XIX Legislatura

Giunta delle elezioni

Resoconto stenografico



Seduta n. 2 di Giovedì 19 gennaio 2023
Bozza non corretta

INDICE

Audizione del presidente dell'Ufficio Centrale per la Circoscrizione estero, Vittoria Di Sario:
Fornaro Federico , Presidente ... 2 
Di Sario Vittoria , presidente dell'Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero ... 4 
Fornaro Federico , Presidente ... 7 
Di Sario Vittoria , presidente dell'Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero ... 7 
Fornaro Federico , Presidente ... 7 
Di Sario Vittoria , presidente dell'Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero ... 7 
Fornaro Federico , Presidente ... 11 
Picazio Tommaso , Presidente Vicario della Corte di appello di Roma ... 11 
Fornaro Federico , Presidente ... 15 
Sbardella Luca (FDI)  ... 15 
Picazio Tommaso , Presidente Vicario della Corte di appello di Roma ... 15 
Fornaro Federico , Presidente ... 16 
Porta Fabio (PD-IDP)  ... 16 
Fornaro Federico , Presidente ... 18 
Di Sario Vittoria , presidente dell'Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero ... 19 
Fornaro Federico , Presidente ... 19

Sigle dei gruppi parlamentari:
Fratelli d'Italia: FdI;
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista: PD-IDP;
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE: FI-PPE;
Azione - Italia Viva - Renew Europe: A-IV-RE;
Alleanza Verdi e Sinistra: AVS;
Noi Moderati (Noi con L'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro) - MAIE: NM(N-C-U-I)-M;
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-+Europa: Misto-+E.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FEDERICO FORNARO

  La seduta inizia alle ore 8.30.

Audizione del presidente dell'Ufficio Centrale
per la Circoscrizione Estero, Vittoria Di Sario.

  PRESIDENTE. Ricordo che partecipano in presenza all'audizione odierna la dottoressa Vittoria Di Sario, Presidente dell'Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero, e il dottor Tommaso Picazio, Presidente Vicario della Corte di appello di Roma, che ringraziamo.
  Lo svolgimento dell'audizione del Presidente dell'Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero e del Presidente dell'Ufficio elettorale centrale nazionale nella fase di avvio delle attività di verifica elettorale costituiscono, ormai da tempo, una tradizionale occasione di confronto con gli organi che rivestono un ruolo determinante nel procedimento di calcolo e assegnazione dei seggi.
  Ricordo che la Giunta, autorizzata dal Presidente della Camera, procederà all'odierna audizione sulla base della facoltà a essa riconosciuta dall'articolo 7 del proprio regolamento che le consente di avvalersi delle procedure di indagine, informazione e controllo di cui al capo XXXIII del Regolamento della Camera.
  Ricordo altresì ai colleghi – e mi permetto di richiamare l'attenzione su questo – i criteri enunciati dal Presidente della Camera sin dalla XV legislatura, ai quali si deve conformare la Giunta:

   a) le audizioni dovranno mantenere un carattere preliminare, strumentale e distinto rispetto alla complessiva attività di Pag. 3verifica dei poteri svolta dalla Giunta, senza riferimento a singoli procedimenti;

   b) le persone invitate dalla Giunta saranno ascoltate soltanto sulle questioni di diritto, così da non precostituire convincimenti sul merito di singoli casi o procedimenti, in relazione ai quali non dovranno ammettersi contestazioni o imputazioni di responsabilità;

   c) non dovranno essere in alcun modo formalizzate conclusioni, avendo la procedura il solo scopo di consentire ai membri della Giunta l'acquisizione di elementi interpretativi, la cui valutazione resterà affidata al libero convincimento di ognuno di loro.

  Ringrazio quindi ancora la Presidente Di Sario e il Presidente Picazio per la loro presenza oggi, ricordando che la Giunta delle elezioni ha svolto nella scorsa legislatura un'indagine conoscitiva di particolare interesse sulle modalità applicative ai fini della verifica elettorale della legge 27 dicembre 2001, n. 459. L'indagine ha fatto seguito al documento sulle «criticità legislative e attuative nello svolgimento dell'elezione della Camera dei deputati, rilevate a seguito della verifica dei poteri nelle circoscrizioni nazionali e nella Circoscrizione Estero», approvato dalla Giunta delle elezioni nella seduta del 4 agosto 2020. Ovviamente questi atti sono a disposizione.
  In tale ambito sono state evidenziate criticità e proposte che appaiono ancora di attualità per ciò che attiene all'efficacia e alla tempestività della verifica dei poteri nella Circoscrizione Estero. Dai primi elementi a disposizione emerge infatti che la sola misura della ripartizione della competenza tra diverse Corti di Appello, pur senz'altro utile e auspicata anche dalla Giunta nella Relazione finale dell'agosto 2020 – introdotta dall'articolo 7 del decreto-legge n. 41 del 2022 e applicata per Pag. 4la prima volta nell'elezione del 25 settembre 2022 – non garantisce di per sé che non si manifestino le criticità emerse nel corso delle ultime attività di verifica poteri.
  Tra queste, in particolare, la Giunta ha posto in evidenza: la mancanza e incompletezza della documentazione trasmessa alla Camera relativamente ai diversi seggi, soprattutto per quanto riguarda le tabelle di scrutinio; l'esigenza di una strumentazione informatica che verifichi la congruità dei dati di spoglio nei singoli seggi prima della chiusura dell'operazione del seggio; la compilazione dei verbali non sempre congrua, con particolare riferimento, ma non solo, alla frequente assenza dell'indicazione precisa per ciascun seggio del numero degli aventi diritti al voto, delle buste effettivamente assegnate per lo scrutinio dei votanti effettivi; l'esigenza di una formazione più specifica del personale addetto ai seggi; l'utilità della predisposizione di prospetti su risultati ufficiosi dei singoli seggi da utilizzare a integrazione dei dati ufficiali in caso di verbali mal compilati, come avviene peraltro per le sezioni elettorali delle circoscrizioni nazionali con le comunicazioni inviate al Ministero dell'interno.
  Lascio quindi la parola alla Presidente Di Sario e al Presidente Picazio nell'ambito dell'audizione odierna, che potrà rappresentare per i componenti della Giunta un'utile occasione per acquisire elementi di conoscenza e di valutazione ai fini della verifica dei poteri, con particolare riferimento alle problematiche applicative emerse in occasione della procedura di voto e di scrutinio della Circoscrizione Estero.
  Avverto, infine, che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata dalla pubblicazione del resoconto stenografico. Do ora la parola alla dottoressa Di Sario.

  VITTORIA DI SARIO, presidente dell'Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero. Grazie presidente. Spero di poter dare un Pag. 5utile contributo. Quanto alle criticità segnalate dalla Giunta nel documento da Lei citato, nel riservarmi di inviare eventuale documentazione più specifica alla Giunta, ricordo come molte di tali criticità – che erano state evidenziate nell'audizione del 2018, in occasione delle elezioni del 4 marzo del 2018, erano state appunto evidenziate dalla collega che mi aveva preceduto nella presidenza dell'Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero, di cui comunque avevo fatto parte – possono dirsi superate dalla modifica legislativa del decreto-legge n. 71 del 2022, convertito dalla legge n. 84 del 2022. Si trattava di serie criticità, perché era stata messa in evidenza la difficoltà, se non ormai l'impossibilità, per la Corte di Appello di Roma di poter gestire lo spoglio, e quindi effettuare regolarmente lo scrutinio di tutte le schede.
  Chiaramente, a settembre abbiamo applicato per la prima volta la riforma, con la modifica che ha previsto l'istituzione, come appunto già detto dal Presidente, di uffici distrettuali (Milano, Bologna, Firenze e Napoli).
  Chiaramente, è stata la prima applicazione che ha visto impegnata sia la Corte di Appello di Roma sia tutti gli altri soggetti istituzionali, in modo da far sì che questa riforma potesse dare il miglior risultato possibile, anche attraverso una formazione del personale e dei colleghi magistrati delle Corti di appello distrettuali e degli uffici distrettuali, che per la prima volta si trovavano a fare i conti con un sistema che, voi capite bene, è assolutamente diverso da quello nazionale, prevedendo il voto per corrispondenza e una serie di attività preparatorie anche molto complesse.
  Penso di poter dire che tale sforzo ha consentito di dare risultati da noi valutati come adeguati, anche attraverso una pubblicità di questi passaggi, attraverso la pubblicazione sul sito della Corte di Appello, dei seggi che venivano costituiti presso Pag. 6gli uffici distrettuali. Quanto alla ripartizione dei seggi, le Corti di Appello di Milano, Firenze e Bologna hanno scrutinato l'Europa, compreso i territori asiatici della Federazione Russa, e la Turchia. Roma ha scrutinato la ripartizione dell'America meridionale. Napoli ha scrutinato la ripartizione dell'America settentrionale, nonché Asia, Africa e Oceania.
  C'è stato un impegno forte anche nelle attività di formazione, per quello che so con l'impegno serio anche delle Prefetture nella formazione dei Presidenti di seggio, nella messa a disposizione tempestiva del personale necessario. Noi abbiamo creato un canale Teams, e ve lo dico per attribuire il giusto rilievo alla difficoltà della compilazione dei modelli, che noi a Roma conoscevamo. I modelli ci sono stati forniti pochi giorni prima dal Ministero dell'interno; abbiamo infatti illustrato le modalità di tale compilazione ai colleghi degli uffici distrettuali sul canale Teams, che noi avevamo appositamente costituito, mettendo a disposizione le nostre competenze, perché Roma comunque ha un bagaglio di competenza che va avanti dalla legge istitutiva.
  Devo dire che alcune criticità le avrei segnalate stamattina, ma attengono piuttosto a dei profili organizzativi che forse la modifica del 2022 non ha completamente risolto.
  Sulla compilazione dei verbali, ricordo che tale compilazione attiene al presidente del seggio, perché la peculiarità del sistema di spoglio e delle procedure di scrutinio del voto degli italiani all'estero è che tale sistema vede una competenza dell'Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero anche di tipo organizzativo (oggi anche per gli uffici distrettuali), cioè di preparare e predisporre tutti gli strumenti e tutto l'assetto organizzativo, che è molto complesso in quanto non attiene soltanto alla costituzione dei seggi ma anche alla ricezione dei Pag. 7plichi e – a partire dal 2022 – alla spedizione dei plichi nei vari distretti.
  Tale sistema prevede inoltre la verifica esclusivamente dei voti contestati e non assegnati dai presidenti di seggio. Quello è l'unico momento in cui l'Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero interviene legalmente sulle operazioni di assegnazione dei voti. E poi c'è un'ipotesi residuale, assolutamente eccezionale, la cosiddetta surroga, che consiste nell'intervento dell'Ufficio centrale o dell'Ufficio distrettuale, laddove il presidente di seggio non sia riuscito a completare le operazioni di spoglio entro le ore 14 del lunedì successivo.
  Relativamente agli altri punti richiamati dal presidente mi riservo, come detto, di trasmettere eventuale documentazione che possa essere di ausilio.

  PRESIDENTE. Nell'intervento iniziale ho illustrato alcune criticità evidenziate dalla Giunta nella scorsa legislatura, con spirito costruttivo e con assoluta disponibilità a tenere conto della documentazione che, se Lei riterrà, potrà inviare successivamente con una nota più dettagliata.
  Quanto rilevato nella fase finale del procedimento di verifica dei dati elettorali la scorsa legislatura attiene soprattutto, come detto, alle criticità relative alla redazione dei verbali e quindi riferite soprattutto all'attività dei presidenti di seggio.

  VITTORIA DI SARIO, presidente dell'Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero. Come ho accennato ci siamo molto impegnati, e lo ripeto.

  PRESIDENTE. Senz'altro, lo spirito è costruttivo, come detto, si tratta di capire dove permangono le criticità che, dal nostro punto di vista, abbiamo rilevato.

  VITTORIA DI SARIO, presidente dell'Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero. Volevo continuare dicendo che abbiamo Pag. 8accolto la modifica normativa, è stata una modifica sollecitata che ci ha consentito di risolvere tantissime criticità.
  Ritengo che l'esperienza della tornata elettorale del 2022, come prima applicazione, sia stata utile, perché abbiamo veramente lavorato in sinergia per costruire una base che dovrà garantire, nelle prossime tornate elettorali, anche maggiori competenze, perché ormai gli uffici distrettuali di Milano, Firenze, Bologna e Napoli sono formati. Hanno ben compreso, hanno formato a loro volta anche i Presidenti dei seggi, e quindi sono assolutamente convinta – non vorrei essere smentita nel futuro – che otterremo sempre maggiori risultati.
  Certo qualche criticità mi permetto di segnalarla ancora, riprendendo alcune sollecitazioni che erano già state formulate nella precedente audizione in occasione delle elezioni del 2018, ovvero l'audizione del 4 ottobre del 2018. In quella sede avevamo segnalato l'esigenza che il Parlamento potesse valutare l'opportunità di una modifica legislativa anche in ordine alla tempistica delle operazioni.
  Mi spiego meglio. Attualmente è previsto l'invio dei plichi contenenti le schede successivamente alle ore 16 del giovedì antecedente la data del voto fissata in Italia. Questo comporta che c'è una concentrazione di voli nella giornata di venerdì e sabato, con il rischio di ritardi degli arrivi dei voli. È stato molto complesso in questa occasione organizzare gli arrivi dei voli con il trasferimento da Roma agli Uffici distrettuali di Milano, Bologna, Firenze e Napoli.
  Ciò in quanto, come è a voi noto, Roma in base all'attuale assetto legislativo riceve tutti i plichi da tutto il mondo, quindi da tutti i consolati, li prende in carico e poi li distribuisce ai vari distretti secondo le ripartizioni a ciascuno assegnate. Il ritardo nell'arrivo si riflette a catena nella spedizione e nell'inoltro con il rischio – e qui veramente segnalo la mia preoccupazione –, Pag. 9che il materiale non possa giungere tempestivamente agli Uffici distrettuali.
  L'arrivo tempestivo del materiale, mi permetto di segnalare, è fondamentale perché i seggi della Circoscrizione Estero vanno costituiti tempestivamente la domenica mattina in quanto, come è a voi noto, alle ore 23 – essendo ormai la giornata del voto la domenica – il seggio della Circoscrizione Estero deve iniziare contestualmente ai seggi del territorio nazionale. Ma il seggio della Circoscrizione Estero prima di iniziare lo spoglio, secondo le regole comuni, deve svolgere una serie di complesse attività preliminari, che attengono appunto alla verifica di una modalità del voto diversa da quella nazionale. Vi è anche una fase molto delicata del preannullamento delle buste.
  A questo punto, torno a ribadire che se si valutasse l'opportunità di un invio anteriore almeno di un giorno, il mercoledì anziché il giovedì, ciò consentirebbe un giorno di cuscinetto per far fronte eventualmente a ritardi. Perché poi è vero che i ritardi sono di competenza del Ministero degli affari esteri, gestiti con le autorità aeroportuali. È in ogni caso previsto dalla legge l'intervento eccezionale del Governo, qualora si dovessero creare delle criticità. Tuttavia, proprio per non arrivare a criticità estreme ci permettiamo di fare queste osservazioni, che, se accolte, consentirebbero una costituzione anticipata e tempestiva dei seggi, anche a vantaggio dei singoli Presidenti di seggio, che così potrebbero, soprattutto in questa fase di formazione permanente – se mi consentite questa espressione – entrare in possesso del materiale con una maggiore tempestività, e avere un tempo congruo per la verifica, secondo le procedure. Voi sapete che il Ministero dell'interno mette a disposizione dei manuali molto dettagliati, perfetti se mi consentite di dire, che consentono di espletare queste operazioni con grande serenità e con grande puntualità.Pag. 10
  In questa occasione mi permetto di segnalare che per la prima volta abbiamo sperimentato la distribuzione dei plichi da Roma agli Uffici distrettuali. Ciò ha comportato un notevole impegno nel trasporto, dovendosi chiaramente trattare di un trasporto scortato perché le buste contengono le schede votate. Ed è un trasporto che ha richiesto anche dei costi, perché la legge prevede che tutti i voli, come vi avevo ricordato prima, giungano alla sede aeroportuale di Roma.
  Nello svolgere queste attività, nell'organizzarle anche a livello di tempistica – perché, come dicevo, il ritardo del volo comporta anche il ritardo della spedizione per Milano, che è la sede sicuramente più lontana e per la quale bisogna almeno computare circa sette ore di viaggio –, si è rischiato in qualche caso di non rispettare la tempistica prefissata. Quindi ci permettiamo di sottoporre alla vostra attenzione la valutazione di opportunità di prevedere due scali: Roma per la ripartizione dell'America meridionale e l'America settentrionale, Asia, Africa e Oceania, che vengono rispettivamente scrutinate da Roma e da Napoli; e Milano, che è deputata, unitamente a Bologna e a Firenze, a scrutinare la ripartizione Europa. In questo modo, capite bene, il trasporto è più economico e più sicuro, perché si riduce la tratta da Milano a Firenze, o da Milano a Bologna, piuttosto che Roma-Bologna e Roma-Milano, che sono tratte più impegnative.
  Noi abbiamo costituito in questa tornata 2024 seggi, dei quali 1088 hanno riguardato la ripartizione Europa, e sono stati distribuiti appunto tra Milano, Bologna e Firenze, secondo la ripartizione dei territori fatta dal Ministro dell'Interno a luglio. 642 sono i seggi costituiti a Roma, presso la Fiera di Roma. E 288 sono quelli costituiti presso la Corte di Appello di Napoli.
  Non ho altro da aggiungere, se non questi suggerimenti che mi è parso di dover dare proprio in ragione della prima Pag. 11applicazione, e il garantirvi che sono stati fatti tutti gli sforzi possibili e immaginabili – ma questo è già stato detto durante le audizioni precedenti – perché questo sistema funzioni al meglio. Grazie presidente, grazie onorevoli.

  PRESIDENTE. La ringrazio presidente del suo intervento. Dottor Picazio se vuole, prego.

  TOMMASO PICAZIO, Presidente Vicario della Corte di appello di Roma. Buongiorno a tutti. Vi ringrazio per l'audizione odierna che costituisce una preziosa occasione per affrontare questioni di rilievo nella sede della rappresentanza popolare. La legge di riforma della legge 459, che fu adottata con decreto-legge nel corso del 2022, nacque a seguito dell'audizione del presidente Meliadò e mia nell'aprile scorso e rinvio alla relazione che svolsi allora. Personalmente ho seguito il voto estero per il referendum istituzionale nel 2020, quello che fu spostato dalla fine di marzo a settembre, quindi con tutti i problemi dell'emergenza Covid. C'è una relazione, penso che faccia parte degli atti parlamentari, comunque è a disposizione se ne aveste bisogno.
  Ovviamente la legge di modifica risente, come sempre, della necessità di bilanciare vari interessi. Poi, la materia elettorale è una materia che è per sua natura squisitamente esposta a valutazioni politiche, nelle quali io non voglio assolutamente entrare.
  Il problema dell'informatizzazione è il primo problema, è un problema però che temo implichi il coinvolgimento di una serie di valutazioni anche del Ministero dell'interno e del Ministero degli affari esteri. Mi rendo conto di tutte le difficoltà del caso.
  Io vorrei solo rappresentarvi, però, che la mancanza di informatizzazione ha comportato, per le elezioni del 2022 – ovvero le elezioni del settembre scorso – il pagamento di una Pag. 12fattura all'Istituto Poligrafico dello Stato, che ha stampato gli elenchi degli elettori, di 588.000 euro, per la stampa cartacea degli elenchi. È una valutazione che vi sottopongo e credo che alcuni aspetti dell'intero procedura potrebbero essere facilmente informatizzati senza eccessivi rischi.
  Poi è chiaro che il voto telematico è un tema complessissimo, sul quale io non intendo entrare. Però alcuni aspetti credo che potrebbero essere informatizzati senza alcun rischio.
  In secondo luogo, il problema del tempo. Sotto questo profilo, noi seguiamo la tempistica del Ministero degli affari esteri, e immagino che sarà programmata un'audizione del Direttore generale del Ministero degli esteri.
  Il problema dei tempi è senza dubbio un problema importante. Nel 2020 chiesi fortemente e ottenni che i plichi venissero trasferiti entro il martedì. Vi è, in tal senso, una norma nel decreto-legge del luglio del 2020. Questa credo sia una modifica facilmente realizzabile, purché tempestivamente fatta, così da mettere chiaramente il Ministero degli affari esteri nelle condizioni di poter intervenire con sollecitudine.
  Considero invece molto più complicato quello che la collega ha detto, cioè distribuire sul territorio la ricezione dei plichi. Per un motivo semplicissimo: i plichi che arrivano dall'estero arrivano con il sigillo diplomatico, e l'unica autorità che per legge può rimuovere il sigillo diplomatico è il Ministero degli affari esteri. E siccome il Ministero degli affari esteri non ha uffici periferici, perché i suoi uffici periferici sono appunto in territorio estero, purtroppo io temo che sia insormontabile il fatto che i plichi debbano pervenire esclusivamente a Roma. Ma vorrei dire che forse non è neanche questo l'aspetto più complicato.
  Infine, un tema che a me sta molto a cuore, anche perché sono stato presidente della circoscrizione Lazio 1, è quello della Pag. 13formazione: a parte una complessiva farraginosità della normativa elettorale che mi rendo conto imporrebbe un intervento di ampio respiro e chiaramente con un impegno politico che posso immaginare, certamente un tema che andrebbe assolutamente curato è quello della formazione dei presidenti di seggio. Questo è un tema estremamente delicato. Come voi ben sapete, gli Uffici elettorali centrali circoscrizionali possono occuparsi solo dei voti contestati. Io non ne ho attribuito solo uno, che era palesemente nullo perché irriconoscibile.
  Nella mia esperienza ho visto e ho attribuito diversi voti che riguardavano trasversalmente le due coalizioni, perché è lì che si genera il problema; infatti, l'errore più frequente è che l'elettore voti due simboli della stessa coalizione, perché gliene piacciono due e li vota tutti e due. Particolarmente delicata è tale questione, che vede interpretazioni non sempre univoche da parte dei presidenti di seggio; chiaramente non è stato possibile intervenire se non nei casi in cui le contestazioni vi erano state e devo dire che i rappresentanti di lista le hanno sempre fatte con grande puntualità, e non hanno mai dato luogo a contestazioni interne fra i rappresentanti di lista, come si evince dai verbali.
  Questo credo sia un intervento facile e che tutto sommato salvaguarderebbe la volontà di tanti elettori, che rischia di essere compromessa appunto da un'interpretazione diversa della norma. Un chiarimento normativo su taluni profili, in particolare nel caso in cui siano indicati dall'elettore due simboli della stessa coalizione, potrebbe dunque salvaguardare la volontà di tanti elettori ed evitare interpretazioni incerte o non univoche.
  Certamente, il problema delle nomine dei Presidenti di seggio è un problema enorme. Pensate che complessivamente tra la circoscrizione di Roma e la Circoscrizione Estero – e Pag. 14anche questa è una cosa di cui mi sono dovuto occupare io personalmente quale Vicario della Corte – si nominano 5.000 Presidenti di seggio. E vi assicuro che non è assolutamente facile trovare 5.000 persone che siano disponibili a fare questo lavoro, anche perché – consentitemi di dirlo con grande franchezza – il compenso è tutt'altro che allettante. Nel 2020 infatti si agì anche per evitare questo problema, che può generare anche la necessità di ricorrere alle surroghe all'ultimo momento, e si aumentò un pochino il compenso. Forse alzare un po' il compenso non sarebbe male. Diciamo che inviterebbe e consentirebbe di fidelizzare alcuni Presidenti di seggio più preparati.
  E sarebbe opportuna, ma questo non è certamente compito vostro – nel senso che poi andrebbe organizzato sede per sede – una formazione seria. Io sto pensando, per quello che ancora lavorerò, a un'organizzazione formativa dei Presidenti di seggio per insegnare un pochino loro un mestiere che non è facile, perché il mestiere del Presidente di seggio non è facile. Il mestiere dello spoglio non è un mestiere facile. Però forse sarebbe il caso di spiegarlo un minimo.
  Ad esempio, con riferimento a Firenze che si è appena vista assegnare parte di una ripartizione della Circoscrizione Estero – nomino Firenze perché c'ho lavorato per quasi trent'anni, ed io ho sempre fatto anche le funzioni elettorali, fin dall'inizio; le feci la prima volta a Padova nell'83, alle elezioni politiche del giugno '83, anche se chiaramente non come Presidente –, vi segnalo che i seggi della circoscrizione di Firenze città sono 380 circa, e i seggi della Circoscrizione Estero credo siano stati 400 o 500. Quindi, il Presidente della Corte di appello di Firenze si è visto raddoppiare il numero dei Presidenti di seggio, che ha dovuto nominare anche lì su un numero di abitanti abbastanza ristretto, e quindi con grande difficoltà nel trovarli.Pag. 15
  Questi sono un pochino i temi. Io mi permetto di sottolineare che forse il problema dell'informatizzazione di alcuni aspetti è anche rilevante sotto il profilo dell'impegno economico, perché voi pensate che il Ministero degli esteri per il voto degli italiani all'estero spende circa 30 milioni di euro. Questo per darvi la cifra dell'impegno. Per cui anche per l'impegno economico che questa cosa comporta forse è il primo tema che mi pare di dover sottoporre alla vostra attenzione. Vi ringrazio per l'attenzione.

  PRESIDENTE. La ringrazio dottor Picazio e ricordo che l'audizione odierna riguarda specificamente il tema del voto nella circoscrizione Estero sotto il profilo della verifica dei poteri. Ci sono delle domande da parte dei colleghi? Collega Sbardella.

  LUCA SBARDELLA. Volevo chiedere, dal punto di vista puramente tecnico: la modifica del sistema elettorale della circoscrizione Estero, magari escludendo la possibilità di esprimere preferenze e prevedendo liste bloccate o collegi uninominali, come è in parte a livello nazionale, potrebbe facilitare le operazioni e contenere i costi al tempo stesso?

  TOMMASO PICAZIO, Presidente Vicario della Corte di appello di Roma. È una scelta politica, è una scelta squisitamente politica. Dal punto di vista tecnico, non credo inciderebbe così tanto. Certamente se si eliminano le preferenze diciamo che si riduce la possibilità di errore da parte dell'elettore. Ma non credo che togliere le preferenze possa incidere sui costi. Non credo che sia questo il problema. Però vorrei segnalarvi che, ad esempio, in diversi casi le schede sono state dichiarate nulle per la mancata rimozione del tagliando antifrode e vedendo dove è successo tutto questo emerge che si è verificato soprattutto in quartieri con una popolazione di elevata...

Pag. 16

  PRESIDENTE. Ricordo che l'audizione odierna riguarda il voto nella circoscrizione Estero ai fini della verifica dei poteri.
  Lascio ora la parola al collega Porta che ha chiesto di intervenire.

  FABIO PORTA. Qualche brevissima considerazione. Mi rendo conto che il tema è complesso, e probabilmente per grande parte non riguarda nemmeno esclusivamente le competenze della Giunta, essendo il tema della modifica della disciplina del voto all'estero di competenza della Commissione Affari Costituzionali. Avendo partecipato a cinque elezioni, praticamente tutte quelle che sono avvenute da quando è stato introdotto l'esercizio di voto all'estero, potrei riportare qui un'ampia letteratura.
  Per farla breve, quello che accade è che le criticità che esistono oggettivamente nel voto per corrispondenza per gli italiani all'estero, nonostante progressivamente le amministrazioni competenti – il Ministero degli affari esteri e la Corte di appello nella suddivisione dello scrutinio – abbiano apportato dei miglioramenti, che difatti hanno impattato positivamente sul sistema. Parallelamente, noi abbiamo assistito a un aumento delle criticità sul versante elettorale, come ad esempio la questione dei brogli, o la questione addirittura della stampa di schede false, come è avvenuto nelle ultime elezioni secondo notizie di stampa.
  Il che rende, a mio parere, improrogabile una riforma del sistema di voto, che riguarda questioni economiche (ne avete citate alcune), ma riguarda soprattutto le questioni attinenti alla segretezza e alla trasparenza del voto. Io spero che in questa legislatura ciò si riesca a fare unitariamente.
  La considerazione che faceva il collega Sbardella è molto opportuna, perché se magari l'eliminazione delle preferenze – e faccio appunto solo questo riferimento perché lo faceva il Pag. 17collega – non riduce i costi, sicuramente ridurrebbe episodi per ovvi motivi di infiltrazione o di interferenza sul voto.
  E anche qui, al di là delle considerazioni politiche come diceva il collega, in Italia abbiamo abolito le preferenze e le abbiamo lasciate all'estero dove i collegi sono cento volte più grandi, e dove ovviamente è anche più oggettivamente difficile per un candidato fare campagna elettorale, se non ricorrendo a mezzi che non sempre sono leciti.
  Tornando al punto, e concludendo, ringrazio la Presidente, ringrazio il collega che è intervenuto con dei dettagli importanti; io credo che sicuramente la tempistica – e su questo bisognerebbe sentire anche probabilmente il direttore generale per gli italiani nel mondo Vignali – potrebbe migliorare le cose.
  Sicuramente centrale è anche il tema della formazione, perché noi abbiamo assistito – ero presente alla fiera di Roma allo scrutinio per quanto riguardava l'America meridionale – a una grande disomogeneità dei comportamenti dei Presidenti. Noi abbiamo avuto questo caso di migliaia di schede a mio avviso oggettivamente false, nel senso che c'era una scritta sbagliata sulla scheda, «diputati» al posto di «deputati», come riportato anche dagli organi di stampa, e la valutazione dei presidenti di seggio non è stata omogenea riguardo alla relativa nullità.
  Un'altra cosa, la parte preliminare, che nello scrutinio della Circoscrizione Estero direi che è tanto importante quanto la parte di scrutinio vero e proprio, meriterebbe non soltanto una formazione maggiore, ma anche un'attenzione maggiore. La parte preliminare sostanzialmente è quella che avviene la domenica, quando tutte le schede vengono distribuite tra le varie sezioni e c'è un momento importantissimo, che è l'apertura delle buste e la separazione del tagliando. Il tagliando, anche per quanto riguarda il voto all'estero, è quello che Pag. 18identifica l'elettore. Molto spesso, l'apertura e la separazione del tagliando viene fatta senza un'adeguata verifica della corrispondenza del tagliando all'elenco degli elettori. E ci sono stati molti casi di voti che oggettivamente non erano attribuibili a un elettore di quella sezione, o addirittura nemmeno di quella ripartizione elettorale.
  Quindi, questa è una fase che merita molta più attenzione, che non so se soltanto una modifica della tempistica risolverebbe, sicuramente una maggiore attenzione, una maggiore formazione dei presidenti è indispensabile. E mi pare, Presidente, che nella precedente legislatura ci sia stata un'indagine conoscitiva svolta dalla Giunta che ha individuato alcuni elementi, che credo che poi dovremmo, magari in collaborazione anche con la Commissione Affari Costituzionali, cercare di mettere a fuoco. Grazie.

  PRESIDENTE. Se non c'è nessun altro io ricordo, solo a me stesso, e ai colleghi ovviamente, un aspetto molto delicato. Noi abbiamo la competenza sulla verifica dei poteri. Non abbiamo competenze legislative. La competenza di modifica della normativa spetta ovviamente al plenum nel suo complesso, e alla prima Commissione Affari Costituzionali in sede referente.
  Credo, ma poi sarà oggetto dell'Ufficio di Presidenza di martedì, che dovremmo avviare alcune indagini e riflessioni specifiche, auspicabilmente insieme anche alla Giunta delle elezioni del Senato, in riferimento ai due problemi che sono emersi anche oggi in misura maggiore: il tema della formazione e il tema della informatizzazione. Queste sono due questioni che erano già state oggetto, per quello che riguarda l'informatizzazione, di un inizio di attività da parte della Giunta nella scorsa legislatura, e credo che io proporrò che questo avvenga anche in questa legislatura, ripeto, auspicabilmente insieme al Senato. Anche perché adesso, con anche le modifiche relative Pag. 19all'elettorato attivo, ci troviamo in una situazione assolutamente similare tra Camera e Senato, non ci sono più differenze di questo tipo.
  Ringrazio ancora gli auditi, mi sembra che siano emerse questioni reali. Se la dottoressa Di Sario in particolare ritiene di fare arrivare poi una nota, o un elemento aggiuntivo, integrativo, anche rispetto alle osservazioni che ho fatto nell'intervento introduttivo, la cosa è assolutamente utile se lo riterrà.

  VITTORIA DI SARIO, presidente dell'Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero. Presidente, farò le verifiche anche con l'Ufficio per fornire la più ampia collaborazione possibile.

  PRESIDENTE. Perfetto. Nel ringraziare ancora gli auditi dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.20.