CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 luglio 2021
625.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-05816 Toccafondi: Sulla situazione dell'ex caserma Donati di Sesto Fiorentino.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La ex Caserma Donati, in consegna al 7° Reparto Infrastrutture di Firenze dell'Esercito, è una infrastruttura inattiva per la quale la Forza Armata si limita ad effettuare gli interventi strettamente necessari connessi con la sicurezza dell'immobile.
  Nel corso del tempo il bene è stato oggetto di diverse ipotesi di riutilizzo nonché di richieste di acquisizione che, tuttavia, non hanno avuto successivamente concreti sviluppi, per motivazioni non riconducibili all'Amministrazione.
  In data 14 giugno 2019, con decreto del Ministro della difesa, il sedime è stato incluso, insieme ad altri immobili della difesa, nell'ambito di uno specifico piano di cessione di immobili pubblici elaborato ai sensi della legge 30 dicembre 2018, n. 145, articolo 1, comma 422 (legge di bilancio 2019), in quanto non più necessario per le finalità istituzionali del Dicastero.
  In tale quadro, la Task Force per la valorizzazione immobili della Difesa sta espletando specifiche attività propedeutiche alla valorizzazione dei beni stessi, al fine della loro successiva immissione nel mercato immobiliare.
  Nella specifica fattispecie la citata Task Force Immobili – proprio allo scopo della suddetta rivalutazione – ha elaborato un apposito Protocollo d'intesa di concerto con l'Agenzia del demanio e il comune di Sesto Fiorentino, finalizzato ad avviare un percorso istituzionale per definire una variante dello strumento urbanistico relativo al cespite, nell'ottica di favorire anche le attività di riqualificazione del tessuto urbanistico della città.
  Tale Protocollo d'intesa, a seguito di una riunione tenuta con il comune di Sesto, è stato oggetto di recente aggiornamento e all'esito delle risultanze è auspicabile che la sottoscrizione possa avvenire non appena acquisita la relativa approvazione da parte della Municipalità.
  Tale finalizzazione, unitamente alle ulteriori attività tecnico-amministrative avviate dalla competente Direzione dei Lavori e del Demanio del Segretariato Generale della Difesa, consentirà di inserire l'immobile in questione in un prossimo bando di gara ad evidenza pubblica, propedeutico alla sua successiva vendita.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-06144 Delmastro Delle Vedove: Sul rientro in Patria di militari italiani della missione Miasit in Libia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito al tema affrontato dall'interrogante, va innanzitutto evidenziato che il personale militare italiano impiegato nell'ambito della Missione Bilaterale di Assistenza e Supporto in Libia (Miasit), a premessa dell'immissione in Teatro Operativo, necessita di un apposito visto di cortesia sul passaporto di servizio, rilasciato dall'Ambasciata libica a Roma.
  Unica eccezione, al riguardo, è rappresentata dal personale impiegato a Tripoli, per il quale il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha previsto il rilascio del passaporto diplomatico con notifica nella lista diplomatica dell'Ambasciata d'Italia a Tripoli.
  La procedura di rilascio visti, stabilita da parte libica, è subordinata a un'autorizzazione rilasciata dal Ministro della difesa della nazione ospitante (al momento, la carica è rivestita, ad interim, dal Primo Ministro del Governo di Unità nazionale, insediatosi il 16 marzo scorso).
  In tale quadro, rappresento che, a partire dal 10 marzo 2021 e fino allo scorso 21 giugno, il processo di rilascio dei visti si è temporaneamente interrotto, con comprensibili ripercussioni sulla pianificazione degli avvicendamenti.
  Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e, in particolar modo, l'Ambasciata italiana a Tripoli, hanno sollevato la questione a livello tecnico in tutte le frequenti occasioni di contatto con le competenti controparti libiche.
  Tali iniziative, efficacemente coordinate, hanno favorito la positiva soluzione della vicenda.
  A partire dal 21 giugno scorso, infatti, il procedimento di rilascio dei visti da parte libica è stato riavviato e sono già in atto le azioni di rilascio per le aliquote pianificate per i voli a partire dal 5 luglio scorso, in modo da consentire gli avvicendamenti e l'estensione di validità per il personale destinato ad un'ulteriore permanenza in Teatro Operativo.
  Il ripristino della procedura di rilascio – come ha nell'occasione affermato anche il Ministro della difesa – rappresenta l'esito di un lavoro positivo, frutto della proficua sinergia istituzionale sviluppata all'interno dell'intensa attività diplomatica condotta congiuntamente con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e con le autorità libiche.
  Il superamento della questione costituisce un importante segnale di collaborazione da parte delle autorità libiche e consentirà di far proseguire le normali attività della Missione italiana in Libia, un asset strategico per l'Italia nell'ottica della progressiva stabilizzazione del Paese.