CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 dicembre 2023
212.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 6 dicembre 2023.

Audizione informale di Emanuela Del Re, Rappresentante speciale dell'Unione europea per il Sahel.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.50 alle 9.30.

COMITATO PERMANENTE SULLA POLITICA ESTERA PER L'INDO-PACIFICO

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 6 dicembre 2023. — Presidenza del presidente Paolo FORMENTINI.

  La seduta comincia alle 14.05.

Sulle tematiche relative alla proiezione dell'Italia e dei Paesi europei nell'Indo-pacifico.
Audizione di Simone Pieranni, giornalista.
(Svolgimento e conclusione).

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

  Simone PIERANNI, giornalista, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

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  Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP), Federica ONORI (M5S), Laura BOLDRINI (PD-IDP) e Paolo FORMENTINI, presidente.

  Simone PIERANNI, giornalista, risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

  Paolo FORMENTINI, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.10.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 6 dicembre 2023. — Presidenza della vicepresidente Lia QUARTAPELLE PROCOPIO.

  La seduta comincia alle 15.10.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo su acqua e salute della Convenzione del 1992 sulla protezione e l'utilizzazione dei corsi d'acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali, fatto a Londra il 17 giugno 1999.
C. 1540 Governo.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Emanuele LOPERFIDO (FDI), relatore, in premessa, ricorda che la Convenzione in titolo – entrata in vigore il 6 ottobre 1996 e ratificata dall'Italia, nello stesso anno, con la legge n. 171 – ha l'obiettivo di promuovere l'integrazione delle politiche sull'acqua e i servizi igienico-sanitari mediante un approccio comprensivo e preventivo finalizzato alla protezione della salute, incentrandosi sulla sicurezza, sulla gestione sostenibile delle risorse idriche e sull'equità.
  Evidenzia che, al fine di dare specifica attuazione alla Convenzione, sono stati quindi negoziati e firmati due Protocolli attuativi alla stessa: il Protocollo in esame, su acqua e salute, firmato da trentasei Stati, tra cui l'Italia; e il Protocollo sulla responsabilità civile e il risarcimento dei danni causati dagli effetti transfrontalieri derivanti da incidenti industriali in acque transfrontaliere, firmato da ventidue Stati (l'Italia non ha firmato questo Protocollo).
  Sottolinea che l'obiettivo principale del Protocollo su acqua e salute è la promozione, a livello nazionale, transnazionale e internazionale, della protezione della salute umana e del benessere individuali e collettivi attraverso il miglioramento della gestione delle acque, la protezione degli ecosistemi, la prevenzione, il controllo e la riduzione delle malattie connesse all'acqua in un quadro di sviluppo sostenibile.
  Rileva che le disposizioni del Protocollo devono essere applicate, ai sensi dell'articolo 3, alle acque superficiali, sotterranee, agli estuari, alle acque costiere destinate ad usi ricreativi, all'acquacoltura e alla molluschicoltura, alle acque interne generalmente disponibili per la balneazione, alle acque estratte, trattate e fornite per usi diversi (idropotabile, industriale, irriguo) e alle acque reflue.
  Osserva che, sulla base di quanto disposto dall'articolo 4, le Parti dovranno prendere misure adeguate per assicurare: adeguate forniture di acqua potabile; servizi igienici adeguati a garantire un sufficiente livello di protezione della salute umana e dell'ambiente contro patologie connesse con l'utilizzo dell'acqua; l'effettiva protezione delle risorse idriche usate come fonti di acqua potabile e dei relativi ecosistemi dall'inquinamento derivante dall'agricoltura, dalle industrie o dallo scarico o dall'emissione di sostanze pericolose per la salute umana e per l'ambiente; sufficiente salvaguardia e tutela della salute umana dalle malattie che possono derivare da attività ricreative acquatiche, dall'uso di acqua per scopi agricoli, da acqua con cui sono allevati i crostacei o dall'uso di acque reflue per irrigazioni agricole; effettivi sistemi per il monitoraggio di situazioni che potrebbero causare il manifestarsi di malattie trasmissibili attraverso l'acqua.Pag. 31
  Fa presente che l'articolo 5 illustra i principi e le strategie a cui le Parti si devono conformare nell'attuazione del Protocollo, tra cui menziona: il principio di precauzione; il principio «chi inquina paga», in virtù del quale i costi dei provvedimenti di prevenzione, controllo e riduzione dell'inquinamento sono a carico dell'inquinatore; il diritto sovrano degli Stati di sfruttare le proprie risorse sulla base delle proprie politiche ambientali e di sviluppo, senza tuttavia recare pregiudizio alle aree situate oltre i confini della giurisdizione nazionale; la necessità di gestire le risorse idriche in modo da soddisfare i bisogni della generazione attuale, senza tuttavia compromettere le possibilità, per le generazioni future, di soddisfare i propri; l'esigenza di assicurare la partecipazione del pubblico al processo decisionale in materia di acqua e salute.
  Evidenzia che, al fine di raggiungere gli obiettivi del Protocollo, le Parti dovranno adempiere specifici obblighi e rispettare gli impegni contenuti soprattutto negli articoli da 6 a 14.
  In particolare, ai sensi dell'articolo 6, le Parti si impegnano a garantire a tutti l'accesso all'acqua potabile e la fornitura di servizi di raccolta e depurazione. Sottolinea che, per raggiungere tali finalità, le Parti contraenti dovranno stabilire obiettivi locali e nazionali, da aggiornare periodicamente. Sulla base di quanto disposto dallo stesso articolo 6, gli obiettivi dovranno riguardare, tra l'altro: la qualità dell'acqua potabile fornita; la riduzione dell'insorgenza di malattie connesse all'acqua; l'area del territorio o la porzione di popolazione che dovrebbe essere servita da sistemi di acqua potabile e da sistemi fognari collettivi; l'applicazione di buone pratiche per la gestione in sicurezza degli approvvigionamenti idrici, delle reti fognarie e degli impianti di trattamento delle acque reflue; la qualità delle acque in uscita dagli impianti di trattamento delle acque reflue; lo smaltimento o il riutilizzo delle acque nere di scolo e la qualità delle acque reflue usate per irrigare, tenendo presenti le linee guida predisposte dall'Organizzazione mondiale della sanità e dal Programma ambientale delle Nazioni Unite; la qualità delle acque usate come fonte di acqua potabile, per la balneazione o per l'acquacoltura; l'applicazione di buone pratiche per la gestione di acque interne generalmente disponibili per la balneazione; l'identificazione e la bonifica di siti contaminati suscettibili di provocare effetti nocivi alle acque oggetto del Protocollo; l'efficacia di sistemi di gestione, sviluppo, protezione e uso di risorse idriche, compresa l'applicazione di buone pratiche per il controllo dell'inquinamento da ogni tipo di fonte.
  Osserva che, ai sensi dell'articolo 7, le Parti dovranno raccogliere e rendere accessibili i dati relativi agli indicatori di risultato verso il raggiungimento degli obiettivi generali o specifici del Protocollo, nonché agli indicatori destinati a valutare in che misura tali progressi contribuiscano alla prevenzione, al controllo e alla riduzione delle malattie trasmissibili attraverso l'acqua.
  Rileva che, in base al successivo articolo 8, le Parti dovranno assicurare che vengano stabiliti, migliorati o mantenuti sistemi di sorveglianza e di primo allarme, a livello nazionale o locale, per identificare l'insorgenza di malattie connesse all'acqua a causa di incidenti o eventi climatici estremi e per fornire raccomandazioni alle autorità pubbliche e, se del caso, al pubblico in merito ad azioni preventive e di risposta.
  Segnala che le Parti, in accordo con le disposizioni di cui agli articoli 9 e 10, dovranno favorire la giusta conoscenza e consapevolezza da parte del pubblico sui contenuti specifici del Protocollo, nonché garantire e facilitare l'accesso del pubblico a tutti i dati e alle valutazioni sopra citati.
  Evidenzia che ai sensi degli articoli 11 e 12, le Parti contraenti dovranno cooperare e, ove opportuno, prestarsi mutua assistenza al fine di facilitare il raggiungimento degli obiettivi del Protocollo attraverso azioni internazionali di supporto. Nella stessa logica collaborativa, l'articolo 13 impegna le Parti a prevenire, controllare e ridurre gli effetti transfrontalieri delle malattie trasmissibili attraverso l'acqua, nonché a sviluppare piani di gestione delle acque transnazionali, preferibilmente sulla base delle Pag. 32aree di captazione e di raccolta delle acque superficiali e sotterranee.
  Osserva che l'articolo 14 vincola le Parti, nell'ambito della cooperazione e dell'assistenza reciproche, a: predisporre piani di gestione delle acque, delle reti fognarie e degli impianti di trattamento delle acque reflue; istituire sistemi di sorveglianza e allarme rapido; sviluppare strumenti di valutazione del rapporto costi-efficacia e tecniche per la prevenzione, il controllo e la riduzione delle malattie trasmissibili attraverso l'acqua; istituire una rete per il monitoraggio e la valutazione della qualità dei servizi connessi all'acqua.
  Segnalando che gli articoli da 15 a 26 del Protocollo riguardano disposizioni di tipo procedurale, con riferimento al disegno di legge di ratifica – che consta di 4 articoli – rileva che l'articolo 3 prevede una clausola di invarianza finanziaria, in base alla quale le amministrazioni pubbliche competenti provvedono all'attuazione della presente legge nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP), presidente, essendo concluso l'esame preliminare, avverte che si intende si sia rinunciato al termine per la presentazione degli emendamenti e che il provvedimento sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.20.

COMITATO PERMANENTE SULL'ATTUAZIONE DELL'AGENDA 2030 E LO SVILUPPO SOSTENIBILE

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 6 dicembre 2023. — Presidenza della presidente Federica ONORI.

  La seduta comincia alle 15.20.

Sui risvolti geopolitici connessi all'approvvigionamento delle cosiddette terre rare.
Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti della Associazione nazionale industrie elettroniche ed elettrotecniche (ANIE Federazione).
(Svolgimento e conclusione).

  Federica ONORI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Luca LANDONI, rappresentante della Associazione nazionale industrie elettroniche ed elettrotecniche (ANIE Federazione), svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

  Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, Federica ONORI, presidente e Laura BOLDRINI (PD-IDP).

  Luca LANDONI, rappresentante della Associazione nazionale industrie elettroniche ed elettrotecniche (ANIE Federazione), risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

  Federica ONORI, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.55.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.