XIX Legislatura

VII Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 6 di Giovedì 25 maggio 2023

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Mollicone Federico , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULL'IMPATTO DELLA DIGITALIZZAZIONE E DELL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA SUI SETTORI DI COMPETENZA DELLA VII COMMISSIONE

Audizione, in videoconferenza, di Enzo Mazza, presidente e amministratore delegato della Federazione industria musicale italiana.
Mollicone Federico , Presidente ... 3 
Mazza Enzo , presidente e amministratore delegato della Federazione industria musicale italiana (intervento in videoconferenza) ... 3 
Mollicone Federico , Presidente ... 4 
Mazza Enzo , presidente e amministratore delegato della Federazione industria musicale italiana (intervento in videoconferenza) ... 5 
Mollicone Federico , Presidente ... 6 

ALLEGATO: Documentazione depositata dalla Federazione industria musicale italiana FIMI ... 7

Sigle dei gruppi parlamentari:
Fratelli d'Italia: FdI;
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista: PD-IDP;
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE: FI-PPE;
Azione - Italia Viva - Renew Europe: A-IV-RE;
Alleanza Verdi e Sinistra: AVS;
Noi Moderati (Noi con L'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro) - MAIE: NM(N-C-U-I)-M;
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-+Europa: Misto-+E.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FEDERICO MOLLICONE

  La seduta comincia alle 11.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che con la redazione del resoconto stenografico, anche attraverso la trasmissione sulla web TV della Camera dei deputati.

Audizione, in videoconferenza, di Enzo Mazza, presidente e amministratore delegato della Federazione industria musicale italiana.

  PRESIDENTE. La Commissione prosegue le audizioni nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'impatto della digitalizzazione e dell'innovazione tecnologica sui settori di competenza della VII Commissione.
  Saluto e ringrazio il dottor Enzo Mazza, presidente e amministratore delegato della Federazione industria musicale italiana, che interviene in videoconferenza.
  Gli cedo immediatamente la parola per lo svolgimento del suo intervento, rammentando che dovrà essere contenuto in non oltre cinque minuti. Buongiorno e benvenuto. Prego.

  ENZO MAZZA, presidente e amministratore delegato della Federazione industria musicale italiana (intervento in videoconferenza). Buongiorno. Grazie presidente e grazie alla Commissione per questo invito.
  Andrei velocemente, condividendo alcune slide, che penso in questo momento stiate vedendo.
  Questo è un settore, quello musicale, che in Italia è uno dei pochi che ha attraversato una lunghissima transizione digitale e questa transizione si è sostanzialmente compiuta, abbiamo l'83 per cento di mercato che è costituito dal digitale. La trasformazione è stata molto rapida, negli ultimi dieci anni siamo passati a un 66,7 per cento del segmento dominato dallo streaming, quindi dal digitale, dagli abbonamenti, dalla possibilità di accedere a musica attraverso le piattaforme, cosa che ha fatto sì che è aumentato non solo il repertorio locale, come possiamo vedere da questa slide, un 20 per cento di incremento in dieci anni, quindi una fortissima affermazione del repertorio italiano grazie a questa innovazione, ma che ha anche significato un fortissimo ricambio generazionale. Come vedete da questa slide, noi siamo passati da un'età media nel 2019 di 36,4 anni in top ten nella classifica, a 25, quindi un ricambio generazionale fortissimo, che ha accompagnato anche una incredibile apertura verso nuove presenze di nuovi artisti, che hanno cambiato significativamente anche lo scenario della musica nel nostro Paese.
  La democratizzazione di questo settore è stata imponente, nel senso che prima del digitale, il 10 per cento della top ten di tutto quello che era venduto in Italia, il 10 per cento era rappresentato solo dagli artisti di punta, quindi c'era una forte concentrazione; oggi siamo scesi all'1,5 per cento. Questo vuol dire che molti più artisti hanno avuto l'opportunità di farsi conoscere e di raggiungere significativi risultati. Tra gli anni dove c'era come digitale solo il download e c'era il CD ancora dominante, e quella che invece è stata la forte trasformazione degli ultimi anni, in particolare anche del 2022.Pag. 4
  Questo ha significato anche la scomparsa di frontiere, e quindi non solo la possibilità di accedere per molti più artisti al mercato, ma soprattutto di andare anche oltre frontiera. Questo è molto importante, se consideriamo anche il ruolo che la musica italiana può avere livello internazionale, che può avere il nostro Paese come soft power culturale.
  Qui vedete un incremento significativo di entrate da royalty. La musica italiana è diffusa in moltissimi Paesi, e questo è avvenuto proprio grazie al fatto che, attraverso il digitale, quelle barriere fisiche e quelle barriere anche doganali che esistevano nell'era del CD sono assolutamente scomparse. I nostri artisti possono raggiungere qualsiasi luogo del mondo ed essere ascoltati in moltissimi Paesi.
  Quali sono invece le sfide? Mi avete dato del tempo, che voglio usare in maniera molto opportuna per evidenziare la grande sfida che ci attende adesso. Dopo questa grande rivoluzione, quindi l'attraversamento di questa rivoluzione digitale, che è iniziata nel 1999 e che si è conclusa negli ultimi anni, questo è l'ottavo anno di crescita del settore, ci troviamo davanti adesso alla grande sfida dell'intelligenza artificiale generativa, quella di cui tutti stiamo parlando e stiamo vedendo sui giornali. Questa per noi è una grande sfida, ma anche un'opportunità. La musica è sempre stata al centro della rivoluzione digitale e già utilizziamo strumenti di intelligenza artificiale come supporto al processo creativo e al modo in cui ci colleghiamo con i fan e utilizziamo le nuove piattaforme, ma anche quelli che sono i sistemi, per fare in modo che tutti noi possiamo consumare al meglio la musica, ascoltarla in qualsiasi luogo e avere i migliori suggerimenti. Però l'intelligenza artificiale generativa, che si basa sull'addestramento di reti neurali e quindi fa sì che quei contenuti che vengono utilizzati per creare contenuti di intelligenza artificiale, queste piattaforme utilizzino contenuti esistenti, non c'è qualcosa di nuovo, vengono rastrellate sostanzialmente quelle che sono informazioni già presenti. Il processo che viene utilizzato richiede assolutamente che vengano mantenuti alcuni princìpi cardine perché, se da un lato, la musica creata con l'intelligenza artificiale, quindi il sostegno che può dare l'intelligenza artificiale alla creatività, è importante, dall'altra parte, c'è anche il rischio, come chiunque ha potuto vedere anche in altri settori, che si possano creare realizzazioni finte e quindi veri e propri falsi, addirittura non solo a livello di suono, ma anche a livello di immagine, i famosi deepfake, che sono stati anche protagonisti di recenti casi nel settore della fotografia e nel settore dell'informazione.
  C'è un dibattito in corso al Parlamento europeo, l'Artificial Intelligence Act, che contiene princìpi cardine per la regolamentazione, per aiutare a crescere l'intelligenza artificiale come strumento, ma, dall'altra parte, garantire ad esempio che il tema del copyright venga mantenuto al suo livello più elevato di protezione, quindi l'utilizzazione di contenuti per creare contenuti con l'intelligenza artificiale deve comunque prevedere un'autorizzazione ai titolari dei diritti, e soprattutto la parte che riguarda la trasparenza, cioè raccontare e descrivere ai consumatori finali che quei contenuti che sono creati con l'intelligenza artificiale ovviamente sono contenuti che hanno particolari utilizzi dal punto di vista delle tecnologie che non sono realizzate dal punto di vista umano.
  Per noi qual è il punto chiave di questa vicenda? Prima di tutto mantenere il valore unico della creatività intellettuale, quindi fare in modo che il copyright protegga la produzione umana, la produzione creata dai nostri artisti e, dall'altra parte, che qualora vengano utilizzati i contenuti protetti, questi contenuti protetti debbano essere autorizzati e, terzo punto chiave, la trasparenza, e cioè informare i fan di musica e i consumatori finali che sono stati usati sistemi di intelligenza artificiale quando si offrono questi contenuti.
  Io vi ringrazio. Sono disponibile per delle domande.

  PRESIDENTE. Ci sono colleghi che vogliono fare quesiti? Altrimenti ne ho io.
  Presidente Mazza, noi abbiamo avviato questa indagine conoscitiva esattamente per andare a tracciare e definire il campo dell'innovazionePag. 5 della transizione digitale in tutti gli ambiti di competenza di questa Commissione. Come si vede anche dal suo report, di fatto cominciano a esserci delle controversie relative proprio all'impatto che l'intelligenza artificiale ha anche nel settore musicale e audiovisivo.
  Abbiamo ascoltato nel suo intervento e nelle slides che si fa riferimento anche alla volontà dei Governi di limitare l'introduzione di nuovi copyright e di nuovi vincoli e tutele.
  Concretamente, secondo Lei, la creatività dei cantanti e degli artisti come può essere tutelata da un punto di vista di innovazione, dall'intelligenza artificiale, visto il rischio che venga utilizzata in modo improprio? Non perché sia un male in sé, io ho un approccio neutrale all'innovazione, sicuramente ha delle facilitazioni e delle ottimizzazioni anche nella gestione dei database e delle library musicali. Questa è la prima domanda.
  La seconda domanda invece riguarda proprio le piattaforme digitali, che sappiamo gestiscono gli ascolti in base a un algoritmo e, in base a questo, producono la remunerazione. Come si può superare il divario di valore sulle piattaforme digitali per la remunerazione degli artisti? È vero, come dice Lei, che grazie a questo gli artisti italiani possono essere ascoltati e sono ascoltati in tutto il mondo, ma è pure vero che però sono anche sottostimati nel loro valore nominale. Questo almeno è quello che ci riferiscono gli artisti. Prego.

  ENZO MAZZA, presidente e amministratore delegato della Federazione industria musicale italiana (intervento in videoconferenza). Grazie.
  Condivido anch'io il suo approccio. L'approccio deve essere ovviamente neutrale rispetto a queste tecnologie, che sono tecnologie dirompenti, ma che hanno anche grandi opportunità.
  Il punto chiave, secondo noi, per tutelare gli artisti e tutelare la produzione creativa, è quello che si sta orientando a livello internazionale, il primo passo è quello di non attribuire un riconoscimento, e quindi non dare diritti d'autore a produzioni che sono realizzate esclusivamente con l'intelligenza artificiale; questo perché salvaguarderebbe, invece, la produzione realizzata dagli esseri umani e dagli artisti. Questo è il primo punto. Se viene prodotto un contenuto solo ed esclusivamente con l'intelligenza artificiale non ha diritto di godere di una protezione, e questo toglierebbe dal campo la produzione esclusiva realizzata dalle macchine, prevedendo invece la tutela di quella che è la produzione degli artisti, che possono poi utilizzare naturalmente sistemi di intelligenza artificiale. Su questo direi che dovremmo essere molto chiari e dovremmo essere, come dicevo prima, anche molto chiari sul fatto che ci debba essere una protezione dei contenuti che vengono utilizzati per creare opere con l'intelligenza artificiale, quindi tutto ciò che viene utilizzato, perché se io devo creare una canzone devo costruire questa canzone sulla base di qualcosa che è già esistente e quindi devo ottenere una autorizzazione preventiva. Anche questo è un aspetto importante, che già le direttive sul copyright prevedono, ma che deve essere chiarito anche nell'ambito dell'intelligenza artificiale.
  Per quanto riguarda poi le remunerazioni, io ho partecipato proprio di recente al Senato alla discussione sull'affare relativo alla remunerazione degli artisti in streaming. Devo dire che in questi anni la crescita della remunerazione degli artisti, anche in Italia, è stata significativa, perché sono aumentati i segmenti dai quali gli artisti possono ricevere ricavi, che non sono solo le semplici piattaforme di streaming o di download, ma anche tutto il settore che noi chiamiamo della monetizzazione.
  Voi avete visto di recente quello che è accaduto anche tra Meta e Siae. L'area dei social è un'area che genera ricavi, che fino a qualche anno non esistevano. Quindi dal nostro dato, che abbiamo pubblicato anche in occasione di queste audizioni, abbiamo visto che tra il 2016 e il 2021 la remunerazione degli artisti è cresciuta del 96 per cento, contro un 63 per cento delle case discografiche, quindi è cresciuta di più quella degli artisti rispetto a quelli che sono stati i ricavi delle case discografiche. Questo ritengo che sia stato positivo, anche perché Pag. 6ovviamente ci sono stati anche significativi interventi sul fronte degli investimenti da parte delle aziende nei nuovi artisti, e questo è molto importante. Ricordo anche che in Italia esiste un importante strumento, che è il tax credit musicale, che consente alle aziende di fare investimenti sui nuovi talenti.
  Io penso che ci siano ulteriori grandi opportunità per la musica italiana che ci attendono nel futuro. Ringrazio ancora il Presidente e grazie alla Commissione per l'invito.

  PRESIDENTE. Ringrazio il presidente Enzo Mazza per il suo contributo e autorizzo la pubblicazione, in calce al resoconto stenografico della seduta odierna, della documentazione che ci ha consegnato (vedi allegato). Dichiaro quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 11.20.

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ALLEGATO

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