CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 luglio 2023
149.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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GIUNTA PLENARIA

  Martedì 25 luglio 2023. — Presidenza del presidente Enrico COSTA.

  La seduta comincia alle 15.30.

Sui lavori della Giunta.

  Enrico COSTA, presidente, comunica che – dalla verifica effettuata in ordine ai procedimenti iscritti all'ordine del giorno della Giunta – risulta concluso il procedimento di cui al Doc. IV-ter, n. 1, nei confronti di Luigi Di Maio, deputato all'epoca dei fatti.
  Più in particolare segnala che – con decreto di archiviazione del 19 dicembre 2022 – il Tribunale di Roma, Sezione del Giudice per le indagini preliminari, Ufficio n. 3, ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti dell'onorevole Di Maio in ordine al delitto a lui ascritto (diffamazione a mezzo stampa), essendo tale reato estinto per remissione della querela da parte della persona offesa, dott.ssa Elena Polidori.
  Precisa quindi che, essendo stato definito, tale procedimento sarà cancellato dall'ordine del giorno della Giunta.

  La Giunta prende atto.

DELIBERAZIONI IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento penale nei confronti di Vittorio Sgarbi, deputato all'epoca dei fatti, pendente presso il Tribunale di Macerata (proc. n. 512/2020 RGNR – n. 907/2021 RG GIP) (Doc. IV-ter, n. 5).
Richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento civile nei confronti di Vittorio Sgarbi, deputato all'epoca dei fatti, pendente presso la Corte d'appello di Ancona (proc. n. 404-1/2021 RG) (atto di citazione in appello di Vittorio Sgarbi) (Doc. IV-ter, n. 6).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 18 luglio 2023.

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  Enrico COSTA, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame di due richieste di deliberazione in materia d'insindacabilità, entrambe riguardanti l'onorevole Vittorio Sgarbi, deputato all'epoca dei fatti.
  La prima richiesta proviene da un procedimento penale pendente presso il tribunale di Macerata (Ufficio GIP) ed è pervenuta il 17 maggio 2021 (procedimento n. 512/2020 RGNR – n. 907/2021 RG GIP) (Doc. IV-ter, n. 5). La seconda trae origine da un procedimento civile pendente presso la Corte di appello di Ancona ed è pervenuta il 24 giugno 2021 (procedimento n. 404-1/2021 RG – atto d'appello dell'onorevole Vittorio Sgarbi) (Doc. IV-ter, n. 6). I documenti inviati dall'Autorità giudiziaria riguardano la medesima vicenda e perciò il loro esame, come ricordato nella seduta del 28 giugno scorso, è congiunto.
  In proposito, ricorda che nella seduta del 28 giugno 2023 il relatore ha illustrato la vicenda alla Giunta; nella seduta del 5 luglio scorso, ha illustrato il contenuto della memoria scritta inviata dall'onorevole Sgarbi, ritualmente invitato a fornire chiarimenti ai sensi dell'articolo 18, primo comma, del Regolamento della Camera; nella seduta del 18 luglio 2023, ha proposto alla Giunta di stabilire che le dichiarazioni rese dall'onorevole Sgarbi all'interno del post pubblicato sulla propria pagina Facebook il 6 maggio 2019 siano insindacabili ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione. Ciò, sia per quanto attiene al procedimento penale pendente presso il Tribunale di Macerata 2021-Ufficio GIP (procedimento n. 512/2020 RGNR – n. 907/2021 RG GIP – Doc. IV-ter, n. 5) sia per quanto concerne il procedimento civile presso la Corte d'appello di Ancona (procedimento n. 404-1/2021 RG – atto d'appello dell'onorevole Vittorio Sgarbi – Doc. IV-ter, n. 6).

  Enrica ALIFANO (M5S) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta del relatore. Evidenzia, in particolare, come si tratti di due procedimenti, uno di carattere penale e uno di carattere civile, tra loro collegati, e come nell'ambito del procedimento civile sia il deputato Sgarbi a rivestire il ruolo di attore, mentre il consigliere Marini, convenuto in giudizio, ha proposto domanda riconvenzionale nei confronti del primo. In particolare, non ritiene condivisibile la difesa avanzata dall'onorevole Sgarbi, secondo la quale le affermazioni contestate sarebbe riconducibili a uno scontro di carattere squisitamente politico intercorso tra lui e il consigliere Marini, il quale ne contestava la nomina a Presidente del consiglio di amministrazione del MART. L'onorevole Sgarbi avrebbe infatti risposto a tale critica con delle affermazioni di contenuto manifestamente diffamatorio (definendo il consigliere Marini, tra l'altro, «depensante», «inetto» e «onanista»), la cui antigiuridicità non può ritenersi elisa dalla sussistenza della scriminante dell'altrui fatto ingiusto.
  Conclude nel senso che la condotta dell'onorevole Sgarbi non possa ritenersi espressione di una critica politica, e che non sussistano i presupposti per l'applicazione della prerogativa dell'insindacabilità.

  Devis DORI (AVS) ringrazia il relatore per l'illustrazione svolta, ma preannuncia il voto contrario sulla proposta dal medesimo avanzata, ritenendo che non possano ritenersi sussistenti i presupposti per considerare le affermazioni dell'onorevole Sgarbi insindacabili.

  Antonella FORATTINI (PD-IDP) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta del relatore, rinviando alle argomentazioni già esposte dai colleghi.
  Ribadisce l'importanza per la Giunta di mantenere un atteggiamento imparziale nelle deliberazioni in materia d'insindacabilità.

  Dario IAIA (FDI) ritiene opportuno contestualizzare la vicenda, che a suo avviso presenta tutti i connotati di uno scontro politico, con toni anche coloriti. Sottolinea come il relatore abbia giustamente considerato la sussistenza dei requisiti oggettivo e soggettivo della critica politica nelle dichiarazioni dell'onorevole Sgarbi, per quanto colorite.
  Sul punto, ribadisce che anche i toni utilizzati dal consigliere Marini sono stati Pag. 18particolarmente duri, in quanto il medesimo è giunto a definire «pagliacciata» la nomina dell'onorevole Sgarbi a presidente del MART, sulla cui legittimità, peraltro, si è chiaramente pronunciata l'Autorità Nazionale Anticorruzione. Allo stesso modo, i toni utilizzati dall'onorevole Sgarbi, in risposta alle forti critiche avanzate dal consigliere Marini, seppure non felici, come evidenziato dal relatore, rientrano comunque nell'ambito del legittimo esercizio di una critica di carattere politico.
  In conclusione, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta del relatore, che condivide nel merito e nelle argomentazioni svolte.

  Laura CAVANDOLI (Lega) si ricollega a quanto esposto dal deputato Iaia circa il contesto complessiva della vicenda e gli elementi evidenziati. Ribadisce l'esigenza, di cui la Giunta si è fatta carico in casi analoghi come quello riguardante l'onorevole Morani, di superare il criterio ermeneutico della insindacabilità parlamentare ancorato alla formalistica ricerca dell'atto tipico pregresso, criterio che necessita di un aggiornamento alla luce delle nuove modalità della comunicazione politica, che si caratterizzano per una immediatezza derivante anche dai mezzi tecnologici utilizzati.
  Inoltre, ritiene sussistenti tutti i presupposti per qualificare quello intercorso tra l'onorevole Sgarbi e il consigliere Marini come uno scontro di natura politica, richiamando le considerazioni già avanzate dal relatore.
  Preannuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta del relatore.

  Pietro PITTALIS (FI-PPE) ringrazia il relatore, che ha individuato correttamente gli elementi necessari a contestualizzare la vicenda. Richiamando i precedenti casi già esaminati dalla Giunta, tra cui quello riguardante l'onorevole Morani, invita i colleghi a valutare le vicende con oggettività e coerenza, applicando i medesimi criteri nelle varie questioni che la Giunta medesima si trova a dover esaminare.
  Quanto ai toni utilizzati, ricorda che la durezza degli stessi è comune a entrambe le parti, come dimostra il fatto che il consigliere Marini ha definito l'onorevole Sgarbi «pregiudicato» e «assenteista», senza che ciò possa compromettere l'inquadramento complessivo della vicenda come uno scontro di carattere politico. Allo stesso modo, dunque, le espressioni usate dall'onorevole Sgarbi, pur sicuramente non gradevoli, come giustamente evidenziato dal relatore, devono essere inserite all'interno di una dialettica tra uomini della politica, su vicende di carattere politico.
  Conclusivamente, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta del relatore.

  Enrico COSTA, presidente, fa presente che, anche sulla base dei precedenti, la deliberazione della Camera ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione ha ad oggetto un fatto (nella fattispecie le opinioni espresse dall'onorevole Sgarbi), indipendentemente dalle conseguenze di ordine procedurale ovvero di qualificazione giuridica che ad esso ricollega l'autorità giudiziaria. Nel caso in esame, ci si trova in presenza di un unico insieme di dichiarazioni (quelle contenute nel post del 6 maggio 2019), che hanno dato contestualmente origine a due distinti procedimenti (uno in sede penale e l'altro in sede civile) in quanto la parte offesa (il consigliere Alex Marini) ha ritenuto di chiedere il risarcimento del danno non costituendosi parte civile nel processo penale, bensì avviando un separato e autonomo giudizio innanzi al Tribunale civile.
  Evidenzia quindi che, come già ricordato in precedenti sedute della Giunta, dal punto di vista della deliberazione parlamentare, occorre evitare il rischio della violazione del principio del ne bis in idem, che si potrebbe astrattamente verificare ove la Giunta, e poi l'Assemblea, votassero distintamente su due documenti diversi. Pertanto, concordando la Giunta, fa presente che la medesima è quindi chiamata a esprimere un unico voto sulla proposta del relatore relativa alle opinioni espresse dall'onorevole Sgarbi nel post pubblicato sulla propria pagina Facebook il 6 maggio 2019 e a riferire congiuntamente all'Assemblea sulle due richieste provenienti, rispettivamente,Pag. 19 dal Tribunale di Macerata – Ufficio GIP (Doc. IV-ter, n. 5) e dalla Corte d'appello di Ancona (Doc. IV-ter, n. 6).
  Pone quindi in votazione la proposta del relatore secondo la quale le dichiarazioni dell'onorevole Sgarbi – contenute nel post pubblicato sulla propria pagina Facebook il 6 maggio 2019 – costituiscono opinioni espresse nell'esercizio della funzione parlamentare ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione. Ciò, sia per quanto attiene al procedimento penale pendente presso il Tribunale di Macerata 2021-Ufficio GIP (procedimento n. 512/2020 RGNR – n. 907/2021 RG GIP – Doc. IV-ter, n. 5) sia per quanto concerne il procedimento civile presso la Corte d'appello di Ancona (procedimento n. 404-1/2021 RG – atto d'appello dell'onorevole Vittorio Sgarbi – Doc. IV-ter, n. 6).

  La Giunta approva la proposta del relatore, secondo la quale ai fatti oggetto dei procedimenti in esame si applica il primo comma dell'articolo 68 della Costituzione, dando quindi mandato al deputato Giaccone di predisporre la relazione per l'Assemblea.

  La seduta termina alle 16.