CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 giugno 2022
817.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO
Pag. 32

ALLEGATO 1

Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore. C. 544 e abb.-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato.

PARERE APPROVATO

  Il Comitato permanente per i pareri della I Commissione,

   esaminato il testo unificato delle proposte di legge C. 544 e abbinate-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato, recante «Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore»;

   ricordato come, ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento della Camera, nell'attuale fase dell'iter l'oggetto della deliberazione parlamentare sia costituito esclusivamente dalle modificazioni apportate dal Senato e dagli emendamenti ad esse conseguenti che fossero proposti alla Camera;

   rilevato come, per quanto attiene al rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite, il provvedimento in esame sia riconducibile ad una pluralità di materie differenti, fra le quali, la materia «norme generali sull'istruzione», di competenza legislativa esclusiva statale ai sensi dell'articolo. 117, secondo comma, lettera n), della Costituzione; la materia «istruzione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche», di competenza legislativa concorrente ai sensi dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione; la materia istruzione e formazione professionale, di competenza residuale delle regioni ai sensi dell'articolo 117, quarto comma, della Costituzione;

   evidenziato come, a fronte di tale intreccio di competenze, il provvedimento preveda numerose forme di coinvolgimento del sistema delle autonomie territoriali, attraverso lo strumento della previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni;

   ricordato che la Corte costituzionale, nella sentenza n. 279 del 2005, ha tracciato un quadro generale di riferimento per l'interpretazione del quadro delle competenze delineato dalla Costituzione in materia di istruzione, in particolare precisando – al fine di distinguere la categoria delle «norme generali sull'istruzione», di competenza legislativa esclusiva dello Stato, da quella dei «principi fondamentali» in materia di istruzione, destinati ad orientare le regioni negli ambiti di competenza concorrente – che «le norme generali in materia di istruzione sono quelle sorrette, in relazione al loro contenuto, da esigenze unitarie e, quindi, applicabili indistintamente al di là dell'ambito propriamente regionale»;

   rilevato, dunque, come, secondo la Corte costituzionale, le norme generali si differenziano dai «principi fondamentali», i quali, «nel fissare criteri, obiettivi, direttive o discipline, pur tese ad assicurare la esistenza di elementi di base comuni sul territorio nazionale in ordine alle modalità di fruizione del servizio dell'istruzione, da un lato, non sono riconducibili a quella struttura essenziale del sistema d'istruzione che caratterizza le norme generali sull'istruzione, dall'altra, necessitano, per la loro attuazione (e non già per la loro semplice esecuzione) dell'intervento del legislatore regionale»,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 33

ALLEGATO 2

Programma di lavoro della Commissione per il 2022 – «Insieme per un'Europa più forte» (COM(2021) 645 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2022. Doc. LXXXVI, n. 5.

Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1° gennaio 2022-30 giugno 2023) – «Portare avanti l'agenda strategica», elaborato dalle future presidenze francese, ceca e svedese e dall'Alto rappresentante, presidente del Consiglio «Affari esteri» (14441/21).

PARERE APPROVATO

  La I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni),

   esaminati, per gli aspetti di propria competenza, il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2022 – «Insieme per un'Europa più forte» (COM(2021) 645 final), la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2022 (Doc. LXXXVI, n. 5) e il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1° gennaio 2022-30 giugno 2023) – «Portare avanti l'agenda strategica», elaborato dalle future presidenze francese, ceca e svedese e dall'Alto rappresentante, presidente del Consiglio Affari esteri;

   rilevato, in linea generale, come l'esame congiunto di tali documenti consenta al Parlamento di essere partecipe della «fase ascendente», di definizione delle politiche e degli atti dell'Unione europea, dedicata alla valutazione e al confronto tra le priorità delle Istituzioni europee e quelle del Governo per l'anno in corso;

   evidenziato come, essendo stati presentati, rispettivamente, nel mese di ottobre e di dicembre 2021, il Programma di lavoro della Commissione per il 2022 e il Programma di 18 mesi del Consiglio non tengono conto dell'aggressione militare della Russia nei confronti dell'Ucraina e delle sue conseguenze;

   rilevato, al riguardo, come, nella premessa della Relazione programmatica, il Governo segnali che, ai dossier rientranti nel quadro degli obiettivi strategici fondamentali indicati nella dichiarazione comune delle Istituzioni dell'Unione sulle priorità legislative dell'UE per il 2022 – tra i quali figurano l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), quella del Green Deal europeo, la realizzazione della transizione digitale dell'Unione entro il 2030 e quella dell'Unione della Salute – si aggiungono quelli relativi alle conseguenze dell'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia;

   preso atto con favore degli intendimenti illustrati nel Programma di lavoro della Commissione europea per il 2022, per quanto riguarda le materie che investono direttamente le competenze della I Commissione;

   segnalato, in particolare, come, nell'ambito della tematica «Un'Europa pronta per l'era digitale» (2.2), la Commissione europea si impegni a favorire l'adozione e l'attuazione delle proposte normative in materia di Internet sicuro, di identità digitale europea e di intelligenza artificiale, venendo in considerazione, al riguardo, la proposta di direttiva relativa a misure per un livello comune elevato di cibersicurezza nell'Unione, la proposta di regolamento che modifica il regolamento (UE) n. 910/2014 Pag. 34per quanto riguarda l'istituzione di un quadro per un'identità digitale europea e la legge sull'intelligenza artificiale (Proposta di regolamento del parlamento europeo e del consiglio che stabilisce regole armonizzate sull'intelligenza artificiale e modifica alcuni atti legislativi dell'Unione (COM(2021) 206 final);

   osservato che la Commissione europea ha inoltre programmato la presentazione di una proposta a carattere normativo per una governance comune in materia di interoperabilità tra pubbliche amministrazioni dell'UE (secondo trimestre 2022);

   rilevato come il Programma di lavoro 2022 affronti anche il tema della gestione comune della migrazione e dell'asilo, nell'ambito della tematica «Promozione dello stile di vita europeo» (2.5), sottolineando l'importanza di concludere le ultime proposte facenti parte del nuovo Patto sulla migrazione e asilo, presentato nel settembre 2020;

   ricordato che l'iter legislativo del pacchetto sul «Patto su migrazione e asilo» ha riscontrato una serie di difficoltà a causa dei differenti interessi in campo rappresentati dagli Stati membri, riconducibili alle rispettive collocazioni geografiche, e che, in particolare, i Paesi cosiddetti Med-5 (Italia, Spagna, Grecia, Malta e Cipro) hanno rilevato lo sbilanciamento insito nei nuovi meccanismi di gestione dei flussi migratori e delle procedure di asilo, da un lato sottolineando l'aumento dei relativi oneri procedurali, dall'altro mettendo in evidenza l'incertezza dei sistemi di solidarietà da parte degli altri Stati membri;

   segnalato come, in tema di sicurezza, sempre nell'ambito della tematica «Promozione dello stile di vita europeo» (2.5), la Commissione europea affermi che si impegnerà a riferire periodicamente sui progressi compiuti nell'ambito dei principali fascicoli legislativi, assicurando un ambiente della sicurezza adeguato alle esigenze future, affrontando le minacce in evoluzione, proteggendo i cittadini dal terrorismo e dalla criminalità organizzata e costruendo un forte ecosistema europeo della sicurezza;

   evidenziato positivamente come la Commissione europea, nell'ambito della tematica «Un nuovo slancio per la democrazia europea» (2.6), dichiari l'intenzione di adoperarsi per far progredire l'Unione dell'uguaglianza ed eliminare le discriminazioni o violenze fondate sull'orientamento sessuale, l'identità di genere, l'espressione di genere, le caratteristiche sessuali, l'origine razziale o etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità o l'età;

   preso atto degli obiettivi indicati dalla Commissione europea nell'ambito della tematica «Legiferare meglio, attuare e applicare in modo migliore il diritto dell'UE»;

   preso atto che la Relazione programmatica per il 2022 è stata trasmessa al Parlamento il 16 maggio 2022 e, dunque, con un ritardo di quasi cinque mesi rispetto al termine di presentazione previsto dal comma 1 dell'articolo 13 della legge n. 234 del 2012;

   ricordato che la questione relativa alla necessità di un sistematico e tempestivo adempimento, da parte del Governo, degli obblighi informativi e di coinvolgimento, nei confronti del Parlamento, previsti dalla legge n. 234 del 2012 – anche con specifico riguardo alle tempistiche di presentazione della Relazione programmatica – è stata, da ultimo, rilevata dalla Camera dei deputati con due risoluzioni approvate in Assemblea (risoluzioni 6-00067 del 26 marzo 2019 e 6-00131 del 7 ottobre 2020) e che analoga richiesta è stata avanzata dal Senato nella seduta del 29 ottobre 2020 (risoluzione 6-00142);

   considerate le linee di azione tracciate al Governo nell'ambito della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2022, in particolare nelle materie che investono direttamente le competenze della I Commissione;

   segnalato come, nell'ambito della seconda Parte (Politiche strategiche), all'interno della tematica «Un'Europa per l'era digitale» (2.2), la Relazione programmatica attribuisca importanza prioritaria alla politica di digitalizzazione della pubblica amministrazione,Pag. 35 sottolineando le attività volte a sostenere la transizione verso il modello cloud first per la pubblica amministrazione, nonché le azioni a sostegno dell'offerta ai cittadini di servizi digitali di qualità;

   valutati con favore i principali interventi di semplificazione della pubblica amministrazione indicati dal Governo, nell'ambito della tematica «Un'economia al servizio delle persone» (2.3), all'interno della scheda 97;

   segnalato, sempre nell'ambito della seconda Parte della Relazione, all'interno della tematica «Promozione del nostro stile europeo» (2.4), in materia di immigrazione, come la Relazione programmatica sottolinei la necessità di basare le politiche migratorie sui principi di solidarietà e di equaripartizione delle responsabilità fra tutti gli Stati membri;

   sottolineata l'esigenza che, in tale ottica, l'Italia continui a rimarcare la specificità delle frontiere marittime e la necessità di meccanismi ad hoc di redistribuzione verso gli altri Stati membri dei migranti irregolari, in particolare quelli sbarcati, a seguito di operazioni di ricerca e soccorso in mare (SAR);

   rilevato come il Governo, nella gestione delle conseguenze migratorie della crisi ucraina, affermi che particolare attenzione verrà data al sostegno dei Paesi confinanti ed alla tutela dei minori e dei vulnerabili, adottando a livello normativo ed operativo ogni utile iniziativa volta ad attuare i punti stabiliti nel Piano d'azione presentato dalla Commissione europea in coordinamento con la presidenza francese al Consiglio Affari interni del 28 marzo scorso;

   preso atto, sempre nell'ambito della seconda Parte, sulla tematica «Promozione del nostro stile europeo» (2.4), in materia di sicurezza, all'interno della scheda 111, che l'azione italiana s'inserirà nel quadro delle iniziative delineate dalle due comunicazioni della Commissione europea adottate nel mese di aprile 2021, che tracciano la strategia europea sui temi della sicurezza, del contrasto alla criminalità organizzata e della tratta degli esseri umani fino al 2025 (COM(2021)170 e COM(2021)171);

   condivisa, in materia di pari opportunità, nell'ambito della tematica «Un nuovo slancio per la democrazia europea» (2.5), l'intenzione del Governo di proseguire la sua azione di promozione delle politiche per le pari opportunità, mediante l'attuazione della nuova «Strategia nazionale per la parità di genere», presentata nel mese di agosto 2021, e attraverso l'attuazione di progetti europei dedicati, e valutata altresì positivamente l'affermazione della prevenzione e del contrasto alla violenza maschile sulle donne come priorità politica, da realizzare attraverso il nuovo Piano strategico sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023, in ottemperanza agli obblighi assunti dall'Italia con la ratifica della Convenzione di Istanbul e in coerenza con la Strategia europea per la parità di genere 2020-2025;

   condivisi gli obiettivi indicati nel Programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea, nell'ambito della II Parte «Proteggere i cittadini e le libertà», laddove si afferma che si intende promuovere attivamente il rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto, la promozione della diversità, della parità di genere, del pieno godimento di tutti i diritti umani da parte delle donne e delle ragazze, nonché della loro emancipazione, e che tali obiettivi costituiranno una priorità in tutte le azioni esterne dell'UE;

   segnalato come, sempre nell'ambito della II Parte del Programma, sul tema «Migrazione, Schengen, cooperazione giudiziaria e di polizia», il trio di presidenza del Consiglio dell'UE affermi che porterà avanti i lavori sul Patto sulla migrazione e asilo, al fine di sviluppare ulteriormente una politica globale pienamente funzionante in materia di asilo e migrazione, sostenendo la necessità di un accordo basato su un equilibrio di responsabilità e solidarietà e rafforzando gli sforzi per evitare la perdita di vite umane e garantire protezione internazionale a coloro che ne hanno bisogno;

Pag. 36

   osservato, inoltre, che le tre presidenze del Consiglio dichiarano di voler rafforzare la sicurezza nell'Unione;

   condiviso, nell'ambito della III Parte «Sviluppare la nostra base economica: il modello europeo per il futuro», l'impegno delle tre presidenze a garantire la sovranità digitale dell'Unione in modo aperto e autodeterminato, a promuovere contenuti culturali e un settore dei media forte, come pure soluzioni industriali affidabili, nonché a rafforzare la ciber resilienza e la capacità di risposta dell'Unione,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.