XIX Legislatura

XIII Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 4 di Mercoledì 19 luglio 2023

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Carloni Mirco , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULL'EMERGENZA LEGATA ALLA PRESENZA DEL PATOGENO XYLELLA FASTIDIOSA NELLA REGIONE PUGLIA

Audizione in videoconferenza di rappresentanti dell'Unione italiana famiglie olearie (UNIFOL)
Carloni Mirco , Presidente ... 3 
Vacca Giuseppe , presidente dell'Unione italiana famiglie olearie (UNIFOL) (intervento in videoconferenza) ... 3 
Carloni Mirco , Presidente ... 4

Sigle dei gruppi parlamentari:
Fratelli d'Italia: FdI;
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista: PD-IDP;
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE: FI-PPE;
Azione - Italia Viva - Renew Europe: A-IV-RE;
Alleanza Verdi e Sinistra: AVS;
Noi Moderati (Noi con L'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro) - MAIE: NM(N-C-U-I)-M;
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-+Europa: Misto-+E.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
MIRCO CARLONI

  La seduta comincia alle 18.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

Audizione in videoconferenza di rappresentanti dell'Unione italiana famiglie olearie (UNIFOL)

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione in videoconferenza, di rappresentanti dell'Unione italiana famiglie olearie, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'emergenza legata alla presenza del patogeno Xylella fastidiosa nella regione Puglia. Ringrazio gli auditi per aver accolto l'invito della Commissione. Intervengono, in videoconferenza, il dottor Giuseppe Vacca e il dottor Mauro Meloni, rispettivamente, presidente e direttore di UNIFOL.
  Avverto che il tempo complessivamente a disposizione per l'audizione è di circa venti minuti. Propongo, quindi, che gli interventi degli auditi abbiano una durata massima complessiva di dieci minuti, così da permettere, nel tempo rimanente, eventuali domande dei deputati a cui i nostri ospiti potranno replicare.
  Do, quindi, la parola al presidente di UNIFOL, Giuseppe Vacca, per l'illustrazione della sua relazione.

  GIUSEPPE VACCA, presidente dell'Unione italiana famiglie olearie (UNIFOL) (intervento in videoconferenza). Ringrazio la Commissione per l'invito. Sono Giuseppe Vacca, presidente di UNIFOL, un'associazione di categoria che include aziende olearie, soprattutto confezionatori, che condividono interessi agricoli e soprattutto la voglia di completare il cerchio continuando ad investire in agricoltura e, in particolare, ovviamente, in olivicoltura.
  Riteniamo che il problema della Xylella sia molto preoccupante e notiamo questo suo progredire continuo verso la zona che rappresenta il cuore della produzione, cioè il nord barese. Infatti, è vero che il Salento è stato colpito molto duramente, però adesso siamo arrivati ai limiti. Ci sono dei focolai in quattro o cinque comuni compresi nella provincia di Bari. Ciò è ulteriormente preoccupante proprio perché la provincia di Bari – in particolare il nord barese – è il cuore della produzione olivicola italiana. Proprio a questo proposito riteniamo che uno degli argomenti su cui occorre porre attenzione è la progressiva evoluzione del problema seguendo le direttrici della strada statale 16 e dell'autostrada Bologna-Taranto.
  Questa situazione probabilmente è dovuta innanzitutto, al problema della manutenzione dei canali paralleli a queste due arterie stradali, che sicuramente viene svolta dagli enti preposti, ma molto spesso viene svolta con ritardo rispetto alla necessità di inibizione della diffusione della sputacchina, che, come tutti sappiamo, è l'insetto vettore di questo fungo. Onestamente, è difficile dire cosa si potrebbe fare. Probabilmente sarebbe opportuno anticipare tutti i trattamenti relativi agli infestanti. Oltretutto, c'è una recentissima pubblicazione dell'EFSA a proposito dell'utilizzo di glifosato, che senz'altro rappresenta uno dei princìpi attivi più efficaci e che, quindi, potrebbe aiutare molto. Bisognerebbe, tra l'altro, avere cura dell'applicazione delle buone pratiche agricole, cosa che in Salento magari è stata meno efficace, anche perché l'olivicoltura salentina era meno specializzata rispetto a quella del nord barese. Probabilmente questo è stato uno dei motivi delle difficoltà nell'applicazione di alcune delle misure indicate anche nel documento della Commissione: per esempio, le difficoltà di innestare alberi secolari con varietà immuni, che oramai sono abbastanza Pag. 4riconosciute, alcune per fortuna anche italiane, cioè il Leccino e la Fs-17. Il problema è che in Salento non c'è mai stata una grande specializzazione in olivicoltura, quindi mancano le figure tecniche capaci di poter procedere a questi innesti. Tant'è vero che, come si dice nel documento della Commissione, sono poche le aziende agricole che hanno aderito a questo tipo di misure. Sicuramente io – sarà perché sono un inguaribile ottimista – ritengo che l'impatto della Xylella possa essere inferiore rispetto a quello che è stato registrato nelle zone già colpite, proprio perché c'è una conoscenza maggiore dell'olivicoltura e un'applicazione maggiore di queste tecniche nel mondo agricolo. Sarebbe importante la tempestività di tutti gli interventi. Io sono del parere che quando si scoprono nuovi focolai vadano immediatamente abbattuti e bruciati gli alberi colpiti. Questa procedura nel caso di alberi monumentali chiaramente è molto dolorosa, però è necessaria. Così come sono necessarie tutte le altre misure, come quella di cui parlavo in precedenza in merito alla vegetazione ai bordi delle arterie stradali, che è una misura che andrebbe adottata preventivamente. Adesso è previsto che sia eseguita a maggio, se fosse eseguita prima sarebbe meglio, perché a maggio la sputacchina si è già riprodotta e la diffusione è già avvenuta. Tra l'altro, un elemento da sottolineare è il fatto che, per fortuna, nel nord della Puglia è presente una sola delle tre varietà di sputacchina e, quindi, questo dovrebbe di per sé renderne l'impatto meno violento.
  Io sarei anche del parere che, trattandosi di zone dove gli olivicoltori sono molto preparati tecnicamente e sono molto specializzati, fornendo le opportune agevolazioni, si potrebbero incaricare gli stessi agricoltori della manutenzione delle zone abbandonate. Considerate che la manutenzione delle arterie stradali è fondamentale, anche perché l'oleandro, di cui le nostre autostrade sono piene, è uno dei portatori sani di Xylella e, quindi, è chiaro che nella zona interessata andrebbe posta una particolare attenzione. Comunque, in generale la medesima attenzione sarebbe necessaria in tutte le zone incolte e anche in alcune zone industriali o artigianali dove sono presenti, ad esempio, rotonde stradali – che ultimamente si sono, peraltro, moltiplicate – costituite da aree più o meno incolte. Si potrebbe pensare di affidare anche la manutenzione di queste aree direttamente agli agricoltori, chiaramente a fronte di un adeguato incentivo.
  Tutto ciò, purtroppo, è abbastanza in contrasto con le ultime direttive europee per quello che riguarda l'inerbimento. Tutti sappiamo che ormai è richiesto l'inerbimento dei terreni, che è una cosa molto positiva per ciò che riguarda la cattura dell'anidride carbonica, la fotosintesi e tutto il resto. Però, per noi si rivela essere molto negativa sia perché nell'erba, soprattutto nell'erba secca, che da maggio in poi, con i climi che si registrano nella regione quest'anno in particolare, diventa l'ambiente ideale per la riproduzione della sputacchina, sia perché con il clima della nostra regione da maggio in poi, che è diverso da quello di zone più umide e meno calde, come la Toscana e l'Umbria, l'erba diventa anche concorrente dell'albero d'ulivo dal punto di vista idrico. Quindi, queste disposizioni europee relative agli ecoschemi 2 e 3 della PAC sono molto negative sia per ciò che riguarda l'olivicoltura in generale sia, soprattutto, rispetto alla crisi inerente il problema della Xylella.

  PRESIDENTE. Nessuno chiedendo di intervenire, ringrazio i nostri ospiti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 18.15.