CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 aprile 2023
100.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
Pag. 4

GIUNTA PLENARIA

  Giovedì 27 aprile 2023. — Presidenza del presidente Enrico COSTA, indi del vicepresidente Devis DORI.

  La seduta comincia alle 12.

DELIBERAZIONI IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento penale promosso nei confronti di Alessia Morani, deputata all'epoca dei fatti, pendente presso il tribunale di Bergamo (procedimento n. 8186/17 RGNR – n. 5717/18 RG GIP) (Doc. IV-ter, n. 9).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 19 aprile 2023.

  Enrico COSTA, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame di una richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità che scaturisce da un procedimento penale promosso nei confronti di Alessia Morani, deputata all'epoca dei fatti, pendente presso il tribunale ordinario di Bergamo (procedimento n. 8186/17 RGNR – n. 5717/18 RG GIP) (Doc. IV-ter, n. 9).
  Fa presente che nella seduta del 12 aprile scorso il relatore, deputato Devis Dori, ha illustrato la vicenda alla Giunta.
  Ricorda, inoltre, che l'onorevole Morani – invitata a fornire chiarimenti ai sensi dell'articolo 18 del Regolamento della Camera – ha inviato una memoria scritta che il relatore ha illustrato nella seduta del 19 aprile scorso.
  Chiede quindi al relatore se intende proseguire nella illustrazione del caso.

  Devis DORI (AVS), relatore, ricorda che l'onorevole Morani è stata rinviata a giudizio per il reato previsto e punito dagli articoli 13 della legge n. 47 del 1948 (cosiddetta legge sulla stampa), 30, comma 4, della legge n. 223 del 1990 (cosiddetta legge Mammì) e 595, commi 1, 2 e 3, codice Pag. 5penale perché, nel corso del programma televisivo Matrix – trasmesso su Canale 5 l'11 aprile 2017 – comunicando con più persone, offendeva l'onore e la reputazione di Giacomo Lodovici definendolo ripetutamente un «cretino» e più precisamente pronunciando le seguenti parole: «non è un problema di burocrazia, è un problema di un cretino che fa una segnalazione, e una volta che la segnalazione è stata fatta poi il pubblico ufficiale non può fare altro che procedere, altrimenti si tratta di un reato. Il problema è il cretino a monte che fa la segnalazione perché queste mamme, che fanno quello che fanno tantissime mamme in tutta Italia, danno una mano per delle competizioni sportive e sono state multate ingiustamente perché un cretino ha fatto un esposto». Con l'aggravante di cui all'articolo 595, secondo comma, codice penale per aver attribuito alla persona offesa un fatto determinato. Con l'ulteriore aggravante di cui all'articolo 595, terzo comma, codice penale per aver commesso il fatto adoperando un «mezzo di pubblicità».
  Rammenta inoltre che, nella nota difensiva inviata alla Giunta dall'ex deputata in questione, si sottolinea che «l'onorevole Morani, presente alla trasmissione televisiva Matrix in qualità di parlamentare interessata alla soppressione di Equitalia e ai problemi burocratici determinati dalla rottamazione delle cartelle esattoriali, è stata interpellata dal conduttore – nel medesimo contesto valutativo inerente all'eccesso di burocrazia – sulla vicenda relativa all'irrogazione della sanzione amministrativa alle mamme che, senza la prescritta autorizzazione, avevano distribuito fette di marmellata ai bambini partecipanti a una gita organizzata a scopo benefico. In tale unitario contesto dialettico, l'onorevole Morani ha espresso il suo disappunto circa la presentazione dell'esposto che aveva determinato l'applicazione della sanzione pecuniaria e ha precisato che non si trattava di un problema di burocrazia, ma della sconsiderata decisione di chiunque (e non del signor Lodovici, che non ha mai né conosciuto né nominato) determini l'avvio di un procedimento amministrativo inarrestabile, in assenza di concreta esigenza di tutela, al di fuori di qualsivoglia ragionevolezza». In conclusione, l'onorevole Morani ritiene che la sua critica, riferita genericamente all'iniziativa dell'esposto e non alla persona del Lodovici (che ribadisce di non avere mai nominato né conosciuto e della cui identità è venuta a conoscenza solo nel momento in cui le è stata notificata la querela), «non aveva alcun contenuto diffamatorio nei confronti del Lodovici stesso. L'espressione critica “colorita”, utilizzata dall'onorevole Morani, era invece da ritenersi riferita genericamente a qualunque situazione in cui vengono proposte iniziative punitive nei confronti di cittadini che in maniera gratuita, volontaria e “innocua” organizzano eventi benefici».
  Diversamente il signor Lodovici, nelle memorie difensive depositate in sede processuale (che sono disponibili per la visione ai componenti della Giunta), evidenzia che l'intervento dell'onorevole Morani non era direttamente collegato al tema dell'abolizione di Equitalia, posto che nel frattempo era stata trattata un'altra questione (quella relativa alle modalità di impugnazione delle sanzioni amministrative). Ad avviso della difesa del signor Lodovici, l'onorevole Morani intervenne spontaneamente, e non a richiesta, su un tema in relazione al quale dichiarò di essersi in precedenza informata dai giornali. L'illustre ospite non avrebbe quindi agito di impulso, sull'onda delle emozioni, ma avrebbe preso la parola in un contesto assolutamente pacato, senza aver precedentemente ricevuto alcuna provocazione da parte dei presenti. Il fatto, poi, che il nome del Lodovici non sia stato pronunciato sarebbe irrilevante, poiché la notizia era stata diffusa da molti giornali locali e anche nazionali.
  Ciò detto, per avere maggiore contezza della dinamica dei fatti, chiede al presidente se sia possibile visionare il filmato della trasmissione Matrix dell'11 aprile 2017, nella parte in cui interviene l'onorevole Morani, anticipando che, in occasione della prossima seduta, formulerà una proposta alla Giunta.

Pag. 6

  Enrico COSTA, presidente, non essendovi obiezioni, autorizza la visione del filmato.

  (la Giunta procede alla visione del video sullo schermo presente nell'aula)

  Enrico COSTA, presidente, al termine della visione, chiede se i colleghi desiderano intervenire.

  Ingrid BISA (Lega) chiede se anche il dottor Fiumefreddo, amministratore unico di Riscossione Sicilia, sia stato querelato.

  Enrico COSTA, presidente, risponde che non risulta agli atti.

  Marco LACARRA (PD-IDP) ritiene che la critica dell'onorevole Morani – ancorché formulata con un'espressione non particolarmente felice – fosse genericamente riferita all'iniziativa dell'esposto e non alla persona del Lodovici che non ha mai nominato e che non conosceva. A suo avviso, dunque, non sussisteva la volontà di offendere alcuno, ma solo di esprimere il disagio per la situazione paradossale venutasi a creare.

  Ingrid BISA (Lega) sottolinea che sarebbe utile sapere se la querela sia stata sporta solo nei confronti dell'onorevole Morani o anche nei confronti del dottor Fiumefreddo, anche per valutare eventualmente l'esistenza di un fumus persecutionis nei confronti dell'onorevole Morani stessa.

  Devis DORI (AVS), relatore, riprendendo quanto affermato dall'onorevole Bisa, chiede agli uffici di verificare, nei limiti del possibile, se il signor Lodovici abbia sporto querela anche nei confronti del dottor Fiumefreddo. Invita poi i membri della Giunta a riflettere sull'opportunità di individuare un criterio omogeneo e uniforme, da applicare anche ad altri casi in cui la Giunta dovrà valutare la sussistenza del nesso funzionale in presenza di insulti o parolacce.

  Dario IAIA (FDI) rappresenta di aver consultato il fascicolo e di non aver trovato querele nei confronti del Fiumefreddo; circostanza che avrebbe peraltro dato origine a un procedimento che sarebbe stato riunito a quello in esame.
  Sottolinea che agli atti risulta che il GIP di Bergamo ha rigettato la richiesta di archiviazione originariamente presentata dal PM per particolare tenuità del fatto (articolo 131-bis codice penale) e disposto l'imputazione coatta. Ciò sulla base del rilievo che l'offesa al signor Lodovici è stata recata durante lo svolgimento di una trasmissione televisiva di primario rilievo nazionale. Evidenzia, quindi, che nel caso di specie manca il nesso funzionale richiesto dall'articolo 68, primo comma, della Costituzione.
  Concorda con l'onorevole Dori circa l'opportunità di individuare criteri omogenei, da impiegare per decidere casi analoghi.

  Enrico COSTA, presidente, sottolinea l'importanza di individuare criteri omogenei e di trattare in maniera uniforme casi analoghi. Ciò, sia per tutelare la credibilità della Giunta sia per far conoscere agli interessati i parametri di giudizio su cui essa si basa. Nella consapevolezza che ogni caso presenta le proprie particolarità, auspica che si possano condividere ad ampia maggioranza criteri ermeneutici standard da applicare, senza distinzioni politiche, alle fattispecie che la Giunta sarà chiamata a valutare in futuro. Ciò, in particolare per quanto attiene alla portata del nesso funzionale e alla continenza del linguaggio.
  Non essendovi altri interventi, rinvia il seguito dell'esame della richiesta in titolo alla prossima seduta nella quale il relatore – se lo riterrà – potrà formulare una proposta alla Giunta.

  La seduta termina alle 12.30.

AUDIZIONI INFORMALI

Sulle prospettive evolutive dell'insindacabilità parlamentare alla luce delle moderne forme di comunicazione politica e in particolare dei social media.
Audizione in videoconferenza del professor Salvatore Curreri, Università degli studi «Kore» di Enna.

  L'audizione informale in videoconferenza è stata svolta dalle 12.30 alle 13.