza del sistema amministrativo del comune di Caivano. Non mi occupo di un tema di cui si sta occupando la magistratura. È evidente che noi dobbiamo cercare di costruire un modello sano, e per costruire un modello sano ci vogliono persone sane. Quindi le persone sane sono persone che hanno un paio di caratteristiche. Hanno le competenze adeguate per fare bene il loro mestiere, e sono persone per bene. E quindi hanno consapevolezza di essere servitori dello Stato. Io mi occupo del primo aspetto. Sull'aspetto dell'essere adeguati al ruolo dal punto di vista della consapevolezza di essere servitori dello Stato, non mi occupo io. Però su questo sta lavorando, con grande intensità e con grande attenzione, la magistratura, e quindi è un lavoro che facciamo in parallelo. Come sapete già alcuni interventi sono stati fatti. C'è una persona, che aveva tra l'altro un ruolo assai rilevante nella struttura comunale, che è stata arrestata.Pag. 27
  È evidente che il tema dell'infiltrazione mafiosa, anche nella struttura tecnica è un tema che esiste, di cui ne abbiamo assoluta consapevolezza. Stiamo lavorando. Voi capite bene che c'è anche un tema di riservatezza che va in questo momento preservato, però stiamo lavorando anche per avere consapevolezza del fatto che investiamo su persone sulle quali è opportuno investire.
  Sono sufficienti questi provvedimenti assunzionali? In questo momento non vi so dare una risposta, probabilmente no. Probabilmente sarà necessario implementare ulteriormente la struttura. Però, vedete, di nuovo questo si fa nel momento in cui abbiamo una fotografia chiara di ciò di cui disponiamo. I trenta inserimenti che abbiamo previsto, e che stiamo realizzando, sono la prima risposta alle istanze che sono venute dalle persone che hanno incominciato ad occuparsi di quel territorio, di quella realtà. Quindi d'accordo con la Commissione straordinaria, d'accordo con il commissario governativo, d'accordo con le forze di Polizia, con tutte le strutture che operano sul territorio, abbiamo verificato che c'è una prima necessità immediata che fa riferimento quei trenta profili di cui vi ho parlato prima. Bastano quindici vigili urbani in più? Quindici in più sono già più del doppio rispetto a quello di cui oggi dispone quel comune. Probabilmente non sono sufficienti, e certamente quindi, come vi dicevo, la nostra presenza sarà quanto meno per ventiquattro mesi, e in questi ventiquattro mesi cercheremo di comprendere quanto ancora è necessario investire, anche dal punto di vista della pianta organica, per garantire al comune di Caivano la possibilità di operare in maniera adeguata.
  Il tema di come la pubblica amministrazione, anche in logica PNRR, sta operando sui territori è un tema assai ampio. È uno spunto importante, io ho assoluta consapevolezza del fatto che Pag. 28la criticità sull'efficienza del nostro sistema di amministrazione sui territori negli enti locali non riguarda soltanto le realtà come Caivano, ma riguarda anche le realtà sane dove oggi con la necessità di realizzare i progetti del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza abbiamo bisogno di strutture tecniche, abbiamo bisogno di profili che ci consentano effettivamente, in tempi molto stretti, da qui al 2026, di realizzare queste opere. Stiamo facendo un lavoro molto intenso per cercare di garantire a queste realtà territoriali le competenze che servono per realizzare questi piani. Nel corso del 2023 io ho presentato due decreti sulla pubblica amministrazione che sono soprattutto rivolti al potenziamento della capacità amministrativa degli enti territoriali, dei comuni più piccoli. Quindi è un tema molto complesso sul quale mi pare corretto se possiamo organizzare un altro incontro.

  ANTONINO IARIA. Mi scusi Ministro, proporrei di fare un'altra audizione più generale sull'attività del Ministero rispetto alle periferie. Questa è stata molto interessante, ed è stato anche giusto concentrarla in questo incontro che trovo molto utile. Propongo quindi, non domani, tanto abbiamo davanti tutta la legislatura, di avere un'occasione di confronto più generale sull'attività del Ministero. Grazie.

  PAOLO ZANGRILLO, Ministro per la pubblica amministrazione. Certo, assolutamente.
  Sul tema di quanto costa questo intervento, io di nuovo faccio riferimento alla mia attività, e mi preoccupo dei costi della mia attività. Noi abbiamo messo da subito a disposizione 5 milioni per tutte le attività di intervento sull'efficientamento amministrativo, quindi procedure concorsuali, formazione. Sono stati messi a disposizione dal Dipartimento di funzione pubblica. Poi naturalmente ci sono tutti gli investimenti da realizzarePag. 29 sulle risorse, e quindi sulle persone, e anche qui stiamo lavorando con la Commissione straordinaria. Credo che entro la fine dell'anno avremo un'idea più chiara del pacchetto di investimenti che necessita per da un lato far fronte al rafforzamento del capitale umano dell'Amministrazione, e dall'altro per realizzare tutti quegli interventi di modernizzazione, per esempio sulla digitalizzazione degli sportelli unici. Quindi in questo momento non sono ancora in grado di darle delle cifre. Però certamente tutti gli interventi che abbiamo avviato oggi sono interventi finanziati dal Dipartimento di funzione pubblica, dal mio Dipartimento, e quindi ci sono le risorse per le procedure concorsuali, ci sono le risorse per la formazione, ci sono le risorse per assumere questo primo pacchetto di persone. Noi siamo operativi da un mese, e quindi in queste settimane cercheremo di avere un'idea più chiara di un investimento che sarà sicuramente un investimento importante.

  ANTONINO IARIA. Quindi, entro l'anno potreste avere chiaro quanto può costare un'ipotesi di finanziamento dell'unità di missione, che lei ha detto che vuole creare per esportare questo tipo di modelli in altri posti?

  PAOLO ZANGRILLO, Ministro per la pubblica amministrazione. Certo.

  ANTONINO IARIA. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie Ministro. Poi, rispetto alle domande fatte, se vorrà dare degli ulteriori elementi potremmo organizzare un'ulteriore audizione, oppure può anche fornirci già un po' di materiale scritto, perché erano alcune domande molto specifiche. Le diamo appuntamento a presto, perché strada facendo dovremo sicuramente monitorare la situazione, e lo faremo collaborando insieme.

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  PAOLO ZANGRILLO, Ministro per la pubblica amministrazione. Nel salutarvi io vi dico che il mio impegno è quello, mediamente una volta al mese, di scendere a Caivano e fare il punto della situazione con la Commissione straordinaria, con il commissario governativo e con le persone che abbiamo mandato giù. Per cui penso che tra qualche mese possiamo fare un secondo step, così vi aggiorno sull'avanzamento dei lavori.

  PRESIDENTE. La ringrazio, e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.35.