XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause del disastro della nave «Moby Prince»

Resoconto stenografico



Seduta n. 19 di Martedì 12 aprile 2022

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Romano Andrea , Presidente ... 3 

Audizione, in videocollegamento, dell'ingegner Antonio Valentin, già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale:
Romano Andrea , Presidente ... 3 
Valentin Antonio , già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale ... 4 
Romano Andrea , Presidente ... 4 
Valentin Antonio , già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale ... 4 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Valentin Antonio , già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Valentin Antonio , già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Valentin Antonio , già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 6 
Valentin Antonio , già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 6 
Valentin Antonio , già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 6 
Valentin Antonio , già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 6 
Valentin Antonio , già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 6 
Valentin Antonio , già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 7

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ANDREA ROMANO

  La seduta comincia alle 15.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Buongiorno a tutti i commissari collegati, all'onorevole Ciagà qui presente e ai consulenti. Prima di passare all'audizione, devo dare alcune comunicazioni.
  Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori dell'audizione odierna sarà assicurata anche tramite impianto audiovisivo a circuito chiuso nonché via streaming sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Come convenuto, i deputati componenti della Commissione possono partecipare all'odierna seduta in videoconferenza.

Audizione, in videocollegamento, dell'ingegner Antonio Valentin, già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale.

  PRESIDENTE. Prima di procedere all'audizione prevista dall'ordine del giorno, comunico che l'ingegner Pierpaolo Drago, che abbiamo ascoltato nella seduta del 15 marzo scorso, ha inviato il 2 aprile una precisazione riguardo a due risposte da lui date in quell'audizione. Devo dare quindi lettura delle precisazioni dell'ingegner Drago: «Risposta riguardante la domanda sulle valvole di presa a mare sprinkler e acqua spruzzata. Vorrei precisare il concetto della mia risposta poiché, leggendo il resoconto, non risulta affatto chiara. Dopo il disastro del Moby Prince, sono rimasto meravigliato dal fatto che era stato detto che non era partito lo sprinkler, che era stato provato con esito positivo durante le visite. Indagando nell'ambiente marittimo, ho sentito da voci di corridoio che in alcune occasioni si teneva la valvola di presa mare della pompa chiusa, come era stata di fatto trovata dopo il disastro, poiché, se un passeggero inavvertitamente avesse rimosso una fialetta, sarebbe partita solo l'acqua dolce, facendo pochi danni. In caso di incendio vero, ci sarebbe stato il tempo di aprire la presa mare per spegnerlo (probabilmente era un fatto già successo, ma di cui non ero a conoscenza). Alla domanda del presidente ho risposto: “Sembra che erano già chiuse”, riferendomi solo allo sprinkler a seguito di ciò che su ho specificato. Riguardo alla domanda del presidente sulla chiusura delle valvole di presa mare. Su una nave tipo Moby Prince le valvole a scafo sono numerosissime. Da quanto posso ricordarmi, la valvola della pompa dello sprinkler era chiusa, per ciò che ho precedentemente detto. Per le altre valvole bisogna consultare il mio rapporto (sinceramente non ricordo se l'ho specificato). Da quanto mi ricordo sono state trovate per lo più chiuse, ma può darsi che qualcuna fosse aperta ed è stata chiusa e piombata in questa occasione. Spero di essere stato abbastanza chiaro, poiché purtroppo non lo sono stato completamente nelle mie risposte». Questa è la comunicazione dell'ingegner Drago alla Commissione.
  Con l'occasione, se non ci sono considerazioni da parte dei colleghi, devo dare anche notizia della lettera che ho ricevuto ieri, ma che in realtà era stata spedita il 31 marzo 2022, dell'ambasciatore della Federazione Russa a Roma, Sergey Razov, in risposta a una nostra comunicazione inviata agli ambasciatori russo, statunitense e francese, contenente la richiesta di condividerePag. 4 con questa Commissione eventuali materiali radar e satellitari relativi al disastro del Moby Prince. Leggo integralmente la lettera dell'ambasciatore Razov, che è rivolta al sottoscritto: «Egregio presidente, in riscontro alla sua lettera datata 26 gennaio corrente anno, ho l'onore di comunicare che nel corso delle ricerche effettuate dagli organi competenti a Mosca si è verificato che la Federazione Russa non possiede dei materiali satellitari e radar relativi al porto di Livorno per le giornate del 10 e 11 aprile 1991. Augurando ogni successo ai lavori della Commissione da lei presieduta, colgo l'occasione per rinnovarle, egregio presidente, gli atti della mia più alta considerazione. Cordialmente, Sergey Razov». Questa, naturalmente, è una lettera che consegno agli atti.
  Proseguiamo, se non ci sono considerazioni su questo punto. L'ordine del giorno reca l'audizione, in videoconferenza, dell'ingegner Antonio Valentin, già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale fino al novembre del 1990. Gli succedette in questo incarico l'ingegner Vincenzo Accardo, che abbiamo ascoltato nella seduta precedente. L'audizione si svolge in forma libera e di essa sarà redatto un resoconto stenografico.
  Avverto, come sempre, che, considerate le modalità di svolgimento della seduta, qualora l'audito dovesse ritenere che taluni argomenti sui quali intende riferire richiedano di essere assoggettati a un regime di segretezza, la Commissione valuterà le modalità più opportune per consentirgli di farlo. Quindi, ingegner Valentin, se nel corso di questa audizione, che è pubblica e – ricordiamolo – trasmessa in videoconferenza con i commissari e anche sul canale web-tv della Camera dei deputati, lei ritenesse di comunicarci qualunque cosa che debba essere soggetta a regime di segretezza, me lo fa sapere e noi provvederemo a chiudere la trasmissione.
  Grazie ancora, ingegnere, per essere qui. Io le farei, per quanto mi riguarda, alcune domande; poi, naturalmente, i commissari presenti o collegati sono invitati a intervenire quando e come ritengano opportuno. Ricordo anche che lei nel 1985, prima dell'acquisto della nave poi denominata Moby Prince da parte della Nav.Ar.Ma., fu colui che redasse la visita tecnica in base alla quale la nave fu poi acquisita dalla Nav.Ar.Ma.
  La prima domanda è questa: era normale, ingegnere, che il RINA (Registro italiano navale) avesse accettato alcune proroghe all'esecuzione di quanto era stato prescritto, ovvero in relazione alla sostituzione del mozzo dell'elica di dritta? Perché sappiamo che, al tempo del riarmo della Moby Prince nel marzo del 1991, si trattò appunto di una disposizione che era giunta direttamente dal RINA di Genova, relativamente alla sostituzione del mozzo dell'elica; tuttavia, era la terza volta dal 1988 che veniva concessa una proroga alla sostituzione del mozzo dell'elica. Secondo lei, che fu capo dell'ispettorato di Livorno fino al dicembre del 1990 – quindi a conoscenza dei pregressi esiti delle visite del RINA sul Moby Prince e delle relative deroghe – nonché conoscitore dello stato della nave in quanto fu l'esecutore del sopralluogo tecnico che si svolse ad Amsterdam nel 1985, era corretto affidarsi a semplici ispezioni subacquee e ad analisi di olio per poter confermare la classe del Moby Prince e il corretto funzionamento del sistema delle eliche? Questa è la prima domanda, poi ne ho altre due.

  ANTONIO VALENTIN, già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale. Ecco, questo particolare io non me lo ricordavo, sinceramente. Le dico che, se la direzione generale ci dava istruzioni in un determinato senso, noi provvedevamo in tale senso. La direzione generale, ovviamente, dà queste istruzioni a ragion veduta; quindi, se ha dato istruzioni di quel genere, riteneva che era possibile prorogare la riparazione definitiva.

  PRESIDENTE. Anche relativamente alle semplici ispezioni subacquee e all'analisi dell'olio, secondo lei?

  ANTONIO VALENTIN, già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale. Il tipo di accertamenti che erano Pag. 5richiesti per dare le proroghe era indicato dalla direzione generale. Se la direzione generale ha indicato ispezioni subacquee, analisi dell'olio e cose di questo genere, noi dovevamo semplicemente eseguire queste e fare il rapporto.

  PRESIDENTE. Quindi si trattò di una proroga giustificata, se posso interpretare.

  ANTONIO VALENTIN, già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale. Direi di sì, perché se è stata concessa e se l'esito di quello che è stato richiesto, quanto agli accertamenti, è stato positivo, era corretto andare avanti.

  PRESIDENTE. Grazie, ingegnere. Avrei un'altra domanda. Sempre riguardo a questo tema della prescrizione relativa alla sostituzione del mozzo dell'elica, vi fu a sua conoscenza qualche pressione da parte dell'armatore della Moby Prince affinché si rimandasse quello che sarebbe stato un costoso ingresso in bacino per eseguire quel lavoro? Anche perché, aggiungo, sembra che il pezzo di ricambio fosse presente nei magazzini. Vi fu una pressione da parte dell'armatore per rimandare l'ingresso in bacino per svolgere quella sostituzione?

  ANTONIO VALENTIN, già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale. No, a me no, assolutamente, non risulta nessuna spinta da parte dell'armatore; me lo ricorderei. Assolutamente no, almeno a me personalmente come capo ispettorato di Livorno.

  PRESIDENTE. Un'ultima domanda, ingegnere. A suo giudizio, come poteva definirsi lo stato di conservazione e di manutenzione del Moby Prince, finché lei fu responsabile, fino al dicembre del 1990, dell'ispettorato del RINA? Aveva anche seguito direttamente qualche visita sulla nave, in precedenza? Ricorda, per esempio, qualche aspetto tecnico di particolare interesse riguardo allo stato del Moby Prince?

  ANTONIO VALENTIN, già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale. Come lei ha ricordato all'inizio, io ho eseguito insieme all'armatore e al suo ispettore più anziano – il signor Stinca, mi pare di ricordare il nome – la visita preventiva di classificazione nel porto di Amsterdam. Erano visite che il RINA faceva per conto dell'armatore, se da questo richieste. Ricordo che ho trovato la nave piuttosto in ordine. Era ferma da qualche mese, era in disarmo, ma era molto in ordine e rispondente alla normativa al momento in vigore. La visita nel porto di Amsterdam, che è consistita in un giorno di esame dei documenti e dei certificati e in un giorno per la visita vera e propria della nave, mi ha consentito di scrivere quel rapporto, che probabilmente avete agli atti, che ha dato esito positivo all'armatore per la classifica. La nave era Lloyd, originariamente, con la bandiera olandese, poi è stata acquistata ed è stata trasferita a Livorno. Non ricordo quando è arrivata, ma è rimasta ferma per diversi mesi, perché ha fatto anche delle trasformazioni importanti nel garage. In quell'occasione avevo incaricato i miei ispettori di eseguire le visite di prima classificazione, ciascuno secondo la propria competenza, quindi per lo scafo, per la macchina e per la sicurezza. Ovviamente io, come capo ispettorato, ero tenuto a sovraintendere a queste visite. Quindi, spesso ero a bordo, spesso vedevo quello che facevano, e francamente la nave è uscita dalla prima classifica realmente in ordine. Negli anni successivi è stata poi controllata dai miei ispettori in occasione delle visite annuali e forse anche dal sottoscritto, sempre solo sovraintendendo, cioè al di sopra dei miei ispettori, non personalmente, e non ricordo che mi siano state riportate particolari inefficienze; anzi, nessuna, perché le visite hanno dato sempre esito positivo e i certificati sono sempre stati regolarmente confermati. A livello personale, le dirò che non era neanche tanto complesso, perché questa nave eserciva nel periodo estivo, tra Pasqua e settembre, e poi rimaneva ferma praticamente nel periodo invernale, quindi le visite potevano essere fatte accuratamente, col tempo che era necessario eccetera.

Pag. 6

  PRESIDENTE. Grazie, ingegnere. Un'ultimissima domanda: a sua conoscenza, il mozzo dell'elica era stato effettivamente acquistato dall'armatore?

  ANTONIO VALENTIN, già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale. Non lo so, non mi ricordo. Ma cosa intendete per «mozzo dell'elica»? Perché il mozzo dell'elica prima va smontato, va visto, vanno cambiati i pezzi, è un'elica a passo variabile. Penso che se l'elica aveva dei problemi di tenuta – perché da quello che lei ha detto mi è parso di capire che aveva delle perdite di olio o qualcosa del genere – sicuramente l'armatore avrà provveduto. Però io non... Io lo dico come Antonio Valentin, non come armatore. Io non sapevo se l'armatore avesse acquisito o meno questi pezzi di ricambio.

  PRESIDENTE. Grazie. Io avrei finito. Se ci sono domande, interventi, commenti da parte dei colleghi, possono segnalarmelo.

  ANTONIO VALENTIN, già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale. Io me la ricordo come una bella nave, guardi. Infatti quando è accaduto l'avvenimento è stato proprio un dispiacere personale.

  PRESIDENTE. Intanto che aspettiamo eventuali domande da parte dei commissari, ingegnere, le chiedo: lei è stato mai audito dall'autorità giudiziaria sulla vicenda della Moby Prince?

  ANTONIO VALENTIN, già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale. No, io non sono mai stato sentito in occasione delle varie inchieste che sono state fatte dopo l'avvenimento. Io, come ho comunicato agli uffici quando ci siamo sentiti inizialmente per questa audizione che stiamo facendo, sono invece stato convocato un anno fa – era gennaio del 2021 – dalla Guardia di finanza di Firenze per un'audizione su questo argomento, perché l'inchiesta, mi è stato detto, era stata riaperta. Io mi sono recato a Livorno perché l'audizione veniva fatta lì, nella caserma della Guardia di finanza; quindi ho ritrovato i miei posti. Ho risposto alle loro domande, è stato redatto un verbale, che penso abbiate. Io non ho certamente copia di questo verbale. Prima di quella occasione, che si è verificata a gennaio del 2021, non sono mai stato sentito.

  PRESIDENTE. Quindi lei è stato convocato dalla Guardia di finanza, però evidentemente ha avuto un incontro con un magistrato della procura di Livorno, nel gennaio del 2021.

  ANTONIO VALENTIN, già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale. No, erano due funzionari della Guardia di finanza che portavano avanti l'inchiesta – chiamiamola così, io non sono pratico di nomenclatura di questo tipo – ed erano coadiuvati da un ingegnere del Genio navale che, mi ricordo, veniva dalla Spezia, cioè dall'arsenale. E in effetti poi su tutte le questioni tecniche di cui abbiamo parlato, disegni eccetera, il colloquio è stato con questo ingegnere. I due finanzieri assistevano e basta. Ma nessun magistrato, assolutamente. Dipendevano dal comando della Guardia di finanza di Firenze.

  PRESIDENTE. Praticamente ci fu una delega alla Guardia di finanza da parte del magistrato, per quanto riguarda questo suo incontro. Lo immagino io, è una supposizione.
  Torno a chiedere ai colleghi commissari se vi siano domande, commenti, richieste di chiarimento. Diversamente possiamo certamente congedare l'ingegner Valentin, ringraziandolo per il tempo che ci ha dedicato. Ovviamente, come sempre, se lei avesse delle integrazioni o delle riflessioni da condividere con i commissari anche successivamente a questa audizione, ci potrà contattare e potrà scrivere quando vorrà.

  ANTONIO VALENTIN, già capo dell'ispettorato di Livorno del Registro italiano navale. Certamente. Io sono a vostra disposizione, avete i miei numeri e il mio indirizzo di posta elettronica. Ho questa possibilità di fare videoconferenze presso lo Pag. 7studio Martinoli, quindi direi che non c'è problema. Mi diverto, come avrà capito, ancora a lavorare un pochettino e a tenermi in forma, tutto qui.

  PRESIDENTE. Grazie ancora, ingegnere, per la sua gentilezza e per il suo tempo. Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.55.