XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria

Resoconto stenografico



Seduta n. 7 di Mercoledì 16 giugno 2021

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Parolo Ugo , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA « DIGITALIZZAZIONE E INTEROPERABILITÀ DELLE BANCHE DATI FISCALI»

Audizione del presidente e dell'amministratore delegato della Società generale d'informatica – SOGEI Spa, Biagio Mazzotta e Andrea Quacivi.
Parolo Ugo , Presidente ... 3 
Mazzotta Biagio , presidente di SOGEI Spa ... 3 
Quacivi Andrea , amministratore delegato di SOGEI Spa ... 3 
Parolo Ugo , Presidente ... 13 
Giacometto Carlo (FI)  ... 13 
Cantone Carla (PD)  ... 14 
Fenu Emiliano  ... 14 
Parolo Ugo , Presidente ... 16 
Quacivi Andrea , amministratore delegato di SOGEI Spa ... 16 
Giacometto Carlo (FI)  ... 17 
Quacivi Andrea , amministratore delegato di SOGEI Spa ... 17 
Sbezzi Alessandra , direttore finanza pubblica di SOGEI Spa ... 17 
Verginelli Maurizio , direttore entrate, riscossione, GdF e DF di SOGEI Spa ... 17 
Fenu Emiliano  ... 17 
Verginelli Maurizio , direttore entrate, riscossione, GdF e DF di SOGEI Spa ... 18 
Parolo Ugo , Presidente ... 18

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
UGO PAROLO

  La seduta comincia alle 8.35

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso e la trasmissione in diretta streaming, con modalità sperimentale, sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del presidente e dell'amministratore delegato della Società generale d'informatica – SOGEI Spa, Biagio Mazzotta e Andrea Quacivi.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del presidente e dell'amministratore delegato della SOGEI – Società generale d'informatica Spa, Biagio Mazzotta e Andrea Quacivi, che saranno supportati dai dirigenti Alessandra Sbezzi, Fabrizio Rauso, Anna Scafuri e Maurizio Verginelli.
  La SOGEI è oggi chiamata a offrirci un aggiornamento rispetto allo stadio e alle prospettive di sviluppo delle proprie infrastrutture tecnologiche, anche con riferimento alla tecnologia cloud, fortemente perseguita dal PNRR. Nel quadro di quest'ultimo obiettivo gradiremmo conoscere se, fra le misure previste, vi siano anche forme di delocalizzazione delle infrastrutture hardware che tale tecnologia implica. Ciò in una prospettiva di efficienza e di interoperabilità dei sistemi, nonché di cybersicurezza, in considerazione dei rischi, intrinseci alla tecnologia digitale, di incidenti di varia natura come incendi, attacchi terroristici o di hacker.
  Ringrazio quindi per la loro disponibilità il dottor Biagio Mazzotta, il dottor Andrea Quacivi e i dirigenti SOGEI che li accompagnano, e cedo loro volentieri la parola. Prego, dottor Mazzotta.

  BIAGIO MAZZOTTA, presidente di SOGEI Spa. Grazie, presidente. Grazie dell'invito, sarò molto veloce. Già sono stato qui audito da voi la scorsa settimana, ritorno con piacere. Non ho nulla da aggiungere a quello che ho detto l'altra volta, lascerei la parola direttamente al dottor Andrea Quacivi per la relazione. Prego.

  ANDREA QUACIVI, amministratore delegato di SOGEI Spa. Grazie, presidente. Buongiorno. Rivolgo a questa autorevole Commissione un sentito ringraziamento per l'opportunità che mi viene offerta di rappresentare la visione e il ruolo dell'azienda nel percorso di digitalizzazione del Paese, nel quale la interoperabilità delle banche dati assume un aspetto di primaria strategicità.
  L'evoluzione della pubblica amministrazione e la digitalizzazione non possono prescindere da SOGEI, attore fondamentale con un ruolo centrale nell'ambito della trasformazione digitale italiana, grazie alle sue crescenti capacità e competenze ma anche per la solidità e affidabilità dimostrate negli anni e nelle continue sfide imposte dai processi di innovazione.
  In tale contesto, è opportuno ricordare che SOGEI è stata riconosciuta ex lege Polo Strategico Nazionale (articolo 33-septies della legge 17 dicembre 2012, n. 221, e articolo 35 del DL «Semplificazione» n. 76/2020) e che di fatto, ad oggi, è un cloud di Stato per domini, servizi e dati critici, di interesse Pag. 4strategico nazionale, oltre ad essere anche una infrastruttura informatica critica, che presumibilmente sarà inserita nel perimetro di sicurezza cibernetico e che eroga servizi pubblici essenziali.
  Stiamo lavorando per valorizzare tutte le potenzialità del cloud pubblico, che andrà ad aggiungersi alla nostra capacità produttiva. In maniera molto selettiva, sia sulla componente infrastrutturale sia su quella di piattaforma, intendiamo attivare delle collaborazioni con il più ampio numero possibile di fornitori, avvalendoci della capacità di innovazione e di sistema che i grandi ICT provider nazionali e globali possono offrirci garanzie sulla sovranità digitale.
  SOGEI sta potenziando e ampliando la propria infrastruttura tecnologica in termini di architetture hybrid cloud, convergenti e iperconvergenti – al fine di incrementarne la capacità elaborativa – architetture che consentiranno di erogare servizi sempre più efficaci. Siamo consapevoli che il ruolo attribuito alla società rappresenta una importante attestazione di valore e di capacità industriali e di sistema, qualificanti e distintive, che rafforzano il suo posizionamento nell'ambito dell'ICT pubblico.
  Sul ruolo strategico di SOGEI è opportuno evidenziare che nella recente audizione del Ragioniere generale dello Stato, dottor Mazzotta, si è dato conto della realizzazione di banche dati BDAP e OpenBDAP che, mi preme ricordare, sono state sviluppate con il supporto di SOGEI, così come il dottor Ruffini per l'Agenzia delle entrate che ha indicato, in tema di interoperabilità, anche la realizzazione dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e una serie di progetti sviluppati col principio once only per erogare servizi a cittadini e imprese fornendo una sola volta dati e informazioni, soluzioni anch'esse realizzate da SOGEI.
  A tale proposito ricordiamo che uno dei primi esempi di interoperabilità è stato realizzato proprio da SOGEI nell'ambito dello Sportello Unico Doganale realizzato per l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, attivo da luglio 2010, che di fatto obbliga le 18 amministrazioni interessate al processo di sdoganamento, a integrare i processi di competenza, di cui rimangono titolari, per offrire alle imprese una interfaccia unitaria (single window/one stop shop), che consente la digitalizzazione dell'intero processo di sdoganamento e una significativa riduzione degli obblighi in capo alle imprese. SOGEI continuerà a realizzare nuove piattaforme e applicazioni informatiche che consentiranno, direttamente o indirettamente, di rendere concreto il processo di interoperabilità delle banche dati e che andrò di seguito a descrivere.
  Attuali sviluppi delle banche dati fiscali. SOGEI, in qualità di partner tecnologico del Ministero dell'economia e delle finanze, gestisce il Sistema Informativo della Fiscalità (SIF), che contiene banche dati, applicazioni, servizi tecnologici e infrastrutture appositamente sviluppate e dedicate alle strutture operative – Agenzia delle entrate, Agenzia delle entrate Riscossione, Agenzia delle dogane, Agenzia del demanio, Dipartimento delle finanze e Guardia di finanza.
  Il patrimonio informativo gestito dall'Anagrafe Tributaria (AT) si compone di numerose banche dati di grandi dimensioni, caratterizzate da rapidi cambiamenti. In particolare, le principali informazioni fiscali, gestite per conto dell'Agenzia delle entrate, fornite direttamente dai contribuenti o dai loro intermediari, riguardano: anagrafica fiscale dei contribuenti – persone fisiche e partite IVA; informazioni reddituali – dichiarative, riscossione, rimborsi, accertamento e contenzioso; informazioni catastali censuario – terreni, fabbricati e planimetrie delle unità immobiliari; informazioni cartografia catastale – fogli di mappa in formato vettoriale e ortofoto; informazioni sulla pubblicità immobiliare – formalità ipotecarie: compravendite, iscrizione di ipoteche; archivio nazionale dei numeri civici e dello Stradario (ANNCSU); informazioni su atti soggetti a registrazione – compravendite, locazioni, successioni; informazioni sulla fatturazione elettronica – B2B, B2C e B2G; informazioni sui corrispettivi IVA – giornalieri e puntuali (documenti commerciali); crediti d'imposta – superbonus, fitti, sanificazione; Pag. 5 informazioni acquisite da terzi sui contribuenti per l'accertamento – utenze, veicoli, rapporti finanziari; dati di provenienza estera – tax ruling report (DAC3), country by country report (DAC4), meccanismi transfrontalieri (DAC6).
  Come noto, il patrimonio informativo fiscale è stato integrato anche con le istanze a fondo perduto per le partite IVA e, in particolare, con quanto previsto dal DL 34/2020 (decreto-legge «Rilancio») e dal DL 41/2021 (decreto-legge «sostegni») e DL 73/2021 (decreto-legge «sostegni-bis») emanati nei mesi scorsi. Da giugno 2020 al 31 maggio 2021 sono state pagate 5,2 milioni di istanze per un importo di 15,4 miliardi di euro.
  Una citazione particolare è necessaria per l'Anagrafe immobiliare Integrata (AII) che, come ricordato dal direttore dell'Agenzia delle entrate, dottor Ruffini, nella sua recente audizione, risponde all'esigenza di costituire un'unica fonte informativa e di avere un sistema all'avanguardia per la gestione degli immobili (Sistema Integrato del territorio – SIT), affiancato da una anagrafe dei soggetti titolari di diritti reali (Anagrafe dei Titolari – AdT). Stiamo parlando di un sistema complesso che gestisce oltre 75 milioni di unità immobiliari e di quasi 86 milioni di particelle terreni, con 9,5 milioni di soggetti persone fisiche e 1,5 milioni di altri soggetti titolari di immobili.
  La crescente domanda dei cittadini di avere la disponibilità di servizi digitali ha avuto come ricaduta la richiesta delle PA di avere a disposizione informazioni fiscali utili alla verifica dell'utente e del suo stato patrimoniale. Sulla base di queste richieste sono stati realizzati, in accordo con l'Agenzia delle entrate, una serie di servizi standard di cooperazione informatica riassunti in un apposito catalogo. I servizi sono stati resi disponibili, come ho già detto, in linea con il principio once only: l'amministrazione non richiede al cittadino o all'impresa le informazioni di cui è già in possesso – consentendo alle PA di accedere ai dati ai fini dell'acquisizione d'ufficio e ai controlli sulle autocertificazioni. La fruizione dei servizi è effettuata nel rispetto delle disposizioni normative di sicurezza e privacy che legittimano l'accesso da parte del soggetto richiedente.
  Le PA e gli enti, sia nazionali che locali, possono usufruire gratuitamente dei servizi realizzati attraverso un iter di convenzionamento; è stata, infatti, realizzata e resa disponibile una apposita applicazione che consente di effettuare la richiesta di accreditamento, l'avvio e la gestione del convenzionamento (richiesta/rinnovo). Sono interessate sia le amministrazioni centrali (ministeri, agenzie) e gli enti nazionali (Banca d'Italia, Unioncamere, etc.) che le amministrazioni ed enti locali (a titolo di esempio: regioni, comuni, università, ASL, CAAF, etc.).
  La disponibilità delle banche dati fiscali ha permesso negli anni di realizzare vari servizi che sono classificati per tipologia di dato fornito: servizi anagrafici, che permettono la verifica dei dati con la restituzione delle informazioni relative all'identità e alle principali caratteristiche a cui è assegnato il codice fiscale o la partita IVA; servizi demografici, servizio riservato ai soli Comuni per l'allineamento delle anagrafiche comunali con l'Anagrafe Tributaria; servizi sistema tessera sanitaria, servizi anagrafici specifici per il rilascio e la gestione della tessera sanitaria; servizi reddituali, che restituiscono le informazioni provenienti dalle dichiarazioni dei redditi e sono ulteriormente suddivise in servizi reddituali sintetici, analitici ed evoluti (restituiscono informazioni reddituali elaborate); servizi su atti registrati, informazioni per talune tipologie di atto su atti registrati a partire dal 1986; servizi sui rimborsi, informazioni relative ai rimborsi scaturiti da dichiarazioni ed istanze presentate dal contribuente; servizi di riscossione, permettono l'interrogazione dei versamenti effettuati con l'utilizzo del modello F24 e del modello F24 di competenza dell'ente.
  Nell'ambito dei servizi esposti per il cittadino, sono stati realizzati per l'Agenzia delle entrate diversi servizi con licenza aperta: Web Map Service, è un servizio che permette di consultare in maniera libera e gratuita (è disponibile con licenza CC-BY 4.0.) le informazioni presenti al catasto per ciò che riguarda fabbricati, particelle, strade Pag. 6e acque. Il servizio è utilizzato con una media di 13 milioni di richieste al giorno e picchi che hanno sfiorato i 40 milioni di richieste al giorno; Geoportale Cartografico, permette a tutti i cittadini l'accesso libero alla consultazione della cartografia catastale, attraverso la ricerca e la visualizzazione dinamica delle particelle presenti nella cartografia catastale, tenute costantemente aggiornate, in modalità automatica, tramite gli atti tecnici predisposti e trasmessi telematicamente dai professionisti abilitati. Il servizio copre l'intero territorio nazionale, ad eccezione dei territori nei quali il catasto è gestito, per delega dello Stato, dalle Province Autonome di Trento e di Bolzano. Questo servizio, che non necessita di software specifici per navigare la mappa catastale, serve mediamente 1,5 milioni di richieste al giorno con una percentuale di risposte entro i 3 secondi del 99.99%; Punti Fiduciali, il servizio permette l'interrogazione e il prelievo delle schede monografiche dei punti fiduciali (Mon) già acquisite dall'archivio informatizzato. Le modalità di ricerca prevedono la selezione della singola scheda tramite elementi di individuazione (Provincia, Comune e foglio). L'archivio viene aggiornato con cadenza giornaliera; Dati OMI, il servizio «Forniture dati OMI» consente il download gratuito delle quotazioni immobiliari, dei perimetri delle zone OMI e dei volumi di compravendita (dettaglio comunale) dell'Osservatorio del mercato immobiliare ed è destinato agli utenti registrati a Fisconline ed Entratel. Questo servizio serve mediamente 300 mila richieste al giorno.
  I servizi realizzati possono essere fruiti, a seconda dello scopo dell'ente, in vari modi. In particolare, i servizi sono consultabili per l'interrogazione puntuale e, in tal caso, il servizio viene erogato attraverso la piattaforma Siatel 2.0 – Punto Fisco e attraverso la piattaforma SISTER/Portale dei Comuni per i dati catastali e di pubblicità immobiliare. I servizi possono inoltre essere utilizzati anche in cooperazione applicativa, attraverso l'interazione tra il sistema dell'Agenzia delle entrate e quello dell'ente convenzionato, con lo scopo di consentire alle procedure predisposte dall'ente di richiamare lo specifico servizio. Sono stati realizzati, infine, servizi che consentono lo scambio di flussi massivi tra sistemi informativi e il trasferimento avviene in modalità trasferimento file o attraverso interfaccia web.
  L'infrastruttura realizzata per la fruizione dei servizi da parte della PA e degli enti convenzionati ha permesso di erogare annualmente 140 milioni di verifiche anagrafiche in cooperazione applicativa, 650 milioni di verifiche anagrafiche e 367 milioni di forniture reddituali in modalità massiva, e circa 3,5 milioni di accessi per le consultazioni al portale Siatel-Punto Fisco e 93 milioni di accessi alla piattaforma SISTER/Portale dei Comuni.
  Quali sono le ulteriori banche dati strategiche in materia di interoperabilità. SOGEI è impegnata, per conto del Ministero dell'interno, nella realizzazione dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), progetto dell'Agenda Digitale Italiana che rappresenta il tassello principale di una complessa revisione dei sistemi informativi della pubblica amministrazione.
  ANPR contiene i dati dei cittadini residenti in più di 7.500 Comuni e rappresenta il riferimento unico per la pubblica amministrazione, le società partecipate e i gestori di servizi pubblici, configurandosi come una piattaforma abilitante che consente di costruire reti di servizi assicurando l'interoperabilità con le altre banche dati della pubblica amministrazione.
  In tale contesto, dal mese di luglio sarà disponibile la piattaforma informatica «Accordi di fruizione», realizzata sulla base di un progetto condiviso con il Dipartimento per la trasformazione digitale e con l'Agenzia per l'Italia digitale, sul quale l'Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha espresso il proprio parere favorevole.
  La piattaforma è stata progettata con l'intento di standardizzare e semplificare sia il flusso attraverso il quale si giunge alla sottoscrizione di un accordo di fruizione sia le modalità di accesso ai dati di ANPR.
  La nuova piattaforma gestisce: il flusso completo attraverso il quale si giunge alla Pag. 7sottoscrizione di un accordo di fruizione con il Ministero dell'interno e l'associazione ad esso dei «casi d'uso», necessari all'Ente/PA per svolgere i propri compiti istituzionali; il download delle interfacce per l'invocazione dei servizi che consentono l'accesso ai dati di ANPR limitatamente ai dati previsti nei casi d'uso associati al proprio accordo di fruizione.
  La gestione degli «accordi di fruizione» si basa su una procedura completamente automatica che permette: alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi di indicare, attraverso la selezione dei «casi d'uso» di interesse, il loro bisogno informativo necessario alla realizzazione dei propri compiti istituzionali, preservando il principio di minimizzazione all'accesso; al Ministero dell'interno di ridurre lo sforzo necessario per la gestione delle richieste di accesso ad ANPR da parte delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi, poiché le richieste faranno riferimento a casi d'uso già approvati consentendo l'automatizzazione dell'istruttoria in carico al Ministero dell'interno.
  I servizi resi disponibili dalla piattaforma alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi, per perfezionare un «accordo di fruizione», sono: servizio di accreditamento alla piattaforma, per inoltrare una richiesta di adesione; servizio di gestione delle utenze, per censire i soggetti dell'ente che opereranno sulla piattaforma; servizio di gestione dell'accordo, per configurare il modello di «accordo di fruizione» da sottoscrivere e sottomettere automaticamente al Ministero dell'interno per la sottoscrizione; servizio di gestione dei casi d'uso, per associare all'«Accordo di fruizione» i casi d'uso di interesse specificando l'ambito di applicazione e la finalità del trattamento.
  All'interno della piattaforma sono elencati i casi d'uso approvati dal Ministero per una determinata categoria di enti fruitori e, per ogni caso d'uso, sono specificati: i presupposti normativi che abilitano gli enti fruitori all'utilizzo di specifiche informazioni presenti su ANPR; le categorie di enti fruitori che possono utilizzarlo; i dati anagrafici forniti dal sistema ANPR (output) a valle di una particolare richiesta (input) formulata dall'ente fruitore.
  Gli stessi enti, successivamente alla sottoscrizione dell'accordo, selezionano e attivano uno o più casi d'uso e possono proporne di nuovi, nel caso quelli disponibili sulla piattaforma non soddisfino le esigenze informative, sottoponendoli all'approvazione del Ministero dell'interno.
  Alla piattaforma potranno accedere le pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi presenti nell'elenco pubblico (IPA), gestito dall'AGID, contenente i domicili digitali da utilizzare per le comunicazioni e per lo scambio di informazioni e per l'invio di documenti validi a tutti gli effetti di legge tra le pubbliche amministrazioni, i gestori di pubblici servizi e i privati (comma 3 dell'articolo 6-ter del CAD). Sulla base di tali evidenze è possibile affermare che il numero di accordi di fruizione – ad oggi registrati nell'IPA – che il Ministero dell'interno dovrà gestire è pari a 22.790.
  Con l'articolo 30, comma 1, lettera a), del decreto-legge n. 76 del 16 luglio 2020, il legislatore ha disposto la modifica dell'articolo 62, comma 3, del decreto legislativo n. 82 del 2005, rafforzando ulteriormente il ruolo centrale della banca dati ANPR. Questa, presidente, secondo me, è la novità più importante perché diventerà l'elemento principale dell'interoperabilità del Paese. In particolare, l'ANPR attribuisce a ciascun cittadino un codice identificativo univoco per garantire la circolarità dei dati anagrafici e l'interoperabilità con le altre banche dati delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici.
  L'ID ANPR è un dato personale che identifica il cittadino ed agevola l'interoperabilità di un numero rilevante di banche dati sulla base di una ricerca non nominativa. A tendere, tutte le pubbliche amministrazioni dovranno identificare i cittadini, nelle proprie banche dati, esclusivamente mediante l'ID ANPR, superando di fatto l'utilizzo del codice fiscale ed eliminando la pluralità di codici attualmente in uso presso ciascuna pubblica amministrazione.
  L'ID ANPR è implementato mediante uno specifico algoritmo i cui requisiti sono Pag. 8stati individuati anche al fine di garantire i diritti e le libertà dell'interessato. Non sarà possibile infatti, partendo dall'identificativo, risalire ai dati del soggetto, come la data, il sesso e il comune di nascita, in quanto anonimizzato, il codice sarà univoco ed immutabile anche in caso di variazioni anagrafiche del soggetto.
  Oltre ad offrire servizi alle pubbliche amministrazioni, ANPR continua a rendere disponibili ai cittadini nuovi servizi. Sul portale ANPR, nell'area dedicata, i cittadini possono accedere dall'Italia e dall'estero ai seguenti servizi, previa autenticazione tramite CIE, CNS o SPID: visura anagrafica; rettifica dati; profilo, dove si possono modificare in modalità bidirezionale le proprie esperienze.
  In un'ottica di «citizen experience», che ha lo scopo di ridisegnare, semplificandolo, il modello di relazione tra cittadini e pubblica amministrazione, ANPR continuerà a rendere disponibili nuovi servizi rivolti alla semplificazione, mantenendo, comunque e sempre, alta l'attenzione alla qualità del servizio e al livello di «valore pubblico» che ad esso viene attribuito.
  I prossimi passi ci vedono impegnati nell'implementazione di nuovi servizi per il cittadino, come la possibilità di richiedere certificati anagrafici e cambio di residenza.
  Piattaforma nazionale per l'emissione, il rilascio e la verifica delle certificazioni verdi COVID-19 (EU Digital COVID Certificate) Nel corso degli ultimi mesi SOGEI ha realizzato, per conto del Ministero della salute e con la collaborazione del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero dell'innovazione e transizione digitale, la Piattaforma nazionale DGC ovvero il Sistema informativo nazionale per l'emissione, il rilascio e la verifica di certificazioni verdi Covid-19 (EU Digital COVID Certificate) interoperabili a livello nazionale ed europeo.
  Tale sistema, sviluppato attraverso l'infrastruttura Tessera sanitaria, è stato implementato in coerenza con la proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio su «Un quadro per il rilascio, la verifica e l'accettazione di certificati interoperabili relativi alla vaccinazione, ai test e alla guarigione per agevolare la libera circolazione durante la pandemia di Covid-19 (EU Digital COVID Certificate)», COM (2021) 130, presentata dalla Commissione europea in data 17 marzo 2021 e definitivamente approvata il 9 giugno scorso dal Parlamento europeo.
  Il regolamento, firmato ufficialmente in data 14 giugno 2021, entrerà in vigore il prossimo 1° luglio. La Piattaforma nazionale DGC svolge le seguenti funzioni: raccolta dati, attraverso il sistema Tessera sanitaria, degli esiti/referti dei test molecolari e antigenici e referti di guarigione, trasmessi dalle Regioni e Province autonome o direttamente da strutture sanitarie e medici; delle vaccinazioni trasmesse dall'Anagrafe Nazionale Vaccini (AVN) del Ministero della salute; generazione e conservazione delle certificazioni verdi COVID-19, dotate di un codice a barre bidimensionale (QR Code), al fine di facilitare la lettura da parte dell'applicazione di verifica, opportunamente firmato per garantirne l'autenticità e l'integrità; rilascio delle certificazioni verdi COVID-19, consentendo all'interessato di acquisirli in sicurezza attraverso diversi canali quali il front-end web dedicato www.dgc.gov.it, il fascicolo sanitario elettronico, l'App IMMUNI, l'App IO anche a breve, tramite codici univoci inviati ai dati di contatto forniti al momento della prestazione sanitaria.
  La certificazione verde COVID-19 può essere acquisita anche per il tramite di operatori sanitari autorizzati quali medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e farmacisti. L'utilizzo e verifica delle certificazioni verdi COVID-19 attraverso l'applicazione mobile, che si chiamerà «VerificaC19», che legge il QR code della certificazione verde COVID-19 e ne verifica l'autenticità e la validità, mostrando al verificatore esclusivamente il nome, cognome e data di nascita dell'interessato e l'esito della verifica.
  Piattaforma per la gestione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In attuazione di quanto stabilito dalla legge di bilancio 2021, SOGEI, per RGS, sta sviluppando il sistema informativo ReGiS, che avrà la finalità di supportare i processi per Pag. 9la gestione dei programmi cofinanziati dall'Unione europea e dei corrispondenti strumenti della programmazione nazionale, assicurando la tracciabilità e la trasparenza delle operazioni e l'efficiente scambio elettronico dei dati tra i diversi soggetti coinvolti nella governance del PNRR.
  ReGiS assolverà allo scopo di raccolta efficiente, efficace e tempestiva dei dati per il monitoraggio dell'attuazione delle attività e dei risultati, costituendo uno strumento applicativo unitario di supporto ai processi di programmazione, attuazione, monitoraggio, controllo e rendicontazione del PNRR.
  Ciascuna dimensione attuativa del PNRR sarà tracciata elettronicamente, in autonomia dalle amministrazioni responsabili, attraverso il corredo di tutte le informazioni di carattere anagrafico e di avanzamento delle attività lungo l'intero ciclo di vita delle iniziative.
  Il sistema, integrato con i sistemi della Commissione europea, consentirà la puntuale verifica di target e milestone, e fornirà supporto alle attività di controllo anche attraverso la codificazione e tracciatura dei progetti finanziati nell'ambito dei diversi strumenti pubblici nazionali ed europei, evitando eventuali rischi di doppio finanziamento.
  Il sistema assicurerà, inoltre, la disponibilità di dati di supporto per le attività di audit.
  Piattaforma integrata immobili pubblici. Il patrimonio immobiliare pubblico italiano rappresenta un unicum per pregio, valore e dimensioni. Due caratteristiche fondamentali di questo incredibile portafoglio sono l'elevatissima capillarità sul territorio e la quasi totalità di enti pubblici coinvolti.
  L'elevata frammentazione, unita ad una limitata incisività di un piano di azione comune, ha prodotto ad oggi risultati non sempre in linea con le aspettative istituzionali e le necessità del Paese. Partendo da questo spunto abbiamo proposto al Dipartimento del tesoro, che conduce annualmente il censimento dei beni immobili della PA, un nuovo modello di gestione degli immobili pubblici che pone al centro le differenti esigenze, sviluppando servizi per la condivisione delle informazioni, la partecipazione e la collaborazione, al fine di far emergere le opportunità del sistema a rete.
  Le linee principali del progetto rappresentano l'evoluzione delle esperienze consolidate negli anni con il Dipartimento del tesoro e l'Agenzia del demanio.
  La soluzione implementata realizza l'interoperabilità con: l'Agenzia delle entrate per servizi catastali; l'Agenzia del demanio per l'acquisizione degli immobili di proprietà dello Stato; Infoprovider privati per l'acquisizione di informazioni relative al territorio di ubicazione dell'immobile, al fine anche di costruire modelli per calcolare la potenzialità di un immobile di soddisfare uno specifico bisogno sociale; OpenCup per l'acquisizione delle informazioni relative agli investimenti pubblici sugli immobili per manutenzioni e ristrutturazioni, ampliamenti e/o demolizioni, adeguamento impiantistico, sismico, antincendio e normativo, efficientamento energetico.
  I benefici derivanti dallo sviluppo della soluzione sono quelli di incrementare e diffondere la conoscenza del patrimonio immobiliare pubblico, attraverso l'armonizzazione delle informazioni e la realizzazione della prima anagrafica unica del portafoglio dei beni della PA, stimolando la collaborazione tra gli attori coinvolti nella logica della condivisione delle informazioni.
  Il suddetto patrimonio informativo potrà contribuire all'avvio di iniziative volte alla realizzazione dei seguenti obiettivi: riqualificazione di aree in via di abbandono; rigenerazione e riutilizzo di immobili per finalità sociali; possibilità di individuare immobili strategici in caso di eventi emergenziali; incrementare la sicurezza dei cittadini operando una ricognizione e monitoraggio degli immobili ubicati in zone ad elevata fragilità sismica/idrogeologica; possibilità da parte dei cittadini di segnalare immobili abbandonati, richiedere informazioni e/o presentare proposte di riutilizzo.
  Il nuovo Modello di interoperabilità della PA (in breve ModIPA) è un tassello fondamentale nel più ampio scenario di digitalizzazione Pag. 10 dei servizi della pubblica amministrazione.
  Il ModIPA è coerente con il nuovo European Interoperability Framework (EIF), oggetto della Comunicazione COM 134 della Commissione europea del 23 marzo 2017, che traguarda l'obiettivo di assicurare l'interoperabilità nel contesto europeo e per l'attuazione del Mercato Unico Digitale.
  In sostanza, ci troviamo di fronte all'evoluzione del Sistema pubblico di cooperazione, ossia il framework di interoperabilità adottato, a livello applicativo, dalle PA dal lontano 2005. Le linee guida, e più in generale il ModIPA, completano quindi il processo di aggiornamento del Sistema pubblico di cooperazione.
  Con le ultime linee guida sull'interoperabilità tecnica pubblicate da AgID, la cui consultazione si è chiusa il 18 maggio scorso, è stata definita, standardizzata e messa in sicurezza la modalità di sviluppo delle Application Programming Interface (API) conformi agli standard consolidati in ambito europeo e già utilizzati in molti servizi della PA.
  Il ModIPA è in sostanza un layer, ossia uno strato di soluzioni software e tecnologie, che assicureranno l'interazione e lo scambio di informazioni senza vincoli sulle implementazioni, nel rispetto della sicurezza e del Regolamento europeo GDPR.
  Nell'ambito del ModIPA è prevista anche la realizzazione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) che, come previsto dall'articolo 34, comma 2, del DL 76/2020 sarà «gestita dalla Presidenza del Consiglio dei ministri costituita da un'infrastruttura tecnologica che renderà possibile l'interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici mediante l'accreditamento, l'identificazione e la gestione dei livelli di autorizzazione dei soggetti abilitati ad operare sulla stessa, nonché la raccolta e conservazione delle informazioni relative agli accessi e alle transazioni effettuate suo tramite».
  La PDND offrirà alle amministrazioni un catalogo centrale di «connettori automatici» alle API delle PA, che saranno quindi consultabili e accessibili tramite un servizio dedicato, in un contesto integralmente conforme alle leggi, evitando così al cittadino di dover fornire più volte la stessa informazione a diverse istituzioni.
  La realizzazione della PDND sarà accompagnata da un progetto finalizzato a garantire la piena partecipazione dell'Italia all'iniziativa europea del Single Digital Gateway, che consentirà l'armonizzazione tra tutti gli Stati membri e la completa digitalizzazione di un insieme di procedure/servizi di particolare rilevanza a livello europeo. Il connettore alla singola API dovrà essere integrato all'interno dei Life Events Service Ecosystems e Communities of Service, per consentire alle PA di assumere un approccio sistemico e fornire servizi digitali (e-service) come parte di service journeys che abbracciano più PA. L'obiettivo è quello di assicurare e mantenere la prospettiva della vita quotidiana degli utenti rispetto ad una interna basata su processi, gestione dei dati e strutture separate.
  Ultimo tassello, che completa lo scenario della digitalizzazione dei servizi, è rappresentato dai cosiddetti punti di contatto per i cittadini e le imprese attualmente rappresentati dai vari portali web e dalle Applicazioni native mobile delle PA, dallo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) e dal Punto di accesso telematico previsto dall'articolo 64-bis del Codice dell'amministrazione digitale (CAD) realizzato attraverso IO App dalla società PagoPA e definito dalle Linee guida per accesso telematico ai servizi della pubblica amministrazione, la cui consultazione pubblica si è conclusa il 3 giugno scorso.
  Il Punto di accesso telematico rappresenta un canale complementare agli altri canali digitali già utilizzati dai soggetti erogatori/PA. Esso non si sostituisce in alcun modo ai soggetti erogatori, che rimangono pertanto titolari dei dati in loro possesso, dei relativi trattamenti di dati personali e dell'erogazione dei relativi servizi, che restano nella loro disponibilità.
  L'implementazione di quanto sopra richiederà, a nostro avviso, la costituzione di tavoli di lavoro tra PA, AgID, MITD, PagoPA e SOGEI per affrontare le seguenti principali Pag. 11 tematiche: co-design, disegno degli e-services attraverso l'approccio Life Events Service Ecosystem; business, costruzione di un framework chiaro sulle tipologie di e-service da erogare attraverso IO App; sicurezza e privacy, analisi ed implementazioni di protocolli di sicurezza e data sovereignity, rapporto con i cloud provider e con il garante; accordo contrattuale e modello di servizio, declinazione ruoli, responsabilità, livelli di servizio e assistenza (h24*365) e definizione del modello di remunerazione.
  SOGEI darà la sua massima collaborazione e fornirà tutto il supporto necessario non appena saranno note e definite le ulteriori disposizioni normative regolamentari in materia di scambio dati e interoperabilità.
  Nelle precedenti audizioni, presidente, erano state poste varie domande. Noi le abbiamo ovviamente analizzate attentamente e ve ne forniamo le risposte. Di seguito si riporta, quindi, il riscontro ai quesiti posti a margine delle seguenti audizioni, nelle quali è stata fatta menzione della SOGEI.
  Audizione del 26 maggio 2021 di C. Carpentieri del CNA, Nervegna e Miceli di Confesercenti. 1. Deputato Carlo Giacometto: «Ieri ho potuto accedere alla mia precompilata, proprio a proposito di semplificazioni, di digitalizzazione e di interoperabilità delle banche dati, e ho constatato che nella precompilata, nel quadro degli oneri, quelle spese non erano già inserite. Allora uno si chiede se sarà possibile flaggarle e mandarle direttamente nella precompilata. Invece no, non si può fare. Questo è solo un esempio per dire che, quando si parla di questo tema, lo si affronta sempre in maniera teorica, che è diversa da quando ci si trova di fronte alla realtà. Un altro caso è quello della difficoltà che le regioni d'Italia, avendo dei sistemi informativi diversi uno dall'altro, hanno nel definire una modalità per cui la cosiddetta “seconda dose del vaccino” non possa essere fatta in un'altra regione rispetto a quella di residenza. Questa è una cosa che io trovo folle rispetto al fatto che le banche dati dei fascicoli sanitari elettronici di due regioni addirittura confinanti non dialoghino tra loro. Spero che poi, quando avremo SOGEI in audizione, glielo si possa anche chiedere. Ma la responsabilità, a mio giudizio, non è tanto di SOGEI alla fine della fiera, ma è anche delle stesse regioni, che dovrebbero immediatamente trovare un modo perché le banche dati dialoghino». 2. Cristiano Nervegna, responsabile dei sistemi informatici di Confesercenti: «Confesercenti è ormai un noto blockchain riconosciuto a livello mondiale. Abbiamo vinto da poco l'IBM Think 2021. Non capisco perché, ad esempio, SOGEI, che lavora molto sull'interoperabilità dei blockchain, non coinvolga un'organizzazione come la nostra sull'utilizzo di una tecnologia che sarebbe l'esemplificazione di quel dialogo e di quel passaggio di dati che è oggetto della nostra audizione di oggi. Mi sembra sostanzialmente che siano questi i concetti che in modo breve, spero chiaro, si possano comunicare dal lato Confesercenti. Ma, ripeto, il tema della semplificazione che sostituisce il controllo e, quindi, favorisce la vita delle imprese, è ciò di cui abbiamo tutti bisogno».
  Preciso che, con riferimento al quesito numero 1, la legge di bilancio 2017 ha disposto l'implementazione, da parte di SOGEI, dell'Indice nazionale di interoperabilità dei fascicoli sanitari elettronici, proprio per consentire lo scambio dei dati contenuti nei fascicoli tra le diverse regioni. Tale infrastruttura è perfettamente operante e, alla data, le singole regioni stanno effettuando i test di interoperabilità.
  Con riferimento al quesito numero 2, allo stato attuale il coinvolgimento di SOGEI su progetti blockchain ha riguardato l'adesione, nella fase iniziale, all'infrastruttura «Blockchain Service Infrastructure (IBSI)»; è previsto un ampliamento e un'apertura graduale a tutti gli stakeholders, che potranno creare valore attraverso il know-how e l'esperienza pregressa in tale contesto.
  Audizione del 9 giugno 2021 di Biagio Mazzotta, Ragioniere generale dello Stato. 3. Senatore Emiliano Fenu (M5S): «In Commissione finanze di Camera e Senato ci siamo occupati della riforma dell'Irpef e uno dei temi principali, che si tratta ormai Pag. 12da un po' di anni, è quello delle tax expenditures. Ogni anno si allega, credo alla NADEF, la Relazione sullo stato delle spese fiscali dello Stato: nell'epoca dell'algoritmo, quella in cui viviamo, le chiedo se è ancora accettabile che lo stesso Ministero dell'economia, e anche la Ragioneria, non riesca a censire nemmeno tutte le tax expenditures esistenti e si affidi addirittura a una Relazione che, per quanto ben fatta, è comunque realizzata da uomini, per il controllo di numeri? Perché si tratta di controllare numeri. Non sarà il caso, invece, di iniziare a trasferire tutte queste spese fiscali, quelle che rimangono, proprio per iniziare una strada di razionalizzazione, in un'unica banca dati, in modo tale da renderli fruibili nell'immediato e controllabili dal contribuente e monitorabili, in tempo reale, dalla stessa Amministrazione? Noi come Gruppo, ma questo è uscito anche sui quotidiani, abbiamo proposto ad esempio, su suggerimento degli auditi, di spostare la redistribuzione dal sistema tributario alla spesa diretta, i sussidi diretti, di pensare a un sistema di restituzione diretta di quelle che attualmente sono le detrazioni: quindi, se io eseguo una piccola spesa e pago con un mezzo tracciabile, ho la possibilità di vedere direttamente su una App la detrazione che mi verrà restituita all'inizio dell'anno successivo. Questo consentirebbe alla Ragioneria stessa di avere un controllo in tempo reale senza doverci appendere a queste Relazioni che ormai non legge più nessuno».
  Con riferimento al quesito numero 3, tenuto conto che il dottor Mazzotta ha correttamente replicato che tali aspetti sono di competenza dell'Agenzia delle entrate e della SOGEI, si precisa che normativamente la modifica di tale componente è di competenza dell'Agenzia delle entrate e che, da un punto di vista tecnico, tali dati potrebbero essere inseriti all'interno del portale della dichiarazione precompilata, così come avviene per le fatture B2C (dopo la richiesta di adesione). Il momento del pagamento è dissociato dall'invio delle informazioni, infatti i dati vengono forniti dai vari enti all'Agenzia delle entrate entro il mese di febbraio dell'anno successivo a quello di competenza della spesa e inseriti nel foglio informativo allegato alla dichiarazione precompilata.
  In conclusione, presidente, abbiamo approvato recentemente il nuovo Piano Industriale Triennale 2021-23, che traccia un'evoluzione significativa della nostra volontà di essere a supporto di amministrazioni, cittadini, professionisti e imprese.
  Mi permetta, presidente, di ringraziare tutti i colleghi di SOGEI, il mio management e in particolare il presidente, i consiglieri di amministrazione, del collegio sindacale e tutti gli organi di governo e di controllo che ci hanno consentito in questi anni di avere supporto e forza nella nostra azione.
  Non lo troverà scritto nella relazione, consideri che negli ultimi tre anni abbiamo incrementato i nostri servizi e, quindi, il fatturato espresso per i servizi resi, di 100 milioni, quindi siamo passati da 526 milioni di fatturato a 626 milioni sul bilancio approvato al 31 dicembre 2020. Arriveremo a fine anno a 2450 dipendenti e nel biennio 2020/2021 assumiamo circa 480 persone, anche se ci sono richieste per ulteriori 100.
  Abbiamo ampliato, come sapete, il sostegno a ulteriori clienti, grazie ovviamente al nostro azionista che ce l'ha consentito e stiamo supportando oggi la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero dell'ambiente e della transizione ecologica, il Ministero dell'istruzione, l'Avvocatura e nei prossimi giorni ci apprestiamo a supportare anche il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile e la Guardia costiera.
  Vogliamo confermare e rafforzare l'impegno della digital innovation per fare evolvere le capacità e gli asset tecnologici della società e garantire un'infrastruttura che può essere ingaggiata per prodotto e per servizio, anche in ottica cloud, rispettando e garantendo sempre tutti i paradigmi di sicurezza e le sensibilità necessarie nel trattamento dei dati dei clienti.
  L'impegno di SOGEI andrà anche nella direzione della scalabilità dei servizi, per renderli eseguibili con rinnovate logiche di industrializzazione e con l'obiettivo di mettere Pag. 13 a disposizione le nostre soluzioni in maniera semplice, veloce e al minor costo possibile. Tali soluzioni e servizi dovranno essere basati sui concetti di salvaguardia dell'etica digitale e sulla sostenibilità dei processi di trasformazione digitale della PA.
  Crediamo che la vera innovazione passi attraverso lo sviluppo di modelli di sostenibilità ispirati all'ethical experience, intesa come capacità di realizzare servizi con un impatto reale e positivo sulla società civile. L'obiettivo finale per noi di SOGEI è semplificare la vita dei cittadini, creando valore per tutti, stakeholder interni ed esterni, diretti e indiretti e per il sistema ecologico in cui operiamo. Il nostro agire quotidiano è volto a semplificare la fruibilità dei servizi e a supportare la digitalizzazione della PA per un'Italia più moderna e competitiva. Grazie a tutti per la vostra attenzione.

  PRESIDENTE. Grazie, dottor Quacivi. Siamo noi che vi ringraziamo, credo di poterlo fare a nome di tutta la Commissione. Grazie a lei, grazie al presidente Mazzotta e a tutti i vostri collaboratori. Voi siete l'interlocutore più diretto per questa Commissione, quindi sapere che ci riservate anche attenzione nei lavori che svolgiamo al punto da preparare le risposte anche inaspettate ci fa molto piacere, davvero. Oltretutto sono presenti i colleghi che hanno formulato le richieste, quindi è ancora una soddisfazione maggiore. Ha chiesto la parola l'onorevole Giacometto, prego.

  CARLO GIACOMETTO. Grazie, presidente. Anch'io ringrazio il presidente Mazzotta, il dottor Quacivi e tutti i collaboratori di SOGEI, perché anche quest'oggi ci hanno illustrato i numerosi fronti su cui questa società è impegnata e anche, come i dati ci hanno confermato, il suo grado di sviluppo sia in termini di fatturato, sia in termini di addetti, sia in termini di servizi.
  Prendo l'ultima frase che avete citato: «noi di SOGEI», mi sento uno di noi di SOGEI, perché quando affrontiamo questo tema, per esempio, dell'interoperabilità delle banche dati mi metto proprio dalla parte dei cittadini che vogliono la vita semplificata. Quindi mi iscrivo idealmente al vostro team, che ha questo obiettivo finale, ed è il motivo per cui avevo fatto quelle due domande, magari banali, ma reali.
  Poi ho visto che le regioni, parlo della mia – passando alla seconda domanda, perché ce ne erano due – hanno trovato una modalità per consentire la cosiddetta «seconda dose» alla regione a fianco ancorché fosse un problema secondario, ma comunque è avvenuto e quindi ne prendiamo atto.
  Invece, per quanto riguarda la precompilata ci sono ancora difficoltà per il cittadino nella compilazione, quindi secondo me si tratta di lavorare su questo.
  Leggendo il documento che ci avete consegnato e ascoltando la relazione, sono emerse numerose altre tematiche che secondo me meritano interesse, per esempio il tema dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente. Mentre il dottor Quacivi illustrava la sua relazione, mi sono loggato all'interno del portale, perché banalmente io stesso che faccio l'amministratore pubblico, che faccio il parlamentare, non avevo chiaro quali fossero i servizi, perché probabilmente anche qui si dovrebbe lavorare un po' sulla comunicazione, sulla possibilità da parte dei cittadini di conoscere quali sono le opportunità di ottenere documentazione a vario titolo, certificazioni a vario titolo, da parte della pubblica amministrazione attraverso un semplice clic, attraverso lo SPID, attraverso le modalità che ci sono di identificazione.
  Sono entrato all'interno del portale e ho visto che oggi, in effetti, e poi la relazione lo conferma, i servizi resi sono minimali, se mi consentite questa espressione. Quindi forse, ed è un tema che è stato toccato, si tratta di implementarli indicando puntualmente i tempi entro i quali gli step successivi verranno resi disponibili. Perché poi il tema più generale, che è quello della Piattaforma digitale nazionale dati, che a un certo punto viene citato nella relazione, è secondo me un tema che deve essere sviluppato anche qui dal punto di vista del cittadino. Ciascuno di noi sa che i propri dati sono detenuti da n soggetti a vario titolo, ma non sa quali siano i dati che sono Pag. 14detenuti da n soggetti. Sa che sono detenuti, ma non sa quali. Quindi forse dal lato del cittadino ci dovrebbe essere la possibilità di sapere che, ad esempio, l'Agenzia delle entrate detiene questi dati di quella stessa persona.
  Allo stesso modo questa Piattaforma nazionale dati – ripeto, magari dico delle banalità, ma mi metto davvero nell'ottica di rendere e semplificare la vita a tutti – dovrebbe recare una modalità per il cittadino di ottenere in un solo portale i documenti di cui necessita. Entrando su questo portale, sviluppando il discorso di interoperabilità delle varie banche dati che sono a vario titolo detenute dalle varie amministrazioni pubbliche, andrebbe consentito al cittadino l'accesso con un codice identificativo. Adesso sono andato a vedere e anch'io ho un codice identificativo, che è solo numerico. Ho notato che c'è un codice identificativo personale e uno familiare. Curiosità: è sempre un codice numerico.
  Ciascuno di noi dovrebbe poter accedere e verificare quali siano i dati in possesso di quali amministrazioni, ma soprattutto sapere quali siano le certificazioni, i dati che possano essere resi disponibili in modo da semplificare la vita ai cittadini e alle imprese. Questo è un tema da sviluppare. Bisognerebbe farlo anche in termini di risultato, nel senso di indicare puntualmente date e tempi di realizzazioni.
  Infine, ultimo tema che mi interessa, tra l'altro molto, il tema della piattaforma integrata degli immobili pubblici. Si tratta, secondo me, di un impegno molto importante che dovete portare avanti, perché anche qui ci troviamo di fronte anche ad amministratori pubblici, molto banalmente, a livello locale, a presenze dello Stato sul territorio con propri immobili, magari abbandonati da anni, che non hanno un loro titolare. Non si sa mai con chi discutere, dove. Il fatto che esista una piattaforma integrata degli pubblici, che possa essere interrogata in modo da andare direttamente al titolare del diritto reale, è un tema su cui è importante lavorare, e sono contento che SOGEI da questo punto di vista sia assolutamente sul pezzo. Grazie.

  CARLA CANTONE. Sì, brevemente, perché sono stata preceduta dall'onorevole Giacometto e condivido molte delle cose che lui ha detto. Questa è una delle relazioni che ho letto, perché rileggere le 24 pagine immagino sia faticoso, anche perché lei sa a memoria tutto quello che ci avete scritto. A parte le battute, penso che il lavoro che fate sia davvero un grande lavoro, ed è un peccato che non venga conosciuto come dovrebbe essere conosciuto dai cittadini. Questo è il problema, perché un lavoro così grande, così importante, per il quale intravedo anche delle semplificazioni, perché se vanno in porto le proposte che voi fate su un documento unico, aiuta tantissimo il cittadino.
  Dovremmo trovare il modo anche noi per vedere come la comunicazione possa aiutare il cittadino a capire meglio, perché se tutto rimane all'interno della nostra Commissione – parlo per noi da questa parte, perché voi fate la vostra parte ma anche noi dobbiamo fare la nostra – rimane chiuso in un lavoro straordinario che voi fate, ma che alla fine solo gli enti pubblici, la pubblica amministrazione, gli addetti ai lavori, il commercialista se ne possono avvalere.
  C'è un lavoro nelle proposte e nell'ultima piattaforma delle ultime pagine che potrebbe aiutare i cittadini anche a ridurre il lavoro dei commercialisti, per aiutarvi, così si aiuta il cittadino e solleva un po' anche gli uffici tributari da un lavoro importante che voi per fortuna fate, perché altrimenti sarebbe un bel disastro.
  D'altra parte la SOGEI è un'azienda, è un impero della digitalizzazione, dell'informatica, dell'informazione. Poi ho visto che adesso aumenterete anche il personale, ma lo fate attraverso concorsi pubblici. Anche questo è importante, perché intanto abbiamo bisogno di gente che trovi lavoro, ma soprattutto questo vuol dire probabilmente, anzi sicuramente, che incrementate il lavoro che fate e lo rendete ancora più utile alle istituzioni e ai cittadini. Grazie davvero.

  EMILIANO FENU. Grazie, presidente. Anch'io ringrazio il dottor Quacivi, il presidente Mazzotta e tutti i presenti, i vari Pag. 15colleghi con i vari ruoli in SOGEI. Sulla risposta al mio quesito in realtà volevo evidenziare un dato, ma la mia richiesta era di un parere sia al presidente che a SOGEI, perché sono compiti del legislatore, però siccome ne parliamo nell'ambito della riforma IRPEF, nell'ultima parte della risposta leggo: «I dati vengono forniti dai vari enti all'Agenzia delle entrate entro il mese di febbraio dell'anno successivo a quello di competenza della spesa e inserito nel foglio della precompilata». È questo forse che occorrerebbe superare, nel senso che noi siamo ancora nell'attesa che gli enti trasmettano addirittura entro febbraio.
  Non c'è bisogno di spiegarlo, sono magari cose banali, però noi utilizziamo tutti i giorni delle applicazioni sul cellulare che ci danno qualsiasi informazione, anche nostra personale. Forse si eccede anche un po' troppo, perché ormai ci sono strumenti che ascoltano quello che diciamo e ci propongono anche delle cose che potrebbero interessarci sulle nostre applicazioni. Però la parola d'ordine – sono cose che dico anche a me stesso – dovrebbe essere «tempo reale», perché gli strumenti esistenti ci consentono di monitorare e registrare qualsiasi movimento facciamo in tempo reale.
  La richiesta era questa: se tecnicamente – altri mi hanno risposto di sì, che è possibile – fosse possibile legare il pagamento con mezzo tracciabile. L'ha detto anche il presidente Mazzotta la volta scorsa: ormai le detrazioni possono essere fruite tutte se pagate con mezzi tracciabili. Poi abbiamo visto in questi giorni che ci sono stati problemi interpretativi da parte di Caf, Agenzia delle entrate, però questo ancora di più ci fa capire che, se stiamo procedendo in questa strada della tracciabilità delle spese detraibili, perché non legare direttamente su libera scelta e autorizzazione del contribuente il proprio pagamento alla categoria merceologica del bene che si sta acquistando e fare apparire in tempo reale immediatamente sull'applicazione del proprio cellulare quello che è l'importo della detrazione maturata? E poi si vedrà come gestirla, se avere un rimborso diretto. In ogni caso io posso avere contezza di quello che ho maturato. Perché la questione del rimborso diretto? Non è un'idea mia, ma è un suggerimento di tanti auditi nell'ambito della riforma Irpef che, per ripulire il nostro sistema Irpef soprattutto, suggeriscono di portare fuori la redistribuzione dal sistema delle dichiarazioni dei redditi.
  Quindi lo Stato, se deve redistribuire e promuovere gli acquisti cosiddetti «meritori», allora va sui rimborsi diretti. Sono d'accordo con queste osservazioni, perché è anche un modo per iniziare a monitorare in tempo reale queste spese e anche sfoltirle dal contribuente. Sarei il primo, adesso faccio un esempio, ad accettare una percentuale di detrazione anche minore, pur di avere la certezza di vedermi accreditato l'importo a febbraio. Non è che a febbraio dell'anno successivo devono arrivare i dati dall'ente. No, deve arrivare l'importo anche del 15 per cento sul 19 per cento, però in maniera chiara sul mio conto corrente. L'utilizzo della tecnologia consente di farlo anche a gettito invariato e poi, una volta che si ha una mappatura precisa in tempo reale del monitoraggio di tutte le spese detraibili, allora su indicazione del Ministero, della Ragioneria, di chi vede questi dati in tempo reale su indicazioni del legislatore, si può fare un vero percorso di razionalizzazione. So che lo stato attuale è questo, ma ormai è uno stato obsoleto, superato. I privati ci hanno già superato da tempo. Questa era la precisazione.
  Condivido quanto detto dai colleghi: occorre lavorare sulla comunicazione. Io ci credo. Molte cose le vedo io come commercialista. Vedo che ci sono tutti questi servizi offerti, ma condivido in pieno quello che dicevi tu: dobbiamo arrivare a un punto per cui non debbano esserci così tanti commercialisti, perché siamo troppi in Italia. Non ci deve essere questa necessità, e quelli che rimangono devono fare altro, devono fare vera consulenza alle imprese per la crescita e non occuparsi di queste cose di cui si occupano molto meglio le macchine e la tecnologia che le persone.
  Chiudo, ma l'hanno detto già i colleghi. Le relazioni ci fanno anche ben sperare sul futuro e ci fanno capire quello che sta facendo SOGEI. Io credo che l'obiettivo, Pag. 16però, debba essere un'unica applicazione per ciascun cittadino. Quindi le banche dati non devono essere rese facilmente fruibili solo dalla pubblica amministrazione. Quando si parla di queste cose ci sono quelli bravissimi e quelli meno bravi. C'è il ragioniere del piccolo comune che impazzisce a inviare, gestire – ne abbiamo parlato anche la volta scorsa – tutti i vari dati tra le diverse banche dati obbligatorie, con sanzioni molto pesanti in caso di mancati invii di dati che sono stati già inviati e che sono già in possesso dell'amministrazione pubblica.
  In realtà tutta questa tecnologia deve essere messa a disposizione un po' di più dei contribuenti, quindi l'obiettivo dovrebbe essere arrivare a un'applicazione unica che contenga tutti i dati del contribuente che attengono al suo rapporto con la pubblica amministrazione. Non devo andare a cercare mille portali o applicazioni diversi di cui non ho nemmeno conoscenza. È anche difficile conoscerle quando ce ne sono tante. L'obiettivo deve essere un'unica applicazione in cui io entro e posso vedere qualsiasi aspetto, ovviamente quegli aspetti a cui posso accedere, della mia vita e del mio rapporto con la pubblica amministrazione. Questo deve essere l'obiettivo finale, secondo me. Mi fermo, grazie.

  PRESIDENTE. Grazie, senatore Fenu. Condivido, dottor Quacivi, le osservazioni fatte dai colleghi. Oggi abbiamo ascoltato voi, la settimana scorsa la Ragioneria generale dello Stato, prima ancora l'Agenzia delle entrate, il Ministero dell'economia e delle finanze. Ci siamo resi conto che c'è un potenziale enorme, un lavoro grandissimo svolto dalla pubblica amministrazione non conosciuto e di difficile accesso.
  Aggiungo una considerazione. Magari è una proposta che dovrebbe andare più al legislatore che agli organi operativi, ma volevo capire cosa ne pensate, nell'ambito di queste enormi risorse che avremo a disposizione con il PNRR, soprattutto per la digitalizzazione. Perché non pensare a un percorso importante di accompagnamento della popolazione per la conoscenza e l'accesso a questi strumenti? Oggi abbiamo l'occasione per poterlo fare. Non dimentichiamoci che la nostra è una popolazione tendenzialmente anziana. Abbiamo una fascia di popolazione che vede ancora in maniera abbastanza ostica l'utilizzo delle strutture digitali. Un percorso che accompagni il cittadino da un lato a una campagna pubblicitaria, quindi di conoscenza, e dall'altro di accompagnamento potrebbe essere importante per non vanificare il vostro lavoro o, comunque, per utilizzarlo in maniera completa. Prego, dottor Quacivi.

  ANDREA QUACIVI, amministratore delegato di SOGEI Spa. Grazie. Vi ringrazio per avere apprezzato la relazione e per apprezzare il nostro lavoro. Condivido molto quello che dite. Oggi c'è scarsa consapevolezza di quello che la pubblica amministrazione offre a cittadini, imprese e istituzioni.
  Questa scarsa consapevolezza nasce da un difetto di base: la pubblica amministrazione comunica male. Il comunicare male è un problema, perché non rende edotti tutti i cittadini dell'enorme potenzialità di servizi già oggi resi disponibili, e non ne consente la possibilità di interpretazione nemmeno sugli effetti della sostenibilità. La fatturazione elettronica non solo è un bellissimo progetto che sta abilitando il Paese, ma in termini di sostenibilità sull'ambiente, se voi pensate, non si stampa più carta.
  Su cosa stiamo lavorando anche noi? Nel cercare di supportare i nostri clienti nel costruire dei percorsi che per ogni progetto siano impliciti e quindi poi esplicitati, per esempio i valori della sostenibilità. Quello che noi non possiamo fare, perché non è nel nostro mandato, è accompagnare in termini comunicativi le piattaforme che realizziamo, perché di fatto le piattaforme non sono nostre, noi non ne siamo titolari, sono dei nostri clienti. Questo secondo me, onorevole, è molto giusto, ma soprattutto anche in termini di mettere nelle condizioni i Ministeri, i vari dipartimenti, di sviluppare maggiormente questa capacità. Oggi ci si è concentrati molto su quella capacità di comunicare atti e non di comunicare progetti. Tra gli esempi virtuosi di questi ultimi tempi c'è il portale lotteria dello scontrino, che abbiamo sempre realizzato noi. Questa capacità di far comprendere Pag. 17 meglio è sicuramente un momento vincente, perché fa comprendere al cittadino delle traiettorie. Raccolgo il suo invito, lo faremo nostro nell'esplicitare meglio la roadmap dell'ANPR. Ce lo prendiamo in carico come compito di costruire insieme al Ministero dell'interno e al Dipartimento per la trasformazione digitale.

  CARLO GIACOMETTO. Se posso interagire, si può stampare un'autocertificazione? Solo quello.

  ANDREA QUACIVI, amministratore delegato di SOGEI Spa. Sì, da luglio inizieranno i servizi.
  Ora saremo velocissimi, diamo solo due ulteriori risposte. Lascerei la parola alla dottoressa Alessandra Sbezzi, che potrà rispondere al quesito sugli immobili pubblici e quindi sul progetto del Dipartimento del tesoro, e poi lascerei la parola al dottor Verginelli sul tema dei dati dei contribuenti, che ci rappresentava il senatore Fenu. Prego, Alessandra.

  ALESSANDRA SBEZZI, direttore finanza pubblica di SOGEI Spa. Sul tema degli immobili pubblici noi stiamo cercando proprio di ottenere massimo valore da quello che è un patrimonio informativo già in parte esistente, che però stiamo proprio integrando con altre banche dati – un po' quelle citate e anche altre – con delle finalità che vanno anche un po' al di là di quelle originarie di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico o della gestione più razionalizzata di questo patrimonio, ma anche con la finalità di riuscire a comprendere come alcuni edifici, alcuni immobili, possono risolvere delle problematiche anche di difficoltà sotto l'aspetto sociale.
  Abbiamo fatto questa sperimentazione sulla possibilità di trovare, in tempi molto brevi e in base ai dati, quali edifici in alcune zone, in alcuni territori, possono essere destinati rapidamente ad asili. Su questo, avendo a disposizione certamente un patrimonio di dati che è necessario e un tipo di informazioni che tengono presente tutte le caratteristiche del territorio, della zona, degli edifici, degli aspetti sociali principali di quei territori, si riesce, anche con modelli abbastanza semplici per poi perfezionarli, a individuare quelle che sono le potenzialità di alcuni edifici e destinarli a questo.
  Questa prima attività è stata molto interessante perché ha messo in evidenza che veramente le informazioni ci possono dare proprio risposte molto immediate, anche molto oggettive. Poi, come sempre, è da interpretare a seconda della finalità. Quindi vorremmo espanderlo ulteriormente, utilizzarlo proprio per avere informazione per utilizzare al meglio il patrimonio immobiliare pubblico, anche al di là degli usi standard, ma per risolvere problemi specifici. Questa è un po' la tematica.

  MAURIZIO VERGINELLI, direttore entrate, riscossione, GdF e DF di SOGEI Spa. Da noi il tema è molto sentito, perché ogni anno noi dobbiamo contrastare gli stakeholder che, invece di mandarli a febbraio, cercano di mandarli a marzo, aprile e maggio. Per noi non c'è nessun problema, tanto è vero che le spese farmaceutiche noi le abbiamo a disposizione il 12 del mese successivo a quello in cui viene effettuata la spesa; per cui è già disponibile, bisognerebbe soltanto renderla disponibile al cittadino e, come quella, qualsiasi altra informazione. La difficoltà e la cosa su cui bisogna stare attenti è un'altra. Faccio un esempio: quando c'è un funerale e quindi si pagano le spese funebri, io pago con le carte di credito e mi viene fatta una fattura. Il problema è che nella fattura c'è l'informazione del mio pagamento, ma non c'è l'informazione del codice fiscale del defunto. Siccome la norma dice che per ogni defunto c'è una sola detrazione anche se sono tre figli, i figli si possono detrarre in quota parte la detrazione per quel defunto. Questa informazione o ci viene mandata in qualche modo o non ce l'abbiamo.

  EMILIANO FENU. Se posso interloquire, in realtà è ovvio che questa è un'operazione che va solo iniziata e fatta gradualmente partendo dalle spese. Poi io intendo bypassare le dichiarazioni dei redditi, Pag. 18 cioè le spese per cui il contribuente sceglie di avere l'accredito diretto non devono più entrare in dichiarazione dei redditi, ma viaggiare in un sistema a sé.

  MAURIZIO VERGINELLI, direttore entrate, riscossione, GdF e DF di SOGEI Spa. Sì. Occorre cambiare la norma. In qualsiasi caso la detrazione per le spese funebri, o in dichiarazione o fuori, viene fatta. Non è un problema tecnico, è solo un problema di mettere d'accordo chi deve mandare i flussi, quando li deve mandare, le informazioni che devono essere mandate e le modalità. La fatturazione elettronica in molti casi non è sufficiente, perché dall'altra parte il Garante per la protezione dei dati personali sta dicendo che non possiamo acquisire la descrizione della quantità e della qualità dell'informazione per un problema di privacy, quindi bisogna anche capire come gestire le due cose. Noi inizialmente pensavamo di utilizzare il canale della fatturazione per acquisire eventuali informazioni che potessero essere utili, poi dove metterle è un problema più normativo che altro. Da un punto di vista tecnico non c'è nessun problema a fare questo.

  PRESIDENTE. Grazie ancora per il vostro contributo. Continueremo naturalmente a chiedervi supporto. Se ce lo permettete, magari successivamente avremo modo ancora di audirvi, anche per vedere lo stato di avanzamento delle tante cose che sono state descritte oggi in maniera molto interessante. Ringrazio il dottor Quacivi. Il presidente Mazzotta e tutti i collaboratori. Grazie ai colleghi.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.45