XVIII Legislatura

Commissione parlamentare per la semplificazione

Resoconto stenografico



Seduta n. 28 di Mercoledì 9 febbraio 2022

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Adelizzi Cosimo , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE CONNESSE ALL'AVVIO E ALL'ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ DI IMPRESA:

Audizione del Ministro del turismo, Massimo Garavaglia.
Adelizzi Cosimo , Presidente ... 3 
Garavaglia Massimo (LEGA) , Ministro del turismo ... 3 
Adelizzi Cosimo , Presidente ... 7 
Garavaglia Massimo (LEGA) , Ministro del turismo ... 7 
Adelizzi Cosimo , Presidente ... 7 

Allegato 1: Presentazione informatica illustrata dal Ministro del turismo, Massimo Garavaglia ... 8 

Allegato 2: Documentazione depositata dal Ministro del turismo, Massimo Garavaglia ... 21 

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
COSIMO ADELIZZI

  La seduta comincia alle 8.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE . Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del Ministro del turismo, Massimo Garavaglia.

  PRESIDENTE . Avverto che trattandosi di seduta dedicata all'attività conoscitiva ai componenti della Commissione, è consentita la partecipazione da remoto in videoconferenza, secondo le modalità stabilite dalla giunta per il Regolamento nella seduta del 4 novembre 2020. In proposito ricordo che per i componenti che intendono partecipare ai lavori secondo la predetta modalità, è necessario che risultino visibili alla Presidenza, soprattutto nel momento in cui svolgono il loro eventuale intervento che deve ovviamente essere udibile.
  Comunico che nella seduta odierna prosegue lo svolgimento dell'indagine conoscitiva in materia di semplificazione delle procedure amministrative connesse alle attività di impresa.
  Nel ringraziare il Ministro del turismo, onorevole Massimo Garavaglia, per aver aderito al nostro invito, ricordo come sia per la Commissione di particolare rilievo acquisire elementi di conoscenza sulle misure per la semplificazione e la digitalizzazione riguardante il settore del turismo. I temi oggetto dell'indagine conoscitiva che la Commissione sta svolgendo, sono infatti cruciali per lo sviluppo del Paese e sono al centro degli interventi previsti nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che rappresenta in questa fase il principale acceleratore delle politiche di digitalizzazione e semplificazione per il Paese. In tale quadro il sistema turismo riveste un ruolo fondamentale per il rilancio della nostra economia e la semplificazione delle procedure e il superamento della frammentazione delle competenze costituiscono obiettivi non più rinviabili.
  L'esigenza di pervenire ad un'amministrazione pubblica che in tutti i settori dia concreta attuazione ai principi once only e digital first è dunque particolarmente rilevante nell'attuale fase. Il Parlamento, infatti, è chiamato a concentrare l'attenzione sulle misure volte a superare i principali colli di bottiglia dell'economia italiana e a realizzare un concreto cambio di passo. Ringrazio ancora una volta il Ministro Garavaglia per essere oggi presente e per voler portare all'attenzione della Commissione le principali tematiche che nel settore di competenza possono contribuire a lavorare nella direzione indicata. Prego, signor Ministro, a lei la parola.

  MASSIMO GARAVAGLIA , Ministro del turismo. La ringrazio, presidente e buongiorno colleghi. Il tema della semplificazione, come è chiaro, è trasversale, così come quello della digitalizzazione. Entrando nel merito della questione, illustrerò le principali tematiche con l'ausilio di slide (vedi allegato 1), al fine di rendere più chiara l'esposizione di quello che riguarda il mio ministero in questi due ambiti.Pag. 4 
  È noto che in base alle rilevazioni OCSE, il tema della semplificazione è chiaramente decisivo per la competitività del sistema Paese e per noi questo è particolarmente evidente, essendo parte della fabbrica delle leggi. Vediamo infatti quante leggi vengono fatte, quante leggi modificano leggi appena fatte, ecc.: insomma, è già complicato per gli addetti ai lavori seguire la questione, figuriamoci per i cittadini.
  Oltre a questo vanno considerati gli atti amministrativi che seguono le leggi, perché non è solo l'iper-regolamentazione legislativa, ma anche gli atti amministrativi conseguenti.
  Faccio un esempio. Non appena istituito il Ministero del turismo un problema che abbiamo avuto è stata la complessità dei decreti amministrativi che regolamentavano l'erogazione dei «ristori». Un conto è dare un sostegno sulla base di un calo di fatturato: ho due bilanci, li confronto, verifico un calo di fatturato e, in automatico, si va. Altro è chiedere tutta una serie di documenti e fare un'analisi di bilancio. Moltiplicato per settemila/ottomila domande, è chiaro che il compito impegna gli uffici per mesi con l'effetto di lasciare le aziende con scarsità di liquidità.
  Per cui è essenziale – anche nell'atto amministrativo, non solo nella legge – trovare delle forme di immediata applicazione.
  Faccio un esempio: adesso dovremo dare ulteriori sostegni ad agenzie di viaggio e tour operator; sono dell'idea di fare una cosa semplicemente automatica. Il settore è in difficoltà: per sei mesi si fiscalizzano i contributi. Non si deve fare niente: automaticamente, per sei mesi, l'azienda non versa i contributi, la parte di competenza, perché sono fiscalizzati. In questo modo, presa la decisione è come se «automaticamente» si avesse l'erogazione.
  Secondo me bisognerebbe andare sempre verso l'assunzione di adempimenti di carattere automatico, snelli, semplici, veloci, perché se no la faccenda si complica.
  Un'ulteriore complicazione è rappresentata, giustamente, dalla necessità di evitare problemi con la Corte dei conti. I dirigenti e chi deve seguire tutto l'iter, nel dubbio, sono tentati a mettere ulteriori paletti, ulteriori adempimenti per evitare in futuro eventuali problemi. Risultato, la complicazione si alimenta.
  Per questo motivo bisogna andare sempre più verso provvedimenti auto applicativi senza grande discrezionalità, proprio per velocizzare tutto l'iter. La pandemia ha esasperato questo tema. Ha anche avuto effetti positivi perché c'è stata un'esplosione nell'uso di strumenti che prima non erano così diffusi, strumenti informatici da parte della popolazione, però i problemi sono stati notevoli.
  Vi faccio un esempio personale, giusto per dare l'idea della complicazione del COVID. Mia figlia deve prendere la patente. Va alla motorizzazione per farla da privatista, ma arriva il COVID. Delirio, due anni, continui rinvii, è impossibile andare a fare l'esame di pratica perché devi prenotare. Come si fa a prenotare? Non si può, perché gli uffici sono chiusi. La prenotazione è qualche mese dopo. Risultato, ha piantato tutto ed è andata in un'agenzia automobilistica. Questi sono stati gli effetti del COVID sulla burocrazia: uffici chiusi, caos totale, difficoltà di gestione. Devo dire che a Milano la motorizzazione è particolarmente mal messa sotto questo aspetto. Insomma, la stiamo pagando un po' tutti.
  Che cosa si può fare? Sappiamo che ci sono degli strumenti, l'Agenda della semplificazione è uno strumento esistente, va reso concreto, ma la digitalizzazione è la seconda parte della semplificazione. Semplificazione e digitalizzazione, insieme, possono offrire le soluzioni ai problemi che abbiamo esposto in maniera molto rapida.
  Vediamo che cosa succede per quanto riguarda il PNRR, evidentemente il tema è all'attenzione dell'Agenda europea e non solo italiana, come è chiaro: i due pilastri del PNRR sono proprio la digitalizzazione e la sostenibilità, tema di attualità anch'esso.
  Vediamo il focus sulla digitalizzazione. Per quanto attiene il Ministero del turismo, i fondi del PNRR che lo riguardano sono 2,4 miliardi di euro, ahimè pochi, perché su oltre 200 miliardi di euro complessivi a disposizione la cifra di 2,4 miliardi rappresentaPag. 5  appena l'un per cento. Vuol dire che il Governo precedente quando ha preso in mano la faccenda, ha pensato che il turismo valesse l'un per cento. È un peccato, perché vale di più: valeva dal 13 al 14 per cento del PIL allargato, quando le cose andavano bene. Però pazienza, le risorse sono poche, abbiamo cercato di fare il possibile per estenderne l'uso. Sono state infatti previste tantissime operazioni di carattere finanziario che hanno un effetto leva importante che permettono che questi 2,4 miliardi di euro alla fine producano effetti per 6,9 miliardi, quindi praticamente diventano quasi sette miliardi. È ancora la metà di quanto sarebbe necessario, però con questi qualcosa di serio si può fare. In particolare sulla digitalizzazione che cosa abbiamo? Di queste risorse, 114 milioni di euro sono destinati a rifare il portale Italia.it, l'hub digitale del turismo. Che è più di un semplice portale, perché i portali si facevano negli anni Ottanta: oggi l'hub digitale deve essere uno strumento di competitività del sistema Paese. Le procedure sono già state esperite, i lavori sono già iniziati, la Consip si è occupata dell'individuazione dei soggetti che realizzano il tutto. Entro l'estate – io penso entro maggio – avremo la prima release sostanziale di questo nuovo portale.
  In due parole, qual è l'obiettivo? Noi abbiamo un sistema Paese – come è noto – fortissimo dal punto di vista dell'attrazione turistica. Al primo di gennaio siamo i primi al mondo nei click, peccato che a consuntivo a dicembre siamo quinti, sesti. Nel corso dell'anno succede che pur essendo il Paese più attrattivo al mondo, potenzialmente, nel frattempo altri Paesi riescono a guadagnare quote di mercato e a vendere meglio il proprio prodotto, anche se il nostro sarebbe il migliore visto che a gennaio siamo i più cliccati. Come mai? Perché sono più attrezzati, anche e soprattutto sulla promozione digitale. Quindi cosa vogliamo fare? Abbiamo visto che cosa fanno i benchmark migliori – Spagna, Giappone e Svizzera, giusto per fare tre esempi di sistemi efficienti sotto questo aspetto – e quindi facciamo come loro e possibilmente meglio. Questo nuovo hub ci consentirà – e questo è l'obiettivo – di guadagnare quelle quote di mercato che nell'anno noi storicamente perdiamo. Non è una questione di COVID, perché è da anni che noi stiamo perdendo quote di mercato.
  Qual è, semplicemente, l'obiettivo? Avere questo portale che sia integrato con le DMO (Destination Management Organization), gli strumenti regionali di attrazione turistica e con tutto quello che il territorio può offrire. Per semplificare il concetto, l'hub nazionale è la cornice, poi territorio per territorio si ha un dipinto differente, che si realizza proprio sul territorio. Per questo è fondamentale il rapporto, in particolare con le regioni, ma non solo, anche con le città piccole, medie e grandi, per far sì che tutto sia reso disponibile in tempo reale, perché come è noto, il nostro compagno di viaggio, lo smartphone, varia le informazioni a seconda di dove ti trovi con la geolocalizzazione. Sostanzialmente, la cornice che poi si riempie di contenuti differenti a seconda di dove ti trovi e dei canali tematici che possono sviluppare singole esperienze, come va di moda dire adesso. Faccio un esempio per capirci, la lirica. Se qualcuno è appassionato di lirica e vuole visitare le città della lirica italiana, che cosa fa? Non si sa, non c'è niente di già organizzato in tal senso. Se questo è un filone che si vuole sviluppare, lo si sviluppa come tema e uno troverà a Pesaro, Busseto, Catania, Bergamo, le città della lirica. Se ha voglia, fa il giro di tutte le località indicate, di una, di due o comunque quelle che vuole. Questo per esemplificare il concetto. I due aspetti, territori e temi che vanno ad incrociarsi e vengono elaborati in parte in sede centrale, ma soprattutto a livello territoriale.
  Oltre a questo c'è tutta la componente di dati, perché il portale non è solo uno strumento di promozione turistica e di servizi offerti al turista, ma anche uno strumento per avere dati e fornire dati agli operatori in tempo reale. Oggi gli operatori per fare delle offerte turistiche si basano su dati ISTAT (Istituto nazionale di statistica) che sono vecchi di un anno e sono sostanzialmente inutili. Per fare offerte tu hai bisogno di dati in tempo reale: che cosa è Pag. 6 successo ieri e non che cosa è successo un anno fa. Anche su questo siamo a buon punto, già una parte di dati li stiamo erogando in tempo più ragionevole, però a breve – come ho detto – avremo il primo il primo pacchetto completo. L'obiettivo PNRR è posto per la fine del 2024: il nostro è raggiunge il risultato entro quest'anno. Già da maggio-giugno, il primo pacchetto, e poi entro la fine dell'anno a completare il grosso del lavoro.
  Oltre a questo cosa c'è? Non solo il portale, ma anche una digitalizzazione diffusa. In particolare ci sono circa 100 milioni di credito di imposta per agenzie di viaggio e tour operator, per spingere verso la digitalizzazione. È evidente che il mondo è cambiato, l'agenzia di viaggio non venderà più il viaggio a Sharm el-Sheik con un depliant, perché ormai è noto che gli strumenti sono radicalmente cambiati.
  Oltre a questo ci sono contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, altre misure di carattere finanziario – come abbiamo detto in precedenza – che consentono, in particolare agli operatori più grandi, di avere finanza per fare investimenti importanti. Ci sono operatori che hanno fatto investimenti nel digitale nell'ordine di 20 milioni di euro, non briciole. È chiaro che lì non si può andare con contributi normali, ma è più utile la finanza.
  A che punto siamo con l'iter? Sono già stati pubblicati i bandi, per cui sotto questo aspetto adesso si tratta solo di raccogliere le domande e procedere all'erogazione. Poi c'è tutta la parte di finanza che ha il suo iter, però gli accordi sono già stati conclusi con gli operatori finanziari e quindi siamo in grado di seguire le domande che vengono fatte. Come dicevamo, sono strumenti diversi, perché un conto è la piccola agenzia di viaggio che può avere un contributo di 20-25 mila euro, altro è un grande tour operator che si deve assistere in una maniera differente.
  L'altro aspetto che riguarda la semplificazione che abbiamo affrontato, è un aspetto non di poco conto e riguarda la banca dati delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere. Anche qui due considerazioni. La prima il rapporto con le regioni: anche questo fa parte di un concetto di semplificazione. Spesso abbiamo sentito dire che è complicato per il turismo avere a che fare con le regioni: c'è il Titolo V, la materia è condivisa, eccetera. In realtà, come tutte le cose, basta applicare la Costituzione. La Costituzione dice che la materia è condivisa, ma anche che ci deve essere leale collaborazione. Basta applicare la previsione costituzionale di leale collaborazione. Due esempi. Abbiamo parlato del digitale e basterebbe ricordare che la sua regolamentazione di carattere strategico è statale, quindi non c'è dubbio dal punto di vista costituzionale su chi deve dare le linee guida. È sufficiente leggere l'elenco delle materie concorrenti e quali sono le specificità nella Costituzione.
  Per quanto riguarda questo aspetto particolare delle strutture ricettive, ricordo che era da aperta anni la questione di una regolamentazione uniforme della banca dati delle predette strutture ricettive e che non si trovava un accordo fra Ministero e regioni. È bastato applicare il principio della leale collaborazione, usare un po' di sano pragmatismo e un po' di costanza e nel giro di un mese – ringrazio il qui presente consigliere Roberto Proietti che ha seguito la materia dal punto di vista legislativo – si è arrivati a una soluzione, un accordo in conferenza Stato-regioni, con cui è stata definita questa banca dati uniforme, provvedimento già passato al vaglio del Consiglio di Stato, eccetera – con tutti i passaggi burocratici conseguenti – e quindi ora siamo nella fase operativa.
  Qual è il vantaggio di una banca dati uniforme? È di diversi tipi, come è noto. Innanzitutto avere una mappatura dell'extralberghiero – perché dell'alberghiero è banale – consente di capire bene qual è l'offerta turistica vera che abbiamo nel nostro Paese. Secondo, consente di mettere un freno all'abusivismo, perché è chiaro che questo non fa bene – a parte gli aspetti fiscali – alla qualità dell'offerta. Se uno è in chiaro, più difficilmente pone in essere un'offerta non corretta. Però l'aspetto interessante è il raccordo della banca dati con chi poi vende queste strutture. Noi abbiamo fatto più incontri con i principali Pag. 7 operatori – Airbnb, Booking, Expedia – e la cosa interessante è che c'è totale accordo da parte dei grandi operatori di fornire i dati che alimentano questa banca dati, per cui nella piattaforma che si sta realizzando saranno proprio gli operatori a fornire i dati necessari per alimentare la banca dati. Quindi si ha la banca dati delle strutture alberghiere ed extralberghiere e gli operatori che vendono che danno i dati. Va da sé che l'abusivismo avrà i giorni contati.
  Questo è particolarmente interessante, dal nostro punto di vista, per poter qualificare l'offerta. Questo è il punto, ovvero che avere una mappatura reale di quello che abbiamo a disposizione nel Paese consente di qualificare l'offerta, di fare interventi mirati laddove c'è qualche mancanza, fare delle politiche per migliorare l'offerta. Non è un caso che buona parte dei 2,4 miliardi di euro che abbiamo in bilancio vanno proprio per la riqualificazione delle strutture, quindi l'80 per cento va nell'ottica di migliorare la qualità dell'offerta. Questo penso sia un gran passo avanti nella qualificazione dell'offerta turistica italiana e si è arrivati a farlo semplicemente con un po' di sana buona volontà. Tante discussioni, fatte anche in questa Commissione, sulle difficoltà che dipenderebbero dal Titolo V della Costituzione, a mio modesto avviso, sono prive di senso. Avendo avuto la fortuna di stare da tutte e due le parti della barricata – come assessore regionale in Conferenza delle regioni e come parlamentare dalla parte del legislatore – posso affermare che il problema non si pone e che basta applicare gli strumenti esistenti: leale collaborazione e Conferenza delle regioni e vedrete che le materie condivise sono realmente tali.
  Un'ultima cosa che stavo dimenticando. Abbiamo anche una riforma da fare, quella delle guide turistiche. Per quanto riguarda le guide turistiche, abbiamo scelto di valorizzare il lavoro del Parlamento, quindi non abbiamo presentato un decreto e ci sono due disegni di legge al Senato che affrontano il tema. Il lavoro si è interrotto per la sessione di bilancio e mi risulta che ora sarà ripreso. Arrivando a una sintesi dei due disegni di legge in Senato penso che rapidamente avremo finalmente una norma che disciplina la materia, una riforma compiuta attesa da una decina d'anni.
  Questo è quanto. Naturalmente se ci sono domande e aspetti che volete approfondire siamo a disposizione.

  PRESIDENTE . Grazie ancora, signor Ministro. Comunico che il Ministro Garavaglia ha già messo a disposizione di questa Commissione il materiale documentale utilizzato a supporto dal Ministro durante la sua relazione. Provvederemo a inviarlo a tutti. A questo punto chiedo se ci sono richieste di intervento sia tra i presenti qui in aula, sia tra i colleghi collegati da remoto. Considerato che non ci son richieste di intervento, e visto che, tra Camera e Senato, ci sono molte Commissioni convocate in questo momento, chiediamo la cortesia al Ministro – qualora dovessero pervenire domande in un secondo momento – di farci avere risposte scritte.

  MASSIMO GARAVAGLIA , Ministro del turismo. Grazie, presidente. Lascio anche per i colleghi una nota più dettagliata (vedi allegato 2) unitamente alle slide, per ulteriori elementi sulle materie oggetto dell'indagine odierna.

  PRESIDENTE . Perfetto. Se non ci sono domande, ringrazio ancora tutti, in particolare il Ministro per aver accettato l'invito e per aver partecipato a questo ciclo di audizioni. Grazie a tutti.
  Autorizzo la pubblicazione, in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna, della documentazione consegnata dal Ministro del turismo, Massimo Garavaglia (vedi allegati).
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.

Pag. 8  

ALLEGATO 1

Pag. 9 

Pag. 10 

Pag. 11 

Pag. 12 

Pag. 13 

Pag. 14 

Pag. 15 

Pag. 16 

Pag. 17 

Pag. 18 

Pag. 19 

Pag. 20 

Pag. 21 

ALLEGATO 2

Audizione del Ministro del Turismo, On. Massimo Garavaglia, del 9 febbraio 2022, presso la Commissione parlamentare bicamerale per la semplificazione.

  Signor Presidente,
  ringrazio i Senatori e gli Onorevoli Deputati per l'opportunità di questa audizione che mi consente di fornire un contributo all'indagine conoscitiva sulla semplificazione delle procedure amministrative connesse all'avvio e all'esercizio dell'attività di impresa.
  Il tema della semplificazione è divenuto centrale nei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione a partire dal 1990 con il varo della legge sul procedimento amministrativo 7 agosto 1990, n. 241, ove è stato affrontato per la prima volta in modo sistematico.
  Dalle ultime rilevazioni OCSE («Rapporto economico 2021») e dalle indagini periodiche della Commissione europea, emerge che la competitività dell'Italia risulta fortemente penalizzata:

   dall'eccessivo peso di procedure burocratiche complesse,
   dall'iper-regolamentazione
   da uno scarso livello di digitalizzazione della PA
   Per questi motivi, la semplificazione amministrativa è una priorità nazionale.

  Tanto più nell'attuale contesto socioeconomico condizionato dall'emergenza sanitaria da COVID-19, è indispensabile che i cittadini siano messi nelle condizioni di poter fare affidamento su procedure amministrative efficienti e snelle per l'avvio e l'esercizio delle attività economiche, in vista di un effettivo della produzione e della crescita.

  In considerazione del tema dell'audizione odierna, reputo opportuno:
  fare cenno, in primo luogo dell'Agenda per la semplificazione (DL n. 76/2020 Semplificazioni, convertito dalla legge n. 120/2020), recante le linee di indirizzo per la semplificazione ed il relativo programma di interventi per il triennio 2020-2023 – condivisi tra Stato, regioni, province, autonomie locali – per la ripresa a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;
  tra le varie linee di intervento in Agenda, un ruolo cruciale è riservato alla digitalizzazione, prerequisito essenziale per migliorare l'accesso alle procedure amministrative e per garantirne una gestione efficace ed efficiente.

  Proprio la digitalizzazione, intesa come volano della semplificazione amministrativa, è al centro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
  La Missione 1 del PNRR («Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo»), è dedicata alla transizione digitale e alla modernizzazione dell'amministrazione;
  a tale Missione sono stati assegnati complessivi 2,4 miliardi di euro ai progetti d'investimento in materia di turismo, volti ad innalzare la Pag. 22 capacità competitiva delle imprese e a promuovere un'offerta turistica basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi;
  in un'ottica di semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative, 114 milioni di euro sono destinati alla creazione di un Hub digitale (Turismo 4.0 – Digital Tourism Hub) finalizzato alla creazione di un ecosistema turistico, di aggregazione e valorizzazione dell'offerta, composto da operatori turistici, imprese, stakeholders istituzionali, capace di supportare le scelte del turista nella pianificazione della destinazione e del viaggio;
  gli Uffici del Ministero hanno già avviato la procedura di consultazione pubblica(1)  per definir gli standard e le tecnologie che i soggetti interessati dovranno adottare per rendere i propri sistemi informatici interoperabili, al fine di consentire l'efficace interscambio di informazioni;
  inoltre, si prevede, entro l'estate del 2022 il rilascio della nuova versione del portale Italia.it, che si evolverà ulteriormente per:
  consentire l'ampliamento del portafoglio servizi per il turista e gli operatori del settore;
  creare un'interfaccia semplice e intuitiva con nuovi contenuti tematici;
  valorizzare il patrimonio turistico italiano e modelli di intelligenza artificiale per guidare i flussi turistici.
  sempre nell'ambito del PNRR, il decreto-legge n. 152/2021, convertito dalla legge n. 233/2021, ha introdotto importanti misure a sostegno del settore turistico che incentivano la digitalizzazione delle imprese del settore, mediante agevolazioni aventi ad oggetto crediti d'imposta, contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati;
  per dare tempestiva attuazione delle menzionate misure, il 23 e il 24 dicembre scorso sono stati pubblicati sul sito istituzionale del mio Ministero tre provvedimenti:
  l'avviso recante le modalità applicative per l'erogazione, in favore di imprese turistiche, di contributi a fondo perduto (fino a 100.000,00 euro) e crediti d'imposta (fino all'80 per cento delle spese sostenute) per riguardanti, tra l'altro, interventi per la digitalizzazione (art. 1 DL 152/2021);
  il decreto che riconosce un credito di imposta alle agenzie di viaggio e ai tour operator fino al 50 per cento dei costi sostenuti per investimenti e attività di sviluppo digitale, di importo fino a 25.000 euro (art. 4 DL 152/2021);
  il decreto recante le modalità applicative per l'erogazione di complessivi 180 mln di euro, alle imprese del comparto turistico, in forma di contributi diretti per interventi vari, tra i quali quelli di innovazione digitale, e di finanziamenti agevolati di durata fino a quindici anni (art. 3 DL 152/2021);
  sempre nell'ottica della semplificazione, il Ministero del turismo, ai sensi dell'articolo 1, comma 8, del DL n. 152 del 2021, in relazione al contributo a fondo perduto e al credito d'imposta sopra indicati, comunicherà con modalità telematiche con l'Agenzia delle entrate, Pag. 23 trasmettendo l'elenco delle imprese ammesse a fruire delle agevolazioni e gli importi spettanti agli operatori economici, nonché le eventuali variazioni e revoche. Tale adempimento risulta di particolare importanza per assicurare l'efficacia dei controlli necessari per impedire l'erogazione indebita dei benefici previsti dall'articolo 1 del DL n. 152 del 2021 e garantire il raggiungimento delle finalità perseguite dal PNRR.

  Mi preme sottolineare che il Ministero del Turismo, sin dalla sua istituzione con DL n. 22/2021, ha sempre operato nell'ottica della semplificazione dei procedimenti amministrativi e dell'utilizzo di strumenti digitali a supporto dell'azione pubblica.
  A titolo esemplificativo, posso fare riferimento al decreto ministeriale n. 161/2021, da me sottoscritto il 29 settembre scorso, recante le modalità realizzative e di gestione della banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi, la quale raccoglie, con la collaborazione delle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano, le seguenti informazioni:

   la tipologia di alloggio;
   l'ubicazione;
   la capacità ricettiva;
   gli estremi dei titoli abilitativi;
   il soggetto che esercita l'attività ricettiva;
   il codice identificativo di ciascuna struttura.
   La banca dati in questione comporta significativi vantaggi in favore degli operatori del comparto turistico-recettivo e dei consumatori:
   semplifica e digitalizza l'interscambio informativo tra i soggetti titolari delle strutture e l'amministrazione,
   tutela i turisti e garantisce la trasparenza delle procedure.

  Un ulteriore strumento di semplificazione e razionalizzazione della normativa vigente, è costituito dalla riforma della disciplina delle guide turistiche.
  Tale riforma costituisce uno degli obiettivi PNRR assegnati al mio Ministero (misura M1C3 Riforma 4.4) ed è finalizzata a:

   garantire, nel rispetto delle competenze regionali ed in coerenza con la normativa comunitaria, la semplificazione e l'uniformità della disciplina delle guide turistiche;
   il conseguente superamento delle differenziazioni e delle disomogeneità derivanti dalle diversificate normative regionali attualmente vigenti;
   la qualificazione professionale degli appartenenti alla categoria.

  La riforma può essere realizzata con la collaborazione del Parlamento, presso il quale sono già stati presentati i disegni di legge di iniziativa parlamentare AS 1921 e AS 2087, aventi ad oggetto proprio la disciplina della professione di guida turistica, assegnati in sede redigente alla 10a Commissione del Senato della Repubblica, con la quale gli Uffici ministeriali stanno collaborando per elaborare un testo congiunto.

Pag. 24 

  Tutto ciò premesso, il Ministero del Turismo resta disponibile ad accogliere ogni eventuale suggerimento volto a rendere più efficace ed efficiente l'azione pubblica, nell'interesse sia dei protagonisti del settore del turismo, che della collettività.

(1) https://www.ministeroturismo.gov.it/tourism-digital-hub-avvio-consultazione-pubblica-linee-guida-interoperabilita/