XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause del disastro della nave «Moby Prince»

Resoconto stenografico



Seduta n. 16 di Martedì 1 marzo 2022

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Romano Andrea , Presidente ... 3 

Audizione di Rosetta Costa, vedova del componente dell'equipaggio del «Moby Prince» Antonio Rodi:
Romano Andrea , Presidente ... 3 
Costa Rosetta  ... 3 
Romano Andrea , Presidente ... 3 
Costa Rosetta  ... 3 
Romano Andrea , Presidente ... 4 
Costa Rosetta  ... 4 
Romano Andrea , Presidente ... 4 
Costa Rosetta  ... 4 
Romano Andrea , Presidente ... 4 
Costa Rosetta  ... 4 
Romano Andrea , Presidente ... 4 
Costa Rosetta  ... 4 
Romano Andrea , Presidente ... 4 
Costa Rosetta  ... 4 
Romano Andrea , Presidente ... 4 
Costa Rosetta  ... 4 
Romano Andrea , Presidente ... 4 
Costa Rosetta  ... 4 
Romano Andrea , Presidente ... 4 
Costa Rosetta  ... 4 
Romano Andrea , Presidente ... 4 
Costa Rosetta  ... 4 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Costa Rosetta  ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Costa Rosetta  ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Costa Rosetta  ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Costa Rosetta  ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Costa Rosetta  ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Deidda Salvatore (FDI)  ... 5 
Costa Rosetta  ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Costa Rosetta  ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Costa Rosetta  ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Costa Rosetta  ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Costa Rosetta  ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Potenti Manfredi (LEGA)  ... 5 
Costa Rosetta  ... 5 
Potenti Manfredi (LEGA)  ... 5 
Costa Rosetta  ... 5 
Romano Andrea , Presidente ... 5 
Costa Rosetta  ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 6 
Costa Rosetta  ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 6 
Costa Rosetta  ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 6 
Costa Rosetta  ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 6 
Costa Rosetta  ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 6 
Lapia Mara (Misto-CD)  ... 6 
Costa Rosetta  ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 6 
Costa Rosetta  ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 6 
Marino Bernardo (Misto)  ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 6 
Marino Bernardo (Misto)  ... 6 
Romano Andrea , Presidente ... 7

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ANDREA ROMANO

  La seduta comincia alle 20.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Buonasera ai colleghi e buonasera, signora. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche tramite l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso e la trasmissione via streaming sulla web-tv della Camera dei deputati. Come convenuto, i deputati componenti della Commissione che non siano presenti qui possono partecipare a questa seduta in videoconferenza.

Audizione di Rosetta Costa, vedova del componente dell'equipaggio del «Moby Prince» Antonio Rodi.

  PRESIDENTE. Oggi abbiamo all'ordine del giorno l'audizione della signora Rosetta Costa, che saluto, vedova di Antonio Rodi, che era un componente dell'equipaggio della Moby Prince. Ringrazio davvero la signora Rosetta Costa, intanto per la pazienza con cui ha atteso l'inizio dei nostri lavori, che si sono protratti fino a pochi minuti fa nell'aula della Camera dei deputati per la discussione e la votazione delle risoluzioni relative alla guerra in Ucraina. La ringrazio per essere stata disponibile a questa audizione.
  Ricordo ai colleghi che la decisione di svolgere quest'audizione è stata presa in seguito a una comunicazione che il signor Francesco Rodi, figlio della signora Rosetta Costa, ha inviato al sottoscritto come presidente della Commissione. In quella comunicazione, il signor Francesco Rodi ci preannunciava che la signora Rosetta Costa, sua madre, aveva intenzione di comunicare qualcosa alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul disastro della Moby Prince.
  L'audizione si svolge in forma libera e di essa sarà redatto un resoconto stenografico. Avverto che, considerate le modalità di svolgimento della seduta, qualora l'audita dovesse ritenere che taluni argomenti sui quali intende riferire richiedano di essere assoggettati a un regime di segretezza, la Commissione valuterà le modalità più opportune per consentirle di farlo. Quindi, signora, se lei ritenesse, nel corso di questo nostro incontro, che alcune questioni di cui ci vuole parlare devono rimanere tra di noi – anche se, naturalmente, saranno messe a verbale – spegneremo la trasmissione via web che è attualmente in corso; ce lo deve segnalare lei.
  Se i colleghi sono d'accordo, comincerei questa nostra audizione chiedendo alla signora Rosetta Costa cosa intende comunicare a questa Commissione parlamentare d'inchiesta, come preannunciato da suo figlio.

  ROSETTA COSTA. Siccome non sono mai stata chiamata a dire qualcosa, io volevo solo dire quello che mi raccontava mio marito, nient'altro. Se mi volete fare delle domande, io vi posso rispondere.

  PRESIDENTE. La prima domanda gliela faccio io. Si ricorda cosa le disse suo marito prima della tragedia, relativamente alla nave Moby Prince e al suo stato di funzionamento? C'era qualche notizia che suo marito le diede, prima della tragedia, relativamente allo «stato di salute» della nave, se così possiamo dire?

  ROSETTA COSTA. Mio marito era marittimo da quando era ragazzo, lavorava Pag. 4anche con il papà, che era anche un marittimo. Poi ha lavorato per tanti anni e dopo è stato fermo un periodo, per cinque anni, perché è successo qualcosa a bordo; l'armatore gli aveva detto che aveva molta fiducia in lui e ha messo a terra tutto l'equipaggio. Poi un nostro amico gli ha trovato questa opportunità di rientrare di nuovo a bordo, sulla Moby. Nel primo viaggio è andato tutto bene; al rientro ha detto che avevano avuto dei problemi non mi ricordo bene se con il motore o con l'elica, questo non glielo posso assicurare. Siccome noi avevamo la comunione della bambina, mio marito doveva scendere. Disse: «Il comandante non mi ha lasciato, scendo la prossima volta». La sera in cui è successa la disgrazia, mi telefonò. Io ero andata in campagna da mia madre- Chiamò in casa di sua madre, che gli disse: «No, Antonio, Rosetta è andata dalla mamma, chiama là». Chiuse con la mamma e riprovò a chiamare mia madre, però io nel frattempo mi ero spostata. Al rientro a casa, mi richiamò di nuovo e mi disse: «Sposta la comunione perché il comandante non mi fa scendere; dice che mi farà scendere la prossima volta, perché il traghetto si deve fermare in quanto dobbiamo fare dei lavori, perché non andava bene».

  PRESIDENTE. Questo colloquio con suo marito si tenne il 9 aprile, il giorno prima della tragedia?

  ROSETTA COSTA. No, proprio la sera dell'incidente.

  PRESIDENTE. Quindi, la sera del 10 aprile del 1991 suo marito la chiama e le dice – mi corregga se ho capito male – che la comunione di sua figlia avrebbe dovuto essere spostata.

  ROSETTA COSTA. Sì.

  PRESIDENTE. Perché la nave non sarebbe partita e il comandante aveva chiesto a suo marito di rimanere a bordo proprio perché la nave non sarebbe ripartita.

  ROSETTA COSTA. Lo avrebbe fatto scendere la prossima volta, perché la nave l'avrebbero fatta fermare per i lavori che dovevano fare.

  PRESIDENTE. Ricorda dettagli – se suo marito gliene disse qualcuno – relativamente a quale tipo di problemi aveva la Moby Prince?

  ROSETTA COSTA. A un'elica o al motore; non ne posso essere sicura, perché sono passati ormai tanti anni.

  PRESIDENTE. Altre cose che vuole aggiungere relativamente a questo colloquio?

  ROSETTA COSTA. Posso dire soltanto che, da quello che ho visto, si poteva fare qualcosa di più nel caso dell'incidente. Perché si vedeva benissimo – quando hanno fatto vedere quei video – che mio marito ancora era vivo, sulla nave, la mattina dopo l'incidente.

  PRESIDENTE. Si riferisce ai soccorsi, immagino. Certo, sono d'accordo, signora.
  Se i colleghi me lo consentono, vorrei fare altre domande, naturalmente poi i commissari potranno intervenire. Lei è stata mai ascoltata dalla magistratura in questi trent'anni?

  ROSETTA COSTA. A ottobre, a Livorno... No, a Firenze.

  PRESIDENTE. Mi scusi, nell'ottobre di quale anno?

  ROSETTA COSTA. L'anno passato.

  PRESIDENTE. Ottobre del 2021?

  ROSETTA COSTA. Sì.

  PRESIDENTE. Chi ha incontrato a Firenze?

  ROSETTA COSTA. Il procuratore, però non mi ricordo il nome, se non vado errato è Squillace.

Pag. 5

  PRESIDENTE. Il procuratore capo di Livorno, Squillace.

  ROSETTA COSTA. Sì.

  PRESIDENTE. Quindi è stata formalmente interrogata dal procuratore di Livorno?

  ROSETTA COSTA. Sì.

  PRESIDENTE. E negli anni precedenti non era mai stata audita?

  ROSETTA COSTA. Mai.

  PRESIDENTE. Negli anni successivi alla tragedia o alla vigilia della tragedia – ma in particolare negli anni successivi – lei ha mai avuto interlocuzioni o incontri con l'armatore della Moby Prince? E, in particolare, con chi?

  ROSETTA COSTA. Mai. Soltanto la lettera di condoglianze e basta.

  PRESIDENTE. Non è mai stata contattata da nessuno a nome della Moby, della Nav.Ar.Ma.?

  ROSETTA COSTA. No.

  PRESIDENTE. Io avrei finito. I colleghi hanno altre domande? Prego, onorevole Deidda.

  SALVATORE DEIDDA. Prima di tutto, grazie, signora – e ringrazi anche suo figlio – per la disponibilità a offrire la sua testimonianza a questa Commissione. Come ha detto, lei non è mai stata contattata dalle compagnie. Voi avete provato, subito dopo, a contattare qualcuno (magistratura, forze dell'ordine, compagnie) per dire: «Mio marito era lì e nessuno l'ha soccorso»? Qualcuno vi ha offerto aiuto o avete trovato sempre porte chiuse e menefreghismo?

  ROSETTA COSTA. Sempre porte chiuse e menefreghismo, al cento per cento.

  PRESIDENTE. Una domanda in più, signora: lei si è costituita parte civile nel procedimento giudiziario?

  ROSETTA COSTA. Lo ha fatto Francesco, mi sembra.

  PRESIDENTE. Suo figlio?

  ROSETTA COSTA. Sì.

  PRESIDENTE. Anche a nome suo? Suo figlio si è costituito parte civile come famiglia, intendo?

  ROSETTA COSTA. Sì, come... me e altri tre fratelli.

  PRESIDENTE. Quindi, lei ha partecipato in qualche forma, come parte civile, a gradi processuali?

  ROSETTA COSTA. No.

  PRESIDENTE. Non che lei ricordi. Altre domande dei colleghi deputati?

  MANFREDI POTENTI. Sarò molto veloce. Vorrei solo sapere, signora, se ricorda qualche racconto da parte di suo marito, qualcosa di particolare che possa afferire a modalità di lavoro interne, particolari o situazioni che possono averle magari destato curiosità rispetto al normale impiego all'interno della nave, qualcosa di particolare che possa esserle rimasto impresso.

  ROSETTA COSTA. In questa qui no, ma in quella precedente, in cui è stato fermo a terra, sì.

  MANFREDI POTENTI. Intendevo riguardo al Moby Prince, ovviamente.

  ROSETTA COSTA. No.

  PRESIDENTE. Prima di dare la parola alla collega Lapia, una domanda che mi era sfuggita, anzi due. La prima: ha avuto mai proposte risarcitorie da parte dell'armatore?

Pag. 6

  ROSETTA COSTA. L'armatore ci ha risarcito subito con quello che hanno fatto, subito... neanche dopo un anno. Ma da lui... mai sentito.

  PRESIDENTE. Quindi c'è stato un risarcimento da parte dell'armatore, quello che avvenne immediatamente dopo la sciagura, e successivamente non ci sono...

  ROSETTA COSTA. No.

  PRESIDENTE. Quindi lei non ha mai avuto contatti con Vincenzo Onorato, per esempio?

  ROSETTA COSTA. No.

  PRESIDENTE. Né contatti personali, né contatti attraverso avvocati?

  ROSETTA COSTA. No, mai. Adesso no, però quando è successo prima, una volta l'avevo chiamato per chiedere se potesse di nuovo far rientrare mio marito a lavorare, perché non riusciva a fare altri lavori.

  PRESIDENTE. No, mi riferisco, naturalmente, al periodo successivo alla tragedia.

  ROSETTA COSTA. No, mai.

  PRESIDENTE. La parola all'onorevole Lapia.

  MARA LAPIA(in videocollegamento). Grazie, presidente. Signora, la ringrazio per la disponibilità che ha dato alla nostra Commissione. Penso che sia sempre molto difficile per lei ricordare dei momenti così brutti. Le chiedo di prestarmi attenzione, per delle domande che le vorrei porre. L'ultima domanda che le ha fatto il presidente era una di quella che le avrei fatto io; le chiederei nuovamente di cercare di ricordare se ha avuto dei contatti con l'armatore Onorato, sarebbe molto importante.
  Un'altra domanda è questa: lei ricorda se è stata fatta un'autopsia, in particolar modo su suo marito, dato che risulta essere la persona deceduta probabilmente per ultima? E in questo caso ricorda, per quanto riguarda il nesso di causalità, se risultava l'inalazione di ossido di carbonio? Questo è importante. Se lei non ricorda che sia stata richiesta da voi familiari, rammenta se magari tramite l'associazione, carteggi oppure notizie che le siano pervenute, ha qualche notizia in merito a queste informazioni? Sarebbe molto importante capire questo, se ci sono stati dei rilievi tecnici di cui lei è venuta a conoscenza per quanto riguardava il corpo senza vita del suo defunto marito.

  ROSETTA COSTA. Che siano stati fatti degli esami, mai. Mi ricordo soltanto che il dottore, quando sono andata a riconoscere mio marito, ci ha fatto portare delle lastre che avevamo a casa per le ossa, per il viso e tutto il resto. Siccome mio marito aveva i denti un pochino più larghi davanti, si riconosceva benissimo. Nient'altro.

  PRESIDENTE. Se non ci sono altre domande da parte dei commissari concludiamo l'audizione, ringraziando di nuovo la signora per la pazienza e il tempo che ha trovato per incontrarci.

  ROSETTA COSTA. Grazie a voi.

  PRESIDENTE. Naturalmente siamo a disposizione, se successivamente avesse altre cose da raccontarci siamo qui. Grazie.

  BERNARDO MARINO. Posso intervenire sull'ordine dei lavori?

  PRESIDENTE. Prego.

  BERNARDO MARINO. Per esprimere il mio personale sdegno per il gesto vandalico che ha riguardato il monumento alle vittime della tragedia, a Livorno, perché rimanga agli atti, e anche per chiedere se possiamo valutare la possibilità di fare un comunicato stampa, come Commissione, che rafforzi la posizione che lei ha già espresso oggi sulle agenzie. È una proposta che spero trovi d'accordo anche i colleghi.

Pag. 7

  PRESIDENTE. Onorevole Marino, la ringrazio di avere ricordato quanto è successo oggi a Livorno, quando il monumento alle vittime della Moby Prince è stato imbrattato. Personalmente – ma credo di interpretare anche l'opinione dei colleghi – sono totalmente d'accordo con lei. Quindi, ora procederemo a diffondere un comunicato di tutta la Commissione d'inchiesta, che esprima sdegno e riprovazione rispetto a quanto accaduto oggi. Grazie ancora, onorevole.
  Dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 20.55.