XIX Legislatura

VIII Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 4 di Giovedì 27 aprile 2023

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Rotelli Mauro , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULL'IMPATTO AMBIENTALE DEGLI INCENTIVI IN MATERIA EDILIZIA

Audizione di rappresentanti di Alleanza delle Cooperative italiane.
Rotelli Mauro , Presidente ... 3 
Zaccaria Rossana , Presidente dell'Alleanza delle Cooperative italiane Abitazione e Presidente Legacoop Abitanti ... 3 
Rotelli Mauro , Presidente ... 3 
Prosperoni Maria Adele , Capo Servizio Ambiente ed Energia di Confcooperative ... 3 
Rotelli Mauro , Presidente ... 4 
Zaccaria Rossana , Presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane Abitazione e Presidente Legacoop Abitanti ... 5 
Rotelli Mauro , Presidente ... 5 
Ascalone Nicola Antonio , Referente AGCI Servizi ... 5 
Zaccaria Rossana , Presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane Abitazione e Presidente Legacoop Abitanti ... 5 
Rotelli Mauro , Presidente ... 6 

Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti di Istituto nazionale urbanistica (INU):
Rotelli Mauro , Presidente ... 6 
Passarelli Domenico , Membro della Giunta Esecutiva dell'Istituto – Presidente INU Calabria ... 6 
Rotelli Mauro , Presidente ... 6 
Passarelli Domenico , Membro della Giunta Esecutiva dell'Istituto – Presidente INU Calabria ... 6 
Rotelli Mauro , Presidente ... 6 
Passarelli Domenico , Membro della Giunta Esecutiva dell'Istituto – Presidente INU Calabria ... 6 
Rotelli Mauro , Presidente ... 7 
Passarelli Domenico , Membro della Giunta Esecutiva dell'Istituto – Presidente INU Calabria ... 7 
Rotelli Mauro , Presidente ... 7 

Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti di Iren Smart solutions S.p.A.:
Rotelli Mauro , Presidente ... 7 
Conte Roberto , Amministratore delegato di Iren Smart solutions S.p.A ... 7 
Rotelli Mauro , Presidente ... 9 
Simiani Marco (PD-IDP)  ... 9 
Conte Roberto  ... 9 
Rotelli Mauro , Presidente ... 10 

Allegato 1: Documentazione depositata dai rappresentanti di Alleanza Cooperative italiane ... 11 

Allegato 2: Documentazione depositata dai rappresentanti di Istituto nazionale urbanistica (INU) ... 25

Sigle dei gruppi parlamentari:
Fratelli d'Italia: FdI;
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista: PD-IDP;
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE: FI-PPE;
Azione - Italia Viva - Renew Europe: A-IV-RE;
Alleanza Verdi e Sinistra: AVS;
Noi Moderati (Noi con L'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro) - MAIE: NM(N-C-U-I)-M;
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-+Europa: Misto-+E.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
MAURO ROTELLI

  La seduta comincia alle 11.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

Audizione di rappresentanti di Alleanza delle Cooperative italiane.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione di rappresentanti di Alleanza delle Cooperative italiane. Ringrazio Rossana Zaccaria, Presidente dell'Alleanza delle Cooperative italiane abitazione e Presidente Legacoop abitanti, Maria Adele Prosperoni, Capo Servizio Ambiente ed energia di Confcooperative, e Nicola Antonio Ascalone, Referente AGCI Servizi, per la partecipazione ai nostri lavori. Cedo quindi la parola al Rossana Zaccaria per lo svolgimento della relazione.

  ROSSANA ZACCARIA, Presidente dell'Alleanza delle Cooperative italiane Abitazione e Presidente Legacoop Abitanti. Mi precede la collega Prosperoni e successivamente farò il mio intervento. Grazie.

  PRESIDENTE. Non volevo essere troppo di parte, in senso geografico, con la dottoressa Prosperoni. Allora do la parola alla dottoressa Prosperoni. Prego.

  MARIA ADELE PROSPERONI, Capo Servizio Ambiente ed Energia di Confcooperative. Grazie presidente e grazie soprattutto per questa audizione perché ci porta a ragionare del tema dei bonus edilizi con una chiave di lettura leggermente diversa da quella che abbiamo affrontato negli ultimi periodi, che è stata legata più a dinamiche di ricadute soprattutto economiche e di mercato.
  La premessa è che l'impatto ambientale dei bonus edilizi è, dal nostro punto di vista, positivo. Questo è indiscutibile. Nel corso della relazione dettaglierò qualche elemento.
  Dobbiamo piuttosto ragionare sulle modalità per rendere efficiente questo sistema incentivante e anche ragionare su cosa fare in questa fase transitoria, che per noi dovrebbe essere di passaggio. Ragionando, appunto, in termini ambientali, la riqualificazione degli edifici e il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici rappresentano sicuramente uno strumento strategico per conseguire gli ambiziosi obiettivi che abbiamo di neutralità climatica e di riduzione delle emissioni. Abbiamo in corso, a partire dal pacchetto Fit for 55, la revisione di tre direttive quadro che sono fondamentali per il settore, ovvero la direttiva sulla prestazione energetica degli edifici, la direttiva sulla promozione dell'energia da fonti rinnovabili, cosiddetta RED II, e la direttiva sull'efficienza energetica. In realtà l'obiettivo di queste direttive è di incrementare entro il 2030 di almeno il 40 per cento la quota di energie rinnovabili, un obiettivo che con le misure di REPowerEU vogliamo spostare al 45 per cento. Stiamo anche discutendo della definizione di un addendum al PNRR per incorporare proprio le misure della comunicazione REPowerEU e quindi della strategia REPowerEU, nell'ottica di ridurre la dipendenza energetica dell'Unione e di migliorare appunto l'efficienzaPag. 4 energetica, e accelerare la transizione energetica.
  Rispetto al tema delle ristrutturazioni degli edifici, è molto interessante, dal nostro punto di vista, la lettura dei lavori preparatori a tutte queste strategie comunitarie, a questa revisione delle direttive comunitarie, perché ci danno dei numeri – su cui non vi annoierò perché poi vi lasciamo un documento – e qualche elemento di riflessione molto interessante. Innanzitutto ci dicono che gli edifici sono responsabili in una maniera significativa, circa il 40 per cento del consumo energetico e il 36 per cento delle emissioni dirette e indirette. Sappiamo che il nostro sistema immobiliare è abbastanza vetusto. Abbiamo oltre 220 milioni di unità immobiliari in Europa, cioè l'85 per cento del parco immobiliare europeo, che risulta costruito prima del 2001 e il 35 per cento del parco immobiliare europeo ha più di cinquant'anni. Il 75 per cento di questi immobili è inefficiente sotto il profilo energetico. Le ristrutturazioni sono stimate intorno all'1 per cento e, con queste strategie e queste revisioni di direttive, l'Europa mira a raddoppiare il sistema delle ristrutturazioni perché ci potrebbe consentire un risparmio di energia primaria di oltre il 40/60 per cento. Interessantissima, per quanto riguarda il collegamento con il sistema incentivante, la comunicazione n. 662 del 2020 che si intitola: «Un'ondata di ristrutturazioni per l'Europa: inverdire gli edifici, creare posti di lavoro e migliorare la vita». Quindi abbiamo già l'idea di quanto possa essere positivo migliorare il sistema delle ristrutturazioni nel nostro Paese e, dicevo, in questa comunicazione è molto interessante il passaggio proprio sugli incentivi. Infatti, nel sottolineare che la ristrutturazione degli edifici rappresenta un'opportunità unica, la Commissione precisa che nel settore dell'edilizia residenziale, in particolare, la mancanza di incentivi pubblici semplici, attraenti e facilmente accessibili, rappresenta un vero e proprio ostacolo.
  Se andiamo poi a indagare sul nostro sistema incentivante, quello italiano, noi abbiamo avuto un primo sistema incentivante partito nel 1982. Molto interessanti anche i dati di ENEA che, a partire dal 1982, sui bonus edilizi ha fatto delle analisi di stima proprio sull'impatto ambientale. Quindi soltanto nel periodo 1982-1987, a partire proprio dai primissimi interventi che l'Italia ha messo in campo per il sistema degli incentivi, noi abbiamo avuto un risparmio della spesa energetica totale, del primo triennio di partenza degli incentivi edilizi, di circa 7,4 per cento pari a 1400 miliardi di vecchie lire.
  Ecco, non vi annoio con i dati successivi, perché poi ENEA elabora di anno in anno il sistema degli incentivi e valuta l'impatto della ricaduta ambientale. Questo solo per dire che sicuramente abbiamo un'importante funzione degli incentivi nel settore edilizio.
  Il tema è, come precisavo in apertura, capire come portare avanti in maniera efficiente questo sistema. Noi abbiamo un sistema vigente; quindi nel breve periodo dal nostro punto di vista è fondamentale portare a termine ciò che abbiamo iniziato. Abbiamo già sollevato in altre audizioni il problema dei crediti d'imposta incagliati, il tema delle cessioni dei crediti che comunque devono essere riconosciuti ai soggetti che sono tendenzialmente più incapienti e su questo noi abbiamo il tema delle cooperative sociali; poi abbiamo un tema legato alla proroga degli interventi, che va assolutamente riconosciuta per consentire alle nostre imprese di portare a termine i lavori che già hanno iniziato. C'è poi invece un ragionamento di medio e lungo periodo su una corale e sostanziale revisione del sistema di bonus edilizi, in un'ottica di revisione, semplicità, compartecipazione degli utenti e stabilità del mercato, in modo che questi incentivi non diventino in qualche modo distorsivi o l'occasione per altre attività che non sono assolutamente trasparenti.
  Sul dettaglio di come abbiamo in mente per il futuro il sistema dei bonus io lascerei la parola alla collega Rossana Zaccaria, che entrerà più nello specifico di alcune misure. Grazie.

  PRESIDENTE. Prego dottoressa Zaccaria.

Pag. 5

  ROSSANA ZACCARIA, Presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane Abitazione e Presidente Legacoop Abitanti. Buongiorno a tutti e buongiorno presidente. Restando per un secondo – rispetto a quanto diceva la collega – sul sistema vigente, in termini di proposte aggiungo che al momento il legislatore ha fissato il termine dei lavori inerenti al superbonus, come è noto, al 31 dicembre 2023 e ha inserito, quale punto di controllo, la condizione che al 30 giugno siano effettuati il 60 per cento dei lavori. Come mondo della cooperazione, e soprattutto cooperative di abitanti ed ex IACP, che come sapete hanno patrimoni ampi e complessi da riqualificare, da questo punto di vista proponiamo di spostare la data di controllo dell'esecuzione del 60 per cento dei lavori da giugno a settembre. Potrebbe sembrare uno scostamento irrilevante, ma lo riproponiamo come tema perché effettivamente, per il completamento dei lavori, per noi sarebbe fondamentale.
  Come diceva la collega, inquadrando il quadro europeo, sicuramente per far fronte a quelli che sono gli obiettivi previsti dalla direttiva «case green» e agli impegni sulla neutralità carbonica, sarà fondamentale razionalizzare, sistematizzare e stabilizzare tutta una serie di sistemi incentivanti.
  È stato detto che il superbonus ha indubbiamente avuto degli effetti distorsivi, tuttavia ha avuto anche degli impatti positivi, ad esempio ha raddoppiato e accelerato il ritmo di riqualificazione. Ecco, crediamo che i macro criteri, e questo anche ispirandoci agli studi e alle ricerche condotte dalla nostra rete europea dell'alloggio sociale, che ci parla di una transizione verde, una equal fair energy green transition, i criteri da considerare rispetto alla revisione di questi strumenti dovrebbero essere quelli di efficacia, e quindi di nuovo impatto ambientale, ma anche di equità, tenendo conto dell'utilità dell'intervento per la collettività e di una serie di altri elementi, come l'abbattimento delle barriere architettoniche. Soprattutto, in termini anche di selezione rispetto all'impiego della spesa pubblica, sarebbe opportuno orientarla il più possibile – tornando quindi al tema dell'equità – ai patrimoni di edilizia residenziale pubblica e di edilizia residenziale sociale.
  Vengo a un paio di proposte più puntuali che riguardano il tema del bonus ristrutturazione e del bonus acquisti. Noi crediamo, anche dalle analisi effettuate e dai dati che emergono, che sia piuttosto evidente che questi strumenti – e in qualche modo anche il superbonus – sono stati utilizzati, come noto, fondamentalmente per microinterventi, per interventi puntuali, per interventi al massimo alla scala di condominio. Noi crediamo che l'altro criterio, oltre appunto a quello della stabilizzazione, dell'equità e di una selezione rispetto allo spreco delle risorse pubbliche, l'altro principio fondamentale sia quello dell'allargamento dell'utilizzo di questi strumenti su una scala urbana, quindi su una scala anche di quartiere.
  Venendo ai due bonus, considerando che al 2025 andranno a scadere tutte le varie formule, noi crediamo che sul bonus ristrutturazione sarà importante migliorare il campo d'azione, prevedendo espressamente che sia applicabile anche agli interventi di riqualificazione urbanistica. Il secondo elemento è, dal nostro punto di vista, prevedere l'entrata a regime dell'aliquota del 50 per cento così da poter consentire la programmazione e la realizzazione di interventi appunto più complessi, come dicevamo, in particolare quelli di rigenerazione urbana.

  PRESIDENTE. Dottoressa Zaccaria, la invito a terminare, se vogliamo lasciare un po' di spazio anche al dottor Ascalone. Grazie.

  NICOLA ANTONIO ASCALONE, Referente AGCI Servizi. Presidente, può procedere la collega, perché gli interventi sono concordati. Grazie.

  ROSSANA ZACCARIA, Presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane Abitazione e Presidente Legacoop Abitanti. Completo, appunto, con una seconda proposta puntuale sul tema del sismabonus acquisti. Visto che il tema di oggi è quello dell'impatto ambientale e crediamo che agire su Pag. 6una scala urbana indubbiamente ci consenta di conseguire un impatto ambientale ben più ampio, con riguardo al sismabonus acquisti, sarebbe opportuno esplicitarne meglio il campo d'azione, anche prevedendo l'applicabilità su interventi e programmi di rigenerazione urbana e, un dettaglio importante, senza limiti temporali legati alla preesistenza all'intervento di demolizione. Questo elemento crea infatti una problematica rispetto all'effettiva applicabilità. Dall'altra parte sarebbe opportuno prevederne l'entrata a regime, in quanto l'attuale scadenza è prevista per il dicembre 2024 e il meccanismo delle continue proroghe ovviamente impedisce la programmazione e la realizzazione di interventi complessi. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie a voi. Grazie anche al dottor Ascalone che si è allineato agli interventi della dottoressa Prosperoni.
  Non essendoci colleghi che intendono intervenire, ringrazio i rappresentanti di Alleanza delle Cooperative italiane per il contributo reso ai nostri lavori e per il documento depositato, di cui autorizzo la pubblicazione in allegato alla seduta odierna (vedi allegato 1) e dichiaro conclusa l'audizione.

Audizione di rappresentanti di Istituto nazionale urbanistica (INU).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione di rappresentanti dell'Istituto nazionale urbanistica INU. Ringrazio Domenico Passarelli, Membro della Giunta Esecutiva dell'Istituto – Presidente INU Calabria, per la partecipazione ai nostri lavori e gli cedo la parola per lo svolgimento relazione. Prego dottor Passarelli.

  DOMENICO PASSARELLI, Membro della Giunta Esecutiva dell'Istituto – Presidente INU Calabria. Io ringrazio per il cortese invito e per l'opportunità che viene data all'Istituto Nazionale di Urbanistica.
  Mi sia consentito anticipare le considerazioni conclusive del mio intervento. È auspicabile che gli incentivi economici continuino, ma con un effettivo bilanciamento tra costi di investimento erogati dallo Stato e produzione di beni e servizi «sollecitati» dagli incentivi. In virtù di ciò esortiamo a politiche nazionali, regionali e locali per i green buildings, che: usino materiali naturali, nature-based, e non derivati dal petrolio altrimenti è un boomerang ambientale ed ecologico; siano stabili e non a tempo, per non ripetere le ingiustificate speculazioni causate proprio dal 110 per cento che hanno portato addirittura al 500 per cento di aumento dei costi e ad una conseguente inflazione; prevedano la partecipazione dei proprietari e la competizione tra imprese...

  PRESIDENTE. Mi scusi dottor Passarelli. Mi scusi, sono costretto purtroppo a interromperla perché in alcuni momenti va via proprio l'audio e non riusciamo a sentirla. Io vedo che lei sta leggendo un documento che ha preparato per l'audizione, esatto? Se ce lo fa avere in formato elettronico noi lo distribuiamo a tutti i componenti della Commissione e lo alleghiamo al resoconto della seduta.

  DOMENICO PASSARELLI, Membro della Giunta Esecutiva dell'Istituto – Presidente INU Calabria. Va bene presidente, questo documento lo invio all'indirizzo che mi avete dato.

  PRESIDENTE. Ci fa una grande cortesia anche perché l'audizione prevede la stesura del resoconto stenografico e non sentirla rappresenta un grosso problema.

  DOMENICO PASSARELLI, Membro della Giunta Esecutiva dell'Istituto – Presidente INU Calabria. Allora guardi. Riduco ulteriormente in sintesi questo documento. Che relazione c'è tra l'efficacia degli incentivi fiscali in materia edilizia e il raggiungimento degli obiettivi climatici, di risparmio energetico, di promozione dell'autonomia energetica da fonti rinnovabili, nonché alla messa in sicurezza sismica del patrimonio edilizio? La forbice è molto larga e si presenta non proporzionata agli effetti desiderati e alle prerogative per cui sono nati gli incentivi in questione...

Pag. 7

  PRESIDENTE. Dottor Passarelli, purtroppo a un certo punto va via la voce. Ci può mandare il documento per cortesia? Così recuperiamo il suo contributo.

  DOMENICO PASSARELLI, Membro della Giunta Esecutiva dell'Istituto – Presidente INU Calabria. Invio subito questo contributo. Mi auguro che l'Istituto venga nuovamente interessato a questa e ad altre problematiche di natura ambientale, alle quali lavoriamo da 92 anni a questa parte.

  PRESIDENTE. Benissimo. La ringrazio allora per il suo intervento e per il documento depositato, di cui autorizzo la pubblicazione in allegato alla seduta odierna (vedi allegato 2) e dichiaro conclusa l'audizione.

Audizione di rappresentanti di Iren Smart solutions S.p.A.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione di rappresentanti di Iren Smart solutions S.p.A. Ringrazio Roberto Conte, Amministratore delegato di Iren Smart solutions S.p.A., per la partecipazione ai nostri lavori e gli cedo la parola per lo svolgimento della relazione. La parola a lei, prego.

  ROBERTO CONTE, Amministratore delegato di Iren Smart solutions S.p.A. Grazie mille. Intanto buongiorno a tutti e grazie per l'invito a partecipare. Iren Smart solutions è una società del gruppo Iren.
  Iren è una multiutility basata prevalentemente nell'Italia del Nord-Ovest, quindi presidia in modo particolare le regioni Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Piemonte e altri territori in giro per l'Italia dove comunque siamo presenti.
  All'interno del gruppo Iren le due società che si sono occupate di bonus edilizi e di rigenerazione edilizia sono appunto Iren Smart solutions, di cui io sono amministratore delegato, e Iren Mercato, che è la nostra società che si occupa invece della vendita di prodotti energetici e ha anche venduto e realizzato interventi in particolare per le monofamiliari e di efficienza energetica legata più alla fornitura di alcuni apparecchi, di alcuni prodotti tipici dell'efficienza energetica.
  Vi do solo alcuni dati di sintesi sulla nostra attività e quindi aggrego per il gruppo Iren entrambe le società. Nel periodo di vigenza dei benefici, quindi dal 2018 in avanti, noi abbiamo lavorato all'incirca su 1300 edifici, per l'esattezza 1268, di cui 539 condomini e 729 edifici monofamiliari. Complessivamente le unità immobiliari coinvolte sono quasi 14 mila. L'efficientamento energetico, rispetto al dato obiettivo del 40 per cento, che noi abbiamo stimato sui nostri interventi, facendo poi delle analisi energetiche ex ante ed ex-post, è del 52 per cento circa – poi magari vi darò il dato esatto – e il salto di classe medio che abbiamo ottenuto è di 3,27, quindi ampiamente al di sopra di quello minimo previsto per la richiesta ufficiale del beneficio. Abbiamo lavorato anche sul bonus facciate che è stata un'attività complementare su circa 237 edifici, con circa 5 mila unità coinvolte.
  Per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione energetica, i nostri interventi si sono concentrati prevalentemente nelle nostre regioni di origine, quindi circa il 40 per cento degli interventi svolti in Liguria, 30 per cento circa in Emilia, il 20 per cento in Piemonte e per il resto appunto nella restante parte dell'Italia. Complessivamente, come vi dicevo, l'efficientamento energetico ha coinvolto 13.103 unità immobiliari e le abitazioni unifamiliari sono state 729. Complessivamente come vi accennavo prima invece – tutti questi numeri poi ovviamente li allegherò alla relazione che invieremo nei prossimi giorni – per la parte dei bonus facciate sono circa 5.500 le unità immobiliari che abbiamo trattato.
  Il 92 per cento dei nostri clienti sono stati condomini, 53 – pari al 7 per cento – sono pubbliche amministrazioni e poi noi siamo operativi anche nell'ambito del terzo settore attraverso una società di cui siamo partner, una società dedicata che si occupa esplicitamente di interventi nell'ambito del no profit e in generale del terzo settore. Quindi abbiamo dedicato una linea di attività puntualmente a questa tipologia di Pag. 8iniziative che per noi è stata particolarmente rilevante, se non in termini quantitativi in termini qualitativi.
  Come vi dicevo, dal punto di vista dell'efficientamento, il dato puntuale – per quanto abbiamo stimato – di efficienza energetica dovrebbe portare, per gli interventi che abbiamo realizzato, al 52,38 per cento con un salto, come dicevo prima, di circa 3,27 classi energetiche rispetto alle due oggi previste. Ad oggi, con le imprese con cui stiamo lavorando, ci configuriamo come general contractor, quindi assumiamo noi direttamente tutte le obbligazioni nei confronti dei nostri clienti. Poi lavoriamo con un parterre di aziende prevalentemente – anzi, direi quasi totalmente – insediate sui territori in cui stiamo lavorando. Dicevo, ad oggi, abbiamo circa ancora 479 cantieri in corso, abbiamo chiuso 250 cantieri e ne rimangono una quarantina ancora da attivare entro la fine del periodo di riferimento, quindi con l'obiettivo di finire al 100 per cento tutte le attività entro la fine del 2023.
  Abbiamo lavorato anche sulla parte del miglioramento sismico. Sono stati 124 gli edifici su cui siamo intervenuti per un totale di circa 3.000 unità familiari. Nel mondo delle unità monofamiliari invece – che è quello che come dicevo viene presidiato e gestito prevalentemente dalla nostra società Iren mercato – abbiamo lavorato su circa 729 edifici. All'interno di questi edifici comprendiamo in generale le attività legate al superbonus ma, come vi dicevo prima, Iren mercato si è occupata in questi anni anche della vendita di pannelli fotovoltaici, caldaie, fotovoltaico con accumulo, pompe di calore e quindi ha operato anche attraverso la sostituzione di singoli componenti che possono dare efficienza energetica, anche se non con progetti complessivamente finalizzati alla riqualificazione totale dell'immobile.
  Per darvi una visione un po' più di dettaglio, sui benefici utilizzati il 14 per cento è stato realizzato per 174 iniziative con ecosismabonus, l'86 per cento, quindi la parte decisamente prevalente anche se non totale, su 1094 edifici invece attraverso il superbonus. Questi sono i nostri macrodati sull'utilizzo appunto degli incentivi legati al superbonus e al sismabonus.
  Mi pareva di cogliere, tra le righe dell'obiettivo dell'audizione di oggi, anche le nostre attività legate all'efficienza energetica e non direttamente connesse con i benefici. Noi come Iren Smart solutions siamo una ESCo e, attraverso gli strumenti dei project piuttosto che con bandi di Consip o anche con iniziative private (perché ne stiamo realizzando anche con iniziative direttamente finanziate dai clienti) lavoriamo appunto sui meccanismi dell'efficienza energetica, quindi con interventi su lunghe durate, tra i dieci e quindici anni mediamente, finanziati dai risparmi derivanti dall'efficienza energetica sugli edifici che noi gestiamo; stiamo lavorando appunto su diverse iniziative.
  Per darvi qualche numero, il totale degli edifici per i quali siamo attualmente impegnati sul tema dell'efficienza energetica con incentivi diversi o comunque con strumenti diversi da quelli del superbonus vale circa 3.760 edifici per circa 27 milioni di metri quadrati, con un volume complessivo di investimenti collegati a queste iniziative di circa 170 milioni di euro. Fondamentalmente la quasi totalità degli interventi che facciamo è a beneficio di pubbliche amministrazioni, prevalentemente scuole, ospedali ed edifici pubblici. Abbiamo anche in corso alcuni interventi di riqualificazione complessiva di patrimoni immobiliari di interi comuni, quindi con progetti di grande spessore dal punto di vista quantitativo, ma anche di ambizione strategica. Come vi dicevo, appunto, dei 3.760 interventi 550 circa sono fondamentalmente rivolti ai privati, comunque un pezzo importante. Il 15 per cento circa di interventi sono direttamente finanziati dai privati e sono circa 3.200, invece, gli edifici pubblici che noi gestiamo.
  Gli interventi principali in questa direzione sono finanziati per il 70 per cento dal conto termico, per il 10 per cento circa da conto termico ed incentivi regionali e per il 20 per cento ancora attraverso il conto termico e i certificati energetici, i titoli energetici. Dal punto di vista geografico noi siamo presenti, pressoché in maniera totale,Pag. 9 al Nord, nel senso che il 95 per cento delle nostre attività sono rivolte al Nord Italia, e il 5 per cento circa nel Centro-Sud del Paese. Questi i numeri che all'incirca caratterizzano la nostra attività. Resto a disposizione se ci sono domande.

  PRESIDENTE. Do ora la parola ai colleghi che intendano intervenire per formulare quesiti o osservazioni.

  MARCO SIMIANI. La domanda era questa. Siccome oggi sappiamo benissimo (al di là degli incentivi che ci sono stati in questi anni soprattutto sugli edifici pubblici), che le risorse che verranno messe a disposizione dall'Europa e anche dal Governo non saranno sicuramente sufficienti per coprire un intero intervento, è logico che – ecco perché credo che potrebbe darci una risposta lei – il risparmio che oggi c'è, nell'ambito dell'efficientamento energetico, sia nella bolletta del gas che della luce, potrebbe essere l'altro pezzo che comunque servirebbe per coprire l'intero investimento. Lei crede che questo potrebbe avvenire con il sistema ESCo, tipo quello che adesso si utilizzava per l'illuminazione pubblica, o con altre soluzioni? Grazie.

  ROBERTO CONTE. Amministratore delegato di Iren Smart solutions S.p.A. Benissimo provo a rispondere. Grazie mille, sì la domanda è molto chiara. Io credo di sì, nel senso che per l'esperienza che abbiamo fatto e dai numeri che vi ho illustrato, la modalità ESCo, che è tipica di aziende come la nostra, può dare un contributo importante, stabilizzando la spesa corrente e finanziando parte degli interventi appunto con i risparmi dell'efficienza energetica. Può essere sicuramente un utile complemento ai finanziamenti pubblici – che auspichiamo possano derivare dagli obiettivi che la normativa europea ha già messo in campo - che necessariamente dovranno individuare delle fonti di finanziamento, specie per quelle fasce di popolazione o categorie di clienti che hanno una capacità fiscale non sufficiente a generare poi una copertura degli investimenti diretti che vanno fatti. La modalità ESCo è sicuramente una modalità importante. Come vi ho detto per noi è, di fatto, nelle pubbliche amministrazioni, la modalità principale di intervento. Ad oggi stiamo lavorando con moltissime pubbliche amministrazioni per sviluppare ulteriori processi che si basano sostanzialmente, se non esclusivamente, sull'efficienza energetica, accompagnati ovviamente da altri strumenti che sono in qualche modo disponibili come il conto termico, piuttosto che i criteri di efficienza energetica. Sostanzialmente sì, credo che la risposta sia che un'utile combinazione dei due strumenti può essere assolutamente utile.
  Aggiungo anche che una prospettiva interessante, se posso dare un piccolo contributo – ovviamente siamo nella logica di cui stiamo parlando e quindi della logica ESCo e degli interventi di efficientamento che si dispiegano nel tempo – è quella di avere un quadro normativo stabile, che è altrettanto fondamentale perché inevitabilmente impegna le società, come la nostra, in investimenti di lungo periodo.
  Come vi dicevo attualmente noi siamo in qualche modo impegnati su 170 milioni di euro di investimenti proprio in questa direzione e quindi ampliare questa base richiede ovviamente un panorama normativo sufficientemente stabile nel tempo.
  Credo che un'altra sfida importante sia il collegamento di queste iniziative con sistemi di generazione distribuita di energia rinnovabile, perché non basta solo ridurre i consumi e quindi aumentare l'efficienza energetica, ma questi progetti secondo me, per essere valorizzati appieno, devono combinarsi anche con le nuove formule di incentivazione, che stanno venendo avanti, di sostegno alla generazione diffusa. Quindi credo che un altro strumento importante sia connettere tutto ciò che si può fare attraverso l'installazione di elementi di generazione green, in particolare nel mondo delle comunità energetiche, che per noi è di straordinaria importanza proprio per garantire ulteriori fonti di recupero nel tempo di finanziamenti necessari per poi riqualificare.
  Chiudo, sperando di non divagare troppo rispetto alla domanda che mi avete fatto. Pag. 10Credo che un altro obiettivo importante sia quello di connettere queste iniziative ai progetti di riqualificazione urbana, dove al valore dell'efficienza, e quindi della sostenibilità economica e ambientale che questi progetti possono portare, se ne aggiunge un'altra, che ha un suo valore economico e quindi andrebbe riconosciuta in qualche modo anche all'interno della valutazione di queste iniziative, che è la sostenibilità sociale. Quindi quanto più questi progetti si connetteranno con le iniziative di riqualificazione e di rigenerazione urbana, tanto più l'efficacia di questi interventi avrà un alto valore economico, ambientale, ma anche sociale.

  PRESIDENTE. Grazie. Ringrazio quindi Roberto Conte, Amministratore delegato di Iren Smart solutions S.p.A. per il contributo reso ai nostri lavori e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 12.25.

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ALLEGATO 2

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