XIX Legislatura

XI Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 1 di Giovedì 26 ottobre 2023

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Rizzetto Walter , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SUL RAPPORTO TRA INTELLIGENZA ARTIFICIALE E MONDO DEL LAVORO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI IMPATTI CHE L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERATIVA PUÒ AVERE SUL MERCATO DEL LAVORO

Audizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone.
Rizzetto Walter , Presidente ... 3 
Calderone Marina Elvira , Ministro del lavoro e delle politiche sociali ... 3 
Rizzetto Walter , Presidente ... 7 
Barzotti Valentina (M5S)  ... 7 
Rizzetto Walter , Presidente ... 7 
Barzotti Valentina (M5S)  ... 7 
Rizzetto Walter , Presidente ... 7 
Barzotti Valentina (M5S)  ... 7 
Laus Mauro Antonio Donato (PD-IDP)  ... 7 
Mari Francesco (AVS)  ... 8 
Scotto Arturo (PD-IDP)  ... 8 
Carotenuto Dario (M5S)  ... 9 
Soumahoro Aboubakar (Misto)  ... 9 
Schifone Marta (FDI)  ... 10 
Nisini Tiziana (LEGA)  ... 10 
Rizzetto Walter , Presidente ... 10 
Calderone Marina Elvira , Ministro del lavoro e delle politiche sociali ... 10 
Rizzetto Walter , Presidente ... 12 

ALLEGATO: Documentazione presentata dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Maria Elvira Calderone ... 13

Sigle dei gruppi parlamentari:
Fratelli d'Italia: FdI;
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista: PD-IDP;
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE: FI-PPE;
Azione - Italia Viva - Renew Europe: A-IV-RE;
Alleanza Verdi e Sinistra: AVS;
Noi Moderati (Noi con L'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro) - MAIE: NM(N-C-U-I)-M;
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-+Europa: Misto-+E.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
WALTER RIZZETTO

  La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul rapporto tra intelligenza artificiale e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli impatti che l'intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro, l'audizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone.
  Ricordo che l'audizione odierna sarà svolta consentendo la partecipazione da remoto in videoconferenza dei deputati – ce n'è qualcuno collegato – secondo le modalità stabilite dalla giunta per il Regolamento.
  Come sapete, e veramente ringrazio tutti, questa è un'indagine conoscitiva che è stata voluta da tutta la Commissione, senza evidentemente alcuna sorta di differenze rispetto alle sfumature politiche. L'indagine durerà qualche mese; avremo molte audizioni e pensiamo tutti che possa essere molto importante inizialmente procedere con la sua audizione, Ministro. Sappiamo tutti che il tema dell'applicazione dell'intelligenza artificiale rispetto al mercato del lavoro può avere molteplici sfaccettature che possono essere positive o in parte negative.
  Quindi cedo immediatamente la parola al Ministro Calderone, che ringrazio veramente per la sua disponibilità.

  MARINA ELVIRA CALDERONE, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Buonasera, presidente, e grazie della parola, buonasera ai signori commissari.
  Per me è un piacere essere qui con voi e iniziare questo percorso di ascolto che la Commissione ha voluto dedicare a un tema che credo sia fondamentale. Si tratta di valutare quelle che possono essere le ripercussioni sul mondo del lavoro di un utilizzo dell'intelligenza artificiale, anche quella di tipo cognitivo così come viene definita, e quali possono essere anche le implicazioni in termini di tenuta del sistema delle regole, verificando quindi se altre regole saranno necessarie proprio per tutelare anche i lavoratori e analizzando soprattutto quelle che sono le modalità in cui viene svolta la prestazione lavorativa.
  Per me è molto interessante tutto questo e quando il presidente della Commissione mi ha chiesto di essere presente ho aderito con la consapevolezza che questa indagine conoscitiva potrà consentire di svolgere valutazioni in relazione alle azioni che saremo chiamati a compiere, a livello legislativo. Mi farebbe piacere non solo ricevere gli atti relativi alle audizioni svolte, ma anche poter tornare magari alla fine di alcune parti del vostro percorso per svolgere delle valutazioni congiunte. Credo che questo potrebbe essere molto utile.
  La diffusione dell'intelligenza artificiale è certamente un fenomeno complesso anche nella definizione di quelle che sono non solo le potenzialità ma anche i limiti, le difficoltà e soprattutto le criticità dello stesso. Però credo che sia anche giusto Pag. 4guardare a questo tema valutando le opportunità, le modalità con cui il mondo del lavoro può reagire all'utilizzo dell'intelligenza artificiale, e soprattutto a come poi l'intelligenza artificiale possa essere utile, non solo alle imprese e ai lavoratori, ma anche ai soggetti che sono incaricati di gestire tutte quelle fasi d'implementazione delle politiche attive e di incrocio tra domanda e offerta di lavoro.
  Io guardo quindi a una funzione a tutto tondo dell'intelligenza artificiale, ovviamente tenendo in considerazione il fatto che noi dobbiamo avere sempre come punto di riferimento quello che è il lavoro umano e le modalità con cui oggi i lavoratori e le lavoratrici possono trarre un vantaggio e non un nocumento dall'utilizzo dell'intelligenza artificiale, soprattutto quella che appunto viene definita come intelligenza artificiale cognitiva, generativa, cioè quella che impara e che quindi va anche a incrementare le proprie conoscenze, certamente per generare dei nuovi dati, ma anche per utilizzare i dati per costruire degli altri percorsi. Infatti, sappiamo perfettamente che l'intelligenza artificiale generativa è progettata non solo per arrivare comunque a definire dei processi logici, ma anche per sviluppare una comprensione dei dati che vengono presentati e che vengono sottoposti, dando vita a qualcosa di nuovo che si autoalimenta.
  In che modo e in che termini? Io credo che nelle vostre audizioni sentirete parlare di questi temi da soggetti che hanno diverse attitudini, diverse qualificazioni, diverse specializzazioni. Immagino che sentirete anche tutti coloro i quali sono veramente dei tecnici della materia dal punto di vista anche dell'approccio alla tecnologia.
  Recentemente a me è capitato di partecipare a dei momenti di approfondimento proprio sul tema dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro e soprattutto dell'utilizzo delle automazioni dei processi in seno alle aziende, comprendendo anche quali sono i rischi.
  Degli esperti sostenevano – questione che io credo sia importante, perché ci consente anche di relativizzare la portata del fenomeno – che oggi la chat bot – per esempio il Ministero del lavoro e delle politiche usa le chat bot anche come servizi – è in grado di gestire un'interlocuzione con un umano che ha una durata limitata in termini di minutaggio. Infatti, praticamente è conforme a quella che è la quantità di dati che sono stati forniti all'intelligenza artificiale per poter restituire una conversazione di senso compiuto. Attualmente – dicevano gli esperti e i rettori delle università e dei politecnici – per poter gestire attraverso una chat bot una conversazione con un umano di 30 minuti, ci vuole una mole di dati che ancora non sono stati prodotti.
  Quindi, siamo ancora in una situazione in cui certamente l'intelligenza artificiale di tipo cognitivo e di tipo generativo è in grado di moltiplicare le sue conoscenze, ma non a un livello tale da farci pensare che in una conversazione, per esempio, sia in grado di sostenere un discorso compiuto per un periodo di tempo che sia superiore ai cinque minuti.
  Questo ovviamente non ci deve distrarre rispetto a quelle che sono ovviamente le osservazioni e le valutazioni che andremo a fare, in relazione alle modalità con cui poi l'intelligenza artificiale potrà essere anche utilizzata per migliorare quelle che sono le performance dei nostri mercati del lavoro e anche sicuramente le modalità con cui le aziende, ma anche i soggetti del settore, sono in grado poi di poter interagire.
  Mi permetto di andare più spedita, in quanto noi depositiamo anche una documentazione, lasciandola ai vostri atti (poi, come dicevo, sono a disposizione anche per tornare e per ragionare insieme). Però, ecco, nella documentazione noi citiamo quelle che sono anche delle indagini indipendenti – che quindi non sono solo frutto delle valutazioni del Ministero del lavoro e delle politiche sociali – che danno la dimensione di come l'intelligenza artificiale debba essere utilizzata per evitare un'ulteriore frammentazione o un'ulteriore differenziazione delle potenzialità delle imprese, a seconda di quella che è la loro dimensione. Quindi, mentre l'intelligenza artificiale viene utilizzata nell'ambito delle grandi imprese, sebbene in modalità e con Pag. 5percentuali assolutamente limitate, quando guardiamo alla piccola e media impresa e alla micro impresa italiana sappiamo perfettamente che diventa invece molto più complicato poter mettere in atto dei percorsi e dei processi che abbiano queste caratteristiche, sia per la questione della sottocapitalizzazione delle nostre imprese sia per la questione connessa alla necessità di figure professionali che siano in grado di poter gestire questi percorsi.
  C'è un tema legato certamente alla formazione dei lavoratori e alla modalità con cui poi la formazione che viene erogata è in grado di rispondere alle sollecitazioni, sul piano anche dell'innovazione, delle figure professionali, che derivano poi dall'utilizzo di strumenti di nuova generazione.
  Io credo di potervi dire qual è la nostra esperienza e soprattutto cosa stiamo facendo anche per utilizzare al meglio quelle che sono oggi le potenzialità dell'intelligenza artificiale nella gestione delle politiche attive per il lavoro.
  Credo che abbiate avuto modo di vedere la piattaforma per il sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa, che è partita il 1° settembre. Oltre che essere una piattaforma che consente di mettere in relazione i dati che vengono da più fonti e da più soggetti che li raccolgono in modo differente, perché è in grado ovviamente di aggregarli e soprattutto di leggerli in misura compiuta, ha anche un processo e un percorso di sviluppo – quindi anche i percorsi di machine learning – in cui l'intelligenza artificiale che ci consentirà di valutare anche in chiave assolutamente nuova le potenzialità e i presupposti su cui basare la nuova formazione. Quello che voglio dire è che da un lato noi abbiamo una lettura di tutti i percorsi formativi finanziati che abbiamo in Italia, anche con l'identificazione dei percorsi formativi e della formazione richiesta e delle modalità con cui viene erogata, dall'altro, attraverso anche l'inserimento delle offerte di lavoro da parte delle aziende, siamo in grado anche di comprendere quali sono le professionalità richieste, quali sono i percorsi professionali e soprattutto le figure che richiede il mercato, qual è il percorso formativo che viene richiesto, che cosa in questo momento le regioni e tutti gli enti di formazione sono in grado di mettere in campo come formazione finanziata.
  Il mio obiettivo è quello poi di guardare a quella che è la terra di mezzo, cioè laddove invece noi ancora dobbiamo lavorare per creare quelle condizioni in cui la formazione risponda alle esigenze soprattutto nel campo delle nuove tecnologie e allo sviluppo futuro delle figure professionali.
  Non sono preoccupata che l'intelligenza artificiale possa distruggere il lavoro o sostituire il lavoro. Io guardo invece a questo strumento come uno strumento di supporto all'attività dei lavoratori e delle lavoratrici in più campi – certamente quello della formazione, perché è un aspetto importante – aiutando a lavorare meglio e soprattutto anche in condizioni di maggiore sicurezza. Credo che vada assolutamente sottolineato tutto quello che si sta facendo, anche a livello di ricerca scientifica e di utilizzo dell'intelligenza artificiale, per definire anche quelli che sono i nuovi supporti e i nuovi strumenti di protezione individuale. Mi riferisco alle nuove frontiere – anche in termini di salute e sicurezza sul lavoro – dei dispositivi di protezione individuale, che parlano molto la lingua dell'intelligenza artificiale. Questo è uno degli aspetti da sottolineare.
  Così come va sottolineato il fatto che la nuova piattaforma avrà in un futuro molto prossimo anche delle implementazioni di intelligenza artificiale, perché appunto verranno utilizzati degli algoritmi intelligenti di best matching che sono basati su tecniche di machine learning. Esse permettono di svolgere delle valutazioni non solo su quelli che sono i fabbisogni formativi generali delle imprese, ma anche quelle che sono le attitudini dei singoli lavoratori e delle lavoratrici, per poi fare in modo che su quello possano essere costruiti dei percorsi di formazione ad hoc. Io vedo molto meno formazione a catalogo, invece molto più una formazione che, da un lato, rispecchi le esigenze dell'impresa, dall'altro, che tenga conto anche di quelle che sono le attitudini, i comportamenti e soprattutto Pag. 6anche le capacità di crescita, in un percorso professionale, del singolo lavoratore.
  Per quanto riguarda il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ma anche l'INPS, sapete che noi abbiamo già dei percorsi di utilizzo dell'intelligenza artificiale.
  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali dal 2019 ha sul proprio sito una chat bot intelligente che consente di gestire quelli che sono dei processi e soprattutto delle informazioni di cui il cittadino ha bisogno. Per esempio abbiamo gestito attraverso la chat bot tutto quello che serve come accompagnamento all'accesso e utilizzo del bonus trasporti.
  Anche l'INPS ha tutta una serie di servizi importanti e sta utilizzando l'intelligenza artificiale, da un lato, per migliorare la qualità del servizio nei confronti del cittadino, dall'altro, per meglio ottimizzare quelle che sono le prestazioni lavorative dei propri funzionari.
  L'INPS ha vinto un premio di rilevanza internazionale proprio su tutta la procedura di gestione delle PEC dell'istituto.
  Credo che l'INPS si attesti giornalmente su una ricezione di qualcosa come 16 mila PEC al giorno, che arrivano ovviamente agli indirizzi istituzionali e devono essere smistate ed elaborate. Attraverso un percorso di utilizzo dell'intelligenza artificiale la PEC arriva direttamente al soggetto che poi la deve trattare, dando corso a quelle che sono le attività.
  A fronte di un problema di carenza di organici della pubblica amministrazione o della necessità di riqualificare il personale per rispondere a un livello di complessità maggiore nell'interlocuzione col cittadino e con l'utenza professionale, l'utilizzo dell'intelligenza artificiale consente di ridurre al minimo quei percorsi di gestione della singola pratica. Ciò dimostra che la pubblica amministrazione può trarre dei grandi vantaggi, che non vuol dire ovviamente non avere le persone ai loro posti e nei loro ruoli. Vuol dire invece utilizzare al meglio tutte quelle strategie che poi rendono il rapporto con il cittadino – utente qualitativamente migliore e soprattutto più misurabile in termini di qualità.
  La stessa cosa la vedo per il mondo del lavoro nel momento in cui le imprese hanno certamente da fare i conti con l'evoluzione tecnologica, quindi anche con la necessità di attuare dei percorsi di integrazione con quelle che sono le nuove strategie e le nuove tecnologie, ma dall'altro certamente non possono automatizzare al 100 per cento – credo che non sarebbe neanche giusto e valido – tutti quanti i processi.
  Perché poi in termini qualitativi invece l'integrazione tra l'uomo e l'intelligenza è forse l'elemento determinante.
  Su questo ovviamente si apre anche tutto uno scenario che il decisore politico e chi è chiamato anche a normare i processi si deve porre. Perché l'intelligenza artificiale pone delle problematiche in ordine per esempio alla privacy, oppure alle modalità con cui viene gestito e trattato il processo e trattato il singolo dato. Certamente, il tema può essere declinato in termini di adeguata informativa e adeguate protezioni, però questo non vuol dire rispondere alle innovazioni e alla tecnologia con un pensiero antico nella gestione dei processi di informazione e di comunicazione, cercando di imbrigliare quelli che sono dei percorsi innovativi con una regolamentazione che invece non tenga conto della necessità di integrazioni, anche in termini di nuovi percorsi, di nuove figure professionali e di nuovi modelli contrattuali.
  Su questo certo bisognerà procedere con il massimo dell'attenzione, da un lato valutando la tutela del lavoratore, dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, dall'altro, accompagnando il progresso e la conoscenza.
  Come sempre, credo che le risposte siano, da un lato, nel buonsenso, dall'altro nella capacità di trovare delle soluzioni mediane che possano consentire di capire come utilizziamo ciò che abbiamo a disposizione.
  Certamente sul tema della formazione, sulle nuove modalità con cui eroghiamo la formazione e soprattutto come riusciamo a rendere più efficace la formazione finanziata che mettiamo a disposizione, noi lavoreremo tantissimo, anche perché siamo all'inizio della nuova programmazione per Pag. 7l'utilizzo dei fondi e uno spazio importante sarà dato proprio a tutto quello che riguarda la transizione digitale e tutti i percorsi di creazione delle nuove qualifiche professionali e l'implementazione dei nuovi lavori.

  PRESIDENTE. Grazie al Ministro, che ha offerto uno spaccato molto interessante anche rispetto a quello che potrà avvenire in previsione. Penso di farmi suo interprete quando dice che questo è uno strumento che va in parte per quanto possibile governato, ma evidentemente anche poi incanalato rispetto a una fase normativa che dovrà esserci.
  Do la parola ai deputati che intendano porre quesiti o formulare osservazioni.

  VALENTINA BARZOTTI. Grazie, presidente. Anch'io ringrazio la Ministra per essere qua oggi per questa importante indagine conoscitiva.
  Un'annotazione di metodo, avrei preferito che ci fosse la memoria disponibile ...

  PRESIDENTE. La stanno fotocopiando.

  VALENTINA BARZOTTI. Perfetto, ma magari con un po' di anticipo sarebbe stato meglio, perché è un'audizione talmente importante che ci sarebbe piaciuto leggerla.

  PRESIDENTE. Eccola, ce l'ha, è pronta. Appena richiesta. Guardi, siamo efficientissimi.

  VALENTINA BARZOTTI. Condivido che sia un processo che vada governato, un processo che non deve essere demonizzato perché evidentemente l'intelligenza artificiale presenta delle criticità importanti, soprattutto in termini occupazionali, ma presenta anche diverse opportunità; sicuramente verranno creati anche altri posti di lavoro.
  Mi permetto di dire che però non mi sembra che il Ministro del lavoro e delle politiche sociali si stia avvalendo di questa infrastruttura in un modo efficace, visto anche le difficoltà che la piattaforma SIISL ha e ha avuto, perché è stata in manutenzione, perché non è previsto un matching efficace tra domanda e offerta di lavoro. Lei stessa oggi ci sta dicendo che il Ministero valuta le offerte del mercato e quello che è possibile dare ai lavoratori.
  Ma in realtà nell'ottica di governare tutto questo, il Ministero dovrebbe anticipare evidentemente quelle che sono le necessità e le esigenze e utilizzare l'intelligenza artificiale proprio in questo senso.
  Sappiamo che l'INPS nel 2022, come lei giustamente ha ricordato, ha vinto questo premio, un premio molto importante perché è nella top 10 mondiale dell'intelligenza artificiale secondo Ircai, l'agenzia Unesco: sicuramente quello è un uso innovativo ed efficace dell'intelligenza artificiale, perché va al risultato che si vuole ottenere. Ma non mi sembra che al momento questo ciò stia avvenendo a livello ministeriale.

  MAURO ANTONIO DONATO LAUS. Ringrazio la Ministra.
  Apprezzo il laico ragionamento di approccio al tema dell'intelligenza artificiale, perché effettivamente mi rendo conto che nessuno ha la verità in tasca. È un cambiamento molto complesso e i cambiamenti complessi abbisognano di approcci laici, perché l'efficacia di questa forte innovazione ha riverberi su tutti i comparti, in modo particolare quello del lavoro che è materia, come dico sempre io, trasversale.
  Poi avrò modo di dare una lettura puntuale chiaramente alla sua relazione e ascolteremo con particolare attenzione tutti gli auditi.
  Io non mi esprimo perché non ho la verità in tasca, veramente è una materia complicata.
  Più che un'osservazione, a me è venuto un dubbio e mi sono dato una risposta, mi chiedo se lo stesso dubbio è venuto anche a lei, quindi al Ministero e a tutti i suoi collaboratori. Non trova che l'attuale nostro Statuto dei lavoratori sia già anacronistico rispetto a tutti i cambiamenti che ci sono stati, in modo particolare con l'intelligenza artificiale; parlo delle valutazioni di performance (non faccio riferimento solo ai rider), trattandosi di una materia davvero molto complessa. Credo che sia indispensabilePag. 8 una modifica da parte del Parlamento allo Statuto dei lavoratori, sulla quale avere l'attenzione primaria del Ministero.

  FRANCESCO MARI. Nel ringraziare il Ministro, mi scuso anche per il ritardo, non ho sentito tutta la sua relazione né ho potuto leggerla ovviamente perché è arrivata adesso; lo farò. È probabile che parli di argomenti sui quali lei è già intervenuta in premessa.
  Sono giornate in cui bisogna stare attenti con le parole, anche per quello che è successo in Aula. Non voglio essere offensivo, uso un termine diciamo così non classico ma che sta dentro una canzone, la canzone di Paolo Conte, che a un certo punto parla – non mi riferisco ovviamente ai presenti – del «lampo di cretineria».
  Rispetto alla piattaforma SIISL, forse ci troviamo di fronte a qualche episodio di cretineria artificiale e spiego perché.
  Sugli algoritmi davvero interveniamo, perché oggi un ex percettore di reddito di cittadinanza sulla piattaforma trova offerte di formazione per tutta Italia; e per 350 euro non ci si sposta in tutta Italia per fare la formazione. Quindi l'intelligenza dovrebbe cercare di incanalare l'offerta di formazione, almeno rispetto al luogo da cui parte l'aspirante formato. Penso di essere stato chiaro.
  Così come fino a qualche giorno fa sulla piattaforma SIISL che usa l'intelligenza artificiale la principale offerta di formazione in provincia di Salerno era per project manager. Non siamo proprio di fronte a un caso di intelligenza per quanto riguarda la piattaforma, ma sono confortato dall'idea che l'introduzione di nuovi algoritmi intelligenti o più intelligenti, diciamo così, possano migliorare la situazione e non guardare soltanto la richiesta delle imprese, le attitudini dei disoccupati, ma anche le caratteristiche di queste persone.
  A parte questa premessa, credo che questo sia un lavoro che non deve passare inosservato; è una questione centrale per il nostro futuro, per come si evolve la società.
  Quindi io sono davvero molto interessato e credo che la Commissione svolga un ottimo lavoro avviando questa indagine conoscitiva, che ovviamente ha una molteplicità di aspetti, al di là di qualche tono un po' tra il polemico e la battuta usato prima, una multiplicità di implicazioni per il mondo del lavoro.
  Io però ne segnalo una, perché l'intelligenza artificiale si inserisce nel campo più largo del progresso tecnologico, della robotizzazione. Non è possibile affrontare una discussione come questa senza venire a un ragionamento sulla possibilità di sfruttare l'intelligenza artificiale e il progresso tecnologico per ridistribuire il tempo e quindi per intervenire sulla riduzione dell'orario, come si fa in tanti Paesi d'Europa.
  Quindi questa discussione, per quanto ci riguarda, noi proveremo a contrassegnarla con un ragionamento di questo tipo, per arrivare a mete vere, perché da un'indagine conoscitiva è giusto che il Parlamento produca proposte. Sono convinto, il primo elemento è che noi non sappiamo abbastanza anche in presenza di un livello altissimo delle nostre imprese. Nonostante abbiamo un basso livello di ricerca nel nostro Paese, in questo campo invece siamo leader da molti punti di vista.
  Quindi, è molto opportuna questa discussione, visto che è molto importante conoscere ma anche far derivare da tale conoscenza delle proposte per migliorare effettivamente il lavoro e le condizioni di lavoro.

  ARTURO SCOTTO, Nel ringraziare la Ministra Calderone, ritengo si realizzi una buona operazione con questa indagine conoscitiva avviata oggi.
  Io però vorrei porre una serie di questioni, perché ritengo manchino delle risposte (approfondiremo poi la relazione depositata).
  Innanzitutto manca una risposta fondamentale; mi rendo conto che è difficile quantificare, però immagino che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali abbia gli strumenti almeno approssimativi per poter costruire delle stime rispetto a un'accelerazione. Lei prima ha citato alcuni dati, sono citati anche nel programma della nostra indagine conoscitiva sull'intelligenza artificiale, facendo riferimento a quanto essa vari a seconda del settore, dell'impresa, poi sottolineando il tema noto Pag. 9a tutti noi (che io penso sia anche uno dei problemi della nostra capacità competitiva su scala internazionale): il nanismo delle nostre imprese.
  Però io presumo che questa indagine, oltre ad elaborare, come diceva Mari, una serie di proposte, ci debba portare anche a capire quanto è l'impatto sul numero di lavoratori e di lavoratrici, settore per settore (quanto si distrugge e quanto si crea).
  Io questo nella sua analisi non l'ho visto, lo dico senza polemica.
  Di conseguenza, andrebbe considerata anche una nuova strumentazione di ammortizzatori sociali che inevitabilmente devono essere collegati a questi processi di trasformazione profonda del lavoro.
  Due considerazioni finali. Lei giustamente ha fatto un passaggio forte sull'algoritmo; io penso che c'è il tema della politica, della sua capacità di governo di questi processi, perché questi processi non sono mai neutri. Penso per esempio che alcune scelte che lei ha fatto siano state sbagliate; ad esempio, nel cosiddetto «decreto lavoro», aver tolto tutte le clausole di trasparenza sui contratti – a proposito di algoritmo – non aiuta da questo punto di vista.
  Così come credo, e chiudo, che sia utile e importante avviare una riflessione. Ci sono proposte di legge al riguardo, (sono molto d'accordo con quanto sosteneva il collega Mari in proposito).
  Quanto tempo di lavoro si libera e quanto si riesce a ridistribuire? Si tratta di incrociare il tema della produttività, con quello riduzione dell'orario di lavoro. È una questione che sta coinvolgendo alcune grandi aziende e larga parte dell'Europa, tant'è che è probabile che il nuovo governo spagnolo addirittura introduca la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario come primo punto del programma. È chiaro che ciò è anche frutto delle conseguenze di processi di innovazione travolgenti.
  Quanto è considerato questo tema nella riflessione del suo Ministero?

  DARIO CAROTENUTO. Sarò molto breve. Innanzitutto, ringrazio il Ministro e anche lei, presidente, perché il lavoro che ci attende su questo tema è molto importante.
  Io cito un dato che leggevo sul sito Agenda digitale che parlava di 2 milioni di posti di lavoro in meno per l'Italia per effetto dell'integrazione nel mondo del lavoro dell'intelligenza artificiale e che l'Italia verrà solo dopo Germania e Francia nell'Unione Europea, in relazione a questo fenomeno di disoccupazione che rischia di venire alimentato dall'intelligenza artificiale.
  Nel suo intervento, non so se lo troverò in questo testo, non si è fatto cenno di tale aspetto.
  Mi domando se abbiamo in mente una strategia precauzionale, perché vedo chiaramente in crisi a questo punto proprio il sistema previdenziale nel nostro Paese e la tenuta sociale.
  Aggiungo a quanto diceva il collega Scotto che, sì, il discorso va affrontato in termini di tempo di lavoro, ma anche in termini di redistribuzione della ricchezza. Perché vediamo che c'è sempre una maggiore concentrazione della ricchezza ma non una distribuzione di questa.
  Allora mi domando se non sia il caso di prevedere, come all'estero già stanno facendo, degli esperimenti di un contributo universalistico, di un reddito universale. Almeno provare degli esperimenti, che possono essere localizzati, che possono essere per fasce di età, come stanno facendo anche altrove (in California, in Norvegia, in Spagna stanno per iniziare). Anche noi potremmo provare a vedere gli effetti sulla nostra società di un contributo del genere per sapere che, nel caso peggiore, sappiamo come governare questo fenomeno.

  ABOUBAKAR SOUMAHORO. Ringrazio la Ministra per quanto illustrato, poi mi riservo eventualmente di leggere con attenzione quanto consegnato come memoria.
  Vorrei sapere qual è lo stato attuale dell'infrastruttura digitale su scala nazionale tra Nord, Centro Sud e se esiste una questione meridionale anche in quell'ambito.
  Il secondo elemento riguarda i dati che lei – e la ringrazio – ha messo in evidenza in questa relazione (ci sono anche altri dati Pag. 10dell'OCSE), e che fanno riferimento ai progetti futuri. Tra qui ai prossimi 15 anni, che cosa si potrebbe mettere in campo, non per contrastare questo percorso di trasformazione ma per offrire tutela, favorendo, anche all'interno quei perimetri, un rispetto dei diritti e della dignità della persona.

  MARTA SCHIFONE. Ringrazio l'intera Commissione e il presidente Rizzetto, che ha avuto una grande intuizione nel promuovere questa indagine conoscitiva avente ad oggetto un tema cruciale ed epocale.
  La questione è: l'intelligenza artificiale sarà integrativa, sarà sostitutiva? È questo il motivo per cui noi abbiamo avviato l'indagine.
  Io francamente oggi non mi sento di poter dare delle indicazioni, però sono d'accordo con il Ministro quando parla di nuove competenze. Secondo me su quello dobbiamo puntare.
  Noi di Fratelli d'Italia da tempo ci occupiamo di questo; sapete che abbiamo approvato il provvedimento recante l'istituzione della settimana nazionale delle Stem (l'intelligenza artificiale fa parte delle materie Stem). Andiamo verso questa nuova rivoluzione industriale, ci sono molte materie innovative. I prossimi processi lavorativi saranno probabilmente gestiti interamente dalla tecnologia e rispetto a questo noi come politica e come legislatori ci dobbiamo porre delle domande riguardo a come canalizzare queste energie, come gestirle e come governarle. Per cui il mio è un commento e un intervento di approvazione e di ringraziamento per il sostegno e l'impegno costante del Ministro e del Ministero nella sua azione e nel suo lavoro.

  TIZIANA NISINI. Sarò breve, per ringraziare il Ministro della sua presenza.
  Io credo che tutte le domande fatte dai colleghi siano importanti e lecite, a cui andrà data risposta. Ringrazio il Ministro perché ha già dato la disponibilità per ritornare e condividere con noi anche le memorie della lunga lista di auditi che interverranno nella nostra Commissione.
  Io credo che probabilmente il grosso delle risposte ci arriverà nel corso dell'indagine.
  È per questo che è stata avviata un'indagine conoscitiva, per conoscere e per mettere in luce tutte le criticità, che poi è il senso delle audizioni. Quindi è un tema importante, è un processo che comunque va governato e di cui non si può fare a meno, perché non possiamo rimanere indietro. Un mercato del lavoro che già senza intelligenza artificiale ha avuto un'evoluzione veloce – ce ne siamo resi conto durante il Covid – con l'intelligenza artificiale avrà una velocità ancora superiore.
  Questo non vuol dire che il mondo del lavoro verrà stravolto in negativo, bisogna trovare un equilibrio mettendo, come ha detto il Ministro, sempre al centro il capitale umano e trovando un equilibrio, come funziona sempre, tra capitale umano e intelligenza artificiale.
  Grazie, Ministro, la l'aspettiamo per condividere con lei quello che emergerà dalle audizioni che saranno svolte.

  PRESIDENTE. Do la parola al Ministro per la replica.

  MARINA ELVIRA CALDERONE, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Io posso solo fare delle brevissime considerazioni – scusandomi già con voi perché devo andar via (ho un altro un impegno) – riservandomi, come dicevo prima, di tornare e soprattutto anche di valutare quelli che sono gli apporti che vi arriveranno dagli altri soggetti auditi.
  Consentitemi di dire prima di tutto che io da ragazzina ero un'accanita lettrice, lo sono ancora adesso. Avevo un unico difetto: leggevo la fine del libro prima di guardare a tutto il resto; poi con la maturità ho imparato a fare diversamente, leggendo prima tutti gli altri capitoli.
  Questo per dire che alcune considerazioni, secondo me, saranno anche suffragate oppure smentite da quello che potranno essere anche i lavori che svolgerete su questo tema. Certamente mi consentirete di dire alcune cose relativamente a quanto diceva l'onorevole Barzotti sulla piattaforma SIISL, che è andata in manutenzione.
  Certo, è un prodotto nuovo, nel senso è un prodotto che merita e deve essere implementato;Pag. 11 altrimenti non parleremmo di intelligenza artificiale e non parleremmo di implementazioni: nel mondo dell'informatica e della tecnologia tutti i prodotti vengono implementati e vengono assolutamente anche innovati.
  Sui siti abbiamo inserito l'informativa a proposito del fatto che non tutte le potenzialità e tutte le funzioni sarebbero state disponibili, ma le domande invece erano pienamente disponibili.
  Quindi volevo rassicurarla sul fatto che, oltre ad essere stata garantita la presentazione delle domande, quello era un intervento di manutenzione per l'implementazione di nuovi servizi, che poi rendono più efficiente la piattaforma (interventi che saranno fatti anche nel prosieguo dei mesi). Perché è importante che tutti i percorsi e tutte le parti di programma siano sviluppate, aggiungendo tutto ciò che poi sarà frutto anche di successive analisi.
  È stato detto che non si fa incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Questa è un'altra inesattezza, perché invece c'è la disponibilità delle offerte e c'è anche la possibilità di candidarsi e quindi essere contattati dalle agenzie per il lavoro. Sapete bene che per il supporto per la formazione e il lavoro una delle condizioni è quella anche di scegliere tre APL.
  Per quanto riguarda invece ciò che diceva a proposito sempre di SIISL l'onorevole Mari, è vero che si vede tutta la formazione che si svolge in Italia, ma quella è la cosa importante secondo me, onorevole. Prima di tutto perché sappiamo qual è, ed è giusto che si veda tutto ciò che fanno le regioni e gli enti di formazione così che le persone siano in grado anche di vedere e valutare quelli che sono i percorsi formativi.
  Per quanto riguarda la sua segnalazione, che poi ovviamente verificherò, quelle sono le attività e i percorsi di formazione finanziata che sono previsti dalla Regione Campania.
  Anche il fatto che un lavoratore o lavoratrice possa prima di tutto vedere qual è la formazione, come dicevo prima, e poi candidarsi magari alla formazione di una regione limitrofa, perché abbiamo anche delle province che sono tra di loro molto vicine, io credo che dia un elemento di dinamicità in più. Però poi bisogna lavorare tanto per passare dalla fotografia attuale all'integrazione dei percorsi di formazione, anche sulla base delle richieste delle aziende di nuove professionalità; tanto stiamo facendo anche sul fronte della formazione professionale.
  Per quanto riguarda invece l'impatto dell'intelligenza artificiale sul numero dei lavoratori, quindi sulla platea dei lavoratori, sul rischio che ci sia anche un impatto negativo in termini di posti di lavoro che poi si riflette anche sulla previdenza e sulla tenuta dello Stato sociale, c'è da aggiungere (credo che sarà parte anche delle vostre riflessioni) l'effetto della denatalità e comunque anche il fatto che l'utilizzo dell'intelligenza artificiale si colloca in settori e in contesti come quello dell'invecchiamento attivo della popolazione. Ciò ci deve consentire anche di strutturare un'offerta professionale di qualità e soprattutto di far emergere tanto di quel lavoro nero che in questo momento c'è in questi settori.
  Io credo che prima di parlare di nuovi ammortizzatori sociali si debba capire in che modo riusciamo ad applicare alle nuove tecnologie e ai nuovi percorsi la chance di produrre lavoro e non invece rassegnarci all'idea che questo lo distrugga. Ci sarà sicuramente un riposizionamento, infatti in questo ci sta tutto il tema della riqualificazione.
  Però io penso che sia molto utile ciò che fate, ecco perché sono a vostra disposizione per tornare, anche magari in più di un'occasione, per fare delle valutazioni insieme. Perché credo che ci sia sicuramente necessità di accompagnare questi processi anche con una riflessione su quella che è la qualità oggi della nostra normazione e su quello che potrebbe essere il futuro.
  Quando l'onorevole Laus mi dice che lo Statuto dei lavoratori potrebbe in alcuni casi essere anacronistico e non rispondere adeguatamente, io dico che lo Statuto dei lavoratori in quanto tale è uno strumento di garanzia importante; certamente si può fare di meglio e di più nel momento in cui però si hanno chiare anche le idee e i Pag. 12profili e i contorni di quello di cui noi stiamo ragionando. Ma così com'è la legge n. 300 del 1970 per quel che mi riguarda è sicuramente un punto di riferimento da difendere. E non credo che ci sia in atto una volontà di destrutturarla, così come non c'è una volontà di negare trasparenza.
  Io ho detto, onorevole Scotto, che è giusto porsi il tema della privacy, porsi il tema dell'informazione corretta del lavoratore, ma trentuno pagine di comunicazioni ridondanti e veramente difficili da comprendere non sono uno strumento per informare adeguatamente un lavoratore, che nel più dei casi non è un tecnico della materia e sicuramente non comprende.
  Un'informazione corretta e trasparente sulle regole del gioco, cioè su tutto ciò che caratterizza un rapporto di lavoro si può fare con molto meno mettendo in evidenza quelli che sono i punti salienti: qual è il contratto collettivo nazionale di lavoro applicato, qual è la retribuzione, quali sono gli istituti importanti anche in termini di garanzie e di gestione dei tempi di vita e di lavoro. Ripeto, 31 pagine – perché l'ho sviluppato e quindi non parlo per sentito dire – mi sembrano un modo complicato di dare delle informazioni semplici, dirette e trasparenti.

  PRESIDENTE. Avverto che il Ministro Calderone ha messo a disposizione della Commissione una documentazione, di cui autorizzo la pubblicazione in calce al resoconto stenografico della seduta odierna (vedi allegato).
  Ringrazio tutti, in particolare ancora una volta il Ministro per il prezioso contributo fornito all'indagine conoscitiva e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.

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