CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 novembre 2021
688.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere
ALLEGATO
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ALLEGATO

Comunicazioni del Presidente in merito alla verifica di cui all'art. 1, comma 1, lettera i) della legge n. 99 del 2018, in materia di formazione delle liste elettorali.

  1) Per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale di Carmiano, in provincia di Lecce, risulta in violazione del codice di autoregolamentazione la candidatura di Giancarlo Mazzotta, che risulta il candidato sindaco sostenuto dalla lista «RitorniAmo insieme». Per il predetto candidato risulta disposto il rinvio a giudizio per quattro capi di imputazione, tutti rilevanti ai sensi del codice di autoregolamentazione. Si tratta del delitto di estorsione aggravato compiuto in concorso con altri e da persona che fa parte di associazione di stampo mafioso, nonché ulteriormente aggravato dalla circostanza dell'impiego del metodo mafioso; del delitto di violenza privata, anch'esso aggravato dal ricorso al metodo mafioso; del delitto di tentata estorsione aggravato, ancora una volta, dal ricorso al metodo mafioso. La prossima udienza dibattimentale risulta fissata per il 10 gennaio 2022. Pertanto, alla luce di quanto precede la candidatura di candidato Giancarlo Mazzotta risulta in violazione delle disposizioni di cui all'art. 1, comma 1, lettere a) e j) del codice di autoregolamentazione;
  2) con riferimento al rinnovo del Consiglio comunale e del sindaco di Scanzano Jonico, in provincia di Matera, la candidatura a sindaco di Mario Altieri, sostenuto dalla lista «Scanzano Rinasce», risulta in violazione dell'art. 10, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 235 del 2012 (cosiddetta «Legge Severino»). Infatti, sulla base degli atti acquisiti dalla Commissione, il candidato Mario Altieri risulta aver riportato una condanna irrevocabile alla pena di anni uno e mesi tre di reclusione, inflitta per il reato di abuso di ufficio, commesso in concorso e punito con l'aggravante della recidiva, di cui all'art. 99, comma 4, seconda ipotesi del codice penale e risalente all'anno 2006. La pena risulta eseguita alla data dell'11 febbraio 2015 in affidamento in prova con esito positivo. Allo stato degli atti, tale condanna non risulta inclusa fra i titoli per i quali il Tribunale di sorveglianza di Potenza ha concesso la riabilitazione con ordinanza del 12 dicembre 2018. Pertanto, tale condanna rientra nel novero delle cause di incandidabilità di cui all'art. 10, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 235 del 2012;
  3) con riferimento al rinnovo del consiglio comunale e del sindaco di Manfredonia, in provincia di Foggia, nei confronti del candidato al consiglio comunale, Matteo Troiano, della lista «Giorgia Meloni Fratelli d'Italia – Giovanni Rotice sindaco», risulta essere stata pronunciata dal Tribunale di Pescara la sentenza di condanna, divenuta irrevocabile in data 21 marzo 2015. In forza di tale pronuncia, il candidato Matteo Troiano è stato condannato alla pena di anni quattro e mesi uno di reclusione ed euro 8.100 di multa per il reato di riciclaggio continuato consumato in concorso con altri. Il reato è commesso negli anni 2004-2005. Pertanto, la candidatura di Matteo Troiano si pone in contrasto sia con l'art. 10, comma 1), lettera e del decreto legislativo 235 del 2012 (cosiddetta «Legge Severino»), sia con l'art. 1, lettera f) del codice di autoregolamentazione. Occorre precisare che dal casellario giudiziale del candidato il carico di incandidabilità non risulta emergere.